Dopo essersi "liberata" delle vecchie colleghe O-Ren Ishii e Vernita Green nel Volume 1, la Sposa prosegue nella sua vendetta in KILL BILL Volume 2. Eliminate le prime due dalla sua personale "lista della morte", rimangono altri due nomi da barrare - Budd e Elle Driver – prima di affrontare il suo ultimo obiettivo... uccidere Bill.
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Ecco il secondo capitolo delle avvanture vendicative della Sposa, a mio parere leggermente al di sotto del precedente. Tarantino l'aveva pensato come unico film ma, a partire dall'ambientazione, non c'è niente di più distante tra le due opere: se nel primo il ritmo era adrenalinico, le musiche trascinanti, ed il sangue scorreva a fiumi con un centinaio di morti ammazzati in questo si passa a cadenze più moderate ( e dominate dai dialoghi, alcuni anche ridondanti ), le musiche sono ad effetto e non più da videoclip, i cadaveri si contano sulle dita di una mano. In tutto ciò ne guadagna la psicologia dei personaggi, che però non sempre è coerente. A parte qualche sprazzo di vivida intensità
come la scena del confronto tra Budd e Elle Driver, con il black mamba compreso, e quella in cui la Sposa viene sotterrata. E' invece poco credibile quando si libera, per usare un eufemismo..
rispetto al primo ci si diverte meno. Confermata la passione feticista di Tarantino per i piedi ( non solo della Thurman ) e solito citazionismo a go-go, anche auto-referenziale, che va da Leone al cinema orientale.