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Avevo sentito parlare malissimo di questo film ispirato ad un racconto di Stephen King ed invece secondo me non è così brutto,certo la trama è abbastanza banale e non particolarmente coinvolgente,però non annoia neanche mai,si lascia seguire,come intrattenimento funziona discretamente. Praticamente assente lo splatter e la tensione, veramente molto idioti i vari personaggi. Mediocre la regia e la recitazione,discretoccia invece la fotografia. I difetti sono tantissimi,e ad essere obbiettivi questo film non raggiungerebbe la sufficienza,ma diciamo che mi sta simpatico e mi riporta alla mente piacevoli ricordi (lo vidi la prima volta a 5-6 anni),sufficienza regalata.
Ispirandosi al racconto breve "Secondo turno di notte",uno fra i tanti della raccolta "A volte ritornano" di Stephen King,il regista Ralph S, Singleton ci regalò,nei primi anni 90,questo modesto B-movie. A dire il vero il film è solo ispirato al racconto..qui assistiamo ad una storia con la tipica creatura gigante e mostruosa che si aggira per il cimitero in cerca di vittime da uccidere...il racconto era più "astratto" e d'atmosfera.... Però che dire..se si ama il genere horror lo si guarda tranquillamente,non eccelle ma non è nemmeno accio...se invece si cerca qualcosa di particolare che esca dai soliti stereotipi, allora stategli alla larga... Senza infamia e senza lode.
Film discreto da un racconto breve di Stephen King. In una città del Maine vengono assunti degli operai per ripulire una fabbrica dai topi. Ma tra questi c'è una bestia immonda che miete vittime. Non è tra i migliori film presi da una storia di King ma nemmeno da buttare via. Da vedere senza pretese.
Non avendo letto il breve racconto del Maestro dalla quale la pellicola trae spunto, il maggiore pregio del film si basa soprattutto sulle ambientazioni claustrofobiche sporche ed insalubri della filanda e soprattutto dei suoi adiacenti dintorni. Ce stanno i topi dappertutto. Per essere un film del '90 si avvale di discrete scene splatter, ed ottimo pure il make-up della famelica creatura,
Finale super mega telefonato, comunque delle trasposizioni cinematografiche dei lavori di Stephen King sicuramente non è da annoverarsi fra le migliori, questo si, ma nemmeno fra le peggiori. Anzi..., il film si fa ben seguire. Nel cast il mitico Brad Dourif nei panni di exterminator. Discreto. 7+.
Scorrevole, ben ambientato e mal recitato. Si lascia guardare ma non è certo un capolavoro del genere. Non annoia ma non mette nemmeno una grande tensione. Consigliato soltanto agli amanti del genere.
Sufficiente horror tratto da un racconto del grande Stephen King, che vede i suoi punti forti nell'atmosfera orrorifica ben riuscita, nel discreto make up della creatura e nelle scenografie, soprattutto quella della scena finale, tutta teschi ed ossa .
Discreti gli attori (e c'è anche Brad Dourif!), ma concordo con chi dice che i personaggi purtroppo non son caratterizzati al meglio; presenti anche piccoli problemi di sceneggiatura.
Ad ogni modo un horror (forse non tra i migliori tratti dai romanzi di King) che vale ad ogni modo assolutamente una visione.
un film che ha parecchi difetti, innanzitutto la caratterizzazione dei personaggi è molto elementare, sopratutto il capo ad un certo punto impazzisce di punto in bianco, i dialoghi e recitazione non sono da meno. per bilanciare il film dura poco, è molto scorrevole e stranamente non mi sono annoiato, ottime location.
Un buon horror che ha il suo punto di forza nell'ambientazione molto cupa e claustrofobica. La storia di per se non è che sia particolarmente originale o articolata, anzi, ma come detto l'ambientazione salva la pellicola che altrimenti non sarebbe stata un granchè.
Ispirato ad uno dei migliori racconti brevi di Stephen King (Secondo turno di notte) La Creatura del Cimitero è un horror nello stile “mostro nascosto nel buio di una location chiusa e gruppo di uomini che ne finiscono vittime” (alla Alien per intenderci senza stare a fare paragoni imbarazzanti)… Il film non è male e vive di alcuni ottimi momenti e situazioni azzeccate e la riuscitissima scenografia aiuta parecchio la resa complessiva… Singletone però si prende troppe libertà narrative rispetto al racconto e tra l’altro va a perdersi quello che era il punto focale dello scritto di King (la pazzia “degenerativa”)… Probabilmente questi cambiamenti sono dettati dal voler rendere il prodotto più appetibile cinematograficamente parlando ma secondo me se si fosse attenuto a quanto scritto da King il risultato sarebbe stato migliore… Comunque gli appassionati dovrebbero dargli un’occhiata, il film si fa guardare senza problemi…
HORRO ALLO STATO PURO,non si riesce a tenere gli occhi aperti per il terrore,le scene girate nel cimitero sono da cardiopalma...tensione ai massimi livelli,il miglior film tratto da una storia di STEPHEN KING raggelante BRRR....