killer joe regia di William Friedkin USA 2011
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killer joe (2011)

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locandina del film KILLER JOE

Titolo Originale: KILLER JOE

RegiaWilliam Friedkin

InterpretiMatthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, Juno Temple, Marc Macaulay, Scott A. Martin, Kylie Creppel, Danny Epper, Edward J. Clare

Durata: h 1.43
NazionalitàUSA 2011
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2012

•  Altri film di William Friedkin

Trama del film Killer joe

Ogni vita ha un prezzo? E' questa la domanda che si pone il ventiduenne Chris Smith, uno spacciatore di mezza tacca che sogna di fare il grande colpo. Quando tutta la merce di Chris sparisce perché gli viene sottratta dalla madre, lui è costretto a trovare 6.000 dollari al più presto, oppure sarà un uomo morto. In preda alla disperazione, chiede aiuto a suo padre, Ansel e insieme mettono a punto un piano terribile...

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Voto Visitatori:   7,07 / 10 (137 voti)7,07Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Killer joe, 137 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Guy Picciotto  @  07/02/2019 16:56:29
   8 / 10
Mi fa ridere chi tira sempre in ballo Tarantino, Friedkin era un regista che gia sfornava capolavori negli anni 70 (l'esorcista, il braccio violento della legge, il salario della paura) e poi negli 80 (cruising, vivere e morire a L.A )quando Taranino era ancora un fottuto adolescente...è una roba così malsana e disturbante sicuramente non l'ha mai girata il fottuto Trentin Quarantino.

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Ultima risposta 07/02/2019 17.39.26
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DogDayAfternoon  @  22/01/2015 21:34:17
   6 / 10
La trama mi ha lasciato molto perplesso per quanto è insulsa e irrazionale. Le interpretazioni di McConaughey e Juno Temple sono la punta di diamante del film, due personaggi molto complessi e affascinanti nonostante un contesto tutt'altro che attraente. Violenza fin troppo eccessiva e gratuita, scene portate troppo al limite che da un lato infastidiscono ma dall'altro non nego che se l'obiettivo era quello di creare qualcosa di veramente inquietante ci si è riusciti in pieno.

Genere di film che inevitabilmente trova pareri contrastanti, nulla da obiettare però dal punto di vista dell'intrattenimento. Finale tra i più brutti che abbia mai visto.

Ripensandoci, mi sto già pentendo del voto dato.

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Ultima risposta 22/01/2015 21.45.58
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Buba Smith  @  14/08/2014 23:55:56
   2½ / 10
Uno schifo totale.

Va bene, sono il primo ad apprezzare il "bizzarro", "l'originale", lo "strano". Ma qua veramente non c'è nulla di tutto ciò. C'è solo la stessa sostanza solida che scorre via dopo aver tirato la catena.

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Ultima risposta 15/08/2014 00.39.29
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ragazzoinblues  @  27/09/2013 17:17:48
   7½ / 10
Niente male. Commedia grottesca, politicamente scorretta e volgare, da non far vedere alla mamma insomma

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Ultima risposta 03/10/2013 03.11.10
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mayalulù  @  26/08/2013 16:23:37
   1 / 10
se penso che avrei dovuto pagare 10 euro per vedere al cinema questa immondizia gia perdo la pazienza.è una schifezza di film

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Ultima risposta 26/08/2013 19.30.46
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m@ssì  @  28/02/2013 15:56:27
   4 / 10
Bah...io non ci ho trovato nulla di interessante..mi aspettavo di vedere un altro tipo di film dal trailer ma non è per questo che ho messo l'insufficienza bensì dal fatto che ho visto una violenza inutile e a tratti pure noioso..

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Ultima risposta 02/03/2013 20.37.41
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Wolverine86  @  26/02/2013 21:45:21
   4 / 10
Prova degli attori a parte, su tutti McConaughey, film osceno.
Sarà che mi aspettavo tutt'altro genere e non sta specie di noir tragicomico.

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Ultima risposta 02/03/2013 20.39.49
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Xavier666  @  30/12/2012 18:49:14
   7½ / 10
Detesto le persone snob che con i propri commenti trasudano supponenza e cercano di mostrarsi superiori agli altri. Per questo vi chiedo perdono profondamente per quello che sto per scrivere: state abusando del termine "disturbante", vi consiglio la visione di "a serbian film" oppure "life and death of a porno gang" e poi ne parliamo.

:-)

Passo al film; sicuramente divertente sin dalle scene iniziali, personaggi ben inseriti nella parte, a parte emile hirsh, sarà perchè dopo "Into the wild" non riesco a concepirlo in vesti meno serie come il personaggio Chris. Dottie favolosa, sicuramente il personaggio migliore, Ansel (ahahah il coprotagonista di Sideways, riconosciuto subito) tonto alcolizzato, forse solo un po' esagerato Joe, non mi ha colpito particolarmente.
Divertente con alcune scene spassose, nessun capolavoro, solo un film divertente, personalmente parlando.

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Ultima risposta 14/01/2013 16.03.15
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  10/12/2012 10:41:24
   4 / 10
Vorrebbe essere sic, ma è solo ridicolo. La scena del pompino al pollo m'ha fatto stramazzare dal ridere, mi veniva in mente Frank Zappa con "tengo una minchia tanta, devi usare un pollo, devi usare un pollo".
Non fatemi perdere tempo.

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Ultima risposta 02/04/2015 14.44.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  22/11/2012 16:58:25
   8 / 10
Non capisco chi dice che sia divertente, a parte un paio di battute ed un paio di scenette non ci ho trovato granché da sorridere. Forse 'ironico' sarebbe più appropriato.
La poversa Dottie scembra un po' scema, il padre invece lo è davvero.

Bella famigliola alle prese con dei soldi da ereditare. Ma...
Beh, c'è quasi sempre un ma, se no che senso avrebbe il film?
La vicenda si fa via via sempre più ingarbugliata, non nel senso di incomprensibile, ma nel senso di riuscire a mettere le mani sul bottino che pare alla portata.
Bravi tutti gli attori a partire da un ottimo Matthew McConaughey.
A proposito, Joe, mai cambiare le proprie abitudini.

Finale da brividi.

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Ultima risposta 05/12/2012 20.27.25
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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  20/11/2012 16:09:24
   8 / 10
Muahahaha.

Un vero spasso. Sembra un mix di sceneggiatura tra il miglior Tarantino e i Fratelli Cohen.
Una nota negativa è il trucco su Emile Hirsch poco credibile. L'epilogo per quanto mi riguarda era prevedibile fin dall'inizio, ma credo che il motivo sia dovuto solo una fortuita casualità (vedi spoiler)

Sconsigliata la visione a donne particolarmente sensibili alla violenza

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Ultima risposta 29/05/2014 14.31.30
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TonyStark  @  16/11/2012 00:41:27
   5½ / 10
disturbante, a me non è piaciuto e non è sembrato minimamente paragnabile a Tarantino. finale senza dubbio inatteso ma anche a mio parere un pò tirato via.

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Ultima risposta 14/01/2013 16.21.21
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Darksyders77  @  25/10/2012 23:25:10
   4 / 10
Un film che non mi ha mai convinto,dall'inizio,e che nel finale ha poi confermato un giudizio ben al di sotto della sufficienza;a tratti,durante la visione pensavo ci fosse nella produzione lo zampino del buon vecchio Tinto Brass,perchè sembrava di assistere ad un "soft porn".Pregi di questa pellicola sono sicuramente le scene violente,sia per il trucco,sia per l'ottima recitazione della Gershon e di McConaughey,per il resto non rimane che "Esorcizzare" questa pellicola dalla mia mente....Soprattutto per il finale,davvero senza parole,no comment.Assolutamente non consigliato-

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Ultima risposta 26/10/2012 23.47.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  23/10/2012 11:38:55
   8 / 10
È sempre più difficile, al giorno d'oggi, scegliere come investire i propri soldi. Riduzione degli stipendi, disoccupazione, debito pubblico: non mancano i motivi per avere paura. Quasi tutti i tipi di mercato presentano una volatilità che farebbe perdere la fiducia a chiunque. Tuttavia esiste un settore alternativo che presenta una certa stabilità. Una branca nella quale è possibile investire una cifra e raddoppiarla nel giro di poche ore. Basta trovare un sicario. E in **** all'austerità.

Lode alla famiglia completamente disgregata, "Killer Joe" è dominato da vecchi rancori, matrimoni finiti, figli allo sbando, junk food che gira disinvolto come una tigre del Bengala nella foresta, ora raffigurante la precarietà, poi il sesso e infine un'arma che soffoca. E se l'interpretazione di Matthew McConaughey sorprende grazie a una memorabile faccia da tanghero in bilico tra delinquenza e giustizia, è la conferma di un maestro qual è Friedkin a venire a galla.

Grazie a un campionario di brevi allucinazioni visive e di sottili sarcasmi degni del miglior Lynch, l'accendino di Joe prende fuoco come in "Cuore selvaggio". È il senso di una complicità felice messa in pratica da un cattivo-forse-buono, certamente squilibrato, vestito di nero come il Frank di "Velluto blu", che si aggira a suo agio in spazi stantii. Incline a uccidere così come a partecipare a una favola corrotta, intervallata da parentesi sdolcinate.

Magistralmente diretto e munifico di lenti carrelli in avanti, di morbide e circoscritte panoramiche riconducenti a una matrice pulp che sembra convogliare verso il cinema di Tarantino per poi svoltare con una sorprendente variante noir d'altri tempi, "Joe" è un film "come Dio comanda" (e non è una frase fatta), che perlustra quei terreni vacillanti del senso del contegno e dell'etica.

La sceneggiatura di Tracy Letts, tratta da un suo racconto rappresentato anche in teatro, è ai limiti del credibile e tiene la carreggiata nonostante una debole convergenza, soprattutto verso il finale. Da qualsiasi parte si tenti di far stridere le gomme per fuggire in Messico, o magari in Perù, il destino sembra segnato. Perché in fondo anche a Dallas piove, i cani abbaiano ai loro padroni e ignorano ambigui sconosciuti, e l'amore puro esiste solo nella fantasia. Per cui non resta che prendere la caparra e portarsela via, verso l'infinito e ancora più in là.

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Ultima risposta 29/10/2012 16.21.50
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benzo24  @  20/10/2012 11:31:25
   7 / 10
bel film e belle interpretazioni, però la sceneggiatura mi sembra abbastanza superficiale, la storia troppo forzata e i protagonisti troppo stupidi, ma forse gli americani sono veramente così?

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Ultima risposta 21/10/2012 15.31.24
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maitton  @  19/10/2012 17:16:48
   8 / 10
sagacia e maestrìa al servizio della settima arte.
friedkin ci regala un film "malato" attraverso un cinema "sano".

chapeau.

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Ultima risposta 19/10/2012 18.39.06
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BlueBlaster  @  19/10/2012 14:56:59
   8½ / 10
Confermo voti e commenti...un eccellente thriller-drammatico di matrice PULP!
Friedkin, cineasta dalla carriera sinusoidale, negli ultimi anni sembra aver ritrovato la freschezza e le capacità che negli anni '70 lo avevano portato ai massimi vertici cinematografici.
Confezionato con cura nei minimi dettagli, scene di grande impatto visivo dove non ci risparmia nudi integrali boscosi o facce dilaniate!
Una sceneggiatura solida che narra di una famiglia già disintegrata in cui irrompe prepotentemente una figura che "sistemerà" le cose!
La sfuggente personalità di JOE (fredda e calcolatrice ma anche moralista ed emotiva) si delinea e si svela scena dopo scena con ritmi perfetti!
Ovviamente senza l'ottima prova di Matthew McConaughey questo non sarebbe stato possibile, un attore spesso classificato bel fusto da commedia di avventura, il quale sorprende lo spettatore con una performance indimenticabile...ma tutto il risicato cast non fa una piega e penso al sempre bravo Emile Hirsch (uno dei giovani attori che preferisco assieme a Ryan Gosling e Tom Hardy) che qui torna in una parte che ricorda vagamente il suo personaggio in "Alpha Dog", Gina Gershon nella parte della MILF che ci degusterà con una performance orale molto particolare, Thomas Haden Church perfetto nella parte del padre/marito bifolco e sf igato...
Ma il top del film, che a mio avviso eclissa anche la figura di Joe, è quello della bella e brava Juno Temple...grande espressività per la giovane attrice che qui rappresenta l'unica figura di speranza/ gioia/amore in una Famiglia o meglio un Mondo frantumato dai falsi valori del Dio Denaro, tradimenti, violenza!
Dolcissima ma molto sicura di se la figura di Dottie (che crede ancora all'amore puro e che dice di essere sempre felice)...l'attrice ci delizierà con i suoi sorrisi ed il suo corpo.
Un film ambiguo e con momenti "vietati": un rapporto d'amore fraterno quasi incestuoso, attrazione alla "Lolita" tra Joe e Dottie, nudi integrali, botte da orbi, vite umane che valgono meno di zero...
Un film dalla ferocie inaudita, come dimostrano gli ultimi 20 minuti...ma fortemente drammatico e critico verso la società e con un barlume di speranza, anche se l'ultimo istante e un pugno allo spettatore, nel finale!
Un film pulp imperdibile che da speranza al Cinema, per chi la vuole trovare visto che le case di distribuzione snobbano tutto quello che di buono viene prodotto, e che deve assolutamente essere visto!!!

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Ultima risposta 19/10/2012 15.06.44
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wuwazz  @  18/10/2012 18:27:27
   6½ / 10
Sebbene le sequenze memorabili siano molte, la regia valida e le interpretazioni ottime, Killer Joe, cinematograficamente parlando, soffre il grandissimo limite di non riuscire a spiegare fino in fondo la propria necessità di esistere.

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Ultima risposta 26/10/2012 23.48.18
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  18/10/2012 11:59:29
   9 / 10
Il noir del XXI secolo è questo film di Friedkin, fortemente segnato dalla sua deviazione finale in salsa grottesca e caricaturale, che sembra essere la via di fuga suggerita dagli autori e dal regista a un intero universo umano impregnato di squallore, piuttosto che via di fuga per una situazione drammaturgica senza via d'uscita. In questo secondo caso sarebbe stata scelta furbesca, ammiccamento ad una platea pronta a riconoscere Tarantino ad ogni cenno di pulp. Invece la sterzata finale verso il non-sense (memorabile anche nella sua progressione, che passa attraverso le espressioni "in parte" di McConaughey mentre la coscia di pollo riceve la celebre fellatio, per sfociare nello strabuzzamento d'occhi dell'ultima inquadratura) è il gigho beffardo con cui Friedkin mette la firma a questo ritratto di una famiglia disfunzionale e degenerata, che sino allora aveva descritto con toni a tratti fortemente drammatici.
Non è, ad esempio, una tragedia dal sapore classico, quella a cui stiamo assistendo quando Dottie è costretta a trascorrere la sua cena in compagnia di Joe, abbandonata, venduta dal padre e dal fratello?
Il punto è sempre quello, centrale al noir, al cinema statunitense, come alla cultura contemporanea: come il denaro riesca a fare degli uomini dei mostri.
Ricordate l'ultimo capolavoro di Lumet, "Before the devil knows you're dead" ("Onora il padre e la madre")?
Friedkin affoga il suo film nell'acido.
"Killer Joe" ha la capacità di guardare dal di dentro una famiglia orribile non troppo distante di quella di cui a modo suo parlava Tobe Hooper in "Non aprite quella porta", con la stessa morale di fondo di "Double indemnity" ("La fiamma del peccato", esplicitamente citato), filtrato attraverso un cinema segnato dai Coen("Fargo"), prima e più del sovra-esposto Tarantino.

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Ultima risposta 22/10/2012 04.36.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/10/2012 11:53:41
   8½ / 10
Il signor William Friedkin, a quasi ottant'anni suonati, è tornato. Anzi, questa è la conferma che i buoni propositi del sottovalutatissimo Bug sono stati mantenuti e alla grande perché quando ti ritrovi di fronte un film del genere, allora ti rendi conto che Friedkin è (e non è stato) uno dei migliori registi in circolazione. Dimenticata a questo punto la parentesi opaca degli anni '90. Sicuro.

Killer Joe inizialmente ti spiazza del tutto; non sai nemmeno tu che cosa stai guardando, dove vuole portarti, che "genere" di cinema sia. Non è catalogabile questo film: forse però "commedia nera" è quello che più si avvicina a cogliere i toni e le atmosfere di un'opera altamente disturbante e feroce tanto quanto divertente. Ma non fa ridere, o almeno si ride di nervosismo. Perché Killer Joe, almeno ad una prima visione, non lesina di certo in colpi di scena e sequenze disturbanti che soffocano qualunque tentativo di ridere liberamente. C'è una certa costrizione perché i personaggi sono cosi amorali, spietati e fuori di testa da agghiacciare il sangue, Joe in primis. Ma forse è proprio per questo che alcuni si divertiranno come pazzi, perché persone del genere si crede non possano esistere nella società reale. Ma purtroppo è vero il contrario, pur con tutte le esagerazioni del caso.

Friedkin è un dissacratore assoluto; le sue opere migliori sono disturbanti come poche non tanto perché mettono in scena sequenze violentissime, anche se pure quelle non mancano, ma perché coglie esattamente (lo sceneggiatore e poi lui realizzandolo) il tono con cui il film dovrà portarsi avanti, rovesciando i principi imperanti ora della famiglia, ora della religione, ora della morale, ora del confine tra legalità e criminalità, tra sessualità "normale" e "deviata". Nei suoi film (migliori) l'ambiguità è il motore che tutto fa muovere e funzionare, si resta impietriti perché ciò di cui si era sicuri in realtà non lo è più, o non lo è mai stato. Regan ne L'Esorcista faceva venire i brividi non solo per le sue vomitate verdastre o le sconcerie blasfeme, ma perché prima avevano visto il suo volto di ragazzina candida e innocente che scherzava con la madre. Il resto è un rovesciamento di Regan, tutto il contrario di lei, cosi come una croce rovesciata è simbolo del satanismo.
In Killer Joe allora tutto viene, come da tradizione, rovesciato. Sembra essere un atto d'accusa verso la famiglia, addirittura si scade nella parodia feroce degli stilemi di quest'ultima nel grandissimo climax finale con tutte le banalità del caso che vengono vomitate fuori da sangue e perversione ("sono incinta").
Succede cosi che il padre di famiglia sia un inetto ignorante e pure sempliciotto che non si rende conto dei casini attorno a sé; che la moglie sia una che se la fa con tutti e odia il figliastro; che il figliastro sia un altro cretino spacciatore senza arte né parte che ordisce un piano per guadagnare denaro progettando di uccidere una donna che forse (io ne sono sicuro) non gli ha mai fatto nulla per meritarselo (se qualcuno merita una morte); poi c'è Dorothy, verginale caparra dal faccino angelico, la santa vergine che si rivela poi, come da copione, il contrario della sua facciata.
E infine Killer Joe, interpretato da un McConaughey che si dimostra un Attore quando è lontano da commedie e filmetti banali sfoderando una prova della vita, come qualcuno ha già sottolineato. Difficile trovare nel panorama cinematografico attuale un personaggio che in ogni suo gesto smentisce sé stesso, da uomo del sud dai modi gentili e freddi a killer spietato che ama avere amplessi con cosce di pollo a mimare il pene. D'altronde Killer Joe è una mimica continua del concetto di famigliola felice e nel finale questo si palesa in maniera tanto chiara quanto assoluta: un climax di rara intensità e cinismo, dove convivono insieme l'anima nerissima del film insieme a quella più comica e parodistica.

Certamente è già un cult assoluto, ma resta un film per pochi non fatevi ingannare. Ma non lo dimenticherete, per nulla.
Ebbene si, Tarantino a questo giro può mangiarsi il fegato.

7 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2012 01.04.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  13/10/2012 13:36:15
   9 / 10
Amorale, grottesco, ironico e disturbante, Killer Joe è un film grandioso sotto tutti i punti di vista: sceneggiatura calabrita al millimetro, intreccio convolgente, attori in stato di grazia, tensione sempre altissima. Un noir moderno in cui non riesco a intravedere alcun tipo di difetto. Tarantiniano fino al midollo ma caratterizzato dall'inconfondibile manico di Friedkin, regista che, alla soglia degli 80 anni, dimostra ancora di saperci fare di brutto.

Tra i tanti pregi, 2 cose fondamentali:

1 - Matthew McConaughey, uno che tendi a snobbare per le commediole a cui partecipa abitualmente, ma capace di sfoderare una performance Memorabile. Oserei definirlo il ruolo della vita.

2 - Il finale. Scena Pulp letteralmente Pazzesca. Roba che non vedevo dai tempi di Reservoir Dogs.

Bellissimo. Attesa ampiamente ripagata.

26 risposte al commento
Ultima risposta 18/10/2012 22.26.39
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polbot  @  15/10/2011 21:43:01
   4½ / 10
Mi permetto di dissentire dai precedenti giudizi. Secondo me è una boiata pazzesca tra il thriller e il grottesco, senza esser nè uno nè l'altro. Il soggetto abbastanza idiota..come ipersonaggi. Pessima interpretazione del fratello (non parliamo dei trucchi..). Unica segnalazione per l'interprete di Killer Joe.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2013 17.45.07
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