La Sposa (Uma Thurman) subisce una terribile imboscata durante la sua cerimonia di nozze nella quale tutti gli invitati, suo marito nonchè il figlio che aveva in grembo vengono brutalmente assassinati. Dopo essersi svegliata da un lungo coma di quattro anni, la donna intende vendicarsi a spese delle vite dei responsabili di questo massacro...
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Il cinema d'azione secondo Tarantino. Spettacolare, violentissimo, esagerato, citazionistico e... Compiaciuto. Tanti pregi e non mancano i difetti, ma non si può negare un certo coinvolgimento nella prima delle due parti dedicate alla vendetta de 'La Sposa'. Grande cura dei dettagli, ottimi dialoghi, musiche che rimangono nell'immaginario collettivo. Non siamo al top della filmografia del buon Quentin, ma 'Kill Bill - Volume 1' è una visione che darà parecchie gioie, soprattutto se si ha uno spirito adeguato, abbandonandosi ad un esercizio di stile votato all'intrattenimento fatto di citazioni, splatter e scelte ironiche, assolutamente non di bassa lega.
Fino ad ieri non l'avevo visto perchè non sono molto avvezzo ai film d'azione ed infatti alcune scene mi hanno annoiato,tuttavia tale pellicola mischia anche altri generi come il thriller e il drammatico. Tornando al film...il voto è giustificato dal fatto che la regia è eccellente e gli attori ottimi,diciamo che non è un capolavoro ma è un buon film e poi non metto di più a causa di alcune scene irreali che inserirò nello spoiler. Vedrò anche la seconda parte.
La scena dove la protagonista è da sola contro 100 combattenti(?) e riesce a ucciderli tutti come Rambo o l'incredibile Hulk di turno....tra l'altro senza un graffio....mi ha irritato non poco.
Mi sono sentito in colpa per averci messo così tanto a guardare questo cult ma una volta visto, da fan di Tarantino, devo dire che sono rimasto deluso.
Alcune delle caratteristiche tipiche del regista vengono portate all'estremo: - troppo citazionista; - splatter surreale che provoca risate; - trama banale (il che andrebbe bene se avessi comunque qualcosa da dire, ma purtroppo non è questo il caso) - troppo illogiche alcune situazioni:
-appena uscita dal coma e senza l'uso delle gambe, fai fuori 2 infermieri; -fuggi, non hai soldi, come diamine li compri i biglietti per girare mezzo mondo? -davvero ti fanno portare una katana in aereo? -per quanto brava tu possa essere nel combattimento, riesci a far fuori 88 tra i migliori killer della nazione e poi fai fuori anche il boss?
Tra l'altro i character sono delineati male, non si empatizza nè ci si affeziona a nessuno se non alla protagonista, e le coreografie dei combattimenti sono talvolta buone, talvolta banalissime.
Che dire, a stenti sono arrivato alla fine; sicuramente ci sono degli aspetti positivi, i primi 20-30 min sono da capolavoro, peccato che il film si perda successivamente.
Uno dei film piu trash e insulsi della storia, oserei dire che questo film in alcuni tratti riesce a raggiunere quasi l'inverosimile e il ridicolo. Troviamo una donna che con un po di addestramento, da sola senza aiuto di armi da fuoco riesce a devastare un intera organizzazione criminale.......l'avevo visto fare solo a Rambo ma almeno lui utilizzava tecniche di guerriglia e armi cazzute. Avevo fatto sempre bene a evitarlo anche dopo le lusinghe di alcune persone, non oso pensare cosa possa essere il volume 2 ........
Come fa una persona alla quale sparano un colpo di calibro 9 a bruciapelo in testa da una distanza ravvicinata a sopravvivere? Giusto un cyborg potrebbe.... Ho duvuto smettere la visione solo dopo 20 minuti per evitare conati di vomito.
Una volta questo e il fratellino N.2 erano i film di Tarantino che meno mi piacevano, c'ho messo molto tempo per rivalutarli. Troppo intrattenimento spudorato, troppo semplice collage di citazioni uno dopo l'altro, troppo sopra le righe, troppo lungo per ciò che mostrava; poi ho compreso dopo un paio di visioni in più (continuava ad attirarmi per rivederlo, 'sto film è una serpe anzi un Black Mamba) che in effetti siamo di fronte ad uno dei migliori esempi di intrattenimento leggero, parodistico, spudorato, il troppo sopra le righe fa parte del gioco, io l'ho accettato, a qualcuno può benissimo far schifo, idolatrarlo a dismisura come alcuni fanno a mio avviso è decisamente fuori luogo.
Intendiamoci per il sottoscritto il signor Quentino Tarantino ha perso il suo genio, o almeno i suoi spunti più geniali, dopo aver realizzato "Pulp Fiction" che per me resta un capolavoro assoluto. Il Tarantella geniale fu quello del capolavoro del '94 e prima de "Le Iene" sul perché non mi dilungherò qui ma in ogni caso dopo questi due grandissimi film qualcosa si è rotto, qualcosa che non è più riuscito a ricostruire, che sia un adagiarsi sugli allori o più probabilmente la fine della spinta rivoluzionaria portata dal suo stile utilizzato nei primi due lavori. Insomma per uno stile così particolare, geniale e rivoluzionario pur non avendo apparentemente nulla del genio e della rivoluzione, la scorta di benzina era poca. "Le Iene" e "Pulp Fiction" furono due fuochi di paglia accecanti e indimenticabili ma sempre fuochi di paglia, poi la magia è finita, il genio pure.
Per fortuna, nel bene o nel male, Tarantino ha conservato una grande abilità come intrattenitore di primo livello, come clown, come citazionista sfrenato e inarrestabile. Nulla di più fin da "Jackie Brown" ma se ci si accontenta va bene così. Io ormai da Tarantolone non mi aspetto altro che semplice intrattenimento e divertimento e in questo devo ammettere che non delude mai il ragazzone.
In questa sua seconda fase di carriera probabilmente i due capitoli "Billosi" rappresentano il punto più alto raggiunto.
Che poi alla fine "Kill Bill" non è nemmeno un film. No è una storiella, teoricamente pure drammatica, circondata da un puzzle di citazioni infinite che racchiudono praticamente ogni singola scena del film, tanto che citarle tutte è praticamente impossibile e pure noioso quindi passo la mano. Non c'entra il geniale citazionismo dei R.Dogs o di Pulp Fiction, qui c'è proprio una citazione incollata dietro l'altra e basta. Sarebbe una puttànata se non fosse per il gran talento circense da intrattenitore di Tarantino che sforna due film divertenti e coinvolgenti assai, strapieni di combattimenti, sangue, arti mozzati e veeeendettaaa (alla Homer Simpson per intenderci), senza contare le citazioni maxime e principali, quelle onnipresenti dei film di arti marziali dagli anni '70 in poi; attenzione citazioni dei FILM di arti marziali, citati tra omaggio sentito e parodia, esagerando e mettendo tutto sopra le righe, perché quei film le arti marziali le mostravano più seriamente, questo no ma va bene così, voleva solo citare e omaggiare non riprendere altrettanto seriamente quei discorsi, basta non prendere sul serio le arti marziali (pratiche e teoriche) qui mostrate che un ex-praticante (come me, guarda il caso) potrebbe offendersi, e soprattutto basti ricordare che qui si citano i film di arti marziali, ma senza serietà e solo intrattenendo e càzzeggiando, e non le Arti Marziali in se. Comunque, basti pensare alla presenza del grande Sonny Chiba, abile artista marziale e secondo protagonista principale del cinema sulle arti marziali degli anni '70 e a Uma Thurman vestita con la mitica tutina gialla di Bruce Lee (sarà stata quella o la Schweppes a darle tanta energia ?).
Ecco, Uma Thurman. Bisogna dirlo che lei è in assoluto la cosa migliore del film ? Uma Thurman tiene tutto in piedi da sola in "Kill Bill", potevano anche farla recitare con a fianco dei manichini e sarebbe andata bene lo stesso. Bravissima, anche se mai tanto adorabile quanto in "Pulp Fiction", però è un peccato che in carriera si sia impegnata veramente quasi esclusivamente con Tarantino. La Thurman qui è credibile ( e fa solo cose incredibili e verosimili eh), emozionante, trascinante e pure parecchio bella che male non fa.
Poi come al solito Tarantinho con la scelta e la direzioni degli attori va fortissimo, ripescando qualche cadavere dai meandri del grandissimo cinema (un'indimenticabile mono-oculare Daryl Hannah, vi dice niente "Blade Runner" ? Oppure lo stesso Sonny Chiba) oppure utilizzando al meglio gente non propriamente dotata di talento recitativo fuori dal comune, come una qui assolutamente memorabile Lucy Liu nei panni di O'Ren Ishii. La parte sulle origini di quest'ultima è bellissima, uno scampolo di animazione in un film in live-action, girata come se fosse un anime, un sanguinolento e violentissimo anime giapponese (ok giappo-cinese-americano :)
Quindi tante scene "cult", tanti piccoli dettagli azzeccati (la melodia fischiettata da Daryl Hannah, il buon uso del flashback) e il continuo collage di citazioni asfissianti creano alla fine un unico spasso complessivo il cui culmine è probabilmente raggiunto dalla grottesca battaglia della Thurman contro il nutrito esercito di guardie del corpo di O'Ren che davvero "nun se po' vedè".
Le citazioni come detto spaziano ovunque e non finiscono più, citazioni registiche, stilistiche e di trama, omaggi ai film preferiti e ai registi che Tarantino considera suoi maestri. Inutile andarle a cercare proprio tutte, anche perché il film è troppo spassoso e divertente per concentrarsi troppo su altro.
"Kill Bill" è divertimento assicurato, e gli omaggi burloni ai film di arti marziali sono bellissimi se non presi troppo sul serio. Uma con la tutina di Bruce è uno schianto.
Di Quentin Tarantino mi sono piaciuti altri film ma questo non più di tanto! non lo so, non mi ha nè entusiasmata nè convinta! dei pregi ce li ha sicuramente
la vendetta della protagonista, una brava Uma Thurman, il fatto che sia girato in Giappone (che adoro), i combattimenti (anche se certi li ho trovati troppo irreali, come quando lei da sola riesce ad uccidere una cinquantina di uomini e donne armati di spade e catene), belle le scene di sangue, di teste e braccia tagliate di netto e il sangue che schizza, carino anche il pezzo del film fatto come cartone animato, ma per il resto non ci ho visto niente di chè. difetti: lei che da paralizzata solo con la forza della mente e in 13 ore guarisce! O.o l'infermiere e un camionista che la vogliono stuprare quando è in coma. ma cos'è sta cosa? perchè? boh! L'altra con la benda sull'occhio che la vuole uccidere ma viene interrotta dal capo che dice: "no, non ucciderla perchè è in coma!" cioè se la volevano uccidere lo facevano e basta.....ah già poi non ci sarebbe stato tutto il combattimento e sangue finale! poi non ho capito: perchè la volevano uccidere!?!, e lei come ha fatto ad imparare in poco tempo a combattere in quel modo, e a parlare il giapponese?!?
E' un capolavoro conturbante e geniale. Lady Snowblood + Sonny Chiba + Ennio Morricone + Bernard Herrmann + Anime + Meiko Kaji + Blaxpoitation + Exploitation + Serie tv americane anni '60/'70 + Epica del trash + Uma Thurman + un'infinità di altri ingredienti = Kill Bill vol.1 Ovvero una storia di furibonda vendetta. Tarantino è davvero un burattinaio folle e innamorato del cinema che ci offre una parabola in cui la realtà -parafrasando le sante parole del Morandini- è il cinema stesso. Un viaggio fra labirinti d citazioni e lezioni di cinematografia, deliranti sequenze di combattimento con giostre di violenza psichedelica e situazioni sospese fra kitsch e paradossi. Un'odissea interrotta che riesce ad essere cupa come il cielo notturno e al tempo stesso variopinta come un arcobaleno. L'universo di Tarantino è l'amore per il cinema. E lui, con tutta la presunzione del mondo, indubbiamente, ma anche con sfarzo, gusto e passione ci regala la prima metà di questa sua visione di fare e di amare il cinema a 360 gradi nella sua espressione più pura. E' al tempo stesso ancora di più che un omaggio al cinema stesso, è un esercizio sperimentale in cui le sorprese non finiscono mai. Destrutturazioni narrative, conversazioni impagabili, mix di stili e tradizioni dello spettacolo nipponico o cinese, colore virato e bianconero, anime, scelta della colonna sonora accuratissima (si pensi a tutti i rimaneggiamenti in gran parte dei brani per farli adattare al meglio alle immagini - "Don't let me be misunderstood" dei Santa Esmeralda sul duello notturno nel giardino innevato, il tema di "Sette note in nero" di Vince Tempera dall'omonimo film di Fulci mentre sale la suspence in ospedale, "Death rides a horse" di Morricone sulla prima scena splatter al ristorante etc.) sono solo alcuni degli espedienti utilizzati da Tarantino per portare a compimento la sua grandiosa, epica opera, ormai un classico inconfondibile, un film per forza di cose inimitabile. Uma Thurman semplicemente divina, un'attrice titanica, che ,come se non bastasse, dimostra ancora una volta di avere uno charme tale da poter competere con tutte le altre attrici del pianeta. La doppia egregiamente Chiara Colizzi. Entusiasmanti le prove di Lucy Liu e di Daryl Hannah. Come in tutte le occasioni speciali, in film decisamente belli dove compaiono attori decisamente leggendari, è chiamato il mostro sacro di Adalberto Maria Merli (voce di McDowell in "Arancia meccanica", di Billy Bob Thornton in "L'uomo che non c'era" e soprattutto di Clint Eastwood in "Million dollar baby") a doppiare l'immortale David Carradine nei panni dell'invisibile Bill Gunn. Occorre citare anche la Gogo di Chiaki Kuriyama, un villain memorabile. Ma poi il vedere progressivamente svilupparsi l'idea apparentemente debole del narrare di una donna ferita (in ogni senso possibile) che si mette sulle tracce dei killer suoi ex compagni, si fa forgiare una katana preziosa da un celebre e misterioso maestro artigiano, legato al suo "parassita" da un passato legame allievo-maestro, indossa una tuta giallo-nera in onore di Bruce Lee e si sbarazza gustosamente di una marea di cattivoni al soldo della sua prima vittima.. è un'esperienza di strano e raro coinvolgimento cinematografico. Non si tralascia nemmeno l'aspetto psicologico, e l'analisi delle figure di contorno, dei tormenti e dell'onore, della grandezza o della piccolezza dei personaggi (penso ad Hattori Hanzo o alla dolente e tosta assassina O'Ren), chenel Vol.2 sarà ancora più grande e tangibile. Galleria colorita di attori da tappezzeria, tipo Michael Parks. Tempo addietro lessi lo script originale trovato su un ricchissimo sito ed ebbi modo di verificare come anche tutto lo scartato (maggiore dialogo fra i due poco di buono all'ospedale, l'episodio della vendetta di Yuki, sorella di Gogo etc.) fosse materiale ottimo e ben strutturato. Scrupolosissimo, folle Tarantino. Se si ama il cinema non si può non vedere, anzi, gustare Kill Bill. Perchè è proprio questo, Kill Bill, un'esagerazione sublime. Orchestrata in modo da avere un taglio quasi mainstream, e quindi uscita dai circuiti degli appassionati e dei cinefili più tosti e esposta agli occhi del grande pubblico, il quale ha riservato giudizi che, positivi o negativi, sono incredibilmente tutti condivisibili. Non so, mi pare grandezza questa, che altro? Film da isola deserta, film capace di tutto, film controverso, film utile, film epocale, film pastiche contorto e pittoresco fotogramma dopo fotogramma. Film.
Non capisco come si possa dire che la trama sia banale. Se questa è banale allora Django cos' è? Parto dal presupposto che le due parti vadano valutate insieme anche se questa divisione è assolutamente funzionale al racconto espresso in capitoli. L'ho rivisto in questi giorni poco dopo aver rivisto Django che mi aveva profondamente deluso. Anche qui Tarantino si ispira a numerosi miti del passato, mescola generi nelle immagine e nelle musiche, salta qua e la nel tempo rendendoti più appassionante la storia e facendo costruire l'intreccio nella testa dello spettatore. Questo è Tarantino. Certo il film parla di vendetta, un argomento ormai trito e ritrito ma Tarantino riesce ad appassionare comunque facendo di Kill Bill un fumettone sempre credibile e farcendolo di tanta azione, cosa che Tarantino dimostra di saper fare egregiamente. Unico punto debole del film direi le scene di combattimento, Uma in difficoltà, troppa lentezza nelle arti marziali in diversi momenti che però non penalizzano il prodotto finale. I confronti con Django che molti definiscono un capolavoro sono inutili: la trama, la sceneggiatura e l'intreccio, la caratterizzazione dei personaggi e gli attori, le musiche qui sempre azzeccate e utilizzate in modo egregio, la credibilità dell'intero film che nonostante appaia come un fumetto rimane sempre credibile sono gli elementi che rendono questo film di molto superiore a Django. Diciamo le caratteristiche a cui ci ha abituato Tarantino che non ho assolutamente ritrovato nella sua ultima fatica. I temi trattati sono tanti e non solo la vendetta pervade il film: amore, odio, pietà, solitudine, fiducia, limiti sono fortissime sensazioni che ci fanno riflettere su molti perchè dell'esistenza e ho davvero apprezzato il lungo epilogo dove queste cose vengono a galla e chiariscono le azioni dei personaggi. Davvero tantissime a mio avviso le ispirazioni a Ken Shiro: sangue che schizza a fiotti, la mossa dei 5 colpi che spacca il cuore, i Jingle musicali durante i combattimenti e tante altre cose. L'intreccio a mio avviso inoltre è fatto molto bene e ti tiene incollato fino agli ultimi minuti del volume 2, quando veniamo a conoscenza di tutta la verità. Black Mamba è un personaggio caratterizzato molto bene nonostante sappiamo poco di lei e Uma la interpreta divinamente con quello sguardo a metà tra una bimba bisognosa di amore e un Killer assetato di vendetta: l'ho adorata. Non ha una famiglia, non ha affetti, niente di niente. Aveva solo Bill ma ora è finita. Le rimane solo la vendetta: Un piatto che va servito freddo.
E' bello perchè è un film di Tarantino! I film di Tarantino sono sempre belli, anche quando sono palesemente brutti. I film di tarantino sono sempre spettacolari, anche quando le scene di lotta sembrano una riproposizione delle s*****ttate di Bud Spencer e Terence Hill,con 40 anni di ritardo. I dialoghi di Tarantino hanno sempre stile, anche se sono banalità che presto andranno a occupare le paguine del diario di qualche ragazzina . La trama dei film di tarantino è sempre geniale, anche se sembrano i sogni megalomani di qualche adolescente(nerd). E ora ripeti con me "Tarantino è un genio ..Tarantino è un genio ..Tarantino è un genio ...Tarantino è un genio ...Tarantino è un genio ..Tarantino è un genio "
Ho già scritto qualcosa sul "volume 2" e voglio concludere questa mia giornata di recensioni scrivendo qualcosa su questo film. Dunque, è un collage di scenette varie di film cinesi , giapponesi e americani di combattimento, indimenticabili (in senso negativo) la scenetta d'ospedale degna della soap di Raiuno "Incantesimo" e la scenetta fetish in macchina. Il cortometraggio ricorda poi qualche pornazzo giapponese , a differenza del due,qua non posso fare nomi non essendo esperta della cinematografia asiatica. Ridicola la lotta ai centri commerciali e il viaggio con la spada in aereo che ci mostra il non-talento humoristico del Tarantino. Una ciofeca di film che si guadagna il mio "tre" soltanto per le prime scene che catturano l'attenzione. Tutto il resto è noia, cantava Franco Califano...
LA VENDETTA É UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO (Antico proverbio Klingon)
Mettiamo subito in chiaro una cosa: non ci sono "Pulp Fiction" o "Reservoir Dogs" e nemmeno "Inglourious Basterds" che tengano, checchè ne dicano alcuni il vero capolavoro di Quentin Tarantino (che d'ora in poi per semplicità sarà semplicemente QT) è "Kill Bill". I due volumi messi assieme costituiscono il suo magnum opus, l'apoteosi del suo talento citazionistico (in questo commento non starò qui ad elencare tutte le citazioni, sarebbe tedioso e del resto nemmeno io le conosco tutte, se siete interessati vi rimando a siti specializzati) e delirante. Probabilmente lo stesso QT è intimamente convinto che questa sia la sua opera migliore visto che "Kill Bill" è il film che più di ogni altro racchiude il suo concetto di cinema, tra l'altro ha annunciato in anteprima durante il programma di Serena Dandini che ci sarà un seguito a questi due film (che ricordiamo originariamente erano uno solo), annuncio questo che dimostra il suo amore per quest'opera e probabilmente anche per il cinema italiano (visto che il tutto è avvenuto in una trasmissione italiana e non statunitense). Per quest'opera QT si è ispirato come suo solito e per sua stessa ammissione a quelle categorie di film che più lo hanno influenzato come i film di samurai e kung-fu (soprattutto in questa prima parte e in particolare mostra chiari riferimenti a "Lady Snowblood"), gli spaghetti western (soprattutto il "Volume 2"), i gialli all'italiana e ai film di Brian De Palma, così alla fine "Kill Bill" diventa un vero e proprio atto d'amore di QT verso quel cinema con cui è cresciuto. "Kill Bill" è un film sulla vendetta, semplice e grezza vendetta senza tanti fronzoli (anche se nel film seguente acquisirà dei risvolti decisamente più interessanti), una trama che sembra messa lì solamente per avere il pretesto di mostrarci qualche combattimento e qualche scena violenta (che poi in entrambe le parti non si vedranno mai scene di violenza veramente efferata, al massimo si vede qualche spruzzo di sangue volutamente esagerato che fa più ridere che altro). E QT ci mette poco più di dieci minuti a farci capire di che pastà sarà fatto il suo film: si comincia con una breve e bellissima inquadratura in bianco e nero fissa sul viso orrendamente imbrattato di sangue della Sposa (sempre così verrà chiamata nel film o in alternativa con il suo nome in codice Black Mamba; il suo vero nome, Beatrix Kiddo, non verrà mai pronunciato proprio come succedeva nei film di Sergio Leone, addirittura in un paio di occasioni il suo vero nome viene pronuncitao ma è coperto da un bip per fare in modo che non si senta) che viene apparentemente freddata da Bill. Dopo i titoli di testa (che hanno in sottofondo la triste "Bang Bang" di Nancy Sinatra) si assiste al breve e straordinariamente intenso combattimento tra Beatrix e Vernita "Copper Head" Green (interpretata da Vivica A. Fox) che dopo essersi rivelata brava con i coltelli e un po' meno con la pistola viene uccisa sotto gli occhi della figlia (che probabilmente sarà al centro di un terzo film). Dopo l'assassinio La Sposa se ne va a bordo della pacchiana Pussy Wagon (un nome che è tutto un programma). In questi 15 minuti scarsi c'è tutta l'essenza del film con le peculiarità descritte prima, ovvero in ordine cronologico splatter (poco per la verità, però c'è, il viso della sposa imbrattato di sangue), drammaticità (apparente morte della protagonista), azione (combattimento con Vernita) e ironia (Pussy Wagon). Dopo questo fulminante inizio viene fatto un passo indietro di quattro anni nella storia mostrandoci il ritrovamento della Sposa in fin di vita con una scena che ha un forte gusto di spaghetti western che fa da preludio ad una sequenza a dir poco straordinaria: l'entrata in scena della nemesi di Beatrix, Elle "California Mountain Snake" Drive, vestita da infermiera (una vera e propria chicca la benda con la croce rossa) scandita da un angosciante fischiettio (il brano è "Twisted Nerve" di Bernard Herrman). Altrettanto fantastica è la fuga dall'ospedale. A questo punto viene introdotto quello che è uno dei personaggi più riusciti, O-Ren "Cottonmouth" Ishii interpretata da Lucy Liu (scelta da QT dopo aver enormemente apprezzato la sua interpretazione in "Pallottole Cinesi"). La traumatica infanzia di O-Ren ci viene mostrata in un toccante spezzone realizzato in stile anime, scelta che sta a simboleggiare sia la provenienza giapponese di O-Ren sia l'infanzia che le è stata rubata, un autentico colpo di genio. O-Ren è un personaggio talmente forte che nonostante il suo essere donna e le sue origini cinesi-americane riesce comunque a raggiungere il vertice della malavita di Tokyo, questa donna carismatica per poco non riesce a rubare la scena alla bravissima Uma Thurman. Per seguire i suoi propositi di vendetta La Sposa ha bisogno di una spada, perciò si reca ad Okinawa (gran parte delle scene ambientate in Giappone sono in realtà state girate in Cina) dall'ex maestro di Bill e forgiatore di spade Hattori Hanzo interpretato da Sonny Chiba, vera e propria leggenda dei film d'arti marziali. Tra l'altro è stato proprio Sonny Chiba ad insegnare ad Uma Thurman le basi dell'uso della katana. Delizioso il suono del flauto di Pan che si sente nel momento in cui The Bride riceve in dono la katana forgiata appositamente per lei. Da qui in poi il film ha una decisa svolta verso l'action più sfrenato, la scena si sposta a Tokyo e precisamente nella Casa delle Foglie Blu dove La Sposa combatterà in sequenza contro Gogo (studentessa giapponese con tendenze psicopatiche), gli 88 Folli e infine con O-Ren Ishii. Poichè sento continuamente gente che dice o scrive frasi del tipo "Ma dai, come può combattere da sola contro 88 persone??" ci tengo a precisare una volta per tutte che gli 88 Folli in relatà non sono 88 ma molti meno e si chiamano così semplicemente perchè è un nome fico (cit. Bill). Comunque sia questo handicap match è sicuramente poco realistico ma esteticamente bellissimo. Altrettanto bello e straordinariamente poetico è il combattimento tra Beatrix e O-Ren nel tipico giardino del tè giapponese imbiancato dalla neve. La prima parte di "Kill Bill" termina poi con la scoperta che la figlia di cui Beatrix era incinta è in realtà viva e non morta come si credeva.
Nonostante la regia sia di altissimo livello (soprattutto nelle scene d'azione) l'aspetto tecnico che più colpisce è la colonna sonora, non tanto per la bellezza delle musiche in sè (che sono comunque tutte straordinarie e molto ricercate, molte sono citazioni di altri film) ma per il fatto che le musiche/sequenze sono abbinate in maniera stupefacente, in tutto il film non esiste una sola musica anche leggermente fuori posto. Oltre a quelle già citate sono molto belle e calzanti "Don't Let Me Misundertood" di Santa Esmeralda, la bellissima "Battle Without Honor or Humanity" in concomitanza dell'arrivo di O-Ren alla Casa delle Foglie Blu e l'angosciante "Ode to O-Ren Ishii" di RZA durante la fuga dall'ospedale. E poi mi fa impazzire quel suono di sirena ("Ironside" di Quincy Jones) che si sente in sottofondo quando The Bride trova uno degli oggetti della sua vendetta. Tra gli attori, oltre all'ottima Lucy Liu, merita ovviamente un plauso particolare la protagonista Uma Thurman, lei e QT si era accordati di girare assieme questo film ancora ai tempi di "Pulp Fiction". Poi il progetto fu abbandonato e nel frattempo QT girò il non bellissimo "Jackie Brown" e cominciò a scrivere la stesura di quello che in futuro sarebbe diventato "Unglourious Basterds". Quando svariati anni dopo i due si reincontrarono QT decisa che era arrivato il momento di dare vita a quest'opera, poco prima delle riprese Uma restò incinta, la produzione spinse per il cambio della protagonista ma QT rimase deciso nelle sue convinzioni e preferì rimandare le riprese di un anno pur di avere al servizio la Thurman che l'ha ripagato sfoderando una prestazione davvero fantastica e mettendoci grandissimo impegno nell'imparare l'uso della spada e un po' di giapponese.
Per me questo è il film in assoluto più difficile al quale assegnare un voto.Premetto che io odio i film e le scene di azione eccessiva,stereotipata e fine a sè stessa..
Il film comunque è partito benissimo,presentandosi come un capolavoro,con le classiche situazione fuori dalle righe di tarantino
la scena nella casa della donna di colore,i dialoghi dello sceriffo,gli "affari loschi" nell'ospedale)
,il tutto supportato da un'ottima trama,con il classico intreccio narrativo di linee temporali.Per me poi è stata una sorpresa stupenda la scena anime.Il film inizia a perdere un pò di intensità dal viaggio nel Giappone in poi,eccetto alcune scene interessanti che rappresentano il nemico principale e la sua banda
Vedere la più classica e stereotipata delle scene esagerate d'azione...mi ha decisamente nauseato...una protagonista che fa la superwoman della situazione e massacra 88 combattenti,semplicemente menando fendenti qua e la,è una delle situazioni che più non riesco a digerire in un film,e anche in un cartone se è per questo.Negli anime quasi non esistono scene del genere...ogni protagonista che uccide più nemici contemponeamente,ha semrpe dietro un motivo valido di superiorità,o una strategia...qua è stato un spettacolo per bambini pre-adolescenti o ignoranti di cinema che si gasano solamente con el scene di botte qua e la.Il fatto che tutto questo sia fatto da Tarantino e che ci siano citazioni qua e la,a mio parare non giustifica un pastrocchio del genere.
Buono però il finale ed anche l'ultimissima scena che presagisce il seguito.Ora...che voto dare a tutto questo?Mah..facciamo una media generale e optiamo per un 7...
Mah, pensavo di trovarmi di fronte ad un capolavoro (vista la media altissima) tipo Pulp Fiction o Le Iene e invece invece mi ritrovo davanti ad un fumetto trash psichedelico degno dei Batman di Schumacher. Nemmeno in Ken il Guerriero, che sia ben chiaro ADORO, ho mai visto scene più assurde. Ci mancava la cinese americana a capo della mafia giapponese, con una ragazzina diciassettenne come guardia del corpo! Alla scena dove la protagonista si cimenta a tagliuzzare 88 scagnozzi tutti in una volta non ho retto e ho spento. Per me il secondo volume può andare a farsi... benedire. In un'altra vita forse lo apprezzerò. In questa mi limito a dire che non è affatto il mio genere. Se avessi voluto godermi un film-fumetto mi sarei visto Hulk o l'Uomo Ragno... Delusione
Tarantino, ad esclusione della sua unica gemma Pulp FIciton, è un autore pedante e prolisso. Lo dico perchè questa sua ennesima fatica rabberciata ne è la massima riprova. Sono stanco di questi continui rimandi ai film spadaccini orientali (cinque dita di violenza, lady snoowblood), al pulp italico di Lenzi, Di Leo, Deodato, ai blaxploitation con Pam Grier e allo spaghetti western di Sergio Leone. In questo suo loop di rimandi più o meno colti si staglia la figura di un vero chirurgo della cinematograia moderna. Un volto volpino, con la spocchia del bullo da bar che restaura a suo piacimento le più disparate idee altrui. Non ce l' ho con Tarantino perchè omaggia o copia ma solo perchè ha travisato il senso totale di quelle opere. Se "cinque dita di vioenza" è divantato un cult lo si deve allo sporco della pellicola, alle luci difettose, agli attori-mendicanti, ad un modo del tutto semplice e leggero di fare film. Loro, caro il mio Quentin, non si prendevano sul serio, facevano il loro mestiere. Era cinema di intrattenimento che giocava con se stesso e non si ammantava di autoralità. L' esatto opposto della magniloquenza con scarse idee che vuoi vendere tu. Il mondo aveva bisogno davvero di una summa dei b-movie, del tuo frankestein del cinema popolare con il naso di Milano Calibro 9, le mani di Rabid Dogs, i piedi di Graveyard of honor? Io mi annoio nel sapere che Sion Sono in giappone brucia tutta la tua filmografia con i 15 minuti finali di Cold Fish. Mi rompo a sapere che la commistione fluida di generi di Love Exposure (sempre di SIon Sono) si beve i tuoi manga da 2 lire, gli abiti di Bruce Lee e la barba finta del tuo maestro tartaruga. Sei un cineasta vecchio che si è pure montato la testa. Ho paura che per il prossimo "capolavoro" andrai a rivisitare anche Bruno Mattei e Paolo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento. Cinema che guarda indietro per stare indietro. Componi per deja-vu. L'uomo del monte ha detto no.
"pronto sì volevo ordinare 50'000 barili di sangue e una katana." ..."chi era?" "ah niente Tarantino che sta per fare un film". 1 stella perché Uma Thurman è veramente bona, 1 stella perché il sangue fa sempre scena e una per l'omaggio a Bruce Lee.
Non si può certo dire che questo capolavoro di Tarantino si basi su grandi contenuti: anzi, a farla breve non c'è sostanza, se escludiamo la descrizione di una spietata violenza che può nascere dall'attuazione di una vendetta. Questo film è unicamente pura forma, ma della miglior qualità: colonna sonora azzeccata, riprese geniali, utilizzo accorto di riferimenti al cinema orientale, fotografia da urlo, il tutto sposato perfettamente con il tono a tratti comico-grottesco della narrazione. Cast eccellente. Da vedere.
No, no e poi no grazie. Americanata ultra pubblicizzata e sopravvalutata nonchè una boiata pazzesca, non riuscirò mai a capire chi è convinto che questo sia un capolavoro! Storia vista e rivista pilotata da un grande regista, buoni effetti speciali e troppe scene di azione. Da evitare.
La prima parte è un po' lenta ma poi il film scorre a fiumi di sangue. Tarantino non risparmia sulla violenza e a volte si cade nel ridicolo (Thurman uccide 88 spadaccini) ma rimane un buon prodotto. Non tra i migliori del regista. Sconsigliato a chi non sopporta la vista del sangue.
La mia impressione è che Tarantino si sia voluto costruire un grande videogioco, tutto suo, con dentro molto di ciò che più gli piace, vario, esagerato, a tratti divertente, piuttosto tamarro, indubbiamente sanguinoso; e che come la sua eroina, si sia divertito un mondo a fare l'americano che si mette a giocare con una spada da samurai. Kill Bill è, soprattutto, un omaggio a un certo tipo di cinema orientale; non più un film che debba rendere conto alla realtà, ma un mero tributo ai propri gusti personali, nei quali baloccarsi, un cinema che parli di cinema, o di musica o di cartoon o di fumetti tutt'al più (quelli che piacciono a lui ovviamente). L'unico personaggio ‘vero' è la bambina a inizio film, una comparsa capitata lì per caso, quasi a sproposito, ferma davanti a una Thurman altrettanto imbarazzata.
In 'Per un pugno di dollari' il protagonista, più morto che vivo, trovava la forza di rialzarsi, di ristabilirsi, di allenarsi, di tornare dai cattivi - E tutto questo per cosa? Per vendetta. Dietro lo spettacolo dei combattimenti e dei costumi simpatici, dietro i begli inserti musicali e lo sfoggio tecnico, non esiste altro concetto nel film di Tarantino. Vendetta, tema del resto molto presente in gran parte dell'arte orientale, ma anche la parola che, molto spesso, meglio giustifica gli eccessi di violenza. Da salvare mi rimane la passione dell'autore per il cinema, la sua bravura nel citarlo e rimischiarlo con uno stile che diventa personale.
Si scorge forse una leggera allusione al maschilismo: la vendetta è tutta al femminile, e se le donne se la vedono tra loro, dietro alla loro furia pare ci sia la prepotenza di più di un maschio, non solo Bill. Tuttavia anche questo tema che s'intravede, non è più che una figurina appiccicata tra le altre di celluloide. Il Morandini dice che non c'è morte in Kill Bill. In effetti, nel salone della macellazione, qualcuno si muove ancora. E più che la morte (che c'è ma non è seria), ci sono le mutilazioni, gli zampilli e il solito giubilo del sangue.
Giocattolone citazionista che serve soprattutto a prepararci al secondo capitolo, decisamente meglio riuscito.
Non mancano scene di un'eleganza ormai caratteristica del cinema di Tarantino, come lo scontro finale o gli 88 folli. Più azione e divertimento, sicuramente atipico per il regista ma ben riuscito.
Direi che lo si potrebbe vedere 2-3 volte alla settimana tranquillamente senza mai annoiarsi.
Rivedendolo più di una volta, dopo l'entusiasmo iniziale per l'azione, e tutto il resto si rivela un film di una banalità disarmante. tarantino rivela ancora una volta la sua fissazione per la citazione, per i piedi di Uma Thurman, per la vendetta, per la violenza fine a se stessa, ma soprattutto è il plot che si rivela di una superficialità disarmante! Cioè è un film d'azione, va bene, scorre molto sangue, va bene. Ma un minimo di logica devi metterla. La sposa è INVUNERABILE, per non dire che è anche INVISIBILE.
quando fugge dall'ospedale dopo essersi svegliata dal coma, aver trovato incredibilmente una sedia a rotelle nella sua stanza, perchè le mettono là apposta, caso mai ti svegli dopo 8 anni di coma! Poi riesci a raggiungere il parcheggio senza che nessuno noti una paziente a piedi nudi su di una sedia a rotelle. Quindi ti metti dentro un auto, per 13 ore fissi i piedi finchè non riesci a muoverli, ma nessuno ti cerca, nonostante hai ucciso almeno una persona. Ma l'ospedale è deserto! Quindi per te è facile scappare!
Ma non scherziamo per favore, non basta un pò di violenza qualche combattimento con la katana da novella samurai, dialoghi inutili, *******te colossali come quella descritta nello spoiler. Qua c'è gente che reputa Tarantino un REGISTA per favore! Scontato e ripetitivo! Si salva solo la colonna sonora, interessante la parte su Oren in forma anime, per il resto un vuoto esercizio di stile del presuntuoso tarantino. Pensare che nel 2003 mi piacque abbastanza, ma dopo un po di anni mostra la corda..
Ennesimo capolavoro di Quentin che da vero grande cinefilo qual'è delizia lo spettatore in uno spettacolare mix di immagini e musiche accuratissimo.Grande film ma a mio avviso la seconda parte ha qualcosina in piu
Si tratta senza dubbio di un’opera di Cinema con la C maiuscola. A prescindere dal tema, dal significato e dallo svolgimento della storia, le immagini prendono, colpiscono, entrano nel cervello e nell’animo con una prepotenza inusitata. Dal primo all’ultimo fotogramma una forte tensione prende e non molla mai la presa. E’ questa la forza delle opere maggiori di Tarantino (quelle che indulgono meno sul parlato e più sul visuale), la forza di catturare l’animo e il punto di vista dello spettatore per condurlo dentro, al cuore dell’immagine, facendola letteralmente esplodere nella testa di chi guarda. Questa corrispondenza e pienezza di immagine e sensazione è il grande pregio stilistico di questo film. Si potrebbero citare innumerevoli sequenze in cui il punto di vista svaria dal carnefice, alla vittima, all’oggetto dell’azione, con una varietà rappresentativa e una fantasia fuori del comune. La mano dell’autore è sempre presente e visibile ovunque. E’ lui che ci guida in ciò che dobbiamo vedere e sentire. E’ lui che decide basandosi sulla propria talentuosissima immaginazione e sulla mirabile dote di saperla realizzare. Divertimento e godimento estetico nella sua purezza e pienezza, questi sono i fini della sua opera. Non è qualcosa di disinteressato comunque. Tarantino vuole mostrare a ogni pie’ sospinto la sua bravura. Con le sue citazioni vuole fare sfoggio di conoscenza cinematografica e di come riesce a fare meglio dei suoi “modelli”. Anche questo film è molto egocentrico, con continue richieste di “apprezzamento” nei confronti dello spettatore, per la sua profonda conoscenza cinematografica e per come tratta le situazioni utilizzando soluzioni già conosciute in maniera più fantasiosa e ingegnosa dell’originale. Se lo scopo è quello di “catturare” e conquistare lo spettatore (non di arricchirlo interiormente o di “istruirlo”) cosa c’è di meglio che utilizzare i temi e le forme dei cosiddetti film di serie B post anni ’60? Si prestano bene in quanto erano film che si basavano totalmente sulla sublimazione dei desideri di potenza, caratteristici della persona “comune”, soprattutto adolescente. Si presentava un “eroe” fuori del comune (o anche un “mostro”) che vinceva tutto e tutti e soprattutto era “libero” di impiegare la violenza. Verosimiglianza, umanità, realismo valevano meno di zero, visto che lo scopo era mostrare le gesta del “superuomo”, in cui lo spettatore si identificava e tifava. Tarantino, per il suo fine (la conquista completa ed egocentrica dello spettatore), sceglie proprio la strada del supereroe (anzi della supereroina) sfidando convenzioni, inverosimiglianze, coincidenze grazie anche all’appoggio stilistico dei film sopraccitati, con cui stuzzica pure la nostalgia dello spettatore, usandoli a mo’ di “graffiti”. C’è però una profonda differenza fra i personaggi di KB e quelli dei film di serie B. In KB hanno anche una profonda umanità e dei sentimenti che si cerca di rappresentare. Soprattutto Uma Thurman dà al suo personaggio una umanità molto intensa, spontanea e naturale. Ma del resto anche tutti i personaggi maciullati hanno talvolta una loro fisicità, gemono, fanno pervenire un briciolo di pietà e di considerazione nello spettatore. La contraddizione scoppia brutale nella prima scena, in cui lo spettatore impreparato si trova davanti uno scoppio di violenza brutalissima e inspiegabile, una cattiveria senza attenuanti; il tutto in una tranquilla situazione domestica e sotto gli occhi innocenti e non partecipi di una bambina. E’ una scena fortissima, la più intensa di tutto il film, il quale nel suo svolgimento non è altro che il tentativo di giustificare e dare un senso alla prima scena. Anche se non voluto e intenzionale un certo messaggio esce dalle scene di questo film. La persona “eccezionale” (il modello in cui identificarsi) agisce esclusivamente per fini egoistici e per sopravvivere non cade mai nelle trappole della pietà o del perdono, ma usa nella maniera più fredda e impersonale possibile la violenza e il potere a propria disposizione. Non ci sono eccezioni o alternative (il film non ne mostra). La triste considerazione è che non si potrà mai uscire da questo circolo vizioso: La sposa alla bambina: “Capisco che da grande ti vorrai vendicare (!!!). Sarò lì ad aspettarti”. La più grande critica al cinema di Tarantino è tutta nello sguardo di quel bambino che guarda attonito tutta quella distruzione e tutto quel sangue. Quentin, hai fatto un errore imperdonabile a mettere quel personaggio in quella scena. E’ riuscito a far crollare tutto il castello di carte della tua finzione e a sbugiardare i tuoi eroi di celluloide.
Uno dei migliori film di Tarantino,con una storia avvincente, che ti colpisce dal primo minuto. Ottima recitazione. Uma Thurman e Lucy Liu fantastiche. Film da guardare e riguardare!| Consigliatissimo!
il film d'azione piu splatter e violento mai prodotto.....vedetelo ....... un buon film ke rimarra impresso nelle vostre menti x un bel po......un gran pugno nello stomako......brava uma thurman.....
Non trovo molte parole da spendere per un film che si commenta da solo per la bravura degli attori ,per il tocco infallibile di Quentin Tarantino che non è solo un uomo ma è UN GENIO che ha saputo creare questa perla di film fatto in modo superbo (la parte stile fumetto fa impazzire),le musiche scelte accuratamente rispecchiano in pieno quella che è l'anima del film,LA SPOSA è un personaggio fantastico e che altro dire..tutto è al posto giusto in questo film,nel suo genere non ammette critiche!!Tarantino è il migliore
Questo film non mi è piaciuto per niente. Un capolavoro? Secondo me è una boiata assurda. Film senza una trama, che si regge solo su una violenza ai limiti del ridicolo, poteva benissimo essere un corto, invece che un film di 1 ora e 50 noioso e inutile. Tarantino aveva bisogno di una pellicola di successo e lo ha raggiunto in modo furbo disorientendo lo spattarore che quando lo finisce di vedere confuso e stordito non può dire altro che: MA CHE CAPOLAVORO.
olè... finalmente un Tarantino da lodare... film superiore a tutti gli altri di Tarantino, perfino superiore, seppur di pochissimo a "Le Iene"... Thurman sensazionale, stupende le tecniche di ripresa che variano in continuazione, mescolandosi con anime per raccontare il passato, e finendo in bianco e nero nella scena cruenta finale... delle finezze che solo un gran regista può ottenere... rimasi deluso e amareggiato dopo aver visto Grinhouse, lo rivalutai in parte dopo Pulp Fiction, lo rivalutai totalmente dopo le iene e ora, dolo questo capolavoro... non posso che gridare "GRANDE QUENTIN!!!"
Troppo show, troppo pulp, troppo kitsch, troppe bugie. Fumetto e basta, tipo Batman o Spider. Uno spettacolo per quindicenni. Scene assurde. Ad es. la protagonista come poteva andare in giro con la spada portandola sugli aerei? O dopo aver assassinato l'uomo dell'ospedale stare per delle ore nel suo furgone in garage senza essere scoperta?
kill bill...non mi spiego come è possibile non averlo ancora commentato...forse troppo consumo di alcool negli ultimi mesi...
cmq quentin si conferma ai suoi livelli (forse superandosi?), costruendo la vicenda sul personaggio forse piu' riuscito degli utlimi tempi...la valchiria bionda, priva di pietà e compassione (2000 anni fa c'era chi diceva di porgere l'altra guancia...eh eh); le scene memorabili sono tantissime: sono quasi svenuto quando bill dice ''ora come ora, potrei friggerti un uovo in testa'' o in tutta la sequenza manga che descrive la carriera nella mafia giapponese o ancora la battaglia gladiatoria finale da tutti contro una, che pur durando tanto, non annoia mai...
gran bel film, per me superiore al volume 2 (anche credo non dovrei fare un discorso del genere. Credevo che nessun film di Tarantino mi potesse piacere più de Le Iene ma mi sbagliavo. L'ho rivisto l'altro giorno e con il senno di poi posso dire che è bellissimo. Azione allo stato puro. Stupenda anche la parte Anime.
decisamente un bel film ma che ,secondo il mio parere, non regala niente di originale. tarantino ha voluto con questo film rispolverare o meglio dire omaggiare tutti i vecchi film di bruce lee.... le attinenze di scene, musica e trama sono a dir poco identiche. non capisco la scelta di tarantino di mettere in mostra tutta quella violenza assolutamente gratutita. altri molti film ,la cui trama era la vendetta,sono stati realizzati in maniera differente. cosa differenzia un assassino da una persona ferita che si vuole vendicare?solo la motivazione? io no credo....
Devo dire di essere rimasto perpelsso di fornte alla visione di questo film. Molti infatti me ne avevano parlato bene, ma in qualche modo non è riuscito a prendermi per varie ragioni: in primo luogo le musiche, che da un lato vorrebbero dare maggiore atmosfera e accompagnare i momenti dei viaggi dando una maggior carica allo spettatore, non sono per niente in tono con le ambientazioni, risultanto financo fastidiose in più di un'occasione.
Cosa c'entrano le musiche ispanico-messicane con il Giappone e soprattutto che effetto voleva raggiungere il regista, dovete spiegarmelo
Secondariamente la storia è un continuo dentro e fuori di rimandi cronologici e in definitiva tutto il film è una sorta di flashback rispetto alla prima scena, destinata a trasportare la vicenda in un sequel che poi è stato fatto. In terzo luogo l'uso del sangue è a dir poco innaturale, rendendo un film basilarmente cruento in un grottesco gioco al massacro e agli schizzi più grossi, specie perché il sangue sprizza da dove non dovrebbe neanche uscire con schizzi a dir poco irrealistici. Va bene la leggerezza e la voglia di mostrare uno scontro (irreale) degno più di un videogioco beat'em up che di un film dove esaltare le doti, l'abilità e l'arma della protagonista, ma simili incoerenze risultano sovrabbondanti e stonate rispetto al genere, trasformando (scusate la ripetizione) un contesto violento in uno vuoto e scadente. La scena stile manga che inframezza il film e racconta un flashback nel flashback, è una buona alternativa, ma è caratterizzata dalla stessa violenza sovrabbondante, irrealistica e ultra sanguinolenta del resto del film e forse lì si incentra una dose ancora maggiore di fontane di sangue. In definitiva, a mio avviso è meglio aspettare e vederlo gratis in tv, anche se in seconda serata, piuttosto che noleggiarlo in DVD.
il film, basato su una idea abbastanza semplice, (la vendetta di una che ne ha subite di cotte e di crude) è reso spettacolare dalle trovate di tarantino. la scena manga inserita è un colpo di genio,un qualcosa di inaspettato che calza alla perfezione. un pò come la parte operistica di bohemian rhapsody dei queen. senza contare le scene e la loro rappresentazione......mezzo voto in meno per la scena del locale....inverosimile troppo!!!! nemmeno in ken il guerriero ho visto ciò....
bella la scena surreale quando arriva la bambina...... bella la scena in cui volano i capelli della mafiosa che ti da l'impressione che si volata la testa....tutta e invece. una thurman è troppo affascinante ma ha dei piedi orrendi e con i peli sopra!(depilata ma si vedono)
bella la storia (oddio, basata solo sulla vendetta), però è troppo inverosimile e assurdo soprattutto in certe parti. musiche imbarazzanti, sequenza del manga inutile e molto brutta.
Kill Bill vol. 1" in linea di massima e' un film sopravvalutato, la massa grida al capolavoro, Tarantino ha fatto molto meglio e, questo suo ultimo film e' molto discutibile... Dalla trama si riesce ad intravedere il succo del film; sangue, morte e azione... In "Kill Bill" ovviamente e' onnipresente la classe cinematografica di Quentin Tarantino, il regista seleziona accuratamente luoghi, costumi , personaggi e, soprattutto le ottime musiche..! Film che mette in primo piano le gesta della "Sposa" interpretata da Uma Thurman che e' in un momento stellare, dopo la grande prova di "Pulp Fiction" si riconferma in quest'ultimo film... Sul piano degli attori c'e' veramente poco da criticare, discutibile e' la scelta di Tarantino di "donare" al film un mare di sangue che non sempre entusiasma lo spettatore... Discutibile anche la scelta del regista di mescolare realta' con flashback a cartoni animati... In linea di massima il film e' accettabile, ma, sinceramente dal grande maestro americano mi aspettavo ben altro... Film con una dinamica molto semplice a differenza di "Pulp Fiction" e/o de "Le Iene"... La protagonista vuole vendicarsi degli artefici della morte del marito, del figlio e dei parenti durante il matrimonio... Buona la fotografia del film, film molto veloce, moltissime sono le scene di combattimento, quindi "KIll Bill vol.1" sul piano del movimento e' il top..! Bella (e interminabile) la scena (forse scena e' troppo riduttiva...) ove la "Sposa" terra' a "bada" una banda di scalmanati muniti di giacca, cravatta e... spada! L'ultimo combattimento e' ben fatto, ma da Tarantino mi aspettavo ancora di piu'. Film molto orientale, quindi e' in risalto l'arte asiatica, le spade, i molteplici stili di combattimento... "Kill Bill" e' stato diviso in due volumi, (di conseguenza "Kill Bill volume 1" e "Kill Bill volume 2"...) il film infatti era troppo lungo e, il nostro Quentin non ha voluto "dimezzare" la sua "opera" e per esigenze della casa produttiva ha quindi fatto due film... Il primo mi soddisfa in parte, ripeto mi aspettavo molto di piu', il regista forza eccessivamente con lo splatter e con i combattimenti ai limiti del realismo... Questa scelta puo' essere lodata ma, allo stesso tempo puo' essere motivo di critica... (per me infatti, come accennato sopra e' un punto negativo, una pecca del film...) Ma comunque non mancano i pregi in questa pellicola, ottimi i costumi orientali e ovviamente non manca la mano di Quentin Tarantino (comunque lontano dai suoi capolavori) che confeziona un film particolare, grottesco e molto sanguinoso...
Bill: "Mi trovi sadico? Sai, scommetto che adesso potrei friggerti un uovo in testa se solo volessi. Sai bimba, mi piace pensare che tu sia abbastanza lucida persino ora da sapere che non c'è nulla di sadico nelle mie azioni. Forse nei confronti di tutti quegli altri, quei buffoni, ma non con te. No, bimba, in questo momento sono proprio io all'apice del mio masochismo." Beatrix, ansimando: "Bill...è tua figlia..." BANG!!!
L’unica cosa che si salva è la musica. Per il resto… non è proprio il mio genere… una parte del film è stata fatta in cartone animato… poi queste donne che sono tutte loro… ed intorno neanche un po’ di realtà… ma dai…
Troppe parole ci vorrebbero per commentare questo capolavoro assoluto di Tarantino... Mi limito a definirlo una goduria per gli occhi... Da vedere(magari assieme al vol.2) Eccellente
Dopo 40' minuti stavo per togliere il dvd, e dire che la parte che mi ha fatto meno schifo è proprio la prima. Allora, da dove comincio? Comincio col dire che il genere non mi piace: si, ma che genere è? Azione? Noir? Commedia? E' un misto un pò di tutto questo, condito da sangue e azioni inverosimili davvero troppo eccessivo; ma questo è sempre stato per tutti i film di Tarantino, e personalmente questo miscuglio proprio non lo digerisco. Detto in tutta franchezza, a me Tarantino non mi fa impazzire e lo ritengo un pò sopravvalutato; se Kill Bill avesse avuto la firma di un Mario Rossi qualunque non se lo sarebbe ****** nessuno. Ho apprezzato molto "Le iene", mentre "Pulp fiction" lo vidi anni fa e non mi ha lasciato un buon ricordo. Sono film spesso simili, con punte di cinema trash (ok, sono volute, ma a me non piacciono), per passare poi a passaggi di commedia divertente o noir sanguinoso. Ok 1 una volta, ok 2 volte, ma adesso basta! Se ci pensate sia "Pulp fiction" che "Kill Bill" non hanno un'idea dietro, sono delle scene pensate e messe là, spesso slegate tra loro, spesso semplicemente perchè citazioni di film, registi (tra cui qualcuna del grande Leone) o generi. Vorrei vedere Tarantino portare a termine un'opera diversa, con dietro un'idea e una sceneggiatura valida, finora le trame dei suoi film sono tutte ridotte all'osso, poco pensate, poco elaborate, troppo semplicistiche, perchè il vero scopo di Tarantino è quello di piazzarci le sue scene comico-noiresche. Parlando del film in questione l'ho trovato pesante, proprio perchè senza trama; le scene dei combattimenti sono esageratamente inverosimili: una donna, che peserà 45 chili, appena uscita da 4 anni di coma, riesce con la spada a far fuori 88 addestrati samurai fatti di burro (volano teste e arti a iosa) con spade fatte di burro (all'unico rimasto vivo La Sposa tagliuzza la spada manco fosse fatta di cartone) e saltellando sulle spade conficcate nei muri. Ma una pistola no? Poi c'è una diciassettenne malata di mente che si diverte a sbudellare la gente. E non dimentichiamo che nonostante sia stata sparata in testa La Sposa riesce a fare tutte queste mirabilie. Per non parlare del sangue che schizza dai colli manco fosse la Fontana del paese. E quando esce dal coma che fa? Uccide un uomo di almeno 110 chili staccandogli la lingua con un morso (ricordiamo che la lingua è un importante organo vitale) e subito dopo ne uccide un altro: gli taglia la caviglia, cade a terra e per magia non riesce più nemmeno a muovere le braccia per difendersi (ricordiamo che la caviglia e le braccia sono collegate, se non funziona l'una non funziona neanche l'altra). Già dalla prima scena ho iniziato a storcere il naso quando la sua prima vittima, la signora nera, le spara mancandola dalla distanza siderale di ben 2 metri e considerando che dovrebbe essere una killer professionista... Dai, parliamoci chiaramente: Tarantino ha capito che ormai si è fatto il nome, che le sua scene comico-trash tirano alla grande e allora ne approfitta. Ho letto tanti commenti fatti su Kill Bill e quelli più entusiastici sono quelli di persone che scrivono decine di righe di niente (un pò come chi mette 10 a un film di Lynch nonostante non abbiano capito niente del film). Di positivo ci sono solo gli attori e le musiche Non so se riuscirò a vedere anche il volume 2. P.S. non ho visto nè Jackie Brown nè Grindhouse, quindi il mio giudizio su Tarantino è in relazione ai 3 film che ho visto.
Dato il mio nick, mi ero ripromesso di non commentare nessun film di Quentin Tarantino data la mia indubbia predisposizione nei confronti del regista di Knoxville ma non ne ho potuto fare a meno. Quando si sente il nome "Tarantino" si è portati a compiere fanatiche beatificazioni o svilenti preconcetti e in entrambi i casi, a mio modesto parere, si sbaglia perchè non si valuta la sua opera nella sua intera portata. Quest'opera rappresenta, a mio modesto parere, un concentrato non solo della storia del cinema ma anche dell'abilità di Tarantino nel mescolare generi diversi fra loro. Senza entrare troppo nel merito, già solo il fatto di andare avanti e indietro nella storia, una storia in cui passato, presente e futuro si mescolano senza soluzione di continuità, è indice di un modo di scrivere molto simile a quello letterario, dove la storia è infatti scandita da una serie di capitoli che non sempre seguono un ordine cronologico per così dire "reale". In tal senso si spiegano le peripezie affrontate dalla protagonista, che solo in un mondo che non è "reale" può compiere tutte le sue azioni. "Se Kill Bill fosse stato un film realistico, non avrei fatto uccidere una donna davanti a sua figlia" (Quentin Tarantino)
A tutto c'è un limite!!!!!! Capisco che si tratti Tarantino, però non è possibile mettere insieme tutte queste stupidaggini in una pellicola unica. Sicuramente i film non per forza devono rispecchiare la realtà però devono essere in minima parte credibili. Mi pare superfluo elencare le centinaia d'idiozie di questo film che non si sa per quale inspiegabile motivo è considerato un capolavoro (forse solo perchè è di Tarantino)..... Io ammiro moltissimo questo regista però bisogna essere realisti ed obiettivi, quando si realizzano film di questo tipo bisogna ricredersi. Dico in tutta sincerità che se questo film fosse stato girato da qualsiasi altro regista avrei dato sicuramente 1, ma dato che si tratta di Tarantino lo tratto bene......Forse anche troppo!!!
1 squinzia di 40 kg ke affetta il mondo intero! ma provare a spararle no eh!? ah gia c'hanno provato ma 1 killer professionista da 2 metri riesce sl a colpire 1 parete... il protagonista ke + ho odiato! il film m ha lasciato sl 1 senso d rabbia (verso il film stesso)
1 perchè ritengo sia troppo soppravalutato,sono un amante dei film d'azione ma mi piace vedere un pò di realismo, quì una donna fà saltare gambe teste braccia a 400 persone,che schifo...
Se la bellezza di un film si misurasse in litri di sangue questo sarebbe un capolavoro, peccato non sia così. Tarantino mi ha lasciato un po’ deluso per questo suo 4^ film: se dal punto di vista tecnico non ha niente da recriminarsi, il flashback stupendi, musiche davvero belle il fischio stile M. il mostro e i manga inseriti all’interno del film veramente ad effetto, manca di contenuti. Ok e un film d’azione però nei suoi due capolavori precedenti ci aveva abituato a ben altro, qua non si parla più di violenza iperrealista ma di iperviolenza decisamente poco realista, sembra che le donne siano immortali da quante ne prendono. Insomma non cercate il realismo in questo film, che si configura più come l’apice dei film d’exploitation dove l’occhio pretende la sua parte l’intelletto no.
Insomma ci sono delle situazioni alquanto improbabili, il duello tra Uma e gli Yakuza (se si scrive così) se ci fosse stato Indina Jones avrebbe preso il suo revolver e la avrebbe steccata subito. Lucy Liu che parla senza metà cervello insomma è un film fatto per impressionare bello per gli occhi ma poco credibile non si può pretender che nel XXI secolo ci siano ancora i duelli all’arma bianca.
quando si è svegliata dal coma come mai solo le gambe non funzionavano, mentre le braccia funzionavano benissimo? e poi, come può viaggiare su un aereo con una spada? E questi sono solo i dubbi più grossi che ho.
Io credo che Tarantino sia immensamente sopravvalutato. Solo Pulp Fiction merita la considerazione che ha..ma il resto secondo me no. Non vedo COSA ci sia di geniale in questo film..quale dialogo, quale scena.. Lo trovo semplicemente carino, da guardare magari se lo danno in tv, se non si ha di meglio da fare. Guardabile, sì.
Tarantino è bravissimo a dirigere aria fritta, perchè questo il soggetto di questo film è inconsistente, non approfondisce personaggi e situazioni, un filmetto leggero, se fosse stato girato in maniera classica sarebbe un qualsiasi "Steven segal movie", il punto è che invece girato magnificamente, penso che tarantino sia molto narcisista, e scelga di fare storie veramente inutili come anche lo è grindhause per poter dire: "visto come giro io? sono capace di rendere interessante anche una storia di *****!"
Adoooooooooooooooro questo film!!!!!! l'ho visto almeno 7 o 8 volte nn me lo ricordi piu...... am mi è piaciuto moltissimo!!! ah ma quella uma....che fantastica interpretazione!!! tarantino è andato a segno cn questo film!!!!
Già l'operazione di dividere il film in due tronconi la trovo quantomeno discutibile a cominciare dal fatto che sotto un punto di vista narrattivo Kill Bill volume 1 non ha molto senso, per la mia personale opinione, sono convinto che la decisione di farne due film sia dovuta più a logiche commerciali di cui Tarantino ormai è un esperto nel massimizzare i profitti del suo nome.
Per il resto mero esercizio di stile fine a se stesso, tante citazioni ruffiane che piacciono ai cinefili e gambe, teste, braccia che volano in un tripudio di sangue con una faccia di Uma Thurman sempre uguale, non capivo se a recitare fosse lei o una statua di cera, va detto però che insomma Tarantino con la Thurman non può fare miracoli.........
Insomma non ha molto senso, un Tarantino che però mette in luce tutte le sue caratteristiche e quindi chi lo ama amerà questo film io no anche se devodire che a prescindere da un mio personale gusto, trovo Kill Bill 1 abbastanza ripetitivo. Se tarantino va avanti così fra 4 o 5 film anche i suoi più grandi fan si saranno stufati....
Molto bello Kill Bill, anche grazie alla Thurman in gran forma. All'inizio non stavo capendo niente, ma poi continuando con la visione si capisce tutto. Molta violenza e molto splatter, tantissimo divertimento: kung fu, spade, azione, ironia (tanta ironia!) è il succo di Kill Bill, che riesce a creare un nuovo genere. Bellissimi i flashback e le parti in cartone animato. Fra poco mi vedo il secondo e speriamo sia all'altezza del primo!
non so come mai ma a me questo film piace anche se non e' un capolavoro alla pulp fiction.azzeccata la colonna sonora(super venduta)magistrale l'interpretazione della truman che altro dire il tipo di regia di tarantino o si ama o si odia...i love you quentin
Il film più sopravvalutato della storia del cinema, cinesi morti a destra e sinistra, sangue che scorre a fiumi, il tripudio della violenza!!! Tarantino fa film tutti uguali, l'unico che vale davvero qualcosa è "Le Iene". Comunque ci sarà sempre qualche sadico che andrà a vedere i suoi film, purtroppo.... Devo però riconoscere che il regista sa come far soldi.
Il migliore film di azione degli ultimi 10 anni (almeno tra quelli che io ho visto). Tarantino è uno che ha una classe enorme e riesce a trasformare un soggetto piuttosto mediocre e scontato in uno dei migliori film d'azione della storia. Infatti, nei cinque film realizzati dall'autore italo-americano, abbiamo potuto chiaramente osservare una tecnica davvero straordinaria. Partendo da quanto appena riportato, devo comunque ribadire il fatto che il cinema di Tarantino è figlio di quello di due grandi autori di qualche decennio fa, vale a dire Sam Peckinpah e Sergio Leone. In particolar modo i canoni realizzativi di film come "Le iene" o "Pulp Fiction" altro non sono che l'estremizzazione di tecniche di realizzazione portate dal regista italiano nel cinema mondiale. Invece, la struttura di "Kill Bill" (vol. 1 e 2) è molto vicina a quella di "C'era una volta in America". Infatti, a mio modestissimo avviso, le dimensioni del presente, del futuro e del passato vengono praticamente annullate e si possono vivere dei salti temporali anche di diversi mesi (o anni) in pochissimi istanti. Comunque possiamo anche sostenere che il buon Tarantino attinge anche dal cinema di serie B: le scene splatter sono davvero tantissime e la violenza rappresentata è a tratti quasi insostenibile. Non so voi, ma il sangue che viene spruzzato a mo' di fontana a me ricorda molto il cinema horror italiano, tipico di autori come Dario Argento. Infine, ma non meno importante, Quentin si ispira moltissimo al cinema giapponese. Io sinceramente ho trovato delle similitudini con Hero (che nonostante sia uscito nelle sale dopo "Kill Bill" è stato realizzato tempo prima). Da quanto ho capito questa duologia è anche molto vicina ai film di Takeshi Miike (di cui, purtroppo, io ho visto solo qualche "spezzone"). Se mi è consentito vorrei fare anche qualche apprezzamento sull'evoluzione di Tarantino. Nei suoi primi tre film la dialettica giuocava un ruolo fondamentale: gli effetti speciali erano praticamente inesistenti (basti pensare che "Le Iene" aveva un budget di realizzazione a dir poco irrisorio). Invece, in questo film, possiamo sostenere che i dialoghi sono risicati all'osso: oltre al fatto di trovarci di fronte ad una pellicola con molti effetti visivi e sonori, possiamo anche dire che Tarantino si basa molto sulle "espressioni" dei protagonisti, proprio come hanno fatto Leone e Peckinpah. In conclusione possiamo affermare che Tarantino è un direttore quantomai innovativo e mai ripetitivo; credo che sia anche piuttosto evidente che costui è uno dei migliori registi contemporanei.
Dopo la profonda delusione di Jackie Brown, Tarantino torna a incantarmi gli occhi con la sua sfrontata emanazione di voglia di ridere e irridere. Questo film dalla trama ridotta all’osso non rappresenta un mero sfoggio d’abilità tecnica ma pura goduria nell’infrangere ogni cliché cinematografico. Tutto è all’eccesso, dalle sue inquadrature trabocca la fiera volontà di schernire la verosimiglianza e glorificare l’amore per il cinema attraverso la scultura del montaggio, i voli di macchina, la pittura degli sguardi, l’irrilevanza dei dialoghi e la voluta improbabilità dell’intreccio. Il “plagio” diviene arte o semplicemente gioco d’autorità, divertissement dell’incongruo stilistico, che sfiora il clone caricaturale per farsi semplice atto d’amore. Ogni singolo componente si fa licenza poetica. La violenza viene minimizzata divenendo orgiastica, la sovrabbondanza di sangue si sublima in un grottesco anestetico… tutto è lecito in quanto smaccatamente eccessivo e assoluto, per arrivare a un perfetto equilibrio. Quello di Tarantino è un delicato sfavillio di escamotage stilistici, che vengono utilizzati in un gioco sarcastico che nobilita la trama da mattatoio (ennesima strizzata d’occhio ai suoi tanto amati b-movies) ed eleva la sposa ad eroina epica, perfetta incarnazione di Nemesi. Tarantino mescola le carte della narrazione col suo sottile cinismo e ci regala di nuovo un grande, incredibile brivido cinematografico.
La solita americanata........e Tarantino portata a gli onori della cronaca!!!!! Osannano quello che io ritengo un grande(????) compendiatore! Un po' di kung fu movie (e chi se li guarda i r.in********ti come Bruce Lee e Chuck Norris, che non fanno altro che farci vedere le suole delle Nike con i loro calci rotanti!), un po' di manga, un po' di atmosfera spaghetti western........il tutto condito con VIOLENZA DANNATAMENTE INUTILE! (fosse la violenza istruttiva di Salò di Pasolini!!!!!! Ma certo che un ex venditore di cassette porno dell'Alabama non è paragonabile al più grande intelletttuale italiano del 900!) E la gente si ESALTA, ESALTA, ESALTA, ESALTA, ESALTA!!!!!! OK, è il film per il venerdì sera quando si è stanchi dopo una settimana lavorativa............ma non canonizziamo TARANTINO! (figuratevi che conosco un demente che lo piazzava prima di Quarto Potere........ma era un violento nato!!!!)
Vendetta a dir poco spettacolare. Questo film mi ha attirato subito dall’inizio fino alla fine (fine si fa x dire) x gli intrecci con tutti gli assassini e l’action; mi viene già voglia di vedere come va a finire nel secondo volume… combattimenti molto accattivanti e divertenti. Carina anke la parte cartone animato. L’unica cosa ke stona un poco sono i fiotti di sangue. Non credo ke con un mozzamento il sangue spruzzi in quella maniera! Probabilmente il regista non vuole essere troppo serio e allora vuole sganciarci qualke risata. In ogni caso è bellissimo. Da vedere. Una cosa volevo chiarire: il narratore all’inizio dice “Capitolo Uno. Due”. Ma allora è il capitolo uno o il capitolo 2 ??? Mah…
Dopo le Iene e Pulp fictio Tarantino non ha più fatto un film decente degno di un genio (come viene globalmente considerato). Tarantino è il tipico esempio di come si possa entrare nell'olimpo del cinema con un solo capolavoro (Pulp fiction) poi si vive di rendita. Kill Bill è un accozzaglia di stili sicuramente vedibile ma sciocco e incasinato dove Tarantino urla "Ragazzi sono un genio quindi vi faccio qualcosa di stravagante che sa di caxxata però sono un genio e voi urlerete al capolavoro!" Se non era Tarantino questo film sarebbe fermo nell'oblio... per non parlare poi di Kill Bill 2, una pura azione commerciale. Tarantino è una delusione
un capolavoro!!! un mix incredibile di action movie,manga e b-movies. clamoroso e strameritato successone di pubblico... uma thurman brava bella e perfida come non mai
Non me l'aspettavo. Un film tutto al femminile. La vendicatrice più accanita e pervicace della storia del cinema. "Sciocca bambolina. Questo gioco non fa per te". Già la prima sequenza è da brivido. Tumefatta ed immobile, un respiro che non si capisce se è di piacere o di sofferenza: "In questo sono proprio io, alla ricerca del mio sadismo". Non mi aspettavo le animazioni. Non mi aspettavo niente di tutto quello che ho visto.
Bang bang, You shot me down Bang bang, I hit the ground Bang bang, that awful sound Bang bang, my baby shot me down...
Si può amare Tarantino, lo si può detestare, ma di certo non si può provare indifferenza. Di lei si conosce solo il nome in codice: Black Mamba. Un biiip, copre puntualmente quello vero, quando verrà pronunciato. Non sto a descrivere la bellezza di questo film, la ricerca delle luci e dei colori, il più delle volte acidi. La maniacale ricerca di particolari di grande effetto: la fila degli occhiali da sole, occhi cerulei, aerei di plastica, le incredibili tute gialle e sangue, sangue a litri. La vendetta è la vera protagonista. Una zanzara, con la sua puntura, riporterà alla vita e all'orrore. Favoloso.
poco spazio alla trama e all'immaginazione,pura e semplice voglia di vendetta ma ambientazioni e duelli spettacolari.Peccato per i dialoghi in giapponese che non si capisce niente.