Come CODA (Child of Deaf Adults) Ruby è l'unica persona udente nella sua famiglia sorda. Quando l'attività di pesca della famiglia è minacciata, Ruby si ritrova combattuta tra il perseguire il suo amore per la musica e la sua paura di abbandonare i suoi genitori
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Mettiamola così: è un remake migliore dell'originale ma che, essendo sostanzialmente un soggetto interamente ripreso da un altro, non può andare oltre una certa valutazione. Una scelta importante, quella del regista, di dare dignità ad attori sordi eccezionali. E anche l'unica udente tra i personaggi principali, Emilia Jones, si impegna in una prova pazzesca. E' la recitazione quindi, a mio avviso, il punto di forza di questo film, la capacità di trasmettere delle vere emozioni. C'è l'amore per la famiglia ma anche l'egoismo, c'è la volontà di sentirsi uguali ad altri ma anche la necessità di sentirsi diversi e uniti tra sordi. Gli snodi narrativi magari saranno un pò scontati ma CODA non punta tanto su quello quanto sulla necessità di empatizzare con la situazione della famiglia in cui Ruby è cruciale. Fa ridere, ma anche riflettere.