kajillionaire (2020)

Il racconto è il classico coming of age, l'emancipazione dal proprio bizzarro nucleo familiare, duo di truffatori che sbarca a stento il lunario, si arrabattano in mille modi per poter truffare il prossimo con il fine di sopravvivere. Anaffettivi verso quell'unica figlia che non ha mai ricevuto un regalo di compleanno in tutta la sua vita. Come detto una storia classica ma con uno stile molto indie costellato da situazioni surreali e personaggi fuori dal comune. Compito discretamente svolto e cast di attori di alto livello. Contento di rivedere ogni tanto Debra Winger.

Film particolare, popolato da personaggi tutt'altro che convenzionali ma forse poco caratterizzati, complice una sceneggiatura che vuole apparire essenziale e diretta.
A mio avviso, il cast regge tutte le sorti del film offrendo una prova valida, diretto abbastanza bene nonostante la staticità di alcuni momenti.
Una dramedy gradevole, forse non per tutti, indubbiamente caratterizzata da una certa atmosfera bizzarra che però cela all'interno bagliori di normalità, tra sentimenti repressi e nuovi risvegli.
A me è piaciuto abbastanza.

In attesa del Big One pres'a simbolo dell'annichilimento dovuto alla morte, è preferibile l'approccio ascetico del distacco anticipato da qualsiasi legame, o l'antitetico approccio edonistico? Diogene o Epicuro? Miranda July se ne frega di prender sul serio la domanda, perciò è ancor meno interessat'a fornir'uno straccio di risposta. S'accontenta di proseguire il suo percorso da cineasta indie, Sundance-dipendente, col consueto predominio dell'eccentrico bizzarro. Così la problematica filosofica svanisce all'improvviso lasciando semplicemente una 26enne lesbica (altrimenti perché proprio la Rachel Wood?) truffata e derubata dai genitori seppur con ancora un guizzo di rigore morale.

Mauro Lanari