irrational man regia di Woody Allen USA 2015
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irrational man (2015)

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locandina del film IRRATIONAL MAN

Titolo Originale: IRRATIONAL MAN

RegiaWoody Allen

InterpretiEmma Stone, Joaquin Phoenix, Jamie Blackley, Parker Posey, Meredith Hagner, Ethan Phillips, Ethan Phillips, David Aaron Baker, Susan Pourfar, Tamara Hickey, Michael Goldsmith, Michael Goldsmith, Tom Kemp

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2015

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Irrational man

Lucas, professore di Filosofia, è emotivamente provato ed incapace di dare un significato alla sua vita. Poco dopo il suo arrivo come nuovo insegnante presso il college di una piccola città, Abe si ritrova coinvolto nella vita di due donne: Rita Richards, professoressa solitaria che spera che lui la salvi dal suo matrimonio infelice, e Jill Pollard, la sua migliore allieva che è anche la sua migliore amica. Il caso spariglia le carte quando Abe e Jill si trovano ad origliare la conversazione di un estraneo, rimanendone invischiati. Nel momento stesso in cui Abe decide di compiere una scelta delicata, torna nuovamente ad abbracciare la vita. Ma la sua decisione innesca una catena di eventi che influenzeranno la sua stessa vita e quelle di Jill e Rita per sempre.

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Voto Visitatori:   6,15 / 10 (58 voti)6,15Grafico
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Voti e commenti su Irrational man, 58 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Buba Smith  @  22/04/2018 00:45:49
   5½ / 10
Peccato, l'idea di fondo è ottima, ma alla fine non riesce a trovare l'energia sufficiente per decollare.

Ne rimane quindi un film guardabile, ma che per quanto mi riguarda, non andrò sicuramente a rivedere.

VincVega  @  10/02/2018 11:00:45
   4 / 10
Un Allen pessimo, banale e senza senso. Durante la visione mi sono posto svariate domande su quello che succede, ma le cose che accadono le ho trovate poco credibili, così come i personaggi, caratterizzati malamente. Poi questa cosa che molte donne del film si innamorano del personaggio di Phoenix, fondamentalmente un disadattato (con la panza) che vogliono far passare per genio, bah non ci si crede per niente. La svolta a metà film è fuori fase e 'Match Point' era un'altra cosa. Gli attori sono anche bravi, senza di loro sarebbe stata una debacle totale. Sceneggiatura forzata e per niente convincente. Una pellicola iniziata male e continuata peggio. Woody Allen da pensionare.

Light-Alex  @  06/02/2018 12:06:38
   4 / 10
Uno dei peggiori di Allen, per lo meno parlando degli ultimi 10-15 anni… Personaggi non accattivanti, frasette filosofiche ad un livello molto basic buttate lì (quando poi il protagonista è presentato come un luminare, ma non c'è una Battuta che suggerisca qualcosa di originale). La storia prende la svolta su un fatto irrisorio e ridicolo, quando ho capito che il film si sarebbe incentrato su quello mi sono cadute le braccia per terra. La pretesa di far passare un'azione folle come un gesto compiuto con una comprensione filosofica e profonda della vita è qualcosa di una superficialità assoluta; un presunto filosofo di alta levatura come può non domandarsi se veramente quello che ha sentito dalla donna al bar è la verità oppure se è solo un punto di vista, come può non vedere le conseguenze del gesto? Le scelte del protagonista sono semplicemente follie. Ho seguito un film con un gesto folle fatto passare come profondo insegnamento di vita. Tra l'altro molte idee sul caso, sull'imprevedibilità che può portare la vita al successo o al disastro, sull'ironia del destino, mi hanno ricordato concetti riciclati male da Match Point.

Goldust  @  19/09/2016 15:28:08
   5 / 10
ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

Dopo Crimini e misfatti, Match Point e Sogni e delitti Woody Allen torna a parlare del fato e delle regole che governano delitto e castigo, con Dostoevskij ancora una volta a fare da ispiratore. Ma se le tre opere sopraccitate possono essere tranquillamente catalogate tra le più riuscite del regista, questa è invece una sonora delusione. La storia, diciamolo subito, non sta in piedi: un professore di filosofia ( un bolso Joaquin Phoenix ) annoiato dalla vita che per ritrovare il piacere di vivere ( si riscopre pure playboy!! ) deve passare attraverso l'omicidio volontario di un povero sconosciuto non si era francamente mai visto. Allen la butta sul filosofico andante condendo la sceneggiatura con dialoghi che vorrebbero essere esistenzialisti ma che risultano essere - quando non noiosi - solo boriosi, si affida ad una duplice, inutile voce fuori campo per riordinare le idee ma non riesce ormai più a stupire il suo pubblico, a partire dalle scelte registiche: così le sequenze tra innamorati, le carrellate nei parchi e le litigate domestiche sono sempre le stesse, e chi conosce a fondo il suo cinema potrebbe perfino esserne disgustato. Ma ripetitività a parte ( gliela si può anche concedere, ad un cineasta così prolifico ) il vero problema del film è che non sa scegliere mai la sua vera natura. Commedia nera? Thriller? Dramma filosofico? Non è dato sapersi, tuttavia i toni leggeri che accompagnano la sempre più brava Emma Stone in scena e le musichette sbarazzine disseminate qua e là, anche durante il finale, farebbero propendere per la prima. Chissà, magari nei toni più cupi del thriller avrebbe potuto avere ben altro impatto. Purtroppo sono solo supposizioni.

Thorondir  @  21/07/2016 23:50:10
   3½ / 10
Pessimo film di Allen, il suo più brutto di sempre, neanche "To Rome with love" era a questo livello. Sceneggiatura a tratti imbarazzante, piena di grandi paroloni ma con dialoghi che si risolvono con aggettivi: non so contare quante frasi finiscono tipo "le sue argomentazioni sono banali ed errate" e frasine da professorino di questo film da elitario di un Allen ormai privo di inventiva. Le sue ridondanze fanno il paio con personaggi caricaturali all'inverosimile, un Joaqhin Phoenix svogliato come non mai, ingabbiato da un personaggio senza senso. Ho sempre amato Allen, anche recentamente ho apprezzato titoli come "Basta che funzioni" e "Blue Jasmine", ma ritengo questo un film semplicemente insostenibile.

jason13  @  04/04/2016 22:58:21
   5½ / 10
Premetto che adoro i film Di Woody Allen...purtroppo le ultime sue pellicole non mi lasciano assolutamente nulla di che...quest'ultimo non e' un eccezione...per carita' vedibile ma amaramente fiacco e purtroppo dimenticabile molto presto.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  31/03/2016 14:54:52
   4½ / 10
Commedia che non eccelle in nulla, dalla trama agli attori per arrivare al finale, che non mi è proprio piaciuto. Passo falso per Woody Allen.

Kentor  @  08/02/2016 20:37:50
   4 / 10
Come ha bendetto qualcuno ha provato a fare un rematch di Match Point, io aggiungerei che e piu un Match Point + Cassandra's Dream.
Per niente originale e piatto piu di una sogliola a livello emotivo.Onestamente non mi ha lasciato niente.
Per me e piu un esercizio di stile come tanti altri film di Allen nonostante attori bravissimi del calibro di Phoenix.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  16/01/2016 18:56:44
   3½ / 10
Un film completamente immorale e inutile....io non capisco sta gente cosa ci trova di buono in questo film...basta essere un pò folli e fare un film per robottini che seguono la moda del momento...woody è bravo? tutti a dire, quanto è bravo. Mah

dagon  @  08/01/2016 19:05:39
   5 / 10
Allen sforna il suo ormai usuale compitino annuale, senza la minima ispirazione, limitandosi a riproporre tematiche già ampiamente battute dal regista stesso in passato. Tanto, basta contare su un discreto cast, su un eccellente (e sottosfruttato) direttore della fotografia come Kondji e su un leale ed affezionato fan club. Film fondamentalmente nullo, con un finale che, secondo me, lo affossa completamente. Il tutto tra Hitchcokate di bassa lega ed vezzucci alleneschi ormai fastidiosi.

Bartok  @  07/01/2016 16:49:41
   5 / 10
Nulla di eccezionale questo ultimo lavoro di woody allen, il film non emerge in nessun aspetto, dal cast alla trama, perfino la regia del mitico woody l ho trovata un pò sottotono; con questo non voglio dire che il film sia brutto ma forse è un pò sopravvalutato..

suzuki71  @  02/01/2016 17:36:07
   4½ / 10
Mi spiace ammetterlo poichè amo Woody Allen sia di prima (Manhattan) che seconda (Interiors) che di terza maniera (Vicky & co.), ma questo film è una noiosissima s.ega mentale americana.

Macs  @  31/12/2015 10:32:05
   5 / 10
Film piuttosto sciapo e piatto. Nella prima metà, lento, verboso, inverosimile. Phoenix bolso e inciccito che fa strage di donne sposate e ragazze fidanzate è poco credibile. Poi verso metà finalmente il film decolla, ma è tutto abbastanza effimero. Secondo me ci sono anche dei problemini di montaggio: scene di lezioni tenute dal prof., durano pochi secondi, inserite così a casaccio in mezzo alla seconda parte. Allen stavolta eccede nella verbosità, mette tanta carne al fuoco ma dirige il film con troppa sufficienza e poca motivazione. Ricorda un po' "Match Point" per il discorso sul caso e la fortuna, ma solo per quello, perché per il resto c'è un abisso di qualità tra i due film (a favore di "Match").

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  30/12/2015 17:50:12
   4½ / 10
Tanti cliché pseudocritici ruotano attorno alla figura di Woody Allen, uno tra i tanti che abbia rotto le palle. In parte coglie nel segno. Allen è libero di fare quello che vuole con la sua vita, e in certi periodi della sua mente ha fatto di questa libertà autentici gioielli della commedia novecentesca, ma stavolta, con l'uscita natalizia di Irrational Man, l'impressione che si sia spinto oltre il non sense è quasi ovvia.

La trama dell'ultima fatica alleniana è virale, se si pensa alla produzione di questo autore: un professore di filosofia del college (interpretato da un poco ispirato Joaquin Phoenix, e non è difficile capire perché), molto noto in ambito accademico per una vita irregolare e un pensiero in qualche modo non convenzionale, non trova più stimolo nell'esistenza e progetta di vivere in modo apatico fino a che qualcosa non tornerà a sconvolgergli l'animo al punto da ritrovare senso nel tutto. Approfittando di un nuovo incarico, incontra due figure femminili, con le quali il coinvolgimento erotico risulterà pericoloso. Ma la vera molla della sua esistenza sarà un atto eroico, ma moralmente e giuridicamente discutibile che lo rivelerà come uomo preso troppo da se stesso e su cui il Caso interverrà per ristabilire una sorta di ordine universale delle cose dal sapore tragicamente comico.

Non posso svelare i dettagli di questo atto eroico perché è l'unica cosa per cui vale un minimo guardare il film. Dalla mia sinossi però si può evincere che la struttura di quest'opera non è del tutto logica. Il film infatti alterna momenti sentimental-esistenzialistici in cui questo antieroe disserta con le sue Muse sulla mancanza di senso della vita, e sull'ignorantissimo luogo comune per cui la filosofia non è che un pretesto per uomini infelici di blaterare presunte verità apodittiche, ma in fondo retoriche, e che tutto ciò che serve per essere felici lo si impara dalla vita stessa, e soprattutto da uno spirito vitalistico all'azione che banalizza Goethe e l'intera tradizione umanistica e intellettuale europea.

Se ci si sofferma sul resto, l'opera non migliora: i dialoghi sono piatti e banali, a tal punto da risultare ridicoli in più di un'occasione, e ci si domanda più volte se Allen stia scrivendo prendendosi sul serio oppure no. Se non lo fa, il film comunque non fa ridere, e l'impressione di trovarci di fronte a una commedia grottesca venuta male, rimane. Se lo fa, è grave, perché il dramma ne esce profondamente svilito nella sua serietà. Proprio questo mi sembra l'elemento di maggiore debolezza del film, dato che di per sé ironizzare su dieci secoli di cultura europea non è necessariamente un male. Dipende da come lo fai. In passato Allen si è contraddistinto per essere una voce americana colta, spesso incompresa dal pubblico statunitense proprio perché troppo intellettualistica. Che sia un nostalgico e un irregolare della cultura del Vecchio Continente è vero, ma stavolta gli intenti non sono per nulla chiari. Di sicuro l'opera vuole essere una sferzante parodia degli ambienti accademici statunitensi, ma oltre a questo rimane poco.

Alla base di questo non sense grottesco e confuso c'è anche la difficoltà di collocare cosa voglia essere il film, se una commedia nera o un thriller vero e proprio. Le descrizioni tecniche lo giudicano un thriller, ma l'opera si orienta troppo sui toni della commedia. Tutta la storia è musicata con toni jazzistici e i personaggi dissertano dei massimi sistemi con un tono annoiato e radical chic, risultando stilizzati e poco credibili. Non hanno nulla della statura tragica dei personaggi dei thriller, specie quelli alleniani. Dunque Irrational Man sembra situarsi tra Match Point e Basta Che Funzioni, le due prove più convincenti dell'ultimo Woody. E' difficile trarne un qualunque spunto di riflessione, è noioso seguirne le vicende, è irritante e macchinoso lo sviluppo caratteriale dei personaggi. Non vale nemmeno la pena sottolineare quanto i tre attori principali del cast, Phoenix, la meravigliosa Emma Stone e Parker Posey si sforzino di rendere credibili questi personaggi sterili e abbozzati.

(Questa è la mia recensione per Bologna Blog University)

5 risposte al commento
Ultima risposta 31/12/2015 14.28.47
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Musica  @  26/12/2015 22:30:45
   4 / 10
noiso. Salvo gli attori ma non il regista. La cosa che mi ha infastidito di più è la totale mancanza di umanità dei protagonisti, radical chic impegnati in conversazioni astruse e figli della borghesia fatta di maglioncini, lezioni di piano e teatro. Mi ricordano molto i chiacchieroni e politici nostrani stile Fazio, distaccati totalmente dalla realtà e troppo impegnati a compiacere se stessi. Non ho mai parlato con Woody Allen, ma me lo immagino come i protagonisti dei suoi film con più soldi: intellettualoide ricco impegnato a spiegarci cosa sia il mondo. Il risultato è film soffocante, non vedevo l'ora di uscire. Peccato per i soldi buttati potevo anzi donarli a qualcuno.

Slipknot  @  22/12/2015 14:57:40
   4 / 10
Premetto che non sono un fan nè di Woody Allen nè di questo genere di film; e questo titolo non è riuscito minimamente a farmi cambiare idea. Giusto per citare il precedente "Magic in the moonlight", ecco, neanche quello mi era piaciuto più di tanto ma mi ha lasciato un ricordo di personalità... Questo? Tante premesse filosofiche, ma sono solo di contorno superficiale per le solite storie d'amore ultra improbabili. Un film come un altro del genere, solo per gli appassionati, sicuramente non io.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  16/12/2015 10:37:42
   5 / 10
Irrational Man, prima mezz'ora 8, tanto Phoenix Disagio Roulette Russa Dostoevskij e Whisky doppio malto, seconda ora 3, tanti gridolini, pantaloncini isterici, facce sbarbate e rimpatriate. Finisce con musichette ad libitum e tante tante tante parole, Woody aveva tante cose da dire, troppe, al solito.

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