la carne regia di Marco Ferreri Italia 1991
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la carne (1991)

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locandina del film LA CARNE

Titolo Originale: LA CARNE

RegiaMarco Ferreri

InterpretiSergio Castellitto, Francesca Dellera, Philippe Léotard

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 1991
Generegrottesco
Al cinema nell'Ottobre 1991

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Trama del film La carne

Paolo è un impiegato comunale e la sera suona in un piano bar. Una sera, nel locale, conosce la bella e provocante Francesca: è amore a prima vista. I due si rifugiano nella casetta di Paolo sul litorale romano dove, riempito il frigo di viveri, i due trascorrono le loro giornate passando da un amplesso all'altro. Quando Francesca annuncia la sua partenza Paolo la uccide, la seziona e la conserva in frigorifero per cibarsene.

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Voto Visitatori:   4,86 / 10 (14 voti)4,86Grafico
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Voti e commenti su La carne, 14 opinioni inserite

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fabio57  @  08/02/2016 16:12:17
   4½ / 10
Uno dei peggiori film di Ferreri, peraltro non è tra i miei registi preferiti. Non si capisce il senso di questo lavoro. Peccato sprecare cosi Castellitto. Unica nota positiva, la sensuale bellezza della Dellera, veramente carnale.

VitaminaG  @  06/03/2015 16:35:05
   8 / 10
A me,da profana del cinema e da novizia alle opere di Marco Ferreri,il film è piaciuto molto. Castellito riesce a rendere credibile l'unico personaggio a tutto tondo del film,la Dellera non recita,non comunica,ma è propria questa la sua ragione di esistere nella vicenda.Dialoghi surreali,atmosfere che oscillano tra il surreale,il sacro e il profano,atmosfere belle,calde e colorate che si contrappongono alla freddezza intima dei protagonisti.
Le critiche più aspre sono state rivolte alla recitazione della bellissima Dellera,quando la sua recitazione, in questo caso,è perfetta nel rendere quel senso di incomunicabilità che non riesce a risolversi nemmeno nel momento del rapporto sessuale.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/03/2015 16.42.09
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C.Spaulding  @  12/08/2012 11:39:27
   4 / 10
Film davvero pessimo. Altro che grottesco.....piuttosto è uno pseudo dramma erotico noioso girato male e recitato peggio (non so perchè Castellitto abbia accettato una parte simile). Francesca Dellera è bellissima ma non basta a far rialzare le sorti di questa porcata. Gli ho messo 4 perchè il finale non è poi male altrimenti gli avrei messo 3. Un film da evitare come la peste.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/09/2011 16:26:03
   3 / 10
Pessimo film che non decolla mai con una parte finale pseudo-filosofica che lascia molto a desiderare. Resta noioso dall'inizio alla fine con una Dellera che manca di sensualità.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  21/09/2010 19:34:50
   5½ / 10
Questo film in qualche maniera assomiglia a "L'ultima donna". Entrambi hanno come protagonista un uomo in crisi matrimoniale che perde la testa per una donna estremamente bella, libera e disinibita. Il loro intenso rapporto si basa quasi esclusivamente sul sesso. La storia scorre fra gli alti e bassi della coppia, fino ad una conclusione improvvisa e a sorpresa che colpisce lo spettatore.
In realtà "La carne" è secondo me nettamente inferiore a "L'ultima donna". In quest'ultimo film Depardieu interpretava un personaggio tutto sommato plausibile e riconoscibile, ben rappresentativo di una categoria sociale reale molto diffusa. La stessa Ornella Muti, nonostante il suo vezzo attoriale da diva in mostra, dava forma ad un personaggio con una certa precisa personalità che si poteva tranquillamente incontrare in tante altre donne reali. Pure la vicenda toccava luoghi e temi di vita normale e quotidiana. Lo spettatore ci si riconosceva e riusciva molto bene a rielaborare in concreto il tema del film.
In "La carne" invece tutto è più arbitrario e strampalato. E' assai più difficile partecipare alla storia e sentirsela parte di un bagaglio di esperienze comuni e condivise, su cui poter elaborare un giudizio universale. Il protagonista Castellitto (buona comunque la sua prova) è una persona decisamente squinternata ed eccentrica. All'interno del suo essere "speciale" non si vede però un filo o uno schema in cui inquadrare la sua esistenza. Genericamente, lui e i suoi amici, appartengono alla ristretta elite di ex sovversivi e impegnati politicamente degli anni ‘70, ora in crisi acuta, costretti a ripiegare in una vita vissuta all'interno di una cerchia ristretta e dedita all'attività artistica. I figli sono lasciati a se stessi. Si tratta di gruppi residuali, curiosi e stereotipici, ma che non illustrano qualcosa di vivo, diffuso e reale.
Più interessante è il personaggio femminile (il vero protagonista del film). Fa chiaramente intendere che rappresenta una satira di un certo modo di vedere/rappresentare la figura femminile che prese campo proprio agli inizi degli anni '90 e che adesso sta imperando. La Dellera recita molto bene ma in quel ruolo sarebbe stata perfetta Valeria Marini. Lei non avrebbe avuto bisogno di recitare, è naturalmente superficiale, edonista e cretina. La bellezza ostentata è palesemente "esagerata", quasi sicuramente ritoccata (la Dellera e la Marini forse non hanno il silicone, ma le loro emule sì).
Il finale improssivo, paradossale, inspiegabile (che non incastra quasi per niente con il resto della storia) getta però molta luce sul significato che Ferreri voleva che questo film trasmettesse. Appunto è una satira e una considerazione scioccante del modo falso e materiale che abbiamo ormai acquisito nell'immaginarci il piacere, soprattutto quello sessuale femminile. Abbiamo cancellato tutte le doti umani (intelligenza, umanità, ecc.) per puntare tutto sulla carne, sul materiale, sul fittizio ed esteriore. Quindi l'atto finale di Castellitto di "cibarsi" è un atto simbolico e "logico", se si considera la vera natura del suo "desiderio".
Se si esclude la lezione che impartisce il finale, il film offre ben poco, a parte le grazie della Dellera.

paride_86  @  08/10/2008 01:57:58
   4 / 10
Un uomo si innamora follemente di una donna tanto da identificarla con Dio e volersene cibare come un'ostia. A parte Castellitto il film non ha alcuna qualità, né nella trama né tantomeno nei dialoghi, così ridicoli da essere comici: "Tu non hai visto la cicogna quindi come fai ad amarmi? Ti devo lasciare" e via dicendo.
Vorrei spendere un paio di parole per Francesca Dellera, attrice (?) siliconata, scelta disgraziatamente come metafora di carne. Riesce a recitare (?) peggio di Valeria Marini in "Bambola", ostentando un'espressione perennemente ebete e priva di qualsivolgia sex-appeal. Lei, che nel film doveva essere un simulacro del sesso, ha dato vita ad un personaggio privo del minimo spessore, unidimensionale. La peggiore attrice di sempre.

benzo24  @  25/11/2007 19:36:47
   6½ / 10
il vero problema del film sono gli attori, veramente scarsi.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  16/04/2007 13:14:38
   4½ / 10
Calssico film in cui i possibili significati superano di gran lunga la realtà filmica. Il provocatore Ferreri, ormai allo sbando, crea solo una patetica e triste parabola tra sesso e morte, ma è tutto troppo banale e sciatto.
L'epoca de "La grande abbuffata" è lontana, troppo lontana.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  04/02/2007 01:20:52
   6½ / 10
Eros e thanatos, psicologia e filosofia Zen, tutte tematiche che qualche anno prima avrebbero prodotto un certo clamore, e che Ferreri usa attraverso i retaggi del suo cinema... eppure, nonostante la sconfortante prestazione della popputa Dellera, il film è insolito, surreale e divertente.
Sembra un sequel "onnivoro" de "la cagna", ma Catherine Deneuve è un'altra cosa rispetto alla procace e labbrosa Francesca.
I temi sono risaputi, ma tutto sommato Ferreri graffia ancora, almeno rispetto a episodi come "il futuro è donna" o al manierismo del suo ultimo film, dove l'abilità del regista è difficile da trovare

davil  @  20/01/2007 02:25:44
   3 / 10
mi spiace, ma anche i grandi registi toppano, e qui ferreri lo ha fatto, ed alla grande! la dellera sappiamo ormai tutti che non è un'attrice e castellitto per me ha alternato buone prove ad altre in cui si gioca troppo addosso, preferisco comunque altri attori a lui. limitandomi al film, per me il regista non ha centrato per niente l'obiettivo, è venuta fuori una storia stupida e noiosa, oltre che realizzata male

francuccio  @  21/11/2006 20:21:15
   6½ / 10
film che attira quantomeno per la sua stravaganza e il suo surrealismo. non me la sento di snobbarlo comunque. Castellitto riesce a dare al suo personaggio una dimensione e perfino una credibilità nelle sue stranezze e non so quanti al posto suo ci sarebbero riusciti. La Dellera è qui chiamata soltanto a incarnare un personaggio tanto anomalo di femmina desiderosa e desiderabile, non le si chiede di recitare.
Alla fine il film mi ha pure divertito, un continuo spalancare gli occhi davanti a momenti e situazioni sempre più surreali.
Quando il sesso diventa l'unico mezzo di comunicazione e appagamento.

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Ultima risposta 22/11/2006 16.18.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  16/11/2006 01:16:06
   5 / 10
Da "Dillinger è morto" a "L'ultima donna", il clima è un po' sempre lo stesso: incomunicabilità, solitudine, tentativo estremo quanto inutile di dialogare attraverso il sesso. Questa volta in un'atmosfera romanesco-rivierasco-caciarona. Che si affettino salami (ehem...) ovvero braccia di belle donne, il problema è sempre quello: in assenza dell'anima, 'la carne' resta l'unico punto di riferimento, in quanto materiale e tangibile. Così, dalla fame di amore, si passa a quella di sesso, e il resto a seguire. Peccato per il protagonista, che mangerà solo silicone:-(
Parabolaccia semplicistica, ma tutto sommato meritevole almeno di una visione.

4 risposte al commento
Ultima risposta 22/11/2006 01.31.41
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  11/11/2006 12:45:12
   2½ / 10
Una pellicola assolutamente ridicola. Non capisco bene se sia un film drammatico (!), erotico (?) o grottesco (?!). Sta di fatto che il risultato è davvero insostenibile. Le scene di sesso non ecciterebbero nemmeno un ninfomane e l'interpretazione della Dellera [direi proprio che ho esagerato] è penosa; almeno mostrasse più tette! Come dice JB dispiace vedere un attore valido come Castellito recitare in queste ******.

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Ultima risposta 16/11/2006 10.13.57
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  10/11/2006 22:25:29
   4½ / 10
Orrendo filmaccio in cui Castellitto è costretto a sprecare il proprio talento al fianco di quell'oca della Dellera, recitando battute idiote e lanciando occhiatine vogliose. Le scene che si vorrebbero erotiche o scandalose, poi, sono da rabbrividire: la Dellera è così scialba a risultare involontariamente comica. Taciamo poi sul finale psico-metaforico-pseudo-scandaloso: semplicemente ridicolo.

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