la casa dei giochi regia di David Mamet USA 1987
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la casa dei giochi (1987)

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locandina del film LA CASA DEI GiOCHI

Titolo Originale: HOUSE OF GAMES

RegiaDavid Mamet

InterpretiJoe Mantegna, Lindsay Crouse, Mike Nussbaum, J. T. Walsh

Durata: h 1.39
NazionalitàUSA 1987
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1987

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Trama del film La casa dei giochi

Margaret è una psicanalista con qualche curiosità di troppo. Ragioni professionali la portano a conoscere Mike, un raffinato truffatore. Ma poi collabora anche con lui in piccole truffe, per farsi poi incastrare in un gioco troppo grande nel quale alla fine sarà lei la vittima. Margaret però è una donna piena di risorse.

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Voto Visitatori:   7,54 / 10 (13 voti)7,54Grafico
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Voti e commenti su La casa dei giochi, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Alpagueur  @  03/11/2020 16:40:35
   7½ / 10
Mi piacciono molto i film in cui le persone vengono truffate e "La casa dei giochi" (alias "House of Games") è quasi l'apice del genere dei film in cui le persone vengono truffate. In breve, è un thriller eccezionale che ti tiene con il fiato sospeso fornendo personaggi interessanti con molti livelli, e non rivelando mai veramente cosa stia succedendo, mentre getta molti colpi di scena e sorprese per sconvolgere completamente ciò che è stato appena visto.
A Seattle, Margaret Ford (Lindsay Crouse) è una psichiatra di successo e autrice di un bestseller. Quando uno dei suoi pazienti, Billy Hahn (Steven Goldstein) le confida che deve 25.000 dollari al giocatore d'azzardo Mike (Joe Mantegna), e conseguentemente minaccia di suicidarsi con una pistola (Billy dice anche che Mike lo ucciderà comunque e che lei non lo sta aiutando), Margaret si sente impotente ma promette di aiutarlo se le consegna la pistola. Margaret va alla Casa dei Giochi, un posto dove i giocatori d'azzardo giocano a biliardo nel saloon e a poker nel retro, e qui incontra il cinico truffatore Mike. L'uomo dice che Billy gli deve solo 800 dollari e che si dimenticherebbe del debito se lei lo aiutasse a giocare in una partita di poker. Margaret osserva bene un giocatore ma alla fine scopre che era tutto un piano di Mike e dei suoi compari per provare a rubarle dei soldi. La mattina dopo, Margaret visita un paziente e sente di non poterlo aiutare. La sua amica e consulente Dr.ssa Maria Littauer (Lilia Skala) le suggerisce di dare una pausa alla sua carriera e scrivere un altro libro. Margaret va a cercare Mike e gli chiede di poter vedere come opera, visto che vuole studiare le dinamiche che si nascondono dietro le truffe per scrivere un libro. Lui è d'accordo e Margaret inizia così il suo viaggio verso il lato oscuro della sua mente e della sua coscienza...
"House of Games" è il debutto alla regia dello scrittore David Mamet con un thriller intelligente. La storia di una psichiatra che si sente impotente ad aiutare i suoi pazienti e fa amicizia con il truffatore Mike ed i suoi amici per poter avere l'idea giusta per scrivere un nuovo libro, è un potente studio sui personaggi. Lo schema di Mike è prevedibile ma il plot mantiene l'attenzione dello spettatore fino all'ultima scena. Inoltre, la cinematografia è di prim'ordine. "House of Games" è uno sguardo cupo al lato inferiore della natura umana che si conclude con una nota di spiacevole ambiguità. Manterrà costantemente alta la tua attenzione ogni secondo mentre guardi e rimarrà con te per molto tempo dopo. Affascinante, inquietante...suspense psicologica quasi impeccabile. Se la tua idea di thriller è quella di inseguimenti in auto, esplosioni e dozzine di persone falciate da colpi di arma da fuoco, allora "House of Games" non è sicuramente il film che fa per te. Se invece ti piacciono e apprezzi i drammi psicologici e la suspense, allora guardalo.

VincVega  @  30/05/2017 13:41:13
   8 / 10
Grande esordio alla regia di Mamet, che dimostra ancora una volta tutta la sua abilità nel raccontare. Questa volta siamo nel mondo dei truffatori, ma soprattutto la pellicola è praticamente uno studio della psicologia umana. Più passano i minuti, più il film diventa intenso e dalle atmosfere thriller, la tensione si fa sempre più crescente. Ambiguo e carismatico Joe Mantegna, brava anche Lindsay Crouse, molto adeguata al ruolo. "La Casa dei Giochi" è una pellicola sorprendente, ingiustamente poco conosciuta, da vedere e rivedere per gustarsi meglio le tante sfaccettature e le piccole cose che forse in un primo momento non si sono notate.

ragefast  @  20/03/2015 00:14:26
   6½ / 10
Discreto film di Mamet, che già mi aveva colpito positivamente con "La formula", avente in comune con "La casa dei giochi" colpi di scena e altri elementi inaspettati, ma in misura più marcata e più intricata. Il ritmo crescente trova il culmine negli ultimi venti minuti circa, il tutto chiaramente supportato da buone prove soprattutto degli attori principali. Non un capolavoro assoluto, ma pur sempre consigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/01/2013 12:56:40
   8 / 10
Distaccata e impenetrabile, il personaggio di Margaret subisce un'evoluzione imprevedibile se consideriamo l'inizio del film. A contatto con un mondo sconosciuto diventa quasi un oggetto di studio del comportamento, al pari dei suoi stessi pazienti. E' la scoperta di un lato di sè stessa che lentamente emerge rimanendone invischiata. Quello che colpisce maggiormente non è tanto l'intreccio narrativo, ma lo studio dei personaggi fin dalle cose più piccole, i "tic" da cui puoi scoprire molti aspetti di colui o coloro che ti sono di fronte. Dialoghi a livelli di eccellenza e recitazione da applausi.

Febrisio  @  27/07/2011 14:01:35
   7½ / 10
Apparentemente il film di Mamet è parecchio semplice, ma riesce a nascondere più carte che man mano svelerà con corretto tempismo come qualsiasi buon giocatore di poker. La sceneggiatura scandirà un buon ritmo di colpi di scena, trucchetti e dialoghi. Pur rivelandosi abbastanza
prevedibile è decisamente interessante; la curiosità prevale incisivamente sia sulla protagonista che sullo spettatore, lasciando quell'alone che corrisponde alla realtà. Consigliato.

DarkRareMirko  @  11/07/2011 04:52:25
   9 / 10
Splendido film di Mamet (sceneggiatore de Gli intoccabili, Ronin, Hannibal, L'urlo dell'odio, Edmond) sul mondo dei giochi d'azzardo; forse eccessivo e poco credibile a tratti (un ottimo Mantegna per esempio ad un certo punto convince in modo poco credibile un William H. Macy - in veloce cameo - a dargli dei soldi in maniera poco chiara, sfruttando il tema del militarismo mi pare) è però indubbiamente sceneggiato e diretto perfettamente, come un meccanismo svizzero.

Ottimo il passare abilmente e di continuo da dramma a thriller a momenti più leggeri, brava Lindsay Crouse ad esprimere le caratteristiche di una donna sin troppo sicura e piena di sè; finale spiazzante.

Quasi un capolavoro; Mamet avrà ancora ottimi risultati registici nel sottovalutato Il colpo, con Gene Hackman.

JOKER1926  @  29/06/2011 17:20:07
   7 / 10
Dal titolo molto intrigante e curioso nasce il film di Mamet, "La casa dei giochi". La pellicola propone al pubblico una trama di buona fattura, ma gli sviluppi della stessa saranno saturi di colpi di scena e di sequenze davvero ben congeniate.
La pellicola del 1987 nasce in una confezione tecnica discreta, Mamet mostra subito i vari personaggi; dunque protagonista principale di questa storia una dottoressa che ormai stanca ed appesantita dalla "routine" lavorativa cerca di evadere e di provare sensazioni che, evidentemente, fino a quel momento, avevano rasentato l'insufficienza numerica.

"La casa dei giochi" lascia intravedere sin dall'inizio la propria essenza, si tratta dunque di un prodotto che calca scenari particolari, del gioco e delle truffe. Sorge fra tutte, ad esempio, nelle battute iniziali del film la scena della memorabile partita a poker. Spettatore catturato nel frangente, pienamente.
Come accennato i colpi di scena ci saranno, sceneggiatura buona, personaggi inoltre scanditi, sul piano psicologico, abbastanza bene. Forse, piccola pecca, la scena finale che forza un po' sulla personalità della protagonista. Prova comunque superata.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/01/2010 11:49:32
   8 / 10
Pellicola d’esordio per Mamet che rivela già in pieno le sue capacità analitiche. La trama fitta di illusioni e dialoghi che spesso incrociano la psicologia alla passione riescono a far brillare una sceneggiatura lucida, originale e ricca di suspense. Un film che tratta la voglia di scappare da una realtà monotona e grigia, che tratta la delusione e l’attitudine umana alla vendetta, anche spietata.
Ottimi gli interpreti.

bulldog  @  25/12/2009 15:50:50
   8 / 10
Un piccolo gioiello questo esordio di David Mamet in regia.

Davvero impeccabilie formalmente e con una sceneggiatura creata nei minimi dettagli.
La trama,il soggetto e i dialoghi son geometricamente perfetti,Joe Mantegna, e Lindsay Crouse(moglie del regista) assolutamente in stato di grazia.

Un Noir freudiano freddo e cinico.

benzo24  @  27/09/2007 20:25:39
   5½ / 10
un film che è invecchiato male.

francuccio  @  04/08/2007 23:45:57
   8 / 10
Splendida opera prima alla regia di Mamet, che costruisce un film dotato di un' impressionante perfezione formale e anche dei contenuti.
Accolto con successo a Venezia, " LA CASA DEI GIOCHI " diventa col passare dei minuti sempre meno convenzionale e sempre più interessante.
All'inizio sembra essere solo la storia di una psichiatra di successo, ligia al dovere e alla sua professione, ma in cerca di una valvola di sfogo, che incontra e si innamora di un affascinante e truffaldino diavolo tentatore, ma poi....
Bellissimo thriller psicologico, Mamet cerca di mettere in scena i lati oscuri e più reconditi della persona umana che, se stuzzicati, possono uscir fuori quasi inconsapevolmente.
Notevole prova della Crouse, moglie del regista.

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  08/03/2007 15:07:33
   7 / 10
niente male davvero, anche se palesemente inferiore a "la formula" (ignobile traduzione di spanish prisoner). Qui è tutto un po'scontato e prevedibile, e il finale brilla per non saper dove andare a parare. Da mamet è lecito aspettarsi di più.

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/07/2007 17.31.27
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  15/01/2007 01:56:39
   8 / 10
"House of games" è un meccanismo perfetto (e un film quasi perfetto) nella sua ascesa/discesa nelle spire della propria identificazione con il soggetto (in questo caso, il gioco) sconosciuto.
Lo sceneggiatore e drammaturgo Mamet esordisce con un'opera magistrale, anche se di recente si è (momentaneamente?) perso in opere convenzionali e di scarsa risonanza come "il colpo" e altri ancora.
Presentato alla mostra del cinema di Venezia, il film fu giustamente acclamato dalla critica che ne esaltò il gusto psicanalitico e sociologico, raffigurando una Lindsey Crouse (bravissima) ben diversa dallo stereotipo delle dark-ladies e fisiognomicamente vicinissima ai tratti di una "donna normale".
Proprio per questa ragione il personaggio di Margaret è ancor piu' intrigante: affronta il mondo delle truffe con reticenza, poi con interesse, sviluppando a poco a poco due contraddizioni dell'essere umano moderno: la morbosa attrazione per il "proibito" e il doppiogiochismo, ovvero l'opportuno bisogno di affrontare le nuove risorse a proprio vantaggio.
Ottima anche l'interpretazione di Mantegna, sorprendente e magnifico il finale.
Uno dei migliori post-noir degli ultimi vent'anni

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