i segreti di wind river regia di Taylor Sheridan USA 2017
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i segreti di wind river (2017)

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locandina del film I SEGRETI DI WIND RIVER

Titolo Originale: WIND RIVER

RegiaTaylor Sheridan

InterpretiElizabeth Olsen, Jeremy Renner, Jon Bernthal, Martin Sensmeier, Julia Jones

Durata: h 1.47
NazionalitàUSA 2017
Generethriller
Al cinema nell'Aprile 2018

•  Altri film di Taylor Sheridan

Trama del film I segreti di wind river

Cory Lambert, esperto inseguitore e cacciatore, scopre il corpo congelato di una ragazza adolescente. Fa allora squadra con Jane Banner, nuova agente dell'Fbi, per capire cosa sia accaduto alla giovane e chi sia il responsabile di un così macabro crimine. Man mano che l'indagine si approfondisce, la vita dei due investigatori è sempre più a rischio.

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Voto Visitatori:   6,51 / 10 (58 voti)6,51Grafico
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Voti e commenti su I segreti di wind river, 58 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  11/10/2023 20:40:34
   7½ / 10
Sheridan scrive, e questa volta dirige pure, il film che assieme a "Sicario" e "Hell or High Water" va a comporre la sua trilogia della frontiera. Quella di Sheridan è una poetica che narra di sopravvivenza, di personaggi per certi versi emarginati, di durezza e di violenza, e in "Wind River", moderno ed innevato western, trova la sua perfetta rappresentazione.

enriqo  @  02/02/2023 11:57:25
   6½ / 10
Ambientazione non facile da apprezzare da parte di un pubblico poco familiare con paesaggi e ambientazioni nordamericane (come evidente dai commenti). Non male la trama (anche se certo non molto originale), e alcune scene sono piuttosto solide. Soprattutto quella della sparatoria finale. Ho un solo problema: le guardie nel film sono un branco di vili criminali, ma da qui a mettersi a fare una strage di poliziotti (e potenzialmente anche di un'agente dell'FBI) c'è una bella differenza. Come contavano di farla franca?? E quali sono i lori veri moventi per la strage oltre a quello di salvarsi la pelle? (e su una scala minore: qual è il loro vero movente pr uccidere il collega)? Questa è una debolezza della trama...

7219415  @  23/11/2022 21:05:37
   6½ / 10
guardabile ma nulla di speciale

Cianopanza  @  10/09/2022 10:23:37
   7½ / 10
Il film è magari un pretesto per descrivere le condizioni dei nativi nelle riserve. L'isolamento dal resto della federazione, con cui è chiaro che i rapporti sono al minimo. Il Wyoming d'inverno, immenso e selvaggio. Voti bassi da chi si aspettava un film d'azione?... mah... Buona fotografia, ottimi attori, dialoghi ben costruiti e profondi.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  21/07/2022 01:09:44
   6 / 10
Tutto sommato un buon film.
Emozionante nei dialoghi, la storia è un pò mielosa ma ci sta.
A tratti lento.
Storia classica, niente di nuovo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  10/07/2022 18:37:03
   7½ / 10
Essenziale, brutale e senza fronzoli. Quello che ci vuole per un thriller, specialmente se ambientato nell'inverno del Wyoming.

biagio82  @  29/01/2022 23:56:03
   7½ / 10
ottimo film, curato sotto ogni aspetto, sia nella sceneggiatura che nella regia, fredda e lenta come i luoghi in cui si svolge la vicenda.
la storia prende, nonostante un po' di lentezza nello sviluppo, grazie soprattutto alla coppia di attori protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  05/12/2021 00:12:35
   7½ / 10
L'America profonda dei grandi spazi aperti, il Wyoming innevato e quasi disabitato, l'antica e insanabile questione dei nativi americani. A metà tra un thriller e un moderno western, un film che poggia su una sceneggiatura solida e una messa in scena visivamente ottima.
Già noto come sceneggiatore, Sheridan debutta alla regia e il risultato è davvero buono.

Buba Smith  @  03/10/2021 00:07:54
   4½ / 10

Lento, inutile e pesante.

Non succede praticamente nulla, tranne che per mezza scena d'azione finale.

Bocciato.

AMERICANFREE  @  02/10/2021 23:27:49
   6½ / 10
Bel thriller, location molto bella con interpreti molto bravi. La trama è semplice e a differenza di alcuni il ritmo non l'ho trovato lento,non mi sono annoiato. Bel finale

Mauro@Lanari  @  11/12/2020 15:30:08
   2 / 10
«"Sicario" is the first in a thematic trilogy exploring the modern American frontier, and how much it's changed and how much it hasn't. "Comancheria" [ED. NOTE: "Comancheria" eventually became "Hell or High Water"], which takes place in west Texas in the oil rich belt of West Texas, is the second in that trilogy, and "Wind River", which takes place on the Wind River Indian Reservation in Wyoming, is the conclusion, thematically» (intervista ad UPROXX, 3 marzo 2016). Con "Wind River", 3° film di questa trilogia della moderna frontiera americana, Taylor Sheridan debutt'anche alla regia. Emulo di Cormac McCarthy e della sua trilogia della frontiera ("Border Trilogy"), s'inserisce nell'odierno mainstream nichilista in cui, "all'insensata e brutale violenza del nostro tempo spietato, fa da contrappunto la saggezza antica e «di destra», naturalmente religiosa, capace ancora di stupirsi per il male nel mondo e di ringraziare per il bene ricevuto da Dio sapendo di non meritarlo". Nel Wyoming di Sheridan ci son più sparasentenz'esistenzialistiche ch'in un qualsiasi film d'Allen, Bergman, Tarkovskij, ecc., e non son'affatto perle di saggezza nonostante l'immane sforzo di vendercele come tali. Sono frasi-slogan alla Jep Gambardella mess'in bocc'a gente vissuta e che dunque dovrebbe saperla lunga, molto meglio degl'altri. Falso quant'un farlocco taroccato. Il piacer'è tutto vostro.

Mauro Lanari

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2023 10.01.38
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/12/2020 09:22:42
   8 / 10
Sheridan è uno dei migliori sceneggiatori in circolazione, e con questo film rivela anche di essere un eccelente regista. Wind River non è un thriller o un gialo come è stato pubblicizzato, ma un dramma sull'animo umano e sulla vita di confine, tema principalmente caro a Sheridan e sempre affrontato con un rigore ed una coerenza che hanno pochi uguali nel cinema contemporaneo. Semplicemente imperdibile.

BenRichard  @  01/11/2020 16:51:54
   4½ / 10
Vado un po' controcorrente. Il film onestamente non mi è piaciuto. Un thriller soporifero, abbastanza prevedibile e poco coinvolgente. Non male a livello tecnico come regia e fotografia ma è la sceneggiatura che mi ha poco convinto. Trattasi di gusti personali, noto che in generale è piaciuto, a me no.

Kyo_Kusanagi  @  21/09/2020 19:30:28
   6 / 10
Un western moderno sulla neve si potrebbe dire.Nulla di eccezionale,una trama piuttosto lineare e presto risolta senza troppi scossoni,giocata sopratutto sui suggestivi paesaggi e la malinconia dei personaggi, a tratti rallenta e sconfina nel drammone, ma tutto sommato un buon revenge-thriller che non dispiace.

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  22/08/2020 17:37:48
   6½ / 10
Non male ma necessitava di una trama un po' più articolata.

ValeGo  @  03/04/2020 15:36:39
   7 / 10
Non male, le ambientazione e la tensione lo rendono un film da vedere senza annoiarsi.

Chemako  @  01/01/2020 11:12:10
   6½ / 10
A volte un po' lento ma si lascia vedere...

Scanlon  @  31/12/2019 02:21:35
   6½ / 10
Thriller diciamo d'autore, che insiste molto sull'elemento paesaggistico e sulla caratterizzazione dei personaggi ma la trama ahimé in fondo è poca cosa. Ancora una volta ci si dimentica del teorema della promessa: ogni film deve mantenere ciò che promette all'inizio. E all'inizio, Wind River promette una serrata caccia ad un killer astuto o insospettabile. Peccato che nel prosieguo l'azione giri a vuoto, abbondano i dialoghi e le introspezioni e si pesca a man bassa dal manuale del poliziottesco noir più classico. Finita la melina, si arriva ad un finale che nel suo dispiegarsi poco soddisfa le attese, ripiegando tuttavia su un testa a testa alla Leone.
Giudizio finale: pomposo e ambizioso ma non brillante.

markos  @  06/11/2019 21:58:00
   7 / 10
Buon thriller, con un'ottima fotografia. Da vedere.

kastalya  @  11/04/2019 17:37:26
   7½ / 10
Buon film e bravi gli attori.
Inizialmente un po' lento ma migliora nel finale.
Consigliato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/03/2019 19:50:27
   7 / 10
Un thriller convenzionale inserito in un contesto originale che ci permette di conoscere un'altra realta' ancora attuale negli Usa, quella delle riserve.
Molti dei protagonisti sono ottimamente caratterizzati, e non solo i protagonisti. La cura con cui sono scritti i nativi è encomiabile, dal poliziotto rassegnato a "certe cose" al papa' che ha perso non uno ma due figli.
Ottimo anche il protagonista che non vedevo in ruoli cosi importanti dai tempi di "the hurt locker", un cacciatore che casualmente si imbatte in un cadavere ma visto che come lui nessuno conosce quella zona dovra' aiutare la giovane agente fbi nell'indagine.
Un buon film che si regge soprattutto sui personaggi.

Sestri Potente  @  12/03/2019 19:48:01
   4½ / 10
Occasione persa: bella la storia e le ambientazioni, ma il film è impoverito da una lentezza impressionante e da dialoghi monotoni.
Non mi ha convinto nemmeno il finale, peccato perchè mi aspettavo un thriller molto più avvincente e almeno qualche colpo di scena.

topsecret  @  21/12/2018 18:40:42
   6½ / 10
Se abbia trovato ispirazione da fatti realmente accaduti non mi è del tutto chiaro, ma la ricerca dell'enfasi e della spettacolarità della parte finale, dove i nodi vengono al petine, non mi è sembrata granchè azzeccata, pur apprezzandone la realizzazione violenta e di un certo impatto. Quello che però fa de I SEGRETI DI WIND RIVER un film apprezzabile, a mio parere, è un Jeremy Renner di grande carisma e spessore interpretativo, l'aura di tensione che si respira in certi frangenti, l'ambientazione innevata che ha un che di selvaggio e impenetrabile, un ritmo abbastanza scorrevole e una storia che si mantiene su livelli discreti nonostante, a volte, sembra lasciarsi andare troppo alla voglia di colpire a ogni costo.
Un film comunque interessante che riesce a non scadere nella noia, mantenendo sempre in attenzione chi guarda.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  15/11/2018 14:52:24
   4½ / 10
Film dalla sceneggiatura povera, dai ritmi molto lenti e del tutto prevedibile, ingredienti che portano ad una inevitabile bocciatura. Non bastano paesaggi e fotografia, servono storia e pathos trattandosi di un thriller.

horror83  @  15/10/2018 19:13:01
   6½ / 10
Pensavo che fosse un film più bello, dato che ha ricevuto dei voti molto alti, ed invece l'ho trovato un film carino, ben fatto tecnicamente, ma nulla di più. in questo film manca il coinvolgimento e il pathos, che in un thriller è il minimo indispensabile. Per lo meno non annoia, e può vantare i bellissimi paesaggi innevati e una buona recitazione da parte degli attori principali, ma non basta per dare un voto alto!

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Macs  @  10/10/2018 12:07:48
   6 / 10
Mi aspettavo di meglio a leggere le recensioni e alcuni commenti entusiastici. Il film è gradevole nella prima parte, girata bene e con una fotografia perfetta (le ambientazioni aiutano). Ottima davvero la scena della visita a casa dei genitori di Nathalie, col dialogo tra Cory e il padre indiano della vittima veramente ben scritto e interpretato. Quando però il film passa alla parte investigativa, si risolve tutto in un abolla di sapone e di vera e propria indagine non rimane praticamente niente. Ok che la trama non voleva essere il punto forte, ma un piccolo sforzo per inventarsi qualcosa di più intricato e accattivamente poteva anzi doveva essere fatto. Jeremy Renner nel complesso mi è piaciuto, lo attendevo al varco dopo la prova non eccelsa di "Arrival" (ma forse lì era il personaggio a non essere adatto a lui). Brava anche la Olsen tutta imbacuccata da garmenti che ne sacrificano le forme, anche se la telecamera si sofferma traditrice su uno sneak peak del lato B della star quando si infila i pantaloni della figlia di Cory. Nel complesso guardabile ma non lo rivedrei, visto che la risoluzione del "mistero" è banale e il messagio generale del film è ok ma nulla di memorabile o innovativo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  08/10/2018 08:10:25
   5½ / 10
sceneggiatura scarna e già vista per un film lento e prevedibile.
Ben caratterizzati i personaggi e bella ovviamente la fotografia , brutta la scena della resa dei conti tra legge e banditi .
Insomma film pasticciato e noioso

Thorondir  @  04/10/2018 16:28:31
   7½ / 10
Il terzo film della "trilogia della frontiera" (chi ha detto Cormac McCarhty?) di Sheridan è una rilettura sociale e morale dell'America dimenticata, quella che non finisce sui media occidentali. Nelle riserve indiane, tra gli abbandonati alla nazione, vigono ancora le leggi del sangue e della violenza. Non c'è fortuna e non c'è pace nel Wyoming selvaggio, dove l'ancestralità del "chi sei" determina il tuo futuro. Sheridan si muove così tra il mito della frontiera che ora segna la fine dell'America e del suo sogno di uguaglianza, dove la giovane dell'FBI constata un mondo altro che non credeva potesse esistere. Aiutata dall'uomo cacciatore, che conosce il territorio e la natura stessa dei luoghi e degli uomini, il viaggio sarà a ritroso non verso una semplice ricerca del colpevole, ma verso ciò che ha costruito la nazione. Alla fine gli animali cacciati, uccidono per sopravvivenza e sono molto meno animali dell'uomo attirato dalla "carne" viva che può appagare i desideri dell'essere umano.


Rilettura interessante e non banale della frontiera americana, con tempi e spazi cinematografici che ricordano i grandi classici del western che fu, richiamandosi invece all'attualità visiva moderna che si rifà ai fratelli Coen. Cast appropriato, sceneggiatura scarna (anche se il personaggio della Olsen appare troppo debole e mal scritto), per un thriller d'atmosfera che nasconde molteplici significanze politiche e sociali. Da vedere.

camifilm  @  22/09/2018 13:40:10
   6 / 10
Non una trama intrigata. Belle riprese, ben fatto, ma manca di originalità ed anche la scena cult l'aspettavo più macabra e violenta. In generale fa trascorrere un bel tempo, ma non indimenticabile.

Invia una mail all'autore del commento palla78  @  09/09/2018 15:50:51
   6 / 10
No, non ci siamo. Costruzione un po' strana della trama, uomini tutti di un pezzo, quasi più granitici del ghiaccio a -40, ma passabile.

Per una serata non impegnativa, ma la storia è particolarmente lenta, per un thriller..

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Ultima risposta 09/09/2018 15.52.48
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BlueBlaster  @  31/08/2018 19:14:20
   7 / 10
Buon thriller che punta quasi tutto sui panorami innevati.
Bene Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen... per quanto riguarda la trama è più che passabile ma non eccelsa, io non ci ho visto originalità o suspance.

mmagliahia1954  @  27/08/2018 11:48:35
   7 / 10
un buon film, triste quanto agghiacciante e reale in questi anni di cronaca drammatica.
interpretazioni oneste, belle inquadrature che " rinfrescano " le visioni estive.
un prodotto piu' che dignitoso per mostrare quanto " bestiale" puo' essere la natura umana, sempre sperando in un'esagerazione cinematografica.
da vedere

PaulTemplar  @  04/08/2018 19:03:10
   8 / 10
Una terra selvaggia,il Wyoming,come la poca gente che vive sulle sue montagne,qualche nativo abbruttito dall'alcool,fantasmi del popolo fiero che fu e qualche bianco.E' la terra di frontiera,quella che incarna il meglio (ma anche il peggio) della cultura americana.In questo scenario si dipana la storia diretta da Sheridan,senza alcuna concessione alla platea.Un ritmo ipnotico,dialoghi curati,attori come gente comune.E intorno un bianco accecante.Un film molto bello,da gustare.Alla faccia dei trogloditi che parlano di pistolotti e che purtroppo non vanno oltre il film di Parenti.

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Ultima risposta 08/08/2018 11.36.35
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federicoM  @  15/07/2018 13:43:45
   7 / 10
La trama di per sè è banale e vista e rivista. Per questo motivo il regista punta molto sulla caratterizzazione dei personaggi e sull'ambientazione. Curato e ben diretto.

InvictuSteele  @  05/07/2018 13:27:52
   6½ / 10
Thriller gelido e placido, dalle ambientazioni montane stupende e un segreto nascosto tra i boschi. Tutto sembra perfetto per mettere in scena un ottimo prodotto, invece gli sceneggiatori combinano un disastro nella fase centrale, che poi è quella decisiva per la svolta: fino a metà si grida all'eccellenza, buonissima la regia e ottime interpretazioni, ma quando partono le indagini il film crolla su stesso, risolvendosi in due minuti esatti. Evidentemente lì c'è una voragine in fase di scrittura che penalizza tutto quanto. Sarebbe potuto essere un filmone, ma un difetto così grande non può passare inosservato, trattandosi di un thriller. Discreto lavoro, comunque.

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Ultima risposta 30/08/2018 23.53.52
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Trixter  @  04/06/2018 09:15:50
   6 / 10
Peccato che Sheridan si preoccupi più del freno che dell'acceleratore. Il film, secondo me, decolla a fatica, laddove è concesso più spazio ai drammoni personali che non alla sottile linea d'interesse che suscita il delitto di fondo. Per il resto, gli attori se la cavano ed il film, in fin dei conti, non è neppure noioso. Insomma, non parliamo di capolavoro o di filmone, please. Piuttosto, un discreto thriller da serata casalinga.

jek93  @  24/05/2018 17:18:09
   8 / 10
Dare meno di 8 a un thriller così è veramente uno spreco.
Ottima fotografia, ottime recitazioni e colonna sonora meravigliosa.
Le uniche pecche sono alcuni punti di trama un pò troppo expositional, e la trama connessa all'omicida un pochino carente di carisma

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Ultima risposta 14/08/2018 11.11.18
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Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  09/05/2018 09:26:23
   5 / 10
Thriller-melodrammone mediocre da tutti i punti di vista e traboccante di luoghi comuni, lo salvano (in parte) le ambientazioni e la fotografia.

TheSorrow  @  05/05/2018 16:36:50
   4 / 10
Anti-thriller lento e pseudoautoriale, stragonfio di noiosissimi pippotti di personaggi che sembrano più dei monologhisti invitati dalla parrocchia per una serata su ammmmore, amicizia e depressione. Poi va bè se il tema del "femminicidio"(ma che termine è?) declinato in salsa indiana, dovrebbe per forza smuovermi dentro qualcosa, allora forse è colpa mia e del mio animo glaciale come l'ambientazione (unica cosa da salvare, ma vi prego non nominatelo neppure fargo). Mi spiace ma non credo che per fare un buon film sia sufficiente prendere un tema sociale, per quanto vero, e cacciarcelo dentro così ricamandoci attorno tanti buoni posticci sentimenti. Davvero sto film non ha NULLA che lo distingua da un qualsiasi prodotto dozzinale uscito per tv negli 30 anni.
Un pregio oltre all'ambientazione? alcune interpretazioni e diverse scene sono a tratti involontariamente comiche. Ma attenti a ridere: potreste essere delle brutte persone!

pak7  @  30/04/2018 19:25:36
   6½ / 10
Pellicola interessante, dalla grande precisione stilistica. Non mi ha lasciato le stesse sensazioni che ha lasciato a molti, anzi probabilmente non lo rivedrei, anche perchè non troppo diverso dai canonici thriller.

Mattealus  @  30/04/2018 18:14:50
   5½ / 10
Dai voti e dai commenti pareva fosse sceso il cristo in terra, mentre trattasi di un thriller nella media, forse anche più noioso.
La gente è strana

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Ultima risposta 14/08/2018 11.12.45
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daaani  @  30/04/2018 16:09:12
   4 / 10
Il latte alle ginocchia.


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Ultima risposta 10/10/2018 20.45.52
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Sbrillo  @  29/04/2018 02:29:41
   6 / 10
paesaggi innevati molto belli... buona fotografia...buona recitazione...ottimo monologo finale su "fortuna vs natura" che lascia qualche spunto di riflessione... per il resto sa già di visto e rivisto...nessun thriller dell'anno... un pò troppo lento per i miei gusti...carino nel complesso, ma nulla più

mrmassori  @  25/04/2018 23:16:05
   8 / 10
un bel film davvero. Non è solo un thriller ma una pellicola ricca di pathos e dietro cui si celano dei spunti molto interessanti di riflessione. Da vedere!

kafka62  @  23/04/2018 19:34:23
   7½ / 10
"In questo paese o si sopravvive o si soccombe", dice Cory a Jane visitandola nell'ospedale dove è ricoverata, sottintendendo che se la ragazza è viva al termine delle peripezie affrontate il merito è esclusivamente della sua forza di volontà e del suo spirito di sacrificio, e non certo della fortuna. Il paese in questione è il Wyoming, che la pellicola di Sheridan ci mostra nella sua versione più fredda e inospitale, sommerso dalla neve, con temperature talmente fredde da far letteralmente scoppiare i polmoni ("non vi hanno avvisato che è arrivata la primavera?", domanda ironicamente l'agente FBI, presentatasi sul luogo del delitto con un abbigliamento che definire inadeguato è a dir poco un eufemismo) e abitato da gente ruvida e coriacea, abbrutita dalla solitudine e dal male di vivere. Oltretutto, cosa non secondaria, la storia ("basata su fatti veri" si legge all'inizio del film) è ambientata in una delle riserve indiane del nord degli Stati Uniti, luoghi poco frequentati dal cinema e dalla letteratura americani (mi viene in mente solo Louise Erdrich, vincitrice del National Book Award nel 2012 con "La casa tonda"). Un grande merito va pertanto riconosciuto a Taylor Sheridan, giunto alla sua opera prima da regista dopo aver realizzato due importanti sceneggiature ("Sicario" e "Hell or High Water"), il quale ha sì messo in scena un giallo abbastanza convenzionale (basato sulla ricerca del colpevole della morte violenta di una ragazza, trama già vista una miriade di volte al cinema), ma lo ha fatto in maniera innegabilmente originale e sincera.
Ogni dolorosa vicenda del presente ne riecheggia a sua volta altre, analoghe, avvenute nel passato, e il desiderio di giustizia si confonde inevitabilmente con quello di vendetta. Quello che conta non è tanto trovare il colpevole, ma esorcizzare una violenza che pare quasi connaturata fatalisticamente al paesaggio (e dove non sono gli omicidi, c'è la droga ad annientare il futuro dei giovani nativi, la cui unica speranza, peraltro negata alla radice come in una tragedia antica, è di andare via da quei posti, di fuggire lontano, come fantasticano Natalie e Matt nel flashback che anticipa il dramma). I forestieri, come l'agente dell'FBI incaricata del caso, sono dei pesci fuor d'acqua, tanto lontane e incomprensibili sono le regole di vita di quei luoghi arcaici da quelle apprese nei loro paesi d'origine. Spetta pertanto a Cory, che di professione fa, quasi simbolicamente, il cacciatore di predatori, risolvere il giallo, sostituendo alla legge dei tribunali quella del contrappasso. Ed è sempre di Cory la morale del film, e cioè che il dolore per ciò che si è perduto non va cancellato (con l'alcool, la droga, l'oblio) bensì accettato in toto per riuscire a conservare il privilegio più grande per un essere umano, quello dei propri ricordi, del proprio passato, del proprio eden perduto.
Quella di Sheridan è indubbiamente una prova d'autore compiuta e matura, che se da una parte ci mostra un'America inedita, cinematograficamente pochissimo sfruttata (mi viene in mente "Un gelido inverno" di Debra Granik o "Frozen river – Fiume di ghiaccio" di Courtney Hunt), talmente lontana dai polizieschi metropolitani newyorkesi o losangelini da sembrare ambientata in un'altra epoca o in un altro emisfero, dall'altra cita giudiziosamente i numi tutelari del cinema contemporaneo ("Il silenzio degli innocenti" nella scena a comprensione ritardata in cui l'agente bussa alla baracca di Pete, o addirittura "The hateful eight" di Tarantino nell'adrenalinica sequenza in cui poliziotti e lavoratori dell'impianto petrolifero si fronteggiano armi in pugno, tutti quanti tenendosi sotto tiro a vicenda). Sheridan sfrutta benissimo le caratteristiche del paesaggio nordamericano, raffreddando, tra solitarie corse in motoslitta e tormente di neve, gli elementi thriller ed esaltando per contro gli aspetti etici e filosofici che percorrono carsicamente la storia, in una pellicola sobria e rarefatta (in cui a prevalere, va da sé, sono i campi lunghi, oppure i dialoghi tra personaggi ripresi di profilo che non si guardano negli occhi), che si candida fin da adesso tra le migliori dell'anno.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  17/04/2018 10:06:59
   6 / 10
Diciamo che il trailer è ingannevole. Lo volevano vendere come il Thriller dell'anno paragonandolo a "Il Silenzio degli innnocenti" quando in realtà ci ritroviamo di fronte a un western moderno. Il film non è male ma non ho trovato particolari risvolti narrativi degni di nota, tranne forse il monologo finale Natura vs Fortuna che lascia qualche spunto di riflessione

daniele64  @  16/04/2018 14:52:02
   7 / 10
L' atmosfera affascinante ma inquietante dell' inospitale Wyoming occidentale , dove i visi pallidi hanno confinato da oltre un secolo gli ultimi Arapaho , è forse la protagonista principale di questo insolito thriller - non thriller . A sottolineare ancora di più l' apparenza western di questa pellicola , ci sono pure un classico " stallo alla messicana " , una fragorosa sparatoria ravvicinata in stile " sfida all' OK Corrall " ed una giustizia sommaria degna dei tempi di Wild Bill Hickock . Ma naturalmente non è davvero un western , è un film forse di denuncia sociale , in cui l' azione non è molta ed il mistero ( del titolo italiano !) non è poi proprio tale . E' semmai una pellicola che parla di miseria e di abbrutimento , di amore e , soprattutto , di dolore , in un ' epoca in cui anche gli ultimi pellirossa hanno dimenticato le loro antiche tradizioni e forse anche la loro atavica dignità . Jeremy Renner è veramente bravo ad interpretare questo dolente personaggio di cacciatore , prima di animali pericolosi e poi di uomini bestiali . E' invece una piacevole sorpresa , almeno per me che non la conoscevo , la prova di Elizabeth Olsen , la sorella minore delle odiose gemelline Olsen ! Questo film segna il discreto esordio dietro la macchina da presa di Taylor Sheridan , già acclamato sceneggiatore di diversi film di recente fama come quelli di Denis Villeneuve . Nel complesso , nonostante qualche lentezza , merita un bel 7 .

frank193  @  16/04/2018 10:21:28
   6½ / 10
un thriller discreto...un po' lento......ma sicuramente NON paragonabile al Silenzio degli Innocenti

76mm  @  12/04/2018 12:31:45
   6½ / 10
Discreto thriller che ha i suoi punti di forza nell'ambientazione e nella descrizione di un microuniverso umano abbruttito dalle proibitive condizioni di vita in un luogo dove riuscire a sopravvivere è già considerato un traguardo.
Abbastanza debole e scontata la parte dell'indagine, ha però il pregio di non cercare soluzioni troppo lambiccate e di non richiedere la sospensione dell'incredulità da parte dello spettatore

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Ho apprezzato anche la scelta di non banalizzare il tutto ricorrendo a soluzioni abusate da film mainstream

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Fotografia parecchio suggestiva.

lucasssss  @  12/04/2018 11:22:42
   6½ / 10
assolutamente in linea con il commento precedente

un thriller fatto bene ma con dei tempi morti che alla fine stanca un pò

si può vedere ma non aspettatevi un capolavoro!!!



ciao
Lucasssss

the saint  @  12/04/2018 11:18:58
   6½ / 10
non esageriamo con i complimenti, film crudo e quanto mai più fedele alla realtà.
Poi il nulla.
Non mi pare il thriller dell'anno né tantomeno un film drammatico che si ricorderà a lungo.

FABRIT  @  11/04/2018 20:35:17
   6 / 10
Thriller molto lineare senza troppi colpi di scena. io a tratti mi sono annoiato

testadilatta  @  11/04/2018 11:21:46
   9 / 10
Sicuramente fra i migliori thriller degli ultimi anni.

Manticora  @  07/04/2018 17:04:09
   8½ / 10
Taylor Sheridan scrive e dirige questo crime-drama ambientato nel Wyoming, e alla sua opera prima dimostra di avere le carte in regola per diventare un ottimo regista. L'ambientazione è distante da Insomnia, e tutto quello che la critica a detto soprattutto a sproposito. E una vicenda che prende a pretesto l'omicidio di una ragazza indiana per parlare delle persone che popolano quel mondo, tra il freddo, la neve e il ghiaccio e soprattutto LA NATURA. Dei lupi che vogliono sbranare delle pecore, tre puma rintanati in una buca sotto le radici di un albero, un aquila che spiluzzica un cadavere nudo, sono solo alcune delle scene che mostrano la natura in cui i piccoli esseri umani della vicenda si muovono, la natura è indifferente a tutto, perchè pensa solo a VIVERE. In tutto questo Cory Lambert è un cowboy, cacciatore, padre separato interpretato in maniera magistralmente asciutta da Jeremy Renner, mentre Elizabeth Olsen è meno incisiva, non certo una Clarissa Sterling ma comunque la parte della giovane agente dell'FBI le calza a pennello: ingenua, stralunata, ma anche acuta e forte. Il binomio funziona, assieme anche agli altri comprimari, indiani e non, il tutto con l'ambiguità che non ti svela niente, ma suggerisce qualcosa, e soprattutto chiede attenzione, perchè una casa abitata da tossici può essere pericolosa quanto un raggruppamento di case attorno ad un giacimento petrolifero. Anche l'elaborazione del lutto ha una parte fondamentale, il ricordo della morte, e soprattutto tenere accanto chi è rimasto, fino ad una conclusione che è molto semplice ma che mostra ancora una volta la banalità del male

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Il cameo di Jon Bernthal capita come narrazione non lineare che svela la realtà dei fatti: niente serial killer, niente psicopatici soltanto dei normali esseri umani, e alla fine sarà un bagno di sangue

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La chiusa finale è semplice, toccante, reale perchè senza amicizia non si possono superare certe cose, bella colonna sonora, lenta, quasi invisibile ma perfetta, un film che rimane.

farfy  @  07/04/2018 08:38:59
   7½ / 10
Un racconto insolito con un'ottima caratterizzazione dei personaggi. Senti le loro urla interiori anche quando non parlano; ambientato in un territorio gelido e ostile dove le tensioni tra pellerossa e americani si tagliano on il coltello.

TheLegend  @  28/12/2017 22:56:17
   7½ / 10
Buon thriller davvero,semplice e senza troppe sovrastrutture.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/12/2017 22:23:39
   7½ / 10
In Wind River l'ossatura da thriller che costituisce l'architrave di tutto il film fornisce l'occasione non solo per l'indagine della scomparsa e della morte di una ragazza nativa americana, ma racconta il territorio e la comunità che lo vive. Una comunità confinata nelle riserve e condannata all'oblio, dove la diffidenza verso i bianchi viene accompagnata da un degrado morale in cui la prigione viene vista come un rito di passagio obbligatorio.
L'investigazione non presenta particolari originalità ed il suo svelamento è piuttosto scontato. Sheridan lavora molto bene sui personaggi specialmente la Olsen, agente dell'FBI capitata in un contesto per lei ignoto e straniero e Jeremy Renner, agente della forestale che con la scomparsa della ragazza vede rimaterializzarsi il trauma passato per la morte della figlia, avvenuto in circostanze simili. E soprattutto offre il contesto perfetto di una natura che non fa sconti. Buoni o cattivi che siano, la natura condanna irrimediabilmente il debole, la sua giustizia è diversa da quella umana e non guarda in faccia a nessuno. Ottimo film, ben scritto ed interpretato.

VincVega  @  09/11/2017 20:47:01
   7½ / 10
Non volevo assolutamente perdermi l'esordio registico di Taylor Sheridan, sceneggiatore di quelle due perle che sono "Sicario" e "Hell Or High Water". "Wind River" è un poliziesco-thriller classico e teso, dominato dalle affascinanti atmosfere innevate del Wyoming. Dopo una prima parte dedicata principalmente all'investigazione dell'omicidio di una giovane ragazza indiana e all'approfondimento psicologico dei protagonisti, nella seconda i nodi vengono al pettine dove esplode la violenza e l'azione, mai fine a loro stesse. Una pellicola a cui non manca una certa malinconia di fondo, soprattutto legata al personaggio interpretato da Jeremy Renner (molto bravo tra l'altro), segnato da una tragedia familiare.
Ma protagonista assoluto di "Wind River" è il territorio del Wyoming, freddo, bellissimo e letale, esaltato da una stupenda fotografia.

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