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Buon film sul disagio adolescenziale che strizza notevolmente l'occhio al Kids di larry clark e in minima parte a l'haine di kassovitz. Mezzo voto in piu' per la splendida BLINDED BY THE LIGHT di the streets...quando è partita mi sono esaltato come se avessi incontrato denis lavant al bar sotto casa *_*
bullismo,violenza,sopprusi,lotta per la sopravvivenza tra ragazzini in una londra sempre afascinante,un gran bel film di genere,uno dei top,molto crudo,sicuramente non per tutti,ma sicuramente da non perdere per gli appassionati del genere
Meno eccessivo se confrontato con altre pellicole più "indie" dedicate alla deriva giovanile – in questo caso si tratta di adolescenti all'interno della City londinese – "Kidulthood" è comunque film coinvolgente nel descrivere i rapporti sia interpersonali che con il mondo esterno da parte di questi ragazzi. Menhaj Huda prende le mosse dal suicidio della fragile Katie,vessata di continuo da alcune compagne di scuola la giovane si uccide.Ognuno dei protagonisti patisce il dramma a suo modo,anche se l'impressione è che il lutto venga velocemente archiviato il più delle volte con un'alzata di spalle o qualche parola di circostanza. In realtà la reazione è imposta, paura e dolore abitano i corpi e le menti ma nella jungla urbana non è permesso mostrare debolezze, tanto meno dolersi per chi non ha saputo farcela. Sopravvivere e non soccombere è l'unico credo. Risse, droghe, alcol, sesso promiscuo :tutto il degradato campionario possibile immaginabile viene elencato come comune denominatore di un mondo retto sull'estrema aggressività ,una rabbia incontrollata (a volte solo di facciata) pronta a esplodere anche tra componenti della stessa fazione. Il ritratto sociale presentato è solo in parvenza privo di speranza, questa viene concessa alla platea al momento giusto seppur in modo non consolatorio.Prima del fugace barlume di luce si osserva come per un pezzo di fumo o per ottenere il rispetto sia possibile scendere ad ogni compromesso, anche offrire del sesso orale a un viscido spacciatore o sfregiare un tizio sconosciuto. Molto bravi i giovani interpreti, la regia presenta soluzioni e movimenti degni di un videoclip ammiccando al mondo di cui si fa portavoce e la cosa si sopporta bene, più intollerabile la colonna sonora fatta unicamente di pezzi hip-hop. La sceneggiatura è di Noel Clarke che nella pellicola interpreta Sam,il più bastardo di tutti.
Uno spaccato di vita giovanile in una parte di Londra che assomiglia ad un ghetto, fra soprusi, vendette e bullismo. Giovani che manifestano in maniera palese il loro comportamento da adulti dimostrando una volontà di bruciare le tappe, mostrarsi più grandi quello che sono. Pur nelle differenze di stile, Kidulthood ricalca l'Odio di Kassowitz. Il girovagare nel centro della città dei ragazzi fa emergere l'enorme differenza sociale con il contesto, "l'odore di ghetto" che si portano addosso. Molto equilibrata la sceneggiatura che riesce a dare il giusto risalto ad ognuno dei personaggi, privi di facili schematismi. Durissima la sequenza iniziale con la ragazza vittima di bullismo.
Wow... Che dire... Meraviglioso, tremendo, crudele. Il film è riuscito alla perfezione, il primo motivo che mi viene in mente è la caratterizzazione e la profondità dei personaggi, persino della ragazza che ad inizio film viene aggredita dalle bulle della scuola. Bel film, con i controcaaa...
un film duro e violento, uno spaccato di gioventù raccontato dal punto di vista dei ragazzini protagonisti, in una londra che non è mai somigliata così tanto a un ghetto. a tratti strizza un po' troppo l'occhio al moderno che avanza, con uno stile da videclip e l'onnipresente e martellante colonna sonora hip hop, ma è un bel film, come se a dirigere fosse un van sant incazzato e più tangibile nel suo raccontare. grande apporto corale del cast, una menzione per noel clarke che è attore, sceneggiatore e, nel seguito adulthood, pure regista dell'opera.