invictus regia di Clint Eastwood USA 2009
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invictus (2009)

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locandina del film INVICTUS

Titolo Originale: INVICTUS

RegiaClint Eastwood

InterpretiMorgan Freeman, Matt Damon, Tony Kgoroge, Patrick Mofokeng, Matt Stern, Robert Hobbs, Julian Lewis Jones, Adjoa Andoh, Marguerite Wheatley, Leleti Khumalo, Patrick Lyster, Louis Minnaar, Penny Downie, Shakes Myeko, Sibongile Nojila, Bonnie Henna

Durata: h 2.14
NazionalitàUSA 2009
Generebiografico
Tratto dal libro "Ama il tuo nemico. Nelson Mandela e il giorno che fece una nazione." di John Carlin
Al cinema nel Febbraio 2010

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Invictus

Il film racconta la storia della star del rugby Francois Pienaar che, insieme a Nelson Mandela, ha dato tanto ai bianchi quanto ai neri per una causa comune da perseguire nel periodo in cui il Sud Africa stava cercando di lenire le ferite provocate dall'apartheid: vincere la Coppa del Mondo nel 1995.

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Voto Visitatori:   7,34 / 10 (232 voti)7,34Grafico
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Voti e commenti su Invictus, 232 opinioni inserite

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david briar  @  05/08/2014 11:08:39
   7 / 10
Film nella norma nei risultati ma non nella ambizioni,evidentemente alti.

E' un buon film, scorrevole e leggero,con una sceneggiatura discreta,ma che doveva fare molto di più.La portata dell'evento non viene resa in tutta la sua grandezza,sarebbe stato più interessante analizzare da vicino le reazioni del popolo,magari lasciando la figura di Mandela,per quanto importante, sullo sfondo.Il percorso affrontato dal capitano della squadra è stimolante,soprattutto nella scena della visita al carcere,di gran lunga la più bella della pellicola.Avrebbe meritato più spazio,mentre invece ha poche scene a disposizione.La regia di Eastwood è un lavoro di classe,per quanto inferiore ai precedenti.

Il più grave difetto è una fotografia da film tv pomeridiano,che toglie molta atmosfera e coinvolgimento,è assolutamente fuori luogo,compromette la riuscita della pellicola.
"Invictus" magari è uno dei film meno affascinanti del regista,in quanto presenta più positività e meno personaggi contraddittori,ma comunque si tratta di un buon prodotto che soddisfa alcune aspettative.Da una storia del genere mi aspettavo un approccio diverso da parte di Clint,quello scelto non mi è piaciuto senza farmi impazzire.Però,indubbiamente,lascia stupiti la capacità di questa leggenda di sorprendere ancora a più di 80 anni..

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Ultima risposta 10/08/2014 14.01.27
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Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  08/11/2012 11:56:04
   7 / 10
Clint avrebbe potuto e dovuto fare di piu'.

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Ultima risposta 11/12/2013 19.12.08
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gemellino86  @  03/10/2012 13:10:53
   8 / 10
Davvero un bel film di Eastwood con un grande Freeman e un carismatico Damon. Mi ricorda "Ogni maledetta domenica" ma "Invictus" è molto più bello. Inferiore a "Gran Torino" e "Changeling" però non era facile ripetersi. Ho un ricordo molto brutto di questo stadio: l'eliminazione dell'Italia ai mondiali di due anni fa e per questo non vado oltre con il voto.

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Ultima risposta 03/10/2012 13.13.21
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Eleanor_Rigby  @  28/04/2010 13:01:22
   8½ / 10
A Clint Eastwood gli abbiamo insegnato noi italiani a fare il regista!!
La storia che viene proposta è raccontata magistralmente e anche se manca di climax in alcuni punti sa emozionare.
Questo film lo dovrebbe vedere sia Balotelli che i tifosi interisti, dovremmo imparare a ricordare o a studiare vista la nostra grande abilità a disimparare.

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Ultima risposta 28/04/2010 15.47.47
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  17/03/2010 02:12:47
   4½ / 10
Dopo tanti capolavori ci sta il passo falso e quindi poco male, resta il fatto che se un film del genere l'avesse fatto qualsiasi altro regista non penso avrebbe avuto un voto così esageratamente alto.
Eastwood conosce bene i trucchi del mestiere, gira un film di grande impatto e impegno sociale, con grande cura e di grande lirismo.

Tutto questo non riesce a nascondere l'irritante retorica di cui tutto il film è pregno ma sopratutto l'incapacità di coinvolgere lo spettatore in una storia che interessa poco.
Non ci si sente mai sudafricani, mai neri e nemmeno bianchi, si resta totalmente estranei ai fatti che ci vengono spiattellati li insieme a tanti bei slogan.
Inoltre si conosce come va a finire la storia e mancano personaggi interessanti.
Freeman è assolutamente incolore nel ruolo di Mandela e non perchè non sia bravo ma perchè ad Estwood non interessa Mandela ma pone in scena la solita agiografia dell'eroe che ha anche la colpa di essere sintetica visto che il film non è un autobiografia ( mi chiedo perchè non fare direttamente un'autobiografia e concentrarsi poi sulla partita?)

Stesso discorso per Matt Damon il cui ruolo risulta essere francamente mal posto.
E' come se i comprimari, da sempre maltrattati e messi in scena in modo molto superficiale nel cinema di Clint Eastwood fossero diventati i protagonisti di una sua pellicola.
Nel complesso il più brutto film di questo regista di cui io abbia memoria.

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Ultima risposta 23/03/2010 10.46.39
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cepere  @  16/03/2010 08:48:49
   4½ / 10
Non bastano delle belle immagini per poter salvare l ultima fatica di questo grande regista.

Un prodotto banale,scontato e ruffiano,che scorre stancamente come una fiction rai,l unica cosa che lo differenzia da una classica americanata è la bandiera sudafricana anzichè a stelle e striscie.

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Ultima risposta 13/05/2010 17.48.14
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  15/03/2010 20:51:14
   6½ / 10
Caspita quanto mi pesa dare quest'insignificante voto ad un film del mitico Eastwood. Purtroppo il suo ultimo "Invictus" non mi ha colpito come mi aspettavo, prolisso e poco chiaro nei riferimenti politici ma soprattutto senza il necessario pathos drammatico. Sembra uno di quei classici film di impegno sociale che si producevano negli anni '70 in cui la lotta per gli ideali viene prima di tutto. Per carità, messaggio di fratellanza splendido e il consueto gusto stilistico e l'evidente sincerità del buon Clint, ma la storia avrebbe meritato maggior forza, specie nei dialoghi fin troppo elementari, e qualche secchiata di retorica in meno. Lo spettacolo c'è ma il totale delude. Come sempre strepitoso Freeman, sorprendente il piazzatissimo Damon.
Comunque pazienza, è solo un irrilevante intoppo nella carriera di un grandissimo autore americano in cui riporrò sempre la mia fiducia più totale.

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Ultima risposta 01/01/2012 17.20.41
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pierpiero  @  09/03/2010 18:56:49
   7 / 10
Purtroppo non si possono votare i temi trattati..
non è sicuramente il miglior film del buon vecchio clint, tanto bravo come regista quanto inespressivo come attore.
Mi ha emozionato? non direi, pero è quantomeno interessante.
Dialoghi buonisti e retorici.
Lo riguarderei? probabilemte no, pero lo consiglio.

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Ultima risposta 11/03/2010 17.05.02
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StranzCronenber  @  07/03/2010 20:07:13
   6 / 10
Non mi ha convinto per niente, questo Invictus.
Insomma, da una storia quasi mitologica, il buon Clint è riuscito a trarre una rappresentazione fredda, troppo fredda, della rivoluzione attuata da Mandela.
Questa volta, ancor più che nelle precedenti pellicole, il bene è eccessivamente bianco, anzi nero.
Ed il male? niente.

Allora, mi chiedo, come può emergere la grandezza di un uomo che è riuscito a sconfiggere la piaga terribile del razzismo, o almeno ad ergere grandi barricate contro di esso, se tutto ciò che ha combattuto non viene nemmeno accennato?
Ritenere sufficiente una visita al museo, per evocare le crudeltà di un regime di cui si cerca di smaltire le scorie, è a dir poco insufficiente.
Insomma, che diavolo voleva rappresentare Clint, in questo film???
La figura di Mandela ne esce sminuita, oserei dire ridicolizzata, a causa di una narrazione che difetta nella maniera più assoluta di senso epico della vicenda.
Per quanto mi concerne, sono convinto che questo Cristo fosse una sorta di condottiero (senza spade, ma con la potentissima arma della politica), e meritasse un ritratto a tinte ben più appassionate...
Al contrario, vediamo un vecchietto tenero tenero, placido, un pacioccone da pizzicargli le guance...

Caro Clint, con questo buonismo stavolta hai proprio esagerato.

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Ultima risposta 08/03/2010 00.36.44
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/03/2010 16:03:23
   8 / 10
Il rugby non è certo uno sport che seguo con interesse ma penso che Clint Eastwood riuscirebbe a farmi emozionare anche girando un film sul curling!
Il solito stampo classico che attribuisce il regista alle sue pellicole è sempre gradevole...è ormai l'ultimo regista in circolazione che si puo' permettere di essere retorico senza far perdere punti al suo lavoro!
Era ora che uscisse un film su Mandela e sugli Apartheid e Clint era l'uomo giusto...Freeman,invece,era l'uomo giustissimo per impersonare Damon!
Piccola polemica sugli oscar...Clint ogni anno fa uscire un film che non sfigurerebbe nella cinquina degli oscar ma da "Million dollar baby" sembra si siano dimenticati di lui...Oggi le nomination sono addirittura 10 e non vederlo nell'elenco è uno scandalo!

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Ultima risposta 10/03/2010 09.15.21
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TheGame  @  07/03/2010 12:23:47
   5 / 10
Anche i migliori steccano, talvolta sotto il peso di un progetto fin troppo prevedibile, oppure per poca ispirazione che priva quasi totalmente la narrazione di momenti interessanti, oppure sotto il peso di pellicole come "Lettere da Iwo Jima" o "Gran Torino" che fanno apparire questo prodotto come un ruffiano esercizio di stile a tratti talmente semplicistico da apparire quasi imbarazzante, ma che, al tempo stesso, ci consentono di perdonare al buon Clint questa svista... seppur quasi imperdonabile...

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Ultima risposta 04/03/2011 18.22.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/03/2010 01:04:48
   8 / 10
La grandezza di un film va al di là delle scelte etiche - che molti possono considerare ingenue - e forse ne è parte integrante. Fin dalle prime immagini si capisce che Invictus non è il solìto biopic spettacolare senz'anima à la Attenborough.
Devo ammettere che non ci credevo: dai trailers coltivavo qualche sospetto, soprattutto ora dopo le delusioni di tim burton e (in parte) Peter Jackson.
Credo che Eastwood abbia realizzato il suo film più idealista, pregno di quel lirismo umano che concede fin troppo all'uomo una possibilità definitiva di redenzione, una via immortale verso la salvezza. Non è tanto a Mandela che si rivolge il film, quanto alla speranza di un'umanesimo che trionfi su questo mondo equivoco e assente.
Lo spettatore più attento concepirà anche che questa apparente ingenuità è qualcosa di cui sente fortemente il bisogno, molti altri possono (e ne hanno tutto il diritto coi tempi che corrono) dubitare fortemente di questa realtà.
Ciò che è indubitabile è l'onesta dell'intera operazione, questo modo straordinario di Eastwood di vedere la profondità universale dell'uomo anche "oltre" la sofferenza che ha dovuto sopportare.
Sarà retorico, ma è l'unica dimensione concreta per cui valga la pena combattere per ritrovare il senso della nostra vita.
Il Mandela di Morgan Freeman, così razionale e riflessivo, mi ha ricordato in modo impressionante un certo Abraham Lincoln, e non credo sia un paragone azzardato o infondato.
La competizione sportiva diventa quindi un'ennesima lezione sulla razionalità umana, sullo sforzo e il bisogno di sfruttare i propri demoni nell'enfatizzazione gloriosa della vittoria, pensando un pò a "Quella sporca ultima meta" di Aldrich (sul football) o al modello più rassicurante di "Momenti di gloria" di Hudson.
Il grande lirismo del film traspare nei momenti topici (sensazionale la scena dell'incontro sotto una pioggia battente) ma non trascura mai di diventare un'immensa riflessione sulla forza del singolo pensiero adattato ad ogni tipo di massa.
Probabilmente c'è un forte ascetismo spirituale in Eastwood, l'ex-repubblicano che ha deciso di investire totalmente nella fede verso l'uomo

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Ultima risposta 07/03/2010 20.26.52
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  04/03/2010 20:04:52
   7½ / 10
Ho spesso criticato l' Eastwood regista, ultimamente mi sono ricreduta e ne ho apprezzato la grandezza.
Invictus è un film che torna a parlare di personaggi della Storia, il regista lo fa rispolverando l'antica enfasi, verissimo.
Tuttavia la struttura narrativa e solidissima, come del resto la perizia nel dirigerla, eppoi solo Eastwood sa raccontare anche il più banale degli eventi attribuendogli quel respiro epico capace di smorzare qualsiasi retorica e di emozionare.

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Ultima risposta 04/03/2010 20.44.40
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Danaz  @  03/03/2010 00:32:11
   9 / 10
Sono appena tornato dal cinema. Il grande Clint non mi ha deluso per niente. Una regia pazzesca, una fotografia stupenda, e una musica assolutamente perfetta che rende il film un crescendo di emozioni rare. Il figlio di Clint, Kyle, che compone la colonna sonora, dimostra grande sensibilità nell'insediarsi musicalmente sulle perfette sequenze del padre. La musica è molto semplice e riesce ad inserirsi senza disturbare, davvero spettacolare. Veramente una storia emozionante e ben costruita. Clint riesce sempre a colpirmi e spero che possa farlo per tanti ancora... lunga vita al maestro...



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Ultima risposta 04/03/2010 15.23.30
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-tony barba-  @  01/03/2010 18:28:45
   9 / 10
ammetto che questo non sarà il miglior film del vecchio clint, anzi, credo che la storia sia piena zeppa di retorica, e che molti personaggi siano stereotipati o appena abbozzati, MA CHI SE NE FREGA!!!!!!
invictus è di una semplicità estrema, e di una positività che ti lascia il sorriso stampato in faccia alla fine.
2ore e passa di cinema con la C maiuscola
PS mi dispiace solo che il buon clint abbia 182 anni, e non sò quante altre perle ci possa ancora regalare

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Ultima risposta 01/03/2010 21.40.01
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/03/2010 15:35:29
   8 / 10
Nelson Mandela è uno che si rifà il letto da se’, che ha l’abitudine di passeggiare presto al mattino quando fuori è ancora buio e bere un bicchiere di latte caldo alla sera. Un uomo che si interessa delle questioni personali di tutti i suoi collaboratori e stringe con loro rapporti individuali e intimi.
Personaggio solitario e scomodo, alla presidenza di un Paese complicato dal 1994, deve affrontare gravi problematiche quali la disoccupazione, la crisi economica, l’aumento della criminalità e riuscire a conciliare le aspirazioni di libertà dei neri con le paure dei bianchi.

“Invictus” si fa portavoce di un perdono che libera l’anima e cancella la paura, riscopre la forza e l’importanza della comprensione, della moderazione e della generosità.
Morgan Freeman nei panni del presidente, con i suoi sorrisi disarmanti, il suo lento e incerto incedere, la luce negli occhi che si fa forte di una dignità impareggiabile propria di chi ha imparato per davvero ad amare il proprio nemico, rimanda gli affari di Stato e le relazioni diplomatiche per qualcosa all’apparenza di più marginale ma che, alla fine, gli consentirà di danneggiare seriamente l’esecrabile discriminazione dell’apartheid.

In perfetto equilibrio tra spirito sportivo e impegno politico, quello di Eastwood è un cinema fatto di concetti rettilinei e potenti affetti che spiega bene la vita di Mandela e quella del Sud Africa.
Lo stile del regista avvince e coinvolge. Grazie alla sua duttilità, un corridoio in controluce di un ospedale che ha appena conosciuto un episodio di eutanasia può assomigliare a uno che conduce su un campo di rugby e che odora di speranza e di rinascita.

Una regia sicura e ai limiti della perfezione per quasi tutto il film che al momento della (lunga) partita finale si sfilaccia un po’ e perde di fantasia, sfiora la retorica, si adagia sull’eredità della messa in scena di Huston in “Fuga per la vittoria” e perde l’appoggio di una sceneggiatura “parlata” fino a lì emozionante e ben suddivisa.
In ogni caso le bidonvilles di legno e lamiera di Clint battono quelle di “District 9” 15-9.

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Ultima risposta 04/03/2010 12.31.37
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logicman  @  01/03/2010 14:59:51
   9 / 10
Clint Eastwood insegna.
Ennesima prova maiuscola del grande regista.

Fantastico, come sempre, Freeman e ottimo Damon.

Esempio di come si può realizzare un grande film senza l'utilizzo di mezzi elettronici.

Cameron prendi appunti ...!

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Ultima risposta 01/03/2010 19.35.16
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Rand  @  28/02/2010 15:04:25
   7 / 10
Rispetto a Gran torino Invictus è un opera meno riuscita, vuoi perchè non c'è il grnade Clint a recitare ma solo morgan Freman, comunque ottimo, vuoi per il materiale di partenza, eccessivamente didascalico. Comunque non è male, l'inizio con la liberazione di Nelson Mandela, il suo insediamento

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
La ricerca della riconciliazione, amare il propio nemico, per fargli capire la compassione, una cosa che per esempio gli israeliani non capiscono e non capiranno mai. Indubbiamente questo aspetto e manipolato in maniera mirabile, a conferma che Clint sa raccontare i sentimenti , odii e paure senza cadere nella retorica. Invece probabilmente è propio l'aspetto sportivo che purtroppo non riesce ad emergere in maniera convincente, risultando sullo sfondo, probabilmente troppa carne al fuoco, il che rende problematica la trasposizione. Peccato, poteva essere un film eccezionale, su tutti giganteggia Morgan/Mandela, perfettamente calato nella parte, ma non da oscar secondo me. Matt Damon è un pò sottotono, ma il fatto che il personaggio di Francois Pinear è secondario, anche il resto della squadra è poco delineato, c'è l'unico nero Chester, che poi sembra un manichino.

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Comunque film godibile, colonna sonora classica, attori più che buoni, scenografie notevoli, mi sembra girato in Sud Africa. In sostanza una prova meno convincente ma comunque degna di Clint.

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Ultima risposta 28/02/2010 15.56.10
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edmond90  @  28/02/2010 11:44:38
   8½ / 10
E come al solito il buon Clint è sinonimo di cinema di gran qualità.Certamente la sua ultima opera può sembrare minore se rapportata agli ultimi capolavori dell'autore ma resta comunque un lavoro di fattura eccellente che scade raramente nella retorica per quanto riguarda la storia,e dal punto di vista della regia,della fotografia e del montaggio è,come sempre,molto al di sopra della media.Davvero ottimi poi Morgan Freeman nel ruolo a lui congeniale di Nelson Mandela e Matt Damon capitano degli Springboks.

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Ultima risposta 17/10/2013 12.11.57
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anthony  @  28/02/2010 01:34:28
   8½ / 10
Ennesimo Gran Bel Film diretto dal mitico e instancabile Clint Eastwood
Quel pizzico di retorica presente non rovina di certo il film, che viaggia in alto senza mai abbassare la guardia.
Mandela è un mito intelligente e, a suo modo, anticonformista; meravigliosa è anche la prova che ci offre il grande Morgan Freeman! Bravo anche Matt Damon.
La fotografia è stupenda.
Due sono le sequenze indimenticabili a mio avviso: quella dell'areo sullo stadio durante il match finale...e quella della partita tra i Lions e i bambini poveri delle baraccopoli!

Bellissimo ed emozionante..come nella migliore tradizione dell'Ispettore "Clint" Callagan.

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Ultima risposta 01/03/2010 19.37.40
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Tristano74  @  28/02/2010 00:22:21
   6 / 10
Sono un fan di Eastwood, per questo mi spiace non riconoscere in questo film la solita maestria. Scialbo, non regala emozioni particolari. Si salva perchè deve comunque far riflettere e a volte ci riesce (si v. la cella di Mandela...)

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Ultima risposta 28/02/2010 10.30.16
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pioss  @  27/02/2010 16:01:52
   7 / 10
Clint ripropone la solita opera classica, di qualità, complessivamente efficace. Fotografia al massimo, senso del cinema e poesia di linguaggio ai massimi livelli. Nonostante questo il film è retorico in maniera disarmante, un cioccolatino didascalico senz'anima esercizio di uno stile sempre più minimalista ed efficiente, ma anche privo di quell'enfasi drammaturgica che ci si aspetterebbe da una storia di questa levatura.

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Ultima risposta 27/02/2010 22.11.31
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  27/02/2010 10:38:10
   8½ / 10
Uno passa la vita ad andare al cinema, vede film di ***** uno dietro l' altro, ma resiste perchè sa che da qualche parte c'è Clint che sta girando. E allora è sicuro che la visione del film di Eastwood lo rinconcilierà col cinema.
Non voglio stare qui a ripetere per la millesima volta quanto sia bravo Clint, quanto la sua regia sia sempre sobria, rigorosa e toccante. Voglio solo sottolineare come sia riuscito ad affrontare una storia ad alto rischio di retorica senza mai mettercene nemmeno un grammo.
E speriamo che qualcuno riesca a farlo vivere per sempre per farci tornare ad amare il cinema una volta all' anno.

5 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2010 16.25.21
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Tom24  @  27/02/2010 00:18:35
   7 / 10
Torno un po' deluso dalla visione di Invictus, devo dire che da Clint mi aspettavo qualcosa di più. Invece...troppi buoni sentimenti e banalità varie, che sommandosi arrivano ad annoiare e a rivelare che non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Comunque... rimane un film piacevole e positivo, ne consiglio la visione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2010 14.37.10
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londra  @  30/01/2010 20:24:00
   7 / 10
era scontato che raccontare una biografia di nelson mandela con morgan freeman attore principale nel film non poteva uscire una cantonata....però scorre poco e matt damon è sprecato in un ruolo decentrato e mai in evidenza...buona la fotografia e la sceneggiatura.. una cose su tutte è la serenità e poesia quando morgan freeman si esprime con il prossimo che danno il senso di un uomo sicuro per la sua nazione che usciva da un dramma nazionale...consiglio il film hà quelle persone che vogliono imparare cosa vuol dire convivere tra neri e bianchi..o peggio tra italiani e extracomunitari

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Ultima risposta 27/02/2010 09.26.55
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tnx_hitman  @  23/01/2010 10:53:04
   8 / 10
L'interpretazione migliore di Morgan Freeman devo riconoscerlo..8 come minimo xke' e' una storia appassionante e il duo di protagonisti se la cava egregiamente.Non il migliore di Clint Eastwood pero'.Un tono piu' intenso e travolgente lo troviamo in perle come M.D.B e Gran Torino..in pratica quando c'e anche Clint a brillare oltre che dietro,davanti la telecamera.Se sperate in un altro buonissimo film di Eastwood..ecco a voi Invictus..e lo ammetto,nei mesi prossimi credo che sara' il prodotto piu' decente.

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Ultima risposta 27/02/2010 11.30.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  12/01/2010 00:03:00
   7½ / 10
Film sulla memorabile vittoria ai mondiali di rugby del 1985 un evento sociale prima che sportivo. Uno degli esempi di come lo sport può essere il collante per una nazione.
Ma, a mio avviso, è un film soprattutto su Nelson Mandela e sul superamento del pregiudizio razziale. Un film buono, a mio avviso, ma non certo quello che mi aspettavo leggendo quel nome dietro alla macchina da presa. Non mi soffermo nemmeno sulle capacità di questo grande regista, Eastwood è un grandissimo. Ma proprio per questo ci si aspetta sempre il massimo. Il film è senza dubbio solido, ben diretto con ottime interpretazioni su tutte Morgan Freeman.
Comunque un buonissimo film, ma non memorabile ne ho preferiti altri del grande regista.

7 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2010 22.48.37
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favam  @  06/01/2010 00:03:17
   10 / 10
Non ho resistito ad aspettare febbraio e me lo sono visto in inglese, ma al cinema ci andrò il primo giorno di proiezione.

Bene, posso dire che sto ancora in pieno pathos emozionale dopo che il film è finito da un'ora abbondante.

Posso anche dire che senza ombra di dubbio sarà il miglior film del 2010 anche se siamo solo al 5 gennaio ( oddio, dovrebbe rinascere Kubrick per farmi, forse, cambiare idea).

Posso anche aggiungere che Clint Eastwood oggi come oggi è il CINEMA senza se e senza ma e che Morgan Freeman è più Mandela di Mandela.

Infine posso assicurare che se fossi stato al cinema, al termine della proiezione, mi sarei alzato in piedi ad applaudire anche a costo di apparire uno stupido provincialotto.

Non ci sono ragioni terrene per non vedere questo film, non ci sono ragioni terrene per non declamarlo come l'ennesimo capolavoro di un genio.

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Ultima risposta 22/01/2010 17.59.16
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