i ragazzi stanno bene regia di Lisa Cholodenko USA 2010
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i ragazzi stanno bene (2010)

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locandina del film I RAGAZZI STANNO BENE

Titolo Originale: THE KIDS ARE ALL RIGHT

RegiaLisa Cholodenko

InterpretiJulianne Moore, Annette Bening, Mark Ruffalo, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson, Kunal Sharma, Eddie Hassell, Zosia Mamet, Yaya DaCosta, Joaquin Garrido, Rebecca Lawrence, Lisa Eisner, Eric Eisner

Durata: h 1.44
NazionalitàUSA 2010
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2011

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Trama del film I ragazzi stanno bene

Nic e Jules sono una perfetta coppia lesbica di mezza età. Profondamente innamorate l'una dell'altra, hanno costruito col tempo un sereno ambiente familiare assieme ai due figli adolescenti, Joni e Laser. Quando Joni compie diciotto anni, è il fratello minore a farle pressioni perché si rivolga alla banca del seme e scopra l'identità del donatore segreto con cui condividono il patrimonio genetico. Inizialmente scettica, Joni si mette sulle tracce del padre e scopre che questi è Paul, un dongiovanni che gestisce un ristorante biologico alla periferia di Los Angeles. Quando per caso le due madri vengono a conoscenza del fatto, non resta che introdurre Paul all'intero nucleo familiare.

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Voto Visitatori:   6,76 / 10 (74 voti)6,76Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Miglior film commedia o musicaleMiglior attrice in un film commedia o musicale (Annette Bening)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film commedia o musicale, Miglior attrice in un film commedia o musicale (Annette Bening)
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Voti e commenti su I ragazzi stanno bene, 74 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  20/05/2011 12:45:42
   7 / 10
Lisa Cholodenko vuole dimostrarci che la famiglia lesbica ha gli stessi problemi, gli stessi comportamenti e gli stessi desideri di una eterosessuale. Ed è vero: guardando il film ci si trova di fronte a una "semplice" storia familiare, con avvenimenti che possono accadere in ogni nucleo, chiunque siano i suoi componenti.
La vera differenza sta nel fatto che i ragazzi (che, tutto sommato, stanno davvero bene, anzi forse meglio rispetto alla media) hanno la curiosità di capire da dove vengano: non che a loro manchino le figure genitoriali, ma sentono il desiderio di sapere chi ha donato il seme che li ha messi al mondo.
Il loro padre biologico è affascinante, libero, scanzonato, divertente... insomma tutto quello che non sono le due mamme, prese naturalmente dalla gestione della famiglia.
Il problema è che Paul scombina davvero tutto - rendendo peraltro divertentissima la parte centrale del film - ma alla fine viene "sputato" come elemento estraneo, lasciandoci l'amaro in bocca.
Gli uomini in questo film non fanno una bella figura e, se da una parte questo è prevedibile, dall'altra è spiazzante e anche un po' triste.
In definitiva un bel film, che offre momenti di ilarità notevole, fa riflettere ma alla fine lascia l'amaro in bocca. D'altro canto la perfezione non è di questo mondo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/01/2012 15.28.08
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suzuki71  @  04/04/2011 16:06:59
   7 / 10
Se non fosse per la situazione di partenza, ovvero due mamme, è un film ultraconservatore e borghese: apologia della famiglia come unica forma possibile di felicità e di affermazione. Lo status quo che è anche il cimitero di ogni ribellione e di ogni desiderio di novità che dal 68 in poi hanno attraversato generaizoni di metropolitani, etero o non. La forza del film è qui: la premessa di due mamme non significa proprio nulla, è un dato di partenza scontato, il messaggio è reazionario, ma mi chiedo: se fosse stata la storia di una famiglia uomo-donna-figli, che ne sarebbe stato di queste due ore e mezza? Per questo, la cornice familiare rilancia il messaggio che la famiglia è vincente, a prescindere da chi la compone. Le considerazioni personali a questo punto si sprecano: va benisismo la composizione arcobaleno, ma la famiglia è davvero il tipo sociale vincente? Resta un film da vedere.

11 risposte al commento
Ultima risposta 12/04/2011 14.56.35
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  02/04/2011 14:37:56
   7 / 10
Commedia piacevole con dialoghi brillanti e personaggi che sprigionano freschezza ad ogni pensiero ed azione. la novità? Una famiglia gay raccontata secondo gli schemi narrativi utilizzati per la famiglia più classica, plot originale, ben caratterizzato dagli attori tutti convincenti nel proprio ruolo, Su tutti però applaudo la Bening, adorabile capo-famiglia.

25 risposte al commento
Ultima risposta 06/04/2011 20.44.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  22/03/2011 02:56:56
   7½ / 10
Genera sentimenti contrastanti. Il tradimento ad esempio pone dei dubbi. La scappatella etero non rischia di alludere ad una sessualità poco consapevole/convinta degli omo? O magari implica un rifiuto delle etichette? Al di là di questo, il film ha il merito di evitare i cliché e i patetismi del caso, trattando con grazia una storia insolita. Un plauso alle attrici, in particolar modo alla normalmenteinvecchiata (esistono ancora!) Annette Bening.

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Ultima risposta 26/03/2011 00.45.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  21/03/2011 22:57:59
   7 / 10
Merita un 10 per l'impegno civile, ma artisticamente mi ha lasciato qualche perplessità.
Fosse stato un film su una famiglia eterosessuale alle prese con figli adolescenti, si sarebbe trattato di una buona commedia "media" americana.
Trattando di una famiglia lesbica con tanto di figli nati da una doppia inseminazione artificiale, la cosa si fa decisamente più complessa e meno scontata.
E quelle che sarebbero state catalogate come "banalità da serie televisiva", acquistano invece una valenza tutt'altro che leggera.
La commedia della Cholodenko -lesbica felicemente sposata da diversi anni con sua moglie- diventa così un vero e proprio manifesto per le nuove generazioni di persone omosessuali: la rivendicazione dei propri diritti non passa (quasi) più per le tradizionali forme di lotta (Gay Pride e affini) ma per la narrazione del quotidiano familiare nel quale le dinamiche mostrano insospettabili similitudini con gli omologhi nuclei eterosessuali. Senza rinunciare a trattare le peculiarità del rapporto lesbico, infatti, questo delizioso film si preoccupa di gettare ponti con la realtà eterosessuale nella convinzione che la sessualità umana è molto più complessa di quella costruzione culturale che la vuole irrimediabilmente duale. Questa "naturalezza" ha disturbato tantissimo i soloni del nostro ultra-arretrato Paese perché per loro ogni volta che all'omosessualità non si associa qualcosa di tragico, si fa solo "propaganda omosessuale"; come se l'orientamento sessuale possa determinarsi per imitazione!!
Eppure il film della Cholodenko è un inno alla vita: questa famigliuola lesbica alto-borghese gronda fertilità da ogni poro, vive drammi comuni (ma non per questo meno laceranti) senza isterie pur nell'espressione dell'intensa sofferenza psichica che essi provocano, mostra un senso della mater-paternità da fare invidia a qualsiasi coppia etero e i figli non sono meno "squilibrati" di tanti adolescenti cresciuti e pasciuti in ambienti cosiddetti "normali"!
Bravissimo il cast di attori/attrici nel rendere il quotidiano fuori dal comune di questa moderna famiglia che è la traduzione letterale di ciò che la regista ebbe a dire sul suo essere lesbica e sposata: «Anche i gay meritano di avere gli stessi guai degli eterosessuali!». Ipse dixit. Amen.

P.S.: Cosa sarebbe venuto fuori se la stessa famiglia fosse stata composta da una coppia sposata di uomini? Via al dibattito...

72 risposte al commento
Ultima risposta 15/04/2011 15.21.50
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TheLegend  @  16/03/2011 19:59:55
   6½ / 10
Sicuramente una buona commedia ma mi sarei aspettato qualcosa di più coinvolgente ed emozionante.

20 risposte al commento
Ultima risposta 21/03/2011 07.53.02
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Dante12  @  15/03/2011 23:54:54
   6½ / 10
Per 3/4 il film mi è piaciuto, poi ho avuto come l'impressione fossero finite le idee. Il finale mi ha lasciato perplesso...

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Ultima risposta 16/03/2011 16.04.24
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scottlumber  @  14/03/2011 17:16:06
   6 / 10
in parte deludente, e il motivo è presto detto. non fa particolarmente ridere, non fa particolarmente riflettere, non è particolarmente brillante. il tema sarà anche interessante, ma la trattazione è un po' superficiale. la tesi del film è che una famiglia a radice omosessuale è una famiglia come le altre. ok, tutto qui? diciamo così: il tema appare un pretesto (uno strumento di marketing?) per posizionare nel mercato una commedia senz'altro delicata, senz'altro in buona fede ma con poco mordente, che alla resa dei conti non graffia mai e che a ben vedere accusa anche un paio di snodi narrativi che forse potevano essere pensati diversamente.


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Insomma, per chi scrive una mezza delusione. Al cinema attualmente c'è senz'altro di meglio.

22 risposte al commento
Ultima risposta 16/03/2011 14.41.37
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andreapau  @  14/03/2011 10:34:51
   8 / 10
I ragazzi stanno (quasi) bene,sicuramente meglio degli adulti.
Questo film presenta dei tratti di eccellenza perchè racconta di una famiglia lesbica senza ricorrere agli eccessi ironici trans/drag queen, tralascia la denuncia gay-pride /militante e soprattutto non cade nella facile scorciatoia dell' offerta di una fascinazione malata.
La storia si sviluppa in un ambito di normalità e accettazione IMPENSABILI per i canoni nostrani,vera sovrastruttura soverchiante che dirotterebbe la realizzazione e la valutazione verso canoni estremisti di stampo etico/morale/liberal/politico/religioso/razzista.
Per intenderci,non ci troviamo al cospetto di Almodovar e Ozpeteck.
Questo film è "oltre",destinato a uomini e donne evoluti.
La "stranezza" è un dato di fatto dal quale partire per raccontare una storia, NON il motivo per cui fare il film.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/05/2011 23.48.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/03/2011 00:10:47
   8 / 10
Se prevalgono le ragioni del cuore, allora "I ragazzi stanno bene" è la miglior commedia americana degli ultimi due anni, e non cerchiamo di etichettarla sotto una certa dicitura. Ha la capacità indubbia di raccontare la vita di una coppia lesbica alla luce del sole, senza alcun tipo di compiacimento o moralismo. Rischia talvolta di rendere plausibile la dimensione "tradizionale" all'interno della coppia cosiddetta alternativa, o magari ci prova. Per questo all'inizio mi sentivo leggermente interdetto dall'uso dei dialoghi e dal personaggio della Bening, quasi che la regista tentasse di esprimere un'empatia femminile non lontana da certi prodotti americani pregevoli ma rassicuranti à la "Crimini del cuore" per intenderci.
Ma mi sbagliavo: del resto se l'espressione "coniugale" si libera di certe finezze intellettuali e parla il linguaggio delle fiction televisive, è un'obiettivo pienamente raggiunto di raccontare la gente comune attraverso i canoni meno ortodossi del cinema hollywoodiano.
Merìto anche e soprattutto di due attrici superlative come Julianne Moore e Annette Bening, capaci di superare i clichè materno-saffici del loro menage familiare e di esprimere con i loro personaggi due diverse entità materne e coniugali in una serie di problematiche che, in fondo, sono le stesse delle coppie eterosessuali.
L'"evento" magnifico del film è però la presenza del "germe maschile" atto a sovvertire, con la sua vivace "normalità", la routine di una presunta "diversità" che non traspare affatto.
Davanti a tutto ciò, la figura maschile esce esclusivamente come "un vettore di fecondità" cancellando l'identità paterna anche nel suo insolìto ruolo (la parola "padre" non viene mai pronunciata).
In questa posizione, decisamente femminista, è possibile identificarsi con Joni Mitchell senza chiedersi perchè le sue canzoni ("Blue" è un disco fantastico) non piacciono al pubblico eterosessuale.
"I ragazzi stanno bene" neutralizza la "diversità" ponendo la società affettiva come unica via possibile e consenziente di aggregazione.
Straordinaria la sequenza in cui la Bening scopre il "tradimento" dell'amante.
Un film caldamente consigliato in una stagione cinematografica tutt'altro che avara (anzi), col pensiero che anche con la sua spontaneità, se fosse stato girato in Italia, avrebbe avuto una gestazione difficile

25 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2011 10.40.39
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