la chiave di casa (1956)

Esilarante atto unico con un Eduardo sugli scudi e autore di gustose scenette, impegnato in duetti davvero ben congeniati.
Il finale amaro e beffardo è una degna conclusione che impreziosisce ancora di più le innate ed indiscusse capacità interpretative del compianto maestro napoletano.

divertentissima e al contempo amarissima vicenda. in soli trenta minuti eduardo offre allo spettatore un saggio della prorpia bravura e della sua ecletticità.
una dei temi più abusati in campo artistico, rappresentato però in maniera decisamente originale!

Il più bello dei sei atti unici in bianco e nero.
Paradossalmente non è stato scritto da Eduardo, bensì un atto unico del 1931 di Carlo Mauro, eppure sembra partorito proprio dalla geniale verve teatrale dell'autore napoletano: non fosse altro per la storia comica che nel finale ha una brusca e amarissima virata verso il dramma di una beffa che quasi ti toglie il respiro, grazie anche alla grandiosa interpretazione (ma questo è scontato) di Eduardo.