Grazie ad un rivoluzionario processo di ingegneria genetica, l'imprenditore John Hammond, fa clonare una ricca gamma di rettili preistorici dal Dna di dinosauri estinti. Questa è l'idea per uno straordinario parco dei divertimenti. Per testare il sistema di sicurezza, il miliardario Hammond ingaggia un trio di scienziati, i legali degli azionisti del parco e un paio di nipotini, affinché perlustrino in anteprima il grandioso parco, ma non tutto andrà bene.
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Ormai un classico anni '90, per chi è stato ragazzo, bambino in quel decennio ha costituito un piccolo mito. Di base c'è la storia del romanzo di Michael Crichton, che è forse semplice nella narrazione dei personaggi e delle vicende (in fondo abbastanza prevedibili), quanto allo stesso tempo evocativa e magica, dato che riesce a riportare in vita i dinosauri. Per esperienza i dinosauri colpiscono sempre in qualche modo l'immaginazione dello spettatore, forse perché sono i veri mostri realmente esistiti...
In sè per sè il film non ha particolari risvolti emotivi o interpretativi (se non forse una velata critica alla gestione scellerata della genetica da parte dell'uomo). Il film con la sua trama semplice è una grande favola/avventura per grandi e bambini. Su questi tipi di film l'impronta di Spielberg si sente, nella gestione dei momenti di tensione, nel saper creare i climax, nell'uso degli effetti speciali, nel creare alcune immagini memorabili (la scena in cui Sam Neill e Laura Dern per la prima volta vedono il brachiosauro, con la musica in sottofondo, è intramontabile). La colonna sonora di John Williams è eccezionale. E' un film in fondo semplice ma qui è cinema in grado di creare sogni.