keiko desu kedo (1997)

Interessante esperimento di Sono, uno dei miei registi giapponesi preferiti. "Keiko Desu kedo" è un dramma particolare, incredibilmente diretto con un uso quasi ritmato di lunghi e affascinanti pianosequenza, qualche occasionale movimento fluido di macchina, una fotografia accesa sul continuo contrasto di rosso e giallo e dialoghi scarni. Un'opera di indubbio fascino e valore, che occhieggia alla complessità di certo Terayama e all'eleganza di Ming-Liang. protagonista di "Keiko Desu Kedo" non è tanto Keiko, quanto l'orologio, il tempo che scorre, scandendo con insistenza l'ora del nostro martirio e della nostra morte. Incredibilmente poetico, riuscito e ad un passo dalla gloria. Lungi da capolavori come "Suicide Club" e "Strange Circus", ma sempre geniale e devastante. Bellissimo.