la cena di natale (2016)

I protagonisti del precedente " Io che amo solo te " devono affrontare la grande cena di Natale con tutta la famiglia allargata .... Dopo il buon successo del libro precedente e del film annesso , Luca Bianchini ne scrive il seguito ed immediatamente Marco Ponti lo trasforma in pellicola . Il cast è praticamente identico , solo con l' aggiunta di un paio di personaggi che arricchiscono la coralità del racconto . Certo , quasi tutti i protagonisti rimagono semplici macchiette , personaggi esagerati nei modi e nell' agire , destinati solamente a garantire un po' d' ilarità al pubblico . Sì , perchè alla fin fine il tutto sembra un tentativo di ibridare la commedia sofisticata alla Ozpetek ( impossibile non pensare a " Mine vaganti " ) con il classico cinepanettone vanziniano , solo un po' meno becero . Il cast è sempre azzeccato e risulta ancora simpatico ( con menzione per il trio Antonella Attili , Maria Pia Calzone e Michele Placido ) ma la ricetta ha perso la freschezza e l' originalità primigenia . Il tutto poi è impastato con i soliti motivi buonisti e politicamente corretti , quasi obbligatori nel Cinema nostrano , ma che alla lunga cominciano a dare fastidio ( e persino ad essere controproducenti ) . Nonostante mantenga il fascino di tante locations pugliesi ( Polignano a Mare su tutte ) , sicuramente è un buon gradino sotto al capitolo precedente ; penso proprio che gli darò solo 5 ....

Un sequel inutile, non solo perchè inconcludente ma anche, e soprattutto, perchè poco interessante, poco dinamico e poco simpatico, dove dialoghi e scenette non suscitano nessuna grande ilarità nè sentita partecipazione.
Cast ordinario nelle interpretazioni, ritmo narrativo altalenante, regia piatta e storia senza originalità che non strappa nè sorrisi nè consensi positivi.

******* che filmetto noioso. Veramente un brutto spettacolo. Non mi sento di dire altro. Sembra che gli attori, alcuni pure bravini, come i due ragazzi scamarcio e chiatti, abbiano fatto per questo filmetto peggiore di un telefilm un corso per peggiorare. Loro due sono sempre stati simpatici e accettabili, altrimenti darei tre e mezzo. Basta

Continuazione de "Io che amo solo te" (che già non mi era piaciuto) con lo stesso cast con aggiunta la presenza della zia Veronica Pivetti. La trama non esiste, non si porta a termine nessuna delle storie raccontate, i dialoghi sono sconcertanti, la banalità divampa...mi dite come si può dare un voto superiore al mio?

SPOILER

Commedia insignificante, di quelle che noi italiane sforniamo con frequenza

La bellissima cittadina pugliese, la serenità dell'atmosfera e dei personaggi, non sorreggono una pellicola del tutto priva di una storia; piatta, monotona e scontatissima, assai lontana dal bellissimo precedente capitolo.

il primo capitolo l'ho trovato più simpatico, questo è un po' più patetico, scontato, seppur si prova a svegliarlo con qualche figura nuova (la zia). Sempre bella l'ambientazione, mi è venuta voglia di girare per bene la Puglia :)

Prevedibile e pieno di stereotipi. Noioso e inconcludente.
Dialoghi orribili. Riprese scolastiche e recitazione robotica.
Per farvi capire meglio una puntata di don matteo è di gran lunga superiore

SPOILER