1943. Cesira, si rifugia in campagna per sfuggire ai bombardamenti di Roma assieme a sua figlia Rosetta; mentre torna a Roma viene aggredita e violentata, con la figlia...
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Un film che è Storia del Nostro Cinema, sorretto da una Loren straordinaria e dalla vicenda raccontata, peraltro in un contesto storico tremendamente drammatico.
De Sica dopo ladri di biciclette,Sciuscia,miracolo a milano,Umberto D e l'oro di Napoli conclude la sua fase neorealista con La Ciociara, tratto dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia. Il film fù prodotto da Carlo Ponti, marito della Loren che ebbe l'idea di commissionare il film a De Sica, che grazie alla sceneggiatura di Zavattini, geniale sceneggiatore costruisce un affresco di fine guerra che narra le traversie di Cesira e Rosetta. Sophia Loren buca letteralmente lo schermo, bella, forte e mai piegata, riesce sempre ad avere la forza per reagire alle avversità. Il film mostra anche criticamente la società italiana fascista, prona comunque alla propaganda, anche se Cesira disprezza i repubblichini, codardi e prepotenti. Il fuggire in campagna a Fondi per sfuggire ai bombardamenti mostrerà alla donna che la realtà della campagna non è tutta rose e fiori. Il cast annovera anche JeanPaul Belmondo, oltre alla giovane Eleonora Brown. Il bianco e nero da forza a tutto l'insieme, con un finale duro ma non fatalista, perchè dopo la violenza sessuale madre e figlia si ritrovano, confidando come sempre in loro stesse. In un epoca in cui le donne, spesso sole dovevano continuamente lottare contro la prevaricazione e violenza maschile. Film eccezionale, che ha vinto tutto quello che poteva vincere, oscar per la Loren, veramente in parte, palma d'oro a Cannes, nastro d'argento, e anche David di Donatello sempre per la Loren.
Film che ha fatto la storia, superba la Loren, grande anche Belmondo nella sua parte centrale. La bambina invece non ha convinto del tutto, ma lo spaccato di storia e di vita misera che viene rappresentato è effettivamente da cineteca. Film molto triste e crudo.
Avvicinato a questa famosa pellicola per curiosità, sono rimasto inaspettatamente sorpreso da Sophia Loren poiché non mi aspettavo un'interpretazione così convincente e naturale…, devo ricredermi seriamente sul suo conto. Espressiva ed efficace soprattutto nella seconda parte dove anche la storia si fa più drammatica e psicologicamente violenta. Complimenti!
Nulla da dire sul film che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine senza annoiare nemmeno un momento. Unico appunto, certe battute in dialetto romano (o quello che è) non riuscivo a capirle!
Il Film che lanciò la Loren a livello internazionale. A Sophia Loren era in origine destinato il ruolo di Rosetta, mentre per Cesira era stata convocata Anna Magnani, che preferì rinunciare quando seppe di dover interpretare la parte della madre di Sophia. Uno degli ultimi grandi film di De Sica
Altra icona immortale della filmografia italiana, nonchè della filmografia del grande Vittorio De Sica... Straordinaria Sophia Loren, non c'è bisogno di dirlo, in un interpretazione a dir poco superba, piena di spontaneità e naturalezza come oggi non si vede più.... Sceneggiatura struggente che evidenzia i disagi di una giovane vedova rimasta sola con la giovane figlioletta di 13 anni, in un Italia ormai stanca e logorata da una guerra ormai prossima alla fine, alla ricerca di una costante forza interiore necessaria ad affrontare le avversità senza demoralizzare la figlia vittima di un epoca oscura e priva di libertà e benessere. Uno spaccato di vita quotidiana nel periodo della seconda guerra mondiale che porterà ad un finale devastante ed emotivamente sconvolgente. Grande regia e grande montaggio.....il cinema di cui possiamo andar fieri e che mai sarà dimenticato.....
Importante opera del Cinema italiano con una Loren straordinaria ed emozionante. Il dramma dell'Italia rurale durante il secondo conflitto mondiale...non si parla di guerra ma di una società piegata ed un dramma famigliare e personale. L'ho visto abbastanza tempo fa, devo dire che non è un tipo di film che mi fa impazzire ma è un film che bisogna vedere almeno una volta nella vita perché è il nostro passato.
Uno dei film più conosciuti di De Sica e uno dei più difficili da giudicare. L'ambientazione e l'evolversi drammatico è da manuale, la violenza insopportabile dello stupro di madre e figlia è un pugno allo stomaco eppure qualcosa non mi è mai tornato. I motivi (assolutamente sindacabili): - Il tutto è troppo programmatico anche se girato con classe da un Autore vero come De Sica - La Loren è un monumento alla bellezza, ma la sua recitazione non mi ha mai davvero trasportato.
Di positivo senza dubbio il coraggio di girare un film del genere all'epoca.
Comunque da vedere, ma i capolavori di De Sica sono altri.
Gran bel film, non credo si possa aggiungere altro a quanto già detto in ormai 50 di commenti positivi. Appunto 50 anni e si lascia guardare senza affetto o accondiscendenza verso il passato, semplicemente si guarda un gran bel film, perché ha una bella storia, una protagonista mozzafiato e tanti personaggi, di piccole dimensioni come accade nella vita normale. Dietro, invece, c'è uno sfondo difficile come può esserlo quello di una guerra, che volente o meno tocca tutti e tira fuori il peggio da ognuno, veramente meschine alcune macchiette, ma molto gradevole il complesso. Un punto in più lo prende perché ha 50 anni... meritato e non concesso :)
Chi conosce il libro di Moravia dev'essersi trovato coinvolto nel solito arduo raffronto tra letteratura e cinema, io ho visto "La ciociara" senza questo fardello mentale. Forse non è un capolavoro, ma alcune opere non possono elevarvisi, sono nate per essere doni democratici. Il film è Cesira: carnale, concreta, profondamente calata nella realtà, quasi un prolungamento della terra. Un personaggio femminile per me indimenticabile in quel rivendicare la "donna" oltre la "madre", ma ancor più in quel suo viscerale desiderio di libertà ("io non ce l'ho de padroni" ). L'indole indipendente e tutt'altro che remissiva della protagonista corrobora la duplice valenza dello stupro: disprezzo del singolo ma anche insulto alla Vita stessa. In un documentario sulle cosiddette "marocchinate" visto di recente una vecchia testimone affermava che "la vita non era legittima". Le figure maschili dal canto loro sono veri e propri simboli, talora dell'orrore, talora della speranza. A parte Giovanni, è soprattutto Michele la fiaccola nel buio. L'unico riscatto della ciociara e di sua figlia è riceverne e tramandarne il retaggio.
Riporto solo alcune frasi di Anna Magnani in merito al romanzo di Moravia che fa capire di cosa parliamo: "...La Ciociara non è fantasia! Parla de gente vera, de esperienze crudeli! Parla de creature che se devono nasconne nelle grotte pe' sfuggì alle bombe ed alla baionette, che devono vive nel terore, che morono de fame...". Questa è la Ciociara di De Sica con una grandissima Loren che spiegò così alla giovanissima attrice Brown (Rosetta) che cos'era in pratica lo stupro: "Ti picchiano, sono cattivi, ti danno un calcio sulla pancia". Purtroppo oggi non c'è bisogno di spiegare queste atrocità!
Film straordinario, per quello che ho potuto vedere fin'ora di Vittorio De SIca, è il film meno bello, ma a livello cinematografico italiano, è un cult. Drammatico come pochi, il racconto di una parte di storia Italiana, ricca di drammi e piena di confusione, con la storia di due donne in mezzo al caos. Con una prova strabiliante, ben calata nel proprio ruolo e soprattutto convincente, (diciamo pure, a livello attori, gira tutto intorno a lei) Sophia Loren realizza un interpretazione fantastica, semplicemente da Oscar, non ho visti molti altri film con la Loren, ma la sua carriera passando solo da questo Film, è marchiata per sempre. La scena dello stupro e devastante, per di più girata in una chiesa, con le due attrici prede senza scampo dei loro carnefici, molto forte e cattiva. Questi sono film straordinari, e ne dobbiamo essere fieri noi italiani, raccontano una parte della nostra storia, affiancata da grandissimi registi (in questo caso V. De Sica) e da grandissimi attori. Da vedere.
Al di là dell'enorme popolarità di cui gode e della splendida interpretazione della Loren, "La ciociara" non è tra i capolavori di De Sica ma resta "solamente" un buon film. Il mio voto è di devozione, nei confronti del regista e soprattutto della performance straordinaria dell'attrice, sicuramente la sua prova più sofferta. De Sica commette diversi errori nel raccontare queste pagine Moraviane, ma resta impressa comunque una forte dose di autenticità. Tra i comprimari, il migliore è soprattutto Salvatori: la sua vitalità contrasta con i toni drammatici della vicenda, e forse per questo il suo personaggio è davvero memorabile
Capolavoro assoluto di quel maestro sommo che fu De Sica. Il viaggio delle due donne rappresenta il viaggio della vita, e in tempo di guerra, il crescere avviene solo attraverso i traumi subiti da un momento all'altro, e non per gradi come dovrebbe essere. La Loren grandissima e commovente. Il finale: un tocco di sublime poesia.
Qui la Loren si consacra definitavemente come attrice, fino ad allora consacrata solo nelle commedie all'italiana dimostra anche di avere stoffa anche in altri ambiti.
Celeberrimo cult italiano, vincitore di un premo Oscar per la migliore attrice protagonista, ovvero la grande Sophia Loren. Il film di Vittorio de Sica risulta ancora molto attuale e coinvolgente, la storia è cruda e il finale ti lascia senza speranze, proprio perchè ti fa capire come la guerra ha segnato non solo i soldati in guerra, ma anche le vite circostanti come quelle di Cesira e Rosetta che pur non avendo combattutto, rimarranno segnate per sempre a causa dei tragici eventi accaduti, in particolare quello di uno stupro di massa ai danni sia della madre che della figlia di soli 13 anni. Forse la prima parte dura un pò troppo, ma resta comunque uno dei più grandi capolavori del cinema italiano.
Da quanto e come ne ho sentito parlare, mi aspettavo, sinceramente, molto di più. Il film offre sì un quadro curato del sud Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, ma il tutto è retto da una storia, a mio parere, noiosa e povera. Non proprio il mio genere.
Ambientato in un importante, cruciale momento per l'Italia, ovvero nella seconda guerra mondiale, il film Vittorio De Sica è un quadro della drammaticità, della confusione che albergava in quel periodo nella nostra penisola, a riempire la scena due donne, madre e figlia, il loro viaggio da Roma verso il Sud fra bombe e miseria, fra gente di ogni tipo con un unico e irrimediabile punto di "contatto": la guerra…
"La Ciociara" poi è anche la massima e meritata consacrazione di una grandiosa Sophia Loren nei panni di una donna consunta dal tempo principale e determinante perno del progetto della regia, le sue sofferenze, le sue parole dure e determinate un po' idealizzano quel prototipo di donna della guerra che fra fame e poche speranza deve creare giocoforza il suo futuro, per la sua famiglia rappresentata dall'unica figlia Rosetta.
Vittorio de Sica alla regia risulta essere praticamente perfetto proponendo un cast di grandissimo livello, ma non solo. Infatti a sublimare le immagini e quindi tutte le emozioni visive troviamo una fotografia fantastica, perfetta, asciutta, alcune sequenze grazie dunque a questo splendido lavoro saranno indimenticabili e "circoscritte" nella loro essenzialità visiva, grande lavoro di de Sica. La sceneggiatura sicuramente buona, molto lineare e ovviamente, nel complesso, da notare una narrazione efficacemente schematica colma di emozioni e di tensione. "La Ciociara" vive il suo migliore momento nella parte finale a cavallo dello stupro (amalgamato in modo incredibile con uno scenario suggestivo e nel contesto macabro) all' epilogo finale solenne nella sua drammaticità, cinico nella sua massima rappresentazione realistica. Questi erano i film che hanno guidato l'Italia Cinematografica verso l'alto spopolando e conquistando premi su premi ed esportando all'estero lo spaccato suggestivo e forte di una Nazione, l'Italia!
Veramente troppo lento e dalla sceneggiatura abbastanza scarna. Il film prende un significato solamente negli ultimi 20 minuti, mentre tutto il resto è solamente una prova di ottima regia da parte di De Sica e di buone interpretazioni, anche se un premio oscar alla Loren mi sembra a dir poco eccessivo.
Quando avevamo grandi registi e grandi attori...La Ciociara è un film stupendo, crudo. Sophia Loren, oltre che stupenda, è eccezionale, un'attrice come non ce ne sono più (e infatti ha meritato l'Oscar, quando questo ancora valeva qualcosa). Che dire? Guardatelo e ammiratelo.
Sophia Loren in passato non mi ha mai fatto una grande impressione come attrice (e come bellezza), ma in questo dramma di De Sica la diva nostrana sforna una prova davvero maiuscola, risultando convincente e ben calata nel ruolo; molto bene anche la Brown. La storia tutto sommato è abbastanza godibile, anche se non è in possesso di grande ritmo narrativo, ma personalmente non ha suscitato emozioni importanti.
Ottimo e famosissimo film di De Sica, sceneggiato da Zavattini da un grande romanzo di Moravia ed interpretato da una Sophia Loren al suo meglio, grande interpretazione che giustamente le valse un Oscar ed 1 David di Donatello.
Ottimo anche Jean-Paul Belmondo e Renato Salvatori - che nel finale canta pure - (grandissimi nomi sia nel cast che nella crew quindi); ne esiste anche un omonimo ed introvabile remake di Dino Risi, sempre con la Loren, che a quanto sappia ha avuto solamente un passaggio televisivo su Mediaset.
Drammaticissima la famosa sequenza dello stupro anche se non mostra nulla di esplicito; forse il fatto che sia ambientata in una chiesa diroccata ne amplifica i significati.
In questo mondo non si può nemmeno riuscire a restare innocenti (notare tra l'altro la comprensibile metamorfosi della bambina dopo il dramma); un film importantissimo.
Un bellissimo film da vedere a prescindere. Crudo e realistico nel descrivere il dramma della guerra e dei piccoli centri periferici che non sapevano più a che santo votarsi per sopravvivere. Lenta e descrittiva la prima parte, decisamente più spedita e tragica la seconda. Su tutto svetta una grandissima Loren e la sensibilità della regia di De Sica.
Grande classico del nostro cinema.Non paragonabile ai capolavori neorealistici del maestro,ma alcune sequenze sono di notevole spessore.Oscar e Palma d'oro per la Loren,che si abbandona al ruolo con una intensita' che raramente troveremo nei suoi lavori successivi.
Beh, sarà scontato dirlo, ma sono QUESTI i film di cui dobbiamo andare fieri!!! Grande Vittorio De Sica, hai fatto un film impeccabile! Sono proprio contento di averlo visto (per fortuna Rai 3 esiste). Un film spietato, grandioso, dove i personaggi sono veri e indimenticabili, tutti tratteggiati alla perfezione, e sono proprio loro a rappresentare una parte della storia italiana triste, grigia e angosciante. Sceneggiatura maestrale, Vittorio rappresenta senza essere di parte la politica di allora e la guerra (dal punto di vista di contadini, studiosi e commercianti, quindi tutti avevano una loro idea a proposito). Trasuda tristezza in ogni suo angolo. Poi c’è da sottolineare la straordinaria prova di Sophia Loren, veramente grandiosa, ma non di meno sono sua figlia Rosetta e tutti gli altri comprimari. Ci sono scene che non si possono scordare qui. Da vedere assolutamente.
A mio parere inferiore, e non poco, a "Ladri di biciclette" e "Umberto D", veri capolavori del maestro De Sica. Buon film che si basa in gran parte sulla buona prova della Loren. Bravi anche tutti gli altri. Un classico del cinema italiano che merita sicuramente una visione.
Un film particolarmente connesso alla dicotomia preesistente e sottintesa alla storia narrata da Alberto Moravia e scandita dall'umana mano direttiva del grande regista Vittorio De Sica.Quella ad essere ripresa è una dimensione puramente e dolcemente terrena (assolutamente non provinciale e fin troppo comoda) intertestualizzata storicamente ed ideologicamente in tutte le sue diversità e contraddizioni sociali e metropolitiche (amore/odio, vecchiezza/giovinezza, apparente amicizia/ira, idealismo/convenzionalismo, servilismo/libertà).La candida ed alborea figura del sensibile e visionario Michele ( personaggio volutamente contraltante la mesta scenografia epocale circostantegli) è il sogno da parte di pochi uomini del suo tempo ( compreso De Sica) di una possibile rinascita dalla disgregazione della propria coscienza, oltre che nazionale, anche, e soprattutto, individuale, per cui, come dice un capitano tedesco, si possa adorare il "culto della verità" e ritrovare i valori e diritti personali e civili perduti.Ma, sempre secondo l'errato modo del pensiero pseudo-"filosofico" del soldato tedesco, la guerra è un'esperienza sillogistica intera, che purtroppo inerisce il complesso consorzio umano sotto ogni sua visione e triste aspettativa ( una madre pronta ad offrire il seme latteo del suo ventre precedentemente conservato per un figlio, un amore mai compreso ed assaporato nella sua pienezza).L'alfabeto dei sentimenti della collocazione recettiva dell'essere , non appena subita l'opera di assimilazione, diventa alquanto impossibile da decifrare ed arrestare.Il periodo più buio e straziante per l'uomo nel corso dei secoli.
Valido film di De Sica ma non il suo migliore, uno spaccato di vita vera, un neorealismo che sa essere lirico e cinematografico senza perdere mai la sua plausibilità.
Oltretutto bravissima la Loren ma anche la figlia risulta essere molto brava (non conosco il nome).
Un film comunque furbetto (non sono gli americani gli artefici della violenza ma i turchi brutti e cattivi) e alcune piccole forzature di sceneggiatura, bellissima Loren resa anche con grande sensualità (pure troppa).
Divina Sofia Loren che in questa pellicola dona al pubblico tutto il suo cuore... La brutalità e sofferenza della guerra vista dagli occhi di un grande maestro della regia internazionale.
mamma mia che film!!! bellissimo dall inizio alla fine.. alla fine delal visione nn ho potuto fare cmq a meno di paragonare questo film a roma citta aperta e fare il paragone magnani-loren..vabbe che il film di rossellini ha il grandissimo merito di aver introdotto il genere neorealista, ma tra i due preferisco 100 volte qll di de sica.. bellissima la fotografia, perfetta la loren mas anche la figlia nn scherza affatto.. veramente pesa la scena dello stupro che anche se è implicita da cmq molto piu fastidio.. per me uno dei migliori film di de sica..stupendendo
Insieme a Umberto D. e Ieri, Oggi e Domani, il migliore di De Sica. il suo lirismo, la sua varietà di tematiche, la complessità dello scritto lo escludono dal filone neorealista, inteso come Ladri di Biciclette (che mi piace sempre meno). il personaggio più bello è quello di Michele, la voce più vera di De Sica all'interno del film, rappresenta una parte ideologica e colta della popolazione che quasi mai la sua narrativa tratta, De Sica è veramente completo come regista, è un grande maestro, la Ciociara è forse quello che mi è piaciuto di più.
DE SICA CI MOSTRA LA PARTE PIU' SPIACEVOLE -E MENO "NOTA"- DELLA LIBERAZIONE DAI NAZIFASCISTI. E LO FA DESCRIVENDOCI, CON IL SUO INCONFONDIBILE STILE ASCIUTTO E SOBRIO,UN TRAGICO EPISODIO DI STUPRO, CHE COINVOLGE MADRE E FIGLIA. LA TRASPOSIZIONE SU PELLICOLA DEL CELEBERRIMO ROMANZO DI MORAVIA NON POTEVA ESSERE MIGLIORE. NOTEVOLI LE PROVE RECITATIVE DELLE DUE PROTAGONISTE.
Emozionante a dir poco. Sono stato travolto dalla potenza di questo film, in grado di rievocare con così grande sensibiltà una pagina fondamentale della storia italiana. C'è grande passione dietro il lavoro di De Sica, il meridione viene rappresentato con quel calore e quell'umanità che gli appartengono e lo rendono così unico. Spaccato d'Italia indimenticabile e irripetibile.
mamma mia appena finito di vederne la perfetta versione restaurata da mediaset...che dire..gli ultimi 20 minuti sono proprio fantastici,unici,indimenticabili. emozioni forti non sopportabili altrimenti se fatte culminare anticipatamente come mi aspettavo accadessero.
ci si aspetta sempre di piu da questo grande regista e qui devo ammettere che un po mi ha deluso...storia convenzionale che non vive di spunti esaltanti tranne che nel bellissimo finale... troviamo poi una Loren che è veramente l'artefice del successo della pellicola!
De Sica, mi dispiace moltissimo dirlo, perché per me è un grande a dire poco, ha dovuto sottostare alle voglie della Diva da costruire ed al produttore suo marito: era tutto preparato per il lancio definitivo della Loren...peccato che la Ciociara è altro...!!Quello che mi fa specie è la critica... non me lo sarei aspettato.. mai.. De Sica: La sua mano la si sente e molto, altrimenti come faceva a decollare il film
Sphia Loren:La parodia antipatica della Magnani,per la serie "i senza vergogna", e questa veramente non sa dove sta di casa!!
Che dire di De Sica? Un genio, tutto gli riesce facile anche girare un film come questo di estrema difficoltà recitativa ed esecutiva. La Loren è se stessa, unica e straordinaria. Sequenze da antologia. Drammatizzazioni capolavoro di incredibile verosimiglianza. Più potente il film del libro. Indimenticabile. Onore per l'Italia cinematografica nel mondo.
non sara il mogliore di vittorio de sica...ma e sicuramente uno dei piu belli. sophia loren e fantastica tanto ke vinse l'oscar come migliore attrice. e un documento storico...ritrae l'italia lacerta dalla guerra e le fatiche ke una donna deve accollarsi x andare avanti... bellissimo. splendido
Intensa e straordinaria interpretazione di Sophia, forse la migliore. Abiti stracciati, calze slabbrate, scarpe da povera diavola e stramaledettamente affascinante e brava. Da segnalare anche l'ottima interpretazione della bambina, Rosetta. Nudo e crudo. Orrenda la scena dei marocchini.
Unica, piccola pecca, a mio avviso, veramente troppo giovane la Loren con una figlia tredicenne, ma comunque la sua bravura rende accettabile questo dettaglio.
Un classico del cinema italiano, una drammatica storia vissuta realmente da centinaia di donne durante la seconda guerra mondiale. Un'indimenticabile Sophia Loren. Un film veramente commovente.