in time (2011)

E' vero, i primi 30 minuti sono veramente belli, da 10. Un'introduzione perfetta, emozionante, triste e riflessiva... poi, via via, si va alla deriva verso perplessità, per finire nella più totale delusione. Dialoghi banali, la parola "tempo" sarà stata ripetuta almeno 200 volte quando, spesso, poteva essere evitata. Un esempio: a un certo punto si poteva dire "vivo qua da molti anni" anziché "vivo qua da molto tempo", visto e considerato che la ripetizione di "tempo" stava diventando molto fastidiosa. Storia dall'alto potenziale, sprecata tra fughe e rincorse da filmettino amatoriale... davvero, a tratti sembra di vedere un telefilm per la tv commerciale o addirittura un fan made movie. Sceneggiatura poco articolata e ancor meno sviluppata. Personaggi mai approfonditi. Scelte degli antagonisti sempre sbagliate o stupidamente superficiali. E poi non si capisce bene fino a che punto il mondo intero sia coinvolto in tutta questa vicenda del tempo, dal momento che si vede solo un quartiere povero e uno ricco per tutta la durata. E ancora, non ci viene spiegato come sia possibile tenere sotto controllo tanta gente che da un momento all'altro potrebbe ribellarsi facilmente e senza correre troppi pericoli o, volendo, senza starci troppo a pensare: si muore con una tale facilità che l'immortalità di cui si parla è solo un optional. E infine, quei 4 stupidotti con le pistolette in mano a terrorizzare migliaia di persone? Ne vogliamo parlare?

5 è anche troppo. Dopo quell'inizio promettente, la delusione è tanta.