la citta' che aveva paura regia di Charles B. Pierce USA 1976
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la citta' che aveva paura (1976)

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locandina del film LA CITTA' CHE AVEVA PAURA

Titolo Originale: THE TOWN THAT DREADED SUNDOWN

RegiaCharles B. Pierce

InterpretiBen Johnson, Andrew Prine, Dawn Wells

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1976
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 1976

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Trama del film La citta' che aveva paura

Il capitano di polizia J.D. Morales è in cerca di un misterioso assassino che da alcuni mesi terrorizza gli abitanti di Texarkana. Durante le turbolente indagini viene colpito dalla bella Helen Reed, ma proprio lei sarà l'ultima vittima di un assassino mai svelato.

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Voto Visitatori:   5,68 / 10 (11 voti)5,68Grafico
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Voti e commenti su La citta' che aveva paura, 11 opinioni inserite

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VincVega  @  09/05/2021 20:27:40
   6 / 10
Uno dei primi slaher del cinema e che ha avuto la fortuna di avvalersi delle belle atmosfere tipiche degli anni '70. Il fatto che il film sia ispirato da eventi veramente accaduti, ne aumenta il fascino e anche la messa in scena del Texas del 1946 non è male. Peccato che la sceneggiatura pecchi in qualche situazione, tipo i siparietti comici, piuttosto fuori luogo.

DankoCardi  @  08/12/2020 00:40:15
   6½ / 10
Nonostante appaia come un thriller da poco, questo film rappresenta una delle pagine più oscure della criminologia americana; il ritmo è un pò lento e ci sono un paio di scene ironiche che a parer mio spezzano troppo la tensione, tuttavia non manca la suspance nè tantomeno il sangue. I delitti sono alquanto inquietanti ed anche l'indagine di polizia è ben rappresentata. Molto interessante è la parte in cui viene esposta una teoria che poi diventerà uno dei capisaldi dell'analisi criminologica dei serial killer: l'assassino non colpisce più perchè vi sono buone probabilità che si trovi in carcere per altri reati commessi. Provate ad immaginare cosa vuol dire vivere in una piccola cittadina dove incombe un maniaco che potrebbe colpire chiunque...e l'elemento terrorizzante di tutta la vicenda è che il serial killer non sia mai stato individuato, quindi non è finita...non sarà oggi nè domani ma potrebbe tornare ad uccidere in qualunque momento. Non invidio gli abitanti di Texarkana che per anni hanno dovuto convivere con questo pensiero. Il modus operandi del fantasma mi ha ricordato molto quello di un altro serial killer che operava una ventina d'anni dopo: Zodiaco! Anch'egli mai catturato!

albert74  @  23/06/2017 02:47:01
   4 / 10
Il film è basato sulla storia vera di un serial killer, mai catturato, che uccise diverse persone intorno alla città di texarkana nei mesi a cavallo tra 1946 e 1947.
Per molti è considerato il primo rudimentale slasher movie.
Nella realtà si tratta di un filmino veramente misero girato con incredibile svogliatezza. L'ambientazione negli anni '40 pur se decente nella verosimiglianza, azzera ogni velleità di tensione. La regia è estremamente fuori fase. Non si capisce dove si voglia condurre il film. Alle sparute scene in cui compare il serial killer, dal volto coperto con un sacchetto grigio con due buchi per gli occhi in cui stantuffa come un mantice, si alternano siparietti umoristici che sconfinano nel patetico girati con uno stile che ricorda molto quello dei film comici degli anni '30.
alcune scene, ridicole e macchiettistiche, sono appesantite dalla recitazione mediocrissima e dalla caratterizzazione dei personaggi che supera il ridicolo.
Neanche uno dei vari attori - veramente mediocri - è in grado di dare un'impronta o una direzione al film che annoia a dismisura. I buchi della sceneggiatura non aiutano di certo. Alcune scenette vagamente comiche sono fuori contesto e sembrano buttate lì per allungare un brodo fin troppo insipido.
Estremamente prolisso e ripetitivo nella forma: vengono arrestati dei sospettati, poi prontamente rilasciati semplicemente perché secondo gli investigatori non potevano essere colpevoli (non viene mai spiegato il motivo).
quindi si vedono diversi omicidi, quasi tutti girati in maniera dozzinale e artigianale, inseguimenti con le auto, un paio di sparatorie di una piattezza disarmante.
Il finale è oltremodo inconcludente. Come nella realtà il killer non fu mai preso, non se ne seppe più nulla.
Se aggiungiamo un doppiaggio pessimo, una colonna sonora da telefilm stile la casa nella prateria, la frittata è fatta.
faccio notare che questo "film" è stato girato nel 1976 ma non se ne sentiva il bisogno.
Lo sconsiglio caldamente. A parte le buone ambientazioni non si salva nulla.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  29/07/2016 17:39:11
   5½ / 10
Discreto film che, con tono quasi documentaristico, ripercorre le gesta di un misterioso serial killer nel Texas del 1946. Pellicola piuttosto artigianale (sequenze notturne girate in pieno giorno) in cui la (poca) tensione che crea il serial killer viene continuamente stemperata da inutile siparietti comici totalmente fuori luogo, e per giunta nemmeno divertenti. Peccato, c'era del potenziale per fare decisamente di meglio.

ferzbox  @  12/05/2016 19:53:11
   6 / 10
Sono contento perchè ho recuperato uno slasher considerato cult in America, conosciuto grazie alla pellicola "quasi" remake prodotta nel 2014, molto citazionista e addirittura metacinematografica, al punto che la curiosità mi ha divorato.
Che dire, il film mostra tanti difetti, a partire dal ritmo lentissimo in alcuni passaggi, fino ad arrivare ad un'ironia pensata per sdrammatizzare le parti più cruente ma decisamente eccessiva e troppo presente.
Ad ogni modo questa produzione è riuscita a colpirmi comunque per lo stile narrativo, dove la voce narrante non si limita ad infomare lo spettatore che i fatti che sta per visionare sono ispirati ad una storia vera, ma interviene addirittura in più momenti come se fosse una sorta di reportage sul serial killer che sconvolse la cittadina di Texarkana negli anni 40.
Lo stesso psicopatico ha ben poco a che spartire con i grandi miti dello slasher; non è un mostro immortale alla Michael Myers o alla Jason, ma semplicemente un pazzo scatenato con un cappuccio in testa, alto due metri, dalla notevole forza fisica, eccitato nel molestare le coppiette che si appartano nei posti isolati.
Gli omicidi non sono eccessivamente cruenti (tranne uno che mi ha colpito per la perversione malata....l'ultimo...), però ha qualcosa di diverso dai tanti altri film sul genere....ancora più reale di quanto non sembrasse "Non aprite quella porta" di Hooper(ma inferiore cinematograficamente però eh).....
Non è un capolavoro di tecnica cinematografica, ma penso che il modo concepito per realizzarlo valga la pena di una visione....sopratutto se si è amanti degli slasher; non vedere questo significa saltare un pezzo di storia secondo me....e
...e poi è tanto, ma tanto anni 70.....

InvictuSteele  @  13/01/2016 23:46:12
   4½ / 10
Un horror considerato un piccolo cult in America. Non ne vedo il motivo, visto che ha un potenziale sviluppato malissimo che ne rende vani gli intenti. Buchi di sceneggiatura ovunque, frasi sparate a caso, dialoghi imbarazzanti, omicidi troppo edulcorati per essere il 1976 e poliziotti davvero troppo ingenui per essere veri. Le scenette comiche rovinano tutto smorzando quella poca tensione che si viene a creare. é un peccato perché il potenziale per fare un grande film c'era tutto ma questo film è tanto sciocco e girato male che sembra essere una comedy-action degli anni 50 e non un horror degli anni 70.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/01/2015 00:27:09
   6 / 10
Occorre fare un doverso preambolo: il doppiaggio italiano va ben oltre l'oscenità, è uno stupro dei padiglioni auricolari. Già questo elemento non fa apprezzare un film che ha i suoi bei difetti, pur non mancando tuttavia di alcuni spunti interessanti. L'assassino è certamente una presenza inquietante, oscuri sono i motivi del suo agire e aldilà di un certo intervallo temporale abbastanza fisso, è una bomba destabilizzante per l'equilibrio della città. La mia impressione è che proprio sugli effetti all'intera comunità che il film limita molto il suo campo d'azione, limitandolo eccessivamente ad una descrizione operata dalla voce narrante che a sua volta offre alla pellicola qualche tonalità da documentario. I personaggi principali sono legati allo svolgersi delle indagini e rimangono abbastanza schematici senza particolari approfondimenti. La figura di del poliziotto Corto circuito vuole essere una pausa comica che intervalla una vicenda cupa, ma appare piuttosto fuori contesto e poco incisiva. Si può vedere, ma nulla di eccezionale.

BlueBlaster  @  04/02/2014 17:48:55
   5 / 10
Non ci siamo proprio, è una offesa raccontare una tragica storia vera in questo modo grottesco.
Si perché il regista pensa bene di mescolare senza tanti fronzoli il racconto di questi omicidi che sconvolsero Texarkana ad una comicità stupida ed immotivata, ma non si può dai...questo film andava fatto serio e chiuso il discorso!
Musichette allegre alla "Starsky e Hutch", inseguimenti rocamboleschi, personaggi che sono delle caricature e sopratutto dialoghi stupidi con battutine e lui....il poliziotto soprannominato "Corto Circuito" che combina una serie di gag e viene preso in giro da tutti come lo scemo del villaggio.
Mi chiedo io perché questa scelta!? Sono morte persone...hanno messo una cupa voce che racconta la triste storia, omicidi in un clima di terrore, indagini della polizia relativamente interessanti...proprio inspiegabile tutto ciò!
Ok basta sennò mi faccio ripetitivo comunque regia mediocre e attori dalle scarse capacità, si salvano la fotografia e le location a livello tecnico.

Unici motivi per vedere il film sono: il venire a conoscenza di questa storia (con tutte le spiegazioni di come un evento così vada a modificare i comportamenti di una comunità sociale) che per certi versi è interessante, l'aspetto del killer (che però non ha spessore psicologico forse perché proprio nessuno sa quale fosse) che in effetti è inquietante e la cui "maschera" fu ripresa qualche anno dopo nel secondo capitolo dell'epopea di "Venerdì 13".
Uno precursore dello slasher ricco di ritmo ma decisamente realizzato male, fate voi se guardarlo o meno.

Ale-V-  @  17/11/2011 19:40:53
   6½ / 10
Bel film che narra fatti realmente accaduti: un assassino, soprannominato il killer fantasma, sconvolge una città Texana. Di discreta fattura, anche la tensione si sente abbastanza. Fantastica la maschera del killer!
Più che sufficiente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/02/2011 18:21:09
   5 / 10
E' proprio vero che a volte la realtà supera la fantasia...le vicende che sconvolsero questa cittadina per alcuni mesi sono agghiaccianti ma vere e documentate in modo accurato da questo film/documentario!
Ma malgrado l'ottimo materiale a disposizione per girare un discreto film, spesso si cade nel ridicolo a causa di una sceneggiatura che prevede parecchi e inopportuni siparietti comici...
Antipasto degli slasher che seguiranno negli anni a cominciare dai vari "Venerdi 13" (a cui somiglia parecchio)!

76eric  @  26/12/2010 18:50:48
   7½ / 10
Grazie al secondo capitolo di Venerdì 13, il migliore della saga dopo il capostipite, quello dove vediamo il Jason più inquietante a parer mio con il sacco di iuta in testa, sono venuto a conoscenza di questo film che si basa sui delitti purtroppo realmente accaduti nella città di Texarcana (divisa a metà tra lo stato del Texas e quello dell'Arkansas), ad opera di un killer seriale che veniva riconosciuto come The Phantom killer (guardare locandina).
La cosa più sconvolgente è che, come per Jack lo squartatore, non si sia mai riusciti a dare un' identità al feroce assassino.
A quest' ultimo infatti vennero imputate le esecuzioni di 5 delitti; perpetrati nel lasso di tempo dal 22 febbraio al 3 maggio del lontanisimo 1946.
Le sue vittime, come viene ripreso nel film, e così come farà il Mostro di Firenze, furono sostanzialmente giovani coppiette appartate e sorprese in atteggiamenti intimi.
La tecnica del film è semidocumentaristica, in quanto oltre alla recita del cast artistico è arricchito dalla "presenza" di una voce fuori campo che presenta e racconta le vicissitudini di quel determinato periodo. In base a ciò ottima e credibile pure la ricostruzione degli anni '40.
Il regista Pierce, qui anche attore, veste i panni del poliziotto Benson, mentre il Capitano Morales viene interpretato dal grandissimo ( straordinario come sempre) Ben Johnson.
Forse il comportamento della polizia in alcuni frangenti è un pò ilare, e poco potrebbe addirsi al dramma che viene raccontato, ma secondo me non è un aspetto che potrebbe penalizzare la pellicola, ma invece ne rafforza la cura della ricostruzione, dei comportamenti reali. Però...., però potrebbe in effetti infastidire.
Di ottima fattura le scene notturne chiaramente, talvolta nere come la pece, nelle quali spicca un' originale modus operandi dell' inquietante killer ( il quale credo abbia ispirato Sergio Martino nel suo "I corpi presentano tracce di violenza carnale).
Sicuramente ispiratore di molti slasher a venire, soprattutto degli anni '80, credo che non sia presente una versione italiana ( quella che ho reperito io in inglese è altamente scadente), e questo, come per altri innumerevoli prodotti del genere, è un vero peccato. Da riscoprire sicuramente. 7/8.

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Ultima risposta 27/12/2010 20.02.59
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