i predatori dell'arca perduta (1981)

Il primo film su Indiana Jones, certamente per gli appassionati non solo capostipite ma anche capolavoro. Purtroppo, non per il mio gusto.
Film lunghissimo, pieno di salti da un luogo all'altro (perfino su un U-BOAT, l'U-26), che non si capisce in quanto tempo si dipani (qualche giorno?), misteri millenari si svelano quando la Germania nazista ne sente la necessità e non si capisce perché, visto che tutto sembra a portata di qualsiasi buon ricercatore a prescindere dal momento storico.
Si vede anche la compagna di Indiana Jones, la sensuale Karen Allen, se non fosse che passa tutto il film come "damsel in distress", dopo un'entrata da "dura". All'epoca questo era il ruolo destinato alle coprotagoniste, essere belle, sempre in difficoltà, e a disposizione dell'eroe, e qui non si fa eccezione. Potremmo anche passarlo come "certificato d'epoca", se non si aggiungessero le sue insopportabili urla. Oggi le eroine sono ultravincenti, solitarie, brandiscono bazooka ed ogni tipo di arma e sparano senza soffrirne il rin**** anche quando pesano 20 kg e sono prive di muscoli, atterrano omoni il quadruplo di loro con due mosse da karate e sono irrimediabilmente sole. Non so se nel tempo le donne ci abbiano guadagnato passando dalla condizione degli anni Ottanta a quella odierna.
I cattivi sono abbastanza scialbi, i soliti nazisti dall'aspetto ripugnante e stupido.
Il film è esattamente identico all'ultimo, con la differenza che IJ qui è giovane per davvero; per il resto la trama è la solita, nella quale il protagonista non fa assolutamente nulla per intralciare il cattivo, che finisce male solo per errori propri.

L'archeologo avventuriero Indiana Jones, a tempo perso professore in una non specificata università americana, viene incaricato dai servizi segreti di recuperare la famigerata Arca dell'Alleanza, contenitore dei Dieci Comandamenti, ricercata dai Nazisti e sul punto di essere trovata. Per impadronirsi del reperto e strapparlo ai suoi nemici, Indy, accompagnato dall'ex-fiamma Marion, dovrà passarne di tutti i colori...
Alla fine degli anni settanta, George Lucas aveva rivoluzionato l'intero concetto di cinema con la sua saga di Guerre Stellari; ora, a fargli seguito e a completare tale opera, pur sempre con la sua collaborazione, ci pensa l'amico Steven Spielberg, con le peripezie di quello che è diventato uno dei personaggi più iconici del cinema d'azione e di avventura.
Non che Spielberg avesse intenzione di creare un capolavoro, anzi: proprio come per Lucas a suo tempo, non voleva fare niente di più che intrattenere il pubblico con un lungometraggio che avesse gli ingredienti giusti per funzionare, allo stesso tempo cercando una specie di consolazione dopo le travagliate produzioni di 1941 e Lo Squalo. Il risultato creato da questo dinamico duo (Spielberg regista e Lucas produttore e ideatore della storia insieme a Philip Kaufman), come già hanno detto tutti prima di me, regge maledettamente bene ancora oggi; anzi, forse meglio di molti altri prodotti odierni.
Partendo dal lato tecnico, si fanno notare delle notevoli scenografie e una perizia nell'uso della macchina da presa che è da sempre un punto di forza del grande cineasta; tale sforzo si manifesta soprattutto nella realizzazione di rocambolesche scene d'azione


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che, di fatto, rappresentano alcuni dei momenti migliori del film. Momenti che sono anche supportati da un buon uso di effetti speciali, anche se questi ultimi hanno l'occasione di mostrare il loro vero potenziale in un finale da vero e proprio film horror, inaspettato e ancora oggi spaventoso a vedersi. Il tutto è contornato da una colonna sonora che ha fatto la storia.
Nel cast giganteggia uno strepitoso Harrison Ford, perfetto per il ruolo del protagonista, anche se devo dire che il resto del cast non arriva ai suoi livelli, pur supportandolo con buone prestazioni.
Ma l'elemento che fa la differenza è la sceneggiatura, firmata da un Lawrence Kasdan che, in seguito, misteriosamente sembra aver perso tutto il suo talento, come dimostra la sua non proprio esaltante filmografia:


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è ammirevole il modo in cui essa riesce a prendere quello che è, a conti fatti, un omaggio ai serial degli anni trenta, quaranta e cinquanta e, grazie a un'impeccabile calibratura di commedia e tensione e dialoghi a tratti davvero arguti, dargli una dignità e un peso che lo elevano a tutto un altro livello. Inoltre, è anche vincente la scelta di presentare il protagonista come una persona non infallibile, vulnerabile, costantemente sotto scacco da parte degli avversari più spietati, che siano nazisti inca**ati o un'armata di infidi aspidi.


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Detto questo, però, devo anche ammettere che questo capostipite, per quanto mi piaccia e mi renda conto della sua importanza, non è il mio preferito della trilogia: il film è dotato di un buon ritmo che lo fa viaggiare spedito, ciononostante soffre di una parte centrale un po' statica e priva di energia in cui si rallenta un po' troppo, una cosa che si ripete anche nel prefinale. Inoltre, anche se ben costruita, la sceneggiatura mostra in parte il suo essere concepita negli anni ottanta, con un paio di dialoghi qui e là un tantino forzati e semplicistici,


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e una storia d'amore tutt'altro che interessante. C'è anche da dire che l'espediente finale per sconfiggere i cattivi di turno, che dà luogo al finale da horror di cui sopra, non solo sa molto di deus ex machina (letteralmente), ma genera anche alcuni buchi nella storia e forzature che, francamente, mi disturbano.


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In ogni caso, tutto questo non danneggia granché la qualità generale del film, e bisogna comunque riconoscere l'importanza che esso ha avuto per l'industria cinematografica in generale. Pur con i suoi piccoli difetti, promosso a pieni voti.


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Un'altro gran film di Spielberg anche se non un capolavoro, anche perchè, intendiamoci: la trama è quella che è, risicata e prevedibilissima, ma già me lo sarei aspettato da un film del genere dove invece regna l'azione e l'avventura. E' una classica pellicola d'avventura stampo Spielberg, ma è comunque originale anche se è un po' commerciale, rispetto alle sue precedenti pellicole. La storia man mano che si svolge diventa sempre più appassionante, non ci si annoia mai è c'è un ritmo strepitoso per tutta la durata del film. Poi il tocco di ironia che c'è nella pellicola è azzaccatissimo e non poteva non starci. Ford fa un gran interpretazione ed è calato perfettamente nei panni dell'archeologo/avventuriero Indiana Jones, sembra che il suddetto lavoro sia fatto apposta per lui. Poi in questo film c'è sicuramente una delle colonne sonore più belle e note di tutta la storia del cinema e ci calza a pennello. Scenografia ''leggendaria'', l'oscar è il minimo che si poteva dare e anche la fotografia è super bella. Poi come al solito c'è un'ottima regia di Spielberg che quì forse ne sforna una delle migliori della sua intera filmografia. La sceneggiatura è quella che è (come la trama iniziale del film), in altre parole, non è molto strutturata e a differenza di altri film di Spielberg è molto prevedibile (certe scene si sa alla fine come finiranno, ad esempio il finale) superficiale e certe volte anche un po' ripetitiva, ma si sa che in certi film come questo, magari su una sceneggiatura e una trama così, si può chiudere un occhio. Un'altro difettuccio, sono alcune scene che sono davvero tirate ed esagerate nell'azione e nell'epilogo. Ottimi invece gli effetti speciali (e pensare che il film è del 1981), molto realistici. E' una bella pellicola per far divertire e per godersi un po' d'azione vecchio stampo, bravo Spielberg.

Ma , anche se lo visto mille volte,sarà un cult, ecc, però molte le cose non vanno , alcune scene stupide, come quella finale, nn mi sono mai piaciute già da piccolo.Quoto la prima parte che è avventura pura e la c.sonora di John W.

il film d'avventura per eccellenza !!! io ci sono cresciuto con i film d'indiana jones e senza esagerare avrò visto l'intera sagra almeno un 20 di volte !!! questo è il migliore della sagra .... P.S. concordo con chi si rifiuta di considerare quello del 2008 facente parte della sagra !!!

L'ho rivisto non molto tempo fa e non l'ho trovato eccezionale come quando lo vidi al cinema, ma resta comunque il capostipite dei nuovi film di avventura (senza aver peraltro lasciato degne imitazioni direi).
E'entrato nella storia, oltre ad aver lanciato in orbita Harrison Ford (che in quel periodo è stato praticamente protagonista di una serie di pellicole ormai leggendarie). Più di una scena resta nella memoria. E potra i nazisti sullo schermo come cattivoni alternativi!
Sicuramente Lucas ha fatto bene a farlo dirigere a Spielberg!

Probabilmente il film d'avventure per antonomasia. Chi non ha mai adorato giocare alla caccia al tesoro da bambino. Commistione di qualsiasi cosa dove l'apporto di Lucas - già proiettato nella professione di imprenditore - è ben evidente nell' analisi del Male (in questo caso associato al nazismo) inseguendo il Bene. Cinematograficamente stupendo in tutte le parti; da quando Harrison Ford sarebbe un caprone? A me non sembra.

Indiana Jones.

non è il mio preferito ma merita una visione... ormai indie è una leggenda! ;)
baci!!

Effettivamente per il 1981 deve essere stato un film innovativo, e non discuto sul fatto che sia diventato un cult.

Ma siccome siamo davanti ad un film d'azione, scusate ma si aspettavo davvero di più.
L'ho visto da piccolo, come tutti (beh come tutti quelli più o meno della mia età), ma rivisto adesso (mi ricordavo assai poco e prima di votarlo volevo rivederlo) mi ha decisamente deluso.
Non fosse per Spielberg e Ford sarebbe davvero un filmetto.
Alcune situazioni mi hanno fatto storcere la bocca; non che tutto debba essere realistico al 100%, ma alcune scene sono esagerate (quella del camion in movimento con Indiana che ci passa sotto strisciando sul suolo, quella del crollo nel tempo dove Indiana si salva miracolosamente), e inoltre ci ho trovato anche dei buchi narrativi.

Insomma, gran film d'azione, STUPENDO personaggio principale (su questo non c'è dubbio), ottima regia, buona la storia, indimenticabile colonna sonora ecc. (vedi gli oscar), ma ci sono troppi deus-ex-machina per i miei gusti.

Cult assoluto.
Harrison ford sembra essere nato con il ruolo cucito addosso, e sin dalle prime sequenze si respira aria di leggenda. Magari sarebbe il caso di dirglielo, a quel povero mentecatto di will smith.

No no no, mi dispiace ma la sufficienza non gliela do a questo film, troppo piatto, piatto e piatto. Definire il primo di Indiana Jones un’avventura è come dire che The Messengers dei Pang è un horror. Non mi ha interessato per niente. Non metto 4 per qualche scena carina.
Il secondo è decisamente migliore, almeno là c’era un po’ di humor…

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carino film d'avventura, che non aggiunge nulla al genere se visto oggi, ma che forse ha dato molto negli anni ottanta! un protagonista monofaccia che con la sua frusta riuscirebbe a spappolare una mela sulla testa di un uomo meglio di guglielmo tell, dei cattivi nazisti senza scrupoli che venderebbero la propria madre pur di ottenere l'arca, e una eroina che regge l'alcol meglio di un alcolista di professione!! il tutto attorniato dalla mitica musichetta che ha fatto storia! tutto qui, oltre al film di intrattenimento, non ci vedo proprio altro!

Dopo aver visto tanti film di avventura mi spiace dirlo, ma uno inizia un pò a stufarsi e allora tutti quelli che vede gli sembrano monotoni e scontati.
Basti pensare che potremmo controllare ogni film di questo genere e scopriremmo che la maggior parte segue questo schema: il protagonista, uno s****to, sta compiendo una missione, ma la missione fallisce (spesso viene inc.ulato dal suo rivale).
Successivamente ritorna nella sua quotidianetà ma presto qualcuno importante lo ingaggia per una qualche missione (quasi sempre recuperare un misterioso oggetto).
Quindi tutto il film è incentrato su questa missione che ovviamente verrà portata a termine con conseguente sconfitta del rivale e non senza innamoramenti.
In ogni caso il 7 c'è perchè credo che Indiana Jones sia il primo ad aver proposto una trama simile che poi tanti altri hanno ricalcato e, ovviamente, anche perchè se si nomina Indiana Jones si pensa subito all'avventura.
Sono due concetti indissolubili.

Discreto film di fanta archeologia, ibrido di tre generi: fumetto, fanta mistica ironica, commedia umoristica horror. Un pasticcio---redditizio visti gli incassi.
Si salva per l'elevato ritmo, che a volte raggiunge vette insperate, e per le coreografie. Queste ultime sono ricchiisime e coinvolgenti sul piano mistico come raramente è successo nel cinema.
Per il resto tutto sfocia nella banalità assoluta ricordandoci quanto siamo vulnerabili sul piano dei desideri visivi...

bello, ma non da top 25. decisamente avvicente, ma soltanto di intrattenimento (come d'altronde la maggior parte dei film di Spielberg). meglio L'ultima Crociata.

Non mi ha mai convinto del tutto, bello ma non è dei migliori.
L' idea originale al tempo lo salva

Assolutamente perfetto. Per me questo è il cinema: entertainment allo stato puro. A parer mio il più bello dei tre Indiana Jones e il migliore film di Steven Spielberg.
Tutto funziona alla perfezione: azione, humor, simpatia dei protagonisti, colonna sonora ecc...
Purtroppo Spielberg si sarebbe considerato un regista, se non minore, incompleto, se non avesse firmato alcune pellicole impegnate, ma nulla fu mai così errato: il cinema non deve essere necessariamente impegno. E, se alla fine della proiezione, la gente esce dalla sala soddisfatta, si è già fatto tanto.
Karen Allen è la partner ideale per Ford (infatti la pellicola è ambientata nel 1936 ed i due successivi Indiana Jones, seppur girati più avanti, verranno nella storia ambientati prima proprio perchè la Allen non era disponibile e non si trovò un'altra partner così empatica con il protagonista) e la trama è assolutamente geniale. I successivi "Indiana Jones e il tempio maledetto" (1984) e "Indiana Jones e l'ultima crociata" (1989), seppur bellissimi, non sono all'altezza de "I predatori".
Proprio per tale motivo Spielberg e Lucas decideranno, in accordo con Ford, di fermarsi qui. Lucas produrrà la serie televisiva "Le avventure del giovane Indiana Jones" , ambientato negli anni '10-'20.

Indiana era il nome del cane di George Lucas quando questi era bambino.

Il film, che venne concepito da Lucas nel 1978 durante una vacanza alle Hawaii, venne proposto come regista subito a Spielberg ed avrebbe dovuto inizialmente essere interpretato da Tom Selleck, il quale però rifiutò la parte.

A differenza di 007 Spielberg e Lucas non hanno mai preso nemmeno in considerazione (giustamente) l'idea di far interpretare Indiana Jones da un altro attore diverso da Ford: troppa la simbiosi tra attore e personaggio.

Ecco perchè anche il successivo, e definitivo, quarto episodio della serie, verrà interpretato ancora da Harrison Ford.
Eccoci quindi finalmente al punto: si girerà, al 99% la quarta avventura del più famoso archeologo apparso mai al cinema. Lo script è passato attraverso le mani di ben sette sceneggiatori, ma sembra che oramai ci siamo. Anche se la preproduzione non è ancora iniziata, sembra che nel 2007 si comincerà a girare. Nulla è ancora certo, ma, dopo anni e anni di rumors, alcune notizie, da prendere con le molle, ed altre più sicure, sono trapelate.

NOTIZIE SICURE:

- Ad interpretare, vedi sopra, la parte di Indiana Jones sarà ancora il Harrison Ford, a dirigere il film Steven Spielberg e a produrre George Lucas. Musiche come sempre di John Williams.

- La pellicola non sarà più ambientata negli anni '30 come i tre precedenti Indiana Jones, ma negli anni '50. Questo per rendere credibile l'invecchiamento di Ford.

- Parte della storia sarà ambientata negli USA

- Titolo del film: "Indiana Jones e la ricerca del tempo". Tuttavia questo è un titolo provvisorio, che potrebbe cambiare già in fase di pre-produzione.


SPOILERS

- Ritorno di Karen Allen nel ruolo di Marion Ravenwood, di Sean Connery nel ruolo del padre di Indy e di John-Rys Davies in quello di Sallah.

- Karen Allen/ Marion Ravenwood sposata ad Indiana Jones

- Natalie Portman sarà la figlia di Indy

- Nessun uso di effetti digitali tranne negli ultimi 5 minuti

- Cameo di Tom Selleck

Il film dovrebbe uscire al cinema nell'estate del 2008. Allora Harrison Ford avrà 66 anni.

Tattaratta tta tta tta tattaratta tattarattatta...solo al ricordo della musichetta mi viene voglia di impugnare la frusta, il cappello di cuoio e prendere il primo volo per la cambogia in sella ad un elefante...tattaratta!!!! Bello, emozionante e coinvolgente, steven spielberg ha creato uno dei più affascinanti e simpatici eroi d'avventura (oltretutto decretando il successo di harrison ford, perchè harrison ford è prima di tutto Indiana, poi tutti gli altri personaggi!!!). Non stanca mai rivederlo!!

veramente un bel film,anche se a tratti non molto reale...(come quando è sotto la macchina e non si fa quasi niente)..è anche da tener conto che ha ben 25 anni...bello davvero

Dei 3 è il meno bello .... 8 comunque