kung fu panda 3 (2016)

Ho riguardato di recente i primi tre "Kung Fu Panda" (in attesa del quarto capitolo in uscita a breve). Bello il primo film, ma il secondo, rivisto con qualche anno in più sulle spalle, è nettamente il migliore, soprattutto per via della storia più matura e (leggermente) dark.
Se c'è una cosa che ho apprezzato nella trilogia al completo è l'evoluzione del protagonista Po, che qui prosegue nel suo percorso di maturazione che diventa, nel complesso, una sorta di racconto di formazione, dall'essere un semplice cameriere ignaro delle sue origini a diventare il Guerriero Dragone prima e maestro del Chi poi, passando per la scoperta delle sue radici. Ed è lodevole il coraggio degli autori nel voler abbandonare i terreni sicuri del protagonista imbranato e sognatore e far crescere il simpatico panda che rimane personaggio comico e sbadato ma lontano da quell' "incapace" che era all'inizio. Per contro però si ride meno rispetto ai predecessori, perché gira e rigira le gag sono sempre quelle e il villain di turno, Kai, seppur realizzato benissimo dal punto di vista estetico, risulta piuttosto stereotipato e poco accattivante (oltre che molto simile, nelle motivazioni, al Tai Lung del primo capitolo).

Questo terzo capitolo è più in linea con il primo capitolo e lascia più in disparte i toni più dark del secondo capitolo. Squadra che vince non si cambia con i personaggi consolidati e rilancia con l'immissione di personaggi nuovi ben inseriti nel tessuto narrativo, dove viene privilegiato il lato comedy e generando ottime gag divertenti. Anche a livello tecnico il risultato è eccellente, specialmente quando la scena si sposta nel Mondo degli Spiriti che offre soluzioni visive spettacolari e ben girate. Un bel capitolo, nulla da dire.

Simpatico terzo film dove si scoprono le origini di Po. L'azione aumenta ma l'umorismo diminuisce leggermente. Il cattivo fa quasi paura. Bella la colonna musicale.

Diciamo che potevano anche non fare il 3 capitolo perche ha leggermente s t u f a t o.

Solita minestra, ma divertente!

Carino, per una serata piacevole.

Graficamente è senza macchia, come i primi due capitoli, ma per quello che riguarda le scene davvero divertenti latita un po', preferendo il versante morale dei sentimenti come la consapevolezza, la famiglia e l'amicizia.
Comunque simpatico e gradevole anche se difetta un po' nel ritmo.

il film, molto divertente e carismatico come i predecessori, soffre dell'assenza di un villain accattivante che faccia da vero contraltare alla solita filosofica esuberanza del nostro Panda (qui in gran forma), che non perde l'occasione di farci sorridere e riflettere allo stesso tempo; bellissima la seconda parte al villaggio, un po' defilata (e forse sprecata) la figura del padre naturale e un po' frettolosa la risoluzione del "triangolo paterno", ma il ritmo è sempre altissimo e godibilissimo, e i dialoghi sempre all'altezza. Una menzione speciale anche alla grafica di altissimo livello

Terzo capitolo che non delude affatto, anzi! molto divertente e tecnicamente molto valido. La storia si segue molto bene e le scene del villaggio dei Panda sono a dir poco esilaranti.

Il film é carino e valido anche se niente di speciale. Adorabile comunque il villaggio dei panda!

Sempre simpatico e tecnicamente buono, ma è un passo indietro. Il problema non è il cattivo, anche se la sua situazione è parecchio forzata e non brilla per aspetto, quanto il fatto che si ripetano cose gia viste; dubbi personali, confidenze con uno dei 5 cicloni, telefonatissima tensione genitoriale. Godibile, ma l'unico che ha senso d'esistere rimane il 2.

Questo Kung Fu Panda 3 è fantastico, mi ha veramente sorpreso. I registi sono riusciti a potenziare quanto di buono c'era nei capitoli precedenti e arrivare a una forma pressoché perfetta di intrattenimento. Con un lavoro profondo sia sulla storia che sui personaggi, hanno creato un film divertente, di alto ritmo e visivamente spettacolare.
Un gran bel film d'animazione targato Dreamworks.

La storia è sempre ben architettata e poggia sulla solita ricerca interiore che rappresenta il live motive del film e del kung fu in generale.
Alcune trovate divertenti e geniali, ma avrei preferito qualche scena in più, non so, c'è un senso di incompiuto.
Cmq film divertente da vedere

Bella conclusione di una trilogia tutto sommato ben congegnata. In quest'ultimo episodio si palesa il Po Guerriero Dragone che riesce, una volta ritrovato il "vero" padre e la stirpe di appartenenza (ignari eredi di antichi monaci guerrieri) a plasmare il "Chi", l'essenza vitale della Natura, secondo la sua volontà sconfiggendo il più pericoloso tra i suoi avversari.
In realtà lo scontro ed il superamento dei propri limiti, leit motiv di centinaia di cartoni animati giapponesi, sottende al completamento di sé che si può ottenere una volta messi a posto tutti i tasselli della propria vita: il rapporto con il padre adottivo, con il padre "biologico", con il proprio maestro, con la propria famiglia ed i propri amici. Dispiace solo il fugace accenno alla madre, che per salvare Po neonato aveva deciso di sacrificarsi nel secondo episodio.
A parte ciò, il film è divertente e spumeggiante, come i precedenti e forse più del secondo, restando il primo inarrivabile. L'epopea di Po è l'epopea di ogni bambino e adolescente, fino all'età matura. Tutto sommato, un bel modo di raccontarla.

Dico subito due cose prima di iniziare: la prima è che il film risulta comunque godibile, la seconda è che le aspettative, alle volte, sono una brutta bestia.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Me lo sentivo: dopo così tanti bei film visti in sala (Fury Road, Inside Out e The Hateful Eight su tutti), prima o poi la delusione sarebbe arrivata, ed eccola qua.
Come ho detto prima, il film si guarda piacevolmente e non ha dei momenti morti, però... Manca ciò che ha reso i primi due film simpatici e un po' per tutti.
I personaggi non mi hanno convinto del tutto: quelli già presenti non hanno subito neanche un grammo di sviluppo, il panda padre di Po è piuttosto anonimo, idem Kai, uno degli antagonisti più piatti che abbia mai visto in tempi recenti su un film d'animazione; mi vengono i brividi al sol paragonarlo con Tai Lung, figuriamoci con Lord Shen!
"E' impossibile, e tu lo sai."
Gli unici per cui si prova un po' di empatia sono Oogway, Po e, in particolar modo, l'oca che lo ha adottato (a proposito, quelli che lo volevano vietare nei cinema lo avevano visto il secondo?), che sono i motivi principali per cui guardarsi il film.
Altra cosa che mi ha stranito non poco è l'intenzione di dare un messaggio, nascondendolo subito dopo con varie gag (di cui parlerò dopo), risultando poco incisivo e frammentario, a differenza dei precedenti. A livello grafico è molto buono, anche se non ho capito sta fusione del 3D col 2D in alcune scene, ma ciò è più che altro legato alla mia soggettività.
Ed ecco che arrivo alle battute: all'inizio, sotto questo punto di vista, il film parte pure bene, il problema è che col tempo si nota un riciclo man mano sempre più pressante che fa perdere la carica ironica; il bello dei primi due film erano proprio le battute che non si ripetevano mai, adattandosi al contesto, ciò in questo film, ahimè, si è perso.

Chi cerca un film come i primi due, a tutti gli effetti, può rimanere a bocca asciutta; se invece si vuole guardare un semplice film d'intrattenimento, va più che bene, per quanto ci siano film migliori.

Buono, sullo stesso livello del primo, ma imho nettamente inferiore all'ottimo capitolo 2.

Bel doppiaggio (ma in originale deve far faville, vista la parata di star, inclusa Van Damme, come nel 2), aspetto tenico sempre elevato e certe animazioni sono fenomenali (le espressioni dei Panda, i tenerissimi Panda piccoli, ecc.).

Mi è sembrato quasi un ritorno alle origini, e non ha torto chi tira in ballo lo stile delle serie tv, diretta, semplice e lontana dall'originalità e dalle diverse location di Kung fu Panda 2.

Solito cattivo da sconfiggere, solite location, molte gag riuscite (che ridere quando i Panda rotolano) e stavolta si da più peso alla famiglia ed alla maturazione del protagonista.

Un buon intrattenimento ma, globalmente, anche se di poco, è il meno riuscito dei 3 (anche se bissare la qualità del 2 era davvero difficile).

Dopo essere diventato il Guerriero Dragone e aver scoperto la verità sulle sue origini, il panda Po si ritrova ad affrontare nuove sfide: mentre cerca di recuperare un po' di tempo perduto con il suo padre biologico, il maestro Shifu insiste affinché lui diventi maestro a sua volta. E come se non bastasse, un diabolico guerriero è fuggito dal mondo degli spiriti e progetta di impadronirsi del "chi" di tutti i maestri del kung-fu...
Arrivata al terzo capitolo, la serie di Kung Fu Panda continua nel solco tracciato dai suoi predecessori, ed offre bene o male un'ulteriore quantità della stessa ricetta: azione, risate e uno stile visivo quanto mai stilizzato e debitore del cinema orientale.
Per molti, potrà sembrare ripetitivo, dato che in fondo, il film non ci pensa neanche a uscire dagli schemi che hanno reso i primi due così famosi e graditi al pubblico, ma se gag e battute funzionano e i personaggi continuano nell'arco narrativo iniziato anni fa in maniera soddisfacente, non credo vi sia granché di cui lamentarsi. In fondo, oltre allo spettacolo superficiale garantito dall'azione e dalla comicità, vi sono alcuni temi su cui ci si sofferma abbastanza da conferirgli un certo peso;


SPOILER

inoltre, i personaggi in sé sono talmente simpatici che è una gioia semplicemente vederli di nuovo, guardarli interagire fra di loro. Notevole è anche il lavoro fatto su Po, che riesce a rimanere l'infaticabile bambinone nerd di sempre e, allo stesso tempo, un po' più maturo.
Ad affiancare una storia semplice, ma efficace, un impianto visivo di rara bellezza, davvero indescrivibile a parole, che trova la sua massima espressione all'inizio e alla fine, ambientati nell'onirico mondo degli spiriti, dove luci, colori, ombre e forme incredibilmente stilizzate creano uno spettacolo meraviglioso da ammirare, ancor più che nei film precedenti.
L'unico neo è rappresentato dal cattivo, che sebbene valido, non riesce a svettare come il sinistro pavone Shen un lungometraggio fa, complice anche un approccio virato più sulla risata che sulla minaccia,


SPOILER

e le musiche di Hans Zimmer sono meno incisive del solito, confermando una sua progressiva caduta di stile negli ultimi anni.
In definitiva, questo Kung Fu Panda 3 non arriva alle vette raggiunte dal quasi perfetto predecessore, ma è comunque ancora un pelino sopra l'originale, fosse anche solo grazie al suo stile visivo maggiormente d'impatto. Fra questo e Zootropolis,il cinema d'animazione sta vivendo un'ottima annata finora.

È molto bello , divertente e avventuroso .
Non è molto pauroso , quindi andate a vederlo

Do il massimo per tutta la parte finale e le animazioni spettacolari, per i valori umani e cinesi che infonde, che eleva il prodotto ben al di sopra di un prodotto di animazione o cartone per far sganasciare bimbi piccoli. Dal punto di vista recitativo è molto tranquillo e semplificato, ma sembra che in questi anni la profusione di banalità e gli effetti scenici gratuiti ed eccessivi siano maturati in prodotti più raffinati. Con il senno di poi una fortuna non aver snobbato bensì investito nella visione di questo film

Ovviamente inferiore ai primi due ma è comunque molto bello. Mezzo voto in più per Kai, mi è piaciuto molto come nemico!!

si salva solo l'animazione, per il resto una caduta di stile non indifferente