la corazzata potemkin regia di Sergej M. Ejzenstejn URSS 1925
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la corazzata potemkin (1925)

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locandina del film LA CORAZZATA POTEMKIN

Titolo Originale: BRONENOSEC POTËMKIN

RegiaSergej M. Ejzenstejn

InterpretiMichail Gomarov, Vladimir Barskij, Grigorij Aleksandrov, Aleksandr Antonov

Durata: h 1.07
NazionalitàURSS 1925
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1925

•  Altri film di Sergej M. Ejzenstejn

Trama del film La corazzata potemkin

Odessa, 1905: a bordo della Potëmkin, un'unità da guerra della flotta zarista, le condizioni dell'equipaggio sono intollerabili. Iniziano così a serpeggiare fermenti di rivolta: davanti all'ennesimo sopruso, la situazione esplode, scatenando un sanguinoso ammutinamento. La gente di Odessa dimostra la propria solidarietà con la sollevazione e affolla la scalinata del porto, ma viene brutalmente massacrata da un reparto di cosacchi...

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Voto Visitatori:   8,54 / 10 (62 voti)8,54Grafico
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Voti e commenti su La corazzata potemkin, 62 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento Sboccadoro  @  02/06/2013 14:01:22
   3 / 10
Gli stivali,,,

L'occhio della madre...

La culla col bambino...

Il montaggio analoggico,,,

La corazzata Potemkin è una c@gata pazzesca!!!

5 risposte al commento
Ultima risposta 27/03/2014 18.54.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  13/10/2010 21:12:21
   9 / 10
Nove. Il voto dice tutto. Meritatissimo, un film che cura in modo minuzioso le musiche, le inquadrature... tutto! Un capolavoro, e mi spiace per Fantozzi, ma questo film non è per niente una palla, e addormentarsi davanti a "La corazzata Potemkin" è come addormentarsi davanti a "Rambo". Uno dei primi film di guerra, se vogliamo, diretto in un'occasione spaciale per la Russia comunista da Ejzenstejn. Questo film è adesso uno dei miei preferiti, eppure non sono un rosso. Ma da dove cominciare? (ATTENZIONE: da qui c'è qualche anticipazione) L'ammutinamento iniziale, con delle musiche mozzafiato che mi ha fatto finire letteralmente in trance. E quella scena è stata realizzata con la bravura di un grande regista, tecnica curatissima. E questo è solo l'inizio. Ejzenstejn nella parte successiva mostra il popolo furioso per la morte di Vachulinkuk con delle inquadrature a dir poco superbe, da antologia. E poi, la scena sulla scalinata di Odessa, indescrivibile. La linea dei soldati, letteralmente trasformati in robot che non guardano in faccia nessuno, funziona come una pressa per il popolo che arretra imprigionato nella scala. Gli stivali dei soldati che calpestano senza alcun riguardo cadaveri e corpi quasi morti, una madre col figlio ferito in braccio si avvicina coraggiosa ai robot, ma viene uccisa, un'altra muore nella famosa scena della carrozzina, carrozzina che poi scende giù per le scale. Panico e terrore nel popolo. Poi il finale: la nave dei protagonisti avanza impaurita verso la flotta nemica. Poi la bella notizia: "sono nostri fratelli".

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Ultima risposta 14/10/2010 16.58.44
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  13/08/2009 09:06:27
   10 / 10
Già dalle prime immagini è un film bellissimo. La composizione delle amache all’interno della nave con i marinai dormienti, è un’introduzione di grande potenza espressiva, quasi un insieme di bozzoli pronti a schiudere un nuovo esercito di rivoluzionari.
Musicale prima ancora che storico (l’episodio della rivoluzione russa è stato parzialmente reinventato a scopi artistici dal regista) ed espressionista in tutti i suoi aspetti, è una sinfonia di rara grandezza, suddivisa in più movimenti, nella quale Ejzenstejn dirige magnificamente le masse come vere e proprie orchestre, gestisce le inquadrature come le note puntuali dei vari strumenti. Dolce nei brevi momenti di quiete prima della tempesta (che si soffermano nella pace dell’acque portuali, in contrasto con i bollori della vicenda), diviene magnifico in una delle sequenze più tragiche e artisticamente più sublimi di tutta la storia del cinema: i cittadini di Odessa, che in una folla caotica si riversano lungo la durezza delle righe orizzontali della scalinata, la schiera “meccanica” dei soldati che discende dall’alto in maniera serrata, l’inquadrature istantanee, i precisi tagli, il montaggio fulminante… e ad un certo punto, “l’urlo nero della madre” colpita, la carrozzina che percorre l’intera scalinata, la tragedia corale che tocca improvvisamente quella individuale…
I regimi cadono, ma le opere d’arte (la “Corazzata Potemkin” non è una cag.ata pazzesca!) e i capolavori, quando veramente autentici, quelli negli anni restano.

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Ultima risposta 13/08/2009 13.09.19
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pinhead88  @  19/02/2009 12:36:45
   4 / 10
mi affianco al commento di Gatsu.è uno dei pochissimi,se non l'unico film espressionista anni '20 che non mi è piaciuto per niente,a parte la famosa sequenza della scalinata,ma oltre a quella rimane ben poco di entusiasmante e piacevole in questa pellicola.e parlo da patito di questo genere.il film si svolge in maniera lenta e poco coinvolgente,per non dire pesante.non lo rivedrei neanche se mi pagassero,piuttosto pagherei io per non rivederlo.
la storia di Odessa e della guerra zarista francamente non mi è mai interessata,neanche per un minuto,però ero curioso di visionarlo,perchè da molti descritto come capolavoro.Io non ci ho trovato nulla di entusiasmante e interessante.la tecnica usata è senza dubbio notevole,però non basta.un film quando lo guardo mi deve appassionare,emozionare,coinvolgere,farmi sorridere o farmi commuovere,poco me ne importa della tecnica.
per non dirla alla Fantozzi..sarà pure un capolavoro,ma a me non è piaciuto.

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Ultima risposta 16/04/2009 21.40.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  15/01/2009 02:17:50
   1 / 10
Patetico, brutto un cancro e noioso ma noioso forte. Ma che cavolo mi importa di volutarlo bene solo perchè E' stato valutato capolavoro...ma de che?? Il cinema è passione non sta a vedè come stato fatto e che tecnica ha usato, e questo film fa davverò pietà, a chi verrebbe in mente di andarlo a vedere al cinema dai...
A me è capitato, non l'ho voluto io ma mi hanno costretto, un pò alla fantozzi maniera e non vi dico le battute che facevo durante la visione....

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Ultima risposta 04/09/2010 09.56.47
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  15/04/2008 22:36:38
   10 / 10
Ho sempre adorato Paolone Villaggio fin da quando ero piccolo, il personaggio di Fantozzi ha accompagnato simpaticamente la mia adolescenza, ancora oggi ogni suo film riesce a farmi fare delle sane e sonore risate, l'unica cosa che non riesco a perdonargli è l'aver fatto entrare nell'immaginario collettivo italiano la convinzione che uno dei film più belli e importanti di tutti i tempi sia veramente una c..... pazzesca, e di conseguenza un inguardabile polpettone, come da battuta nel "secondo tragico fantozzi". Se la sarebbe potuta risparmiare perchè non c'è niente di più falso.
Il 1905 ha visto la rivolta dei marinai della corazzata Principe Potemkin ancorata nel mar nero, era la prima rivoluzione russa, il film si basa su questo reale accadimento storico.
La struttura del dramma è suddivisa in cinque atti: il primo "Uomini e vermi", i marinai si rifiutano di mangiare la carne putrefatta andando contro il dispotico arbitrio degli ufficiali; il secondo "Il dramma nella baia di tendra", l'ammutinamento del marinaio Vakulincuk il quale, dopo aver impedito la fucilazione di alcuni suoi compagni che avevano manifestato una insubordinazione, muore a causa dei disordini scaturiti in seguito a questa azione; il terzo "Il morto invoca vendetta", le esequie degli abitanti di Odessa alla salma di Vakulincuk si trasformano in una protesta contro l'assolutismo; il quarto "La scalinata di Odessa", i pescatori si alleano con i rivoltosi, ma alla scalinata del porto cadono vittime di fronte alla spietata repressione cosacca; il quinto " l'incontro con la flotta zarista", per contrastare l'insurrezione vengono inviate le navi della flotta, ma i marinai si rifiutano di sparare gli uni contro gli altri.
La rivoluzione, nel racconto del film, non gode, come da tradizione, dell'individualità di un protagonista ma l'azione è corale, i marinai in rivolta, gli abitanti di Odessa, la flotta zarista.
Il film cavalcò l'onda della nuova politica economica, dopo l'inasprimento della guerra civile tra il 1918 ed il 1920, che iniziava a far nutrire speranze ad una società che pian piano riportava alla luce ideali come libertà, fratellanza e uguaglianza. Espressionismo e surrealismo si fondono in un crescendo che conferisce allo spettacolo una cadenza musicale.
Molteplici sono le scene che sono entrate di diritto nell'antologia cinematografica, sopra a tutte la tragica discesa della carrozzina con il neonato lungo tutta la scalinata del porto, struggente metafora dell'innocenza e dell'inconsapevolezza della repressione, la scena è divenuta talmente popolare che a Odessa la famosa scalinata intitolata a Richelieu viene ormai chiamata "Scalinata Potemkin". La straordinaria ricchezza visiva ed il montaggio pionieristico fanno di questo film un capolavoro, soprattutto quest'ultimo, curato come nessuno aveva fatto prima di allora, l'alternanza delle inquadrature, ora frontali ora diagonali, la proiezione di ombre, i soldati che scendono la scalinata inquadrati soltanto nei corpi tagliando le teste, altra metafora di automi senza cervello che agiscono a comando, scene violente ed efferate così da catturare lo spettatore ed introdurlo in quello che è il messaggio del film: un' ideologia influenza le masse e causa una mobilitazione generale, la ribellione come esempio della vittoria degli ideali della rivoluzione.

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Ultima risposta 16/04/2008 21.07.44
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Firestarter86  @  26/03/2008 20:15:55
   8 / 10
Vorrei tanto poter dire che la corazzata Potemkin è una kacata pazzesca, ma devo ammettere che nonostante i tanti anni che si porta sulle spalle resti una pellicola di un certo spessore. Ho apprezzato soprattutto la colonna sonora, perfettamente amalgamata con le scene più concitate, bello anche l'utilizzo della telecamera, con inquadrature brevissime e ferme.
In tutta la pellicola gioca inoltre un ruolo fondamentale l'aspetto simbolico, come l'inquadratura sui tre leoni che rappresentano lo stato d'animo della popolazione. Molto toccante la scena della carrozzina e

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Tutto sommato non riesco proprio a ritenerlo un capolavoro assoluto, anche se mi rendo conto che lo sia secondo la critica.
Se nel 1926 avessi visto questo film, sicuramente mi avrebbe colpito in maniera diversa (non intendo perchè sia datato), essendo il simbolo propagandistico della rivolta contadina russa, ma nonostante non sia AFFATTO NOIOSO (anzi!) tutto questo phatos io non l'ho proprio provato.
Resta una grande pellicola diretta in maniera eccelsa da Ejzentejn.

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Ultima risposta 27/03/2008 01.38.44
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  30/12/2007 12:45:40
   10 / 10
La Corazzata Potemkin, ammetto per primo che per valutare l'effettivo valore della pellicola sarebbe opportuno prima fare un punto personale sulla situazione tecnica cinematografica al 1925, situazione che io non conosco affatto molto egregiamente.
Io non l'ho trovato per nulla noioso, come ne "La congiura dei Boiardi" sono rimasto sbalordito dalla forza delle immagini e credo riuscire a raccontare una storia, una parentesi bellica senza l'ausilio del successivo sonoro, sia indicatore di altissimo livello. Per niente noioso perchè accompagnato da una delle più fantastiche colonne sonori, praticamente un climax di un'ora su 73 minuti di pellicola, personalmente sono rimasto incantato dall'inizio alla fine.
Di questo benedetto montaggio però devo ancora capire bene di cosa si tratta, non sono riuscito ad individuare precisamente le grandi caratteristiche e puculiarità che tutti ne lodano, non sto affatto negando che sia così comunque.
Al di là che mi sia comunque piaciuto, il voto è per assoluto rispetto verso quello che a quanto pare sia il film più famoso di tutti i tempi(cit.), un'opera importante e riconosciuta.

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Ultima risposta 30/12/2007 18.45.31
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/04/2007 11:25:21
   10 / 10
Uno dei film piu’ emozionanti ed avvincenti che abbia mai visto.
Premetto di averlo visto in un cinema della mia citta’,che ha deciso di far accompagnare la proiezione con musica dal vivo ,ad opera di un gruppo che ha scritto per l’occasione una nuova colonna sonora ,che pur differendo sensibilmente da quella originale, risultava essere davvero emozionante e coinvolgente.
Il film è praticamente un manifesto propagandistico realizzato su volere di Lenin nel 1925 per celebrare la rivolta armata avvenuta vent’anni prima,cio’ che impressiona è il ritmo di cui è dotata la pellicola che coinvolge lo spettatore in maniera eccezionale,grazie anche ad un montaggio impressionante,dote per la quale il film è conosciuto in tutto il mondo.
La pellicola è divisa in cinque atti,come una piece teatrale,è assimilabile ad una sorta di documentario per stile narrativo ed il regista lavora moltissimo sulle immagini, sfruttando sia i campi lunghi,(allibiscono le scene di massa), sia i volti degli attori ,davvero molto espressivi nonostante fossero non professionisti.
“La corazzata Potemkin” è ispirato a fatti realmente accaduti e trova il suo culmine emozionale nel famoso massacro della scalinata dove colpiscono l’avversa sorte che capita ad un bambino,gravemente ferito e poi calpestato dalla folla atterita e soprattutto la sequenza della carrozzina che precipita dalla scalinata, in una scena celeberrima omaggiata parecchi anni dopo da De Palma nel suo “Gli intoccabili”.
Eccezionale,un capolavoro.

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Ultima risposta 25/05/2007 10.05.52
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tavullia86  @  20/01/2007 10:24:38
   6 / 10
è molto difficile dare un voto a questo film. bisogna andare indietro di 80 anni, e non è facile. bisognerebbe provare a vivere nel 1925 sulla propria pelle. bisogna ignorare come è stato girato, oppure continuare a dirsi" è stato un grande per i mezzi che aveva". bisogna insomma calarsi in un'altra realtà, quella del muto, quella della scene di massa, quella della Russia degli anni 20. poi, anche se sembra una banalità, bisogna ignorare la fama del film che proviene da Fantozzi. fatta questa premessa, non mi sento comunque di dare un voto alto, nonostante l'elevato simbolismo, nonostante il regista sia riuscito a girare un film così agli albori del regime comunista, nonostante un'ottima colonna sonora, presente in tutto il film, che sicuramente copre almeno in parte la mancanza delle parole. metto un 6 politico. in realtà ricondurre a numeri questi film è impossibile, sarebbe corretto solo lasciare il commento e basta.

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Ultima risposta 22/01/2007 23.09.09
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devis  @  23/12/2006 18:13:53
   7½ / 10
Bellissimo film di alta drammaticità ed emozione ma a mio parere non un capolavoro. A meno che si voglia dare del capolavoro ad un film di poco più di un ora in bianco e nero e per di più muto.

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Ultima risposta 24/12/2007 16.02.47
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  24/09/2006 01:51:37
   6½ / 10
Mi trovo nella posizione di muovere critiche a un capisaldo del cinema, uno di quegli odiosi oggetti indiscussi e ingiudicabili solo perchè i critici di tutti i tempi hanno deciso di ritenerlo il capolavoro di tutti i tempi.
Il cinema sovietico era un prodotto di regime, ma capace di straordinarie tecniche visive. Era anche - e Einsenstein pure - influenzato dai cineasti europei, e questo non lo si puo' negare.
Oggi i cannoni a mo' di simbolo fallico per innalzare la grandezza di un potere ehm manifesto possono far sorridere: La corazzata ... è un film sopravvalutato da sempre, fiero della sua invasiva retorica, ma tecnicamente superbo, poco da dire.
Non staro' dalla parte del Fantozzi di turno (curioso che Villaggio dichiari di amare i registi e scrittori russi), ma non lo pongo nemmeno tra i vertici.
Per inciso, "Lampi sul messico" - dello stesso autore e purtroppo martoriato da una censura indecente - mi ha sempre emozionato di piu'

5 risposte al commento
Ultima risposta 30/01/2008 14.50.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  20/06/2006 17:55:10
   10 / 10
L'HO VISTA!!!! LA FAMIGERATA CORAZZATA POTEMPKIN!!!! MI CI SONO VOLUTI TRE GIORNI E NUMEROSE PAUSE, MA NONOSTANTE LA PESANTEZZA NON SI PUO' NON NEGARNE LA GRANDEZZA VISIVA E LA POTENZA ESPRESSIVA. BELLISSIMO.

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/08/2014 14.20.44
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solitecose  @  02/06/2006 16:35:29
   10 / 10
10 certo... anche se, dire che il film susciti ancora oggi emozioni fortissime... mi sembra quantomeno una m.inchiata

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/02/2008 11.36.16
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Invia una mail all'autore del commento cinefilo malato  @  01/01/2006 21:39:51
   10 / 10
Una meraviglia per tutte le scelte!
Non merita meno di dieci! regolarmente nella classifica dei dieci migliori film della storia del cinema!

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/04/2006 18.34.31
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Dziga  @  17/10/2005 20:06:51
   10 / 10
mi chiedo solo cosa sarebbe stato il cinema senza Ejzenstejn...

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/06/2006 17.53.25
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Heyitsmeuthere  @  29/07/2005 11:17:03
   8 / 10
hehehehe difficile non associarlo a Fantozzi e alla sua mitica "per me la corazzata Potemkin...è una kagata pazzesca!!" "L'occhio della madre....la carozzetta col bambino che precipita per la scalinata". In realtà non lo è, è un film di pura propaganda staliniana, siamo nel 1925, la campagna di distruzione morale dello zarismo è all'apice. Il messaggio è fin troppo brutale, partigiano e dissacratorio ma la pellicola è di un fortissimo impatto emotivo, geniale e va visto, se ne avete la possibilità
Pietra miliare

un ringraziamento particolare al mio prof. di disegno delle superiori

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Ultima risposta 26/10/2005 01.27.42
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