la commare secca (1962)

Sceneggia Pasolini, dirige un giovanissimo Bertolucci, già in possesso di uno stile registico indagatore molto personale pur essendo all'esordio assoluto; nonostante la presenza di alcune belle sequenze - come la fuga dei ragazzi lungo il Tevere - e la costruzione singolare del giallo, che tenta di rilanciare l'interesse per gli eventi con una serie di interrogatori ad incastro per la verità non sempre puntualissimi, il film ha parecchi momenti di stanca, oltre ad una serie di attori non certo indimenticabili.
Sufficiente.

Il filo conduttore dell'indagine per l'omicidio di una prostituta secondo me non forma un sufficiente quadro d'insieme al racconto che rimane sfilacciato nella sua struttura tutto sommato episodica di ritratti pasoliniani. Tuttavia per essere un'opera d'esordio di un ventunenne contiene moltissimi spunti interessanti, soprattutto quando si crea una cesura netta fra ciò che viene raccontato dai personaggi a quello che è realmente accaduto.

Scritto da pasolini ecco il primo film di Bertolucci che mai come in questo caso sembra proprio portare avanti il modo di fare cinema di PPP...
Una donna morta...ed ecco le indagini di una polizia che segue tutto come se fosse lo stesso regista della storia che interroga gli attori/sospettati...
Attraverso qualche eccesso di monotonia riusciamo a ricostruire tutta la vicenda a secondo dei punti di vista...
Appena sufficiente ma mezzo voto in piu' perche trattasi di primo film...di un regista che raramente riuscira' a convincermi negli anni futuri...

Primo lungometraggio di Bertolucci, ma uno dei suoi film meno interessanti.

Buon esordio di un giovanissimo Bertolucci.
Su soggetto di Pasolini, Bertolucci e Sergio Citti scrivono la segneggiatura di questo film.
Buona la storia, tutta la vicenda è ricostruita poco per volta dai diversi punti di vista dei personaggi.

Buon esordio per l'assistente regista di Pasolini ("Accattone"), il giovane (poco piu' che ventenne) Bernardo Bertolucci: un film che ha il suo punto di forza nelle atmosfere stridenti e sinistre e un bel film di denuncia con echi quasi contemporanei.
Interessanti i personaggi comprimari, come quello del soldatino che trascorre la notte nelle vicinanze in cui è stato commesso l'omicidio, e per questo viene interrogato dalla polizia