In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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Io non me la sento proprio di usare neanche lontanamente la parola capolavoro nonostante siamo di fronte ad un'opera imponente sotto molteplici aspetti... La sceneggiatura tocca varie sfere partendo dalle relazioni umane sino ad arrivare all'astrofisica, alla fine cerca di conciliare entrambe le cose ma è innegabile una certa confusione e qualche sbavatura di troppo in sede di sceneggiatura. La mole di concetti scientifici e fantascientifici messa in gioco è succulenta per ogni amante del genere e non solo, tutto molto interessante e a suo modo anche concepibile nonostante siano argomenti difficili da comprendere da noi profani. Wormhole, buchi neri, fisica quantistica, relatività, paradossi spazio-temporali...tutto all'insegna del caro Albert Einstein e anche delle più recenti scoperte.
La realizzazione è ottima con effetti speciali a volte così grandiosi da far accapponare la pelle (basti pensare alla scena nel wormhole), la regia di Nolan è di alta qualità così come montaggio e fotografia. Ci sarebbe anche un capitolo a parte per la colonna sonora che probabilmente varrà ad Hans Zimmer il secondo Oscar, uno score profondo ed avvolgente (comunque non come quello in "Il cavaliere oscuro - Il ritorno") che riesce a toccare l'emotività dello spettatore ma che a volte viene abusato in situazioni che si vogliono rendere epiche anche quando non lo sono tipo un attracco tra moduli (non che non sia una cosa difficile ed importante lassù ma cavolo che clamore). La recitazione è più che buona da parte di tutti ma spezzo una lancia a favore del solito Michael Caine e poi ovviamente l'ormai inarrestabile Matthew McConaughey che da solo è metà del film...per il resto non sono stato particolarmente colpito ma anzi ho trovato irritanti sia Anne Hathaway che Jessica Chastain.
Avrei anche dato un votone vicino al 10 se dovessi basarmi sul lato tecnico di questa opera ma l'ostentazione nel voler strappare la lacrima allo spettatore l'ho trovata fuori luogo nella filmografia di Nolan...aggiungerei anche che vi sono delle cose ridicole nel film come il robottino a forma di KiteKat (detto anche Regolo) oltre che a svariati cali di ritmo nella parte centrale ma per fortuna qualche botto improvviso salva dalla pennichella! Per concludere poi i Nolan la fanno fuori dal vaso in tutta la parte finale, le teorie/filosofie espresse nel finale sarebbero anche intriganti ma sono rappresentate in modo quasi infantile. Dove andrà a parare il film poi è cosa già scritta sin dall'inizio e non vi sono grandi sorprese...per quanto a tanti non vada giù il paragone con il film di Kubrik è inevitabile non notare che Nolan abbia voluto farne una specie di rivisitazione e neanche tanto celata visto che sono molteplici i riferimenti dall'intelligenza artificiale all'intelligenza superiore, la singolarità, lo stesso viaggio interstellare, le basi umane vicino ai pianeti e alcune scene dello stesso astronauta che si addentra nei segreti del cosmo!
Ad essere sincero mi ha colpito positivamente la prima parte e tutta la storia della Terra malata...poi diventa quasi un giocattolone da milioni di dollari che non invoglia ad una seconda visione e che mette al centro della storia il rapporto padre-figlia tralasciando un pò troppo il viaggio interstellare. Insomma un film bello e godibile ma lontano anni luce dalla perfezione!