la casa nel vento dei morti regia di Francesco Campanini, Francesco Barilli Italia 2012
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la casa nel vento dei morti (2012)

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locandina del film LA CASA NEL VENTO DEI MORTI

Titolo Originale: LA CASA NEL VENTO DEI MORTI

RegiaFrancesco Campanini, Francesco Barilli

InterpretiLuca Magri, Francesco Barilli, Nina Torresi, Sara Alzetta, Marco Iannitello

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2012
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 2012

•  Altri film di Francesco Campanini
•  Altri film di Francesco Barilli

Trama del film La casa nel vento dei morti

Le vicende di quattro disperati che, verso la fine degli anni '40, dopo aver compiuto una rapina in un ufficio postale, fuggono con il malloppo verso le montagne in cerca di rifugio. Durante la fuga sono costretti ad attraversare a piedi pianure, fiumi, boschi e località impervie. Pur nelle difficoltà, il loro piano di fuga procede come previsto, ma quando tutto sembra andare per il meglio la loro avventura si trasforma in un incubo da cui non riescono ad uscire.

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Voto Visitatori:   3,65 / 10 (13 voti)3,65Grafico
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Voti e commenti su La casa nel vento dei morti, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  06/11/2016 10:38:44
   4½ / 10
Un film che trova il suo (unico) punto di forza nell'aspetto tecnico,la regia di Francesco Campanini che riesce a sfruttare decentemente le location a disposizione e a donare una certa eleganza (a dispetto del basso budget) alla pellicola,abbastanza convincente anche la fotografia.
Lascia indifferenti invece la storia che dopo una prima parte decente e minimamente interessante si trasforma col passare dei minuti in una sorta di "Non aprite quella porta"..... andando così a perdere d'interesse.
Dialoghi mediocri,situazioni poco approfondite e una recitazione pessima non aiutano a seguire un film che già dopo la prima metà ha praticamente perso ogni motivo d'esistere.....
Uno dei pochi casi di film indipendente dove a convincere è l'aspetto tecnico,mentre la storia lascia molto a desiderare,una visione gli si può anche concedere,ma non è nulla di memorabile.

catisidoro  @  09/06/2016 10:51:16
   1 / 10
peccato non si possa mettere -100 troppo buoni i commenti precedenti... questo film e' veramente.. UNA CACATA PAZZESCA!!!! di decente poteva esservi l'idea di fondo ladri in fuga cadono vittima di 4 donne pazze furiose, la recitazione fa schifo, recitano meglio i miei gatti!! scherzi a parte se questi sono attori allora lo sono anch'io e i miei amici... se facessimo un film non sarebbe peggio di questo!. il film e' forse peggio di Alex l'ariete altra ****** pazzesca .. PORCA ******* CHE CESSO DI FILM DA EVITARE COME LA PESTE!!!!!
bbona la morettona che si tromba il tipo nel filmato e caruccia la pazzerella che il trombetta di turno s'ingroppa nella casa, ma finisce ammazzata troppo presto.

TheLory  @  14/02/2015 17:18:33
   3 / 10
Ah, ma non è lercio?

Jolly Roger  @  10/01/2015 15:43:25
   6 / 10
---------------- Abbastanza spoileroso!!!!!!!!!! -----------------

Anche in Italia abbiamo i nostri Rednecks!

Nello specifico, trattasi di una famigliola di campagna, che abita in una casa sperduta nelle colline del parmense. Famiglia di sole donne, perché i loro uomini sono stati portati via (nel senso di uccisi) dalla guerra; infatti il film è ambientato nel 1947, due anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Che fare quindi? Senza uomini e rimaste sole in campagna, le povere donnine han dovuto organizzarsi in qualche modo per non morir di fame. Un modo tutto particolare…

Dopo dei titoli iniziali che sono però dei titoli di coda (peraltro l'assurdo è che contengono immagini del film ancora da vedere), comincia una sceneggiatura molto semplice, ma efficace: 4 uomini hanno appena compiuto una rapina ricavandone un grosso malloppo. L'inizio è un po' comico: i 4 sono in macchina, alla guida c'è il signor Eurigio….che è l'unico fra loro che è stato colpito gravemente da un proiettile nella sparatoria - ma gli altri lo incitano a guidare lo stesso. Ma non possono guidare loro? Forse non hanno la patente?!
Bello anche l'incitamento con cui lo pseudo capo Attilio sprona Eurigio a non morire e a continuare la fuga a piedi con loro: "pensa a tutte quelle belle pu.tta.ne che ci aspettano!"
Abbandonata la macchina e rimasti in 3 (cioè "finito" Eurigio, non più idoneo alla fuga) essi scappano attraverso i poco frequentati sentieri che si snodano sui colli emiliani. Attilio, il capo banda, sembra davvero Pippo Inzaghi. Nel film è una specie di dandy, lavorava come attore cinematografico ma ormai si è bruciato la carriera, avendo recitato in alcuni film di propaganda fascista prima della guerra. Ugo invece è un vecchietto un po' schizzato di testa, si inca.zza sempre per ogni cosa. E' uscito di carcere dopo 15 anni per aver ucciso la moglie. Cicillo, il tezo della banda, è un giovane fifone, la sua funzionalità all'interno della trama è quella di essere carne da macello.

Dopo aver vagato per un paio di giorni nei boschi, si imbatteranno nella "CASA nel vento dei morti" e nelle 4 simpatiche donnine che la abitano: la madre Benigna, le figlie Agnese e Luigina (quest'ultima non parla perché in guerra qualcuno le ha strappato la lingua), ma soprattutto la mitica Zia Ines: una vecchietta che "ha avuto un colpo" e da allora sta seduta su una sedia a fare versi, non parla e per mangiare la zuppa deve essere imboccata.
Sarà lei la vera sorpresona!

Devo discostarmi da molti pareri che ho letto in precedenza, perché ho gradito questo film, ma sono di parte, dato che mi piace moltissimo il sottogenere dei Rednecks horror. L'ambientazione dei colli emiliani non ha niente di che da invidiare al Texas come location per un horrorino. Non ho trovato male nemmeno le recitazioni. Questo tipo di horror non è semplice da recitare, soprattutto nel panorama cinematografico italiano, dove simili personaggi - così fuori dalle righe - non esistono: perciò, quando li vediamo sullo schermo, essi ci creano un certo effetto straniante che non è per forza dovuto alla loro scarsa recitazione, ma alla nostra poca abitudine a inserirli in un contesto italiano e quindi a trovarli credibili. A ciò si aggiunge, spesso, una malcelata antipatia e un certo fastidio nel vedere noi stessi che imitiamo o inseguiamo formule horror tipicamente estere, alla Non Aprite Quella Porta, con tanto di famiglie schizzate, final girls (o men) e cenette deliranti varie.
Io vado un po' controcorrente e dico onore a questi ragazzi, che tentano di portare qualcosa di nuovo da noi (intendo "nuovo" per noi, non certo per l'estero dove il cinema horror è incomparabilmente più avanti). Magari si "svecchia" un po' la situazione. Solo la colonna sonora ho gradito poco perché stride un po' col resto, è un po' retrò, mi ha ricordato l'horror anni 80.

In conclusione, ritengo migliore un film semplice e a tratti sgangherato come questo, ma originale nel panorama italiano, piuttosto che altri film come Tulpa, che inseguono anacronisticamente il passato finendo però col riproporlo privo della sua vecchia anima.

8 risposte al commento
Ultima risposta 13/01/2015 17.56.09
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Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  18/02/2014 12:01:38
   5 / 10
Che spasso le recensioni che mi hanno preceduto....voglio rivoltare tutto e guardare non i numerosi difetti (giustamente) evidenziati ma i (pochissimi) pregi di questa pellicola :
1) le suggestive atmosfere ed ambientazioni, sia esterne che interne (casolare)
2) la bellissima fotografia
3) il soggetto in sè non è affatto male
4) tutto sommato non mi è dispiaciuta la colonna sonora

Stop

PS : rispetto al somigliante protagonista recita molto meglio Pippo inzaghi negli spot pubblicitari.

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  02/11/2013 00:45:29
   6½ / 10
Io non l'ho trovato così "accio" come tanti altri che l'hanno visto (chi non l'ha visto e si fida della "massa" per dare il voto non lo considero neppure). Ebbene sì: non sono nè un parente del regista nè un amico di qualcuno del cast, ma, pur con le cadute nel grottesco "amatoriale" evidenziate dai molti, pur con le recitazioni assai flebili (ma non per tutti gli attori), pur con difetti dovuti alla lungaggine, ai dialoghi, alla costruzione, questa pellicola tutto sommato si è fatta vedere.
Non mi sono addormentato con la costruzione narrativa dell'antefatto, sebbene di una lunghezza spasmodica, non mi è dispiaciuto lo snodo horror.
Insomma, definirei questo film un approccio "casalingo", ingenuo ed alquanto goffo verso lidi del cinema dell'orrore, che resta sì una bizzarra costruzione grezza e casereccia, ma che proprio per questo suo tratto trash in ogni caso si lascia guardare.
Sarà l'immedesimazione nello sconclusionato protagonista, impacciato "capo" dell'improbabile trio pseudo-criminale, sarà il magnetismo delle giovani donne della casa.... ma in ogni caso io non boccio il film! E anzi lo metto anche più che sufficiente!
... non linciatemi

Odoacre71  @  18/10/2013 18:14:23
   1 / 10
La mia ammirazione per chi è riuscito a guardarlo fino alla fine. E' un qualche cosa che non si riesce nemmeno a descrivere, bisogna guardare con i propri occhi questo aborto mancato, che mal recitato è un eufemismo (della storia non parlo perchè dopo 2 minuti ho spento, ma anche per quella mi fido, deve fare proprio schifo).
Ho sprecato già più tempo a commentarlo che a guardarlo. assurdo. stop

xanter  @  03/09/2013 23:25:46
   4 / 10
Recitazione degna di un porno amatoriale di scarsa qualità e pessima regia fanno di questo film uno dei peggiori horror degli ultimi anni. La sceneggiatura, con qualche ritocco, avrebbe potuto essere anche interessante, l'unica cosa che si salva è una discreta fotografia ma sinceramente non basta.

topsecret  @  20/08/2013 17:54:21
   3 / 10
Una immane tristezza assale lo spettatore alla fine della visione di questo film, certo di aver sprecato quasi un'ora e mezza della propria vita dietro questo ammasso nauseabondo di piattume inconsistente ed inconcludente che trae ispirazione da pellicole come FRONTIERS e che nulla ha da proporre al panorama giallo-thriller-horror (non si sa bene cosa) nostrano.
La storia è risibile e non arriva mai al dunque, perdendosi in faccende noiose e poco incisive sotto il profilo della tensione, il cast presenta poche potenzialità e non lascia il segno, non aiutato da una regia debole e senza spinta emozionale e la lentezza del ritmo non aiuta chi ha la sfortuna di assistere alla storia nel trovare un minimo di interesse che possa destarlo dal torpore dei primi noiosi 50 minuti.
Definirlo un horror è un insulto al genere, perciò va evitato con cura.

sandrone65  @  03/05/2013 20:33:41
   3 / 10
Un film veramente brutto, completamente inutile, a partire dall'inesplicabile titolo che non significa un bel niente, per arrivare ad una delle sceneggiature più malfatte degli ultimi tempi. I dialoghi sono stupidi e costantemente volgari, alcune scene di sesso seppur non esplicite (Deo Gratias!!!) riescono ad imbruttire il già squallido contesto. L'interminabile camminata di questi tre improbabili malviventi, tra litigate ed incomprensibili ammazzamenti ci conduce alla fine nella casa delle pazzoidi che imbastiscono una sconclusionata sequenza di torture... ed il film finisce tra le risate sgangherate del protagonista, che probabilmente pensa agli spettatori in sala che guardano il film, almeno quelli che hanno avuto il fegato di arrivare fino in fondo.
Unica nota passabile la colonna sonora, che riprende motivi ed atmosfere degli anni 40... insomma però a fare un collage di canzoni degli anni 40 ci riesce anche il giardiniere del mio condominio...
Certi sceneggiatori e registi se cambiassero mestiere farebbero un grosso favore a se stessi ma soprattutto ai malcapitati spettatori...

statididiso  @  02/05/2013 01:10:14
   3 / 10
Settanta minuti di nulla, ma non è che dopo il film prende una piega diversa... Situazioni trite e ritrite, raccontate per giunta con poco mordente... Sceneggiatura e recitazione ai minimi termini... Per non parlare poi del titolo...

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/07/2014 14.25.38
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-Uskebasi-  @  13/05/2012 14:30:30
   3 / 10
C'è questo Luca Magri (un incrocio tra Inzaghi, Neri Marcorè e una mietitrebbia), che dà veramente fastidio. Sarà per quella voce impostata, per quei denti, o molto più probabilmente perché è lo sceneggiatore di questo aborto di film, ritagliandosi addirittura la parte principale di presunto belloccio leader carismatico ed intelligente del gruppo. Sceneggiatore poi orgoglioso, e lo annuncia senza vergogna in quelli che sono, senza la benché minima ombra di dubbio, i titoli di testa più brutti della storia del cinema, anzi non del Cinema, ma della Storia; roba che nemmeno la mia mamma per i filmati paesani potrebbe fare peggio. Comunque, dopo questi titoli, ci sono 70 minuti di niente, ma niente niente eh, per arrivare poi alla casa nel vento dei morti, e sottolinerei nel vento... e pure dei morti. Qua non voglio nemmeno commentare, se non ribadire da chi ha già scritto in precedenza, la forzatura delle recitazioni, soprattutto della madre, che culminano nelle risate. Ma passiamo ai titoli di coda, forse ancor più brutti di quelli di testa, che iniziano con quella scritta che appare e scompare sopra la risata credibilissima del buon Magri. La scritta è il titolo che vale la pena ripetere: LA CASA NEL VENTO DEI MORTI. Appare e scompare, elettrica, come chissà che cosa fosse, come se il film fosse un capolavoro, come fosse un finale epocale. Appare, scompare e ricompare anche lei senza nessuna vergogna, senza nessuna umiltà e senza nessun rispetto verso quegli unici 2 spettatori che non hanno abbandonato la sala.
Guardare il mio gatto che si lava il viso è molto più interessante.

speXia  @  11/05/2012 20:20:01
   4½ / 10
ATTENZIONE: VARI MINI-SPOLIER

Tralasciamo il poco attraente titolone che ricorda tanto quegli horror anni '70/'80 come La Casa Dalle Finestre Che Ridono, La Casa Con La Scala Nel Buio, La Casa Degli Orrori Nel Parco, La Casa Sulla Collina Di Paglia, ecc. ecc.

Tralasciamo la trama, che puzza un po' di Massacro Texano con Motosega di qua (la famiglia di pazzi assassini), un po' di Uccelli Morti di là (rapina in banca, casa orrorifica, ambientazione nel passato).

Tralasciamo i dialoghi stupidotti e volgari, che a volte sfiorano, volontariamente (ma fastidiosamente), il comico.

Tralasciamo le pochissime torture che neanche vengono inquadrate, le forzatissime e ridicole risate cattive della madre schizzata, le apparizioni di persone morte messe lì alla pene di canide.

Tralasciamo tutti i difetti e concentramoci su ciò che veramente è il disastro: la sceneggiatura.

Il film inizia, come già dissi prima, à la Dead Birds: ci sono questi uomini (uno dei quali va per boschi e montagne con una giacchettina tutta elegante) che fanno una rapina in banca, devono fuggire e trovano una casa. Sì, vabbè, poi nella casa ci saranno i pazzi omicidi, ma quello, negli horror, è di routine. Durante il viaggio, inoltre, verranno fuori tutti gli aspetti più nascosti della personalità dei tre protagonisti. Bene, il problema qual'è? Semplicemente, in un'ora e venti di film, la prima ora consiste nel viaggio, e nei venti minuti finali i protagonisti arrivano nella casa. E, dio mio, che sollievo vedere che non c'erano bimbi demoniaci sotto i letti, e niente mostri che scorrazzano per il prato intorno all'abitazione. Passata la gioia per il fatto che il film non plagia Dead Birds, arriva subito un altra buona notizia: escluse apparizioni spettrali/oniriche che con la trama non c'azzecavano niente, finalmente inizia il lato horror del film!
Peccato solamente che:
1- La Casa Nel blablabla, che dal titolo pareva una ghost story (e un protagonista accenna anche al fatto che il vento che soffia sulla casa è dovuto agli spiriti), si rivela il più banale dei torture movie, con pochissime scene splatter e neanche tanto originali. E dire che, per l'ambientazione storica, c'erano le basi per una storia di fantasmi curiosa e intrigante.
2- in quei venti minutini, che pur essendo pochi, potevano anche essere sfruttati per mettere in scena qualcosa di originale e/o spaventoso, i protagonisti subiscono torture che neanche vengono inquadrate e il tutto viene smorzato da un finale brutto e prevedibile.

Del film si salvano solo le bellissime location, l'ottima fotografia e una discreta colonna sonora.
La recitazione non sempre convince. Pessima, come già accennato prima, l'attrice della madre assassina, che tenta di essere schizofrenica/terrificante/crudele con risate malefiche ed espressioni facciali ai limiti dell'assurdo e del forzato.

Peccato, perchè più che il vento dei morti, mi interessava vedere se sul cinema horror italiano potesse soffiare un po' di fresca brezza.

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