In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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Film complesso, per tutte le sue (quasi) 3 ore. Solo la parte iniziale risulta un poco lenta, a mio parere la parte sull'agricoltura e sul cambiamento climatico terrestre poteva essere raccontata in molto meno tempo. Tante tematico pseudo fantascientifiche, forse troppe, detto questo il film è il risultato di un lavoro enorme da parte di Nolan, grande cast che non delude specialmente M. Demon che si adatta bene a tutti i ruoli e M. McConaughey (grandissimo attore) che sta vivendo un particolare momento di grazia dal punto di vista della carriera, un po' meno Anna Hathaway. A mio parere con "un po' di meno" Nolan avrebbe ottenuto di più, alle volte ricorrere a teorie troppo al limite e talvolta definibili strampalate non fa guadagnare punti alla pellicola. Infinite devo ammettere però che è riuscito a smuovere emozioni e promuovere riflessioni sulla natura dell'uomo e sulla terra, uscendo dalla sala pervasi quasi da un senso di angoscia.