la citta' si difende (1951)

Ennesima pellicola di Germi vicina alle vicende dell'uomo comune e incentrata sull'efficacia spesso ondivaga della lunga mano della legge. L'inizio con la rapina allo stadio è folgorante, il ritratto dell'artista disadattato interpretato da Mùller ( il futuro e celeberrimo Visconte Cobram di fantozziana memoria ) è eccellente ma le storie degli altri disperati non sono allo stesso livello, e nonostante qualche indubbio pezzo di bravura tecnica disseminato qua e là la pellicola registra inevitabili momenti di stanca. Comunque io di film brutti di Germi non ne ho ancora visti e sono pure ottimista di non doverne vedere mai!

Non è il miglior Germi, ma è lodevole il tentativo, non riuscito appieno, di mescolare il noir con il neorealismo. Pur avendo una buona fotografia la storia presenta troppe forzature e la divisione in quattro diverse sottotrame creano disomogenità nella pellicola. Il più riuscito dei tronconi mi è sembrato quello del professore di disegno particolarmente violento nel suo epilogo.

Un Germi forse incompreso e giudicato troppo negativamente, che purtroppo affonda nella temuta retorica della denuncia sociale.
Il film non è niente di che, ma vanta comunque ottimi interpreti e una buona fotografia.
E' a questo tipo di film e di cinema che Tornatore ha tentato invano di tributare nel suo disastroso "Malena"