la diseducazione di cameron post regia di Desiree Akhavan USA 2018
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la diseducazione di cameron post (2018)

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locandina del film LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POST

Titolo Originale: THE MISEDUCATION OF CAMERON POST

RegiaDesiree Akhavan

InterpretiChloë Grace Moretz, John Gallagher Jr., Sasha Lane, Forrest Goodluck, Jennifer Ehle, Quinn Shephard, Marin Ireland, Owen Campbell, Kerry Butler, Emily Skeggs, Melanie Ehrlich, Christopher Dylan White, Isaac Jin Solstein, Dalton Harrod, McCabe Slye, Steven Hauck, Dale Soules, Andre B. Blake, Joyce Hausermann, Seamus Boyle, Niko Rodriguez, Billy Brannigan, Anthony Krueger, Paul Addison Evans Jr., Alexandra Imbrosci-Viera, Kim Emerson, Sheldon Raymore, Kat Gonzalez, Spencer List

Durata: h 1.31
NazionalitàUSA 2018
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2018

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Trama del film La diseducazione di cameron post

La Diseducazione di Cameron Post, il film diretto da Desiree Akhavan è ambientato in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post (Chloë Grace Moretz) viene spedita in un centro religioso, God's Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe "guarirla" dall'omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.

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Voto Visitatori:   5,83 / 10 (6 voti)5,83Grafico
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Voti e commenti su La diseducazione di cameron post, 6 opinioni inserite

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Mauro@Lanari  @  30/12/2022 02:15:31
   3½ / 10
Assemblare il miglior album delle Breeders ("Last Splash", 1992), il san Paolo di 2 Corinzi 12, 7-10 (http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=2Corinzi+12,+7-10) e la candeggina dell'esordio dei Nirvana ("Bleach", 1989) è artificioso quanto l'omonimo romanzo (Danforth, 2012) da cui è stato tratto il film, e avrebbe potuto vincere il gran premio della giuria giusto al Sundance, dove non si interessano affatto di questi particolari,.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/12/2022 02.31.35
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mauro84  @  29/09/2022 22:07:46
   7 / 10
Stasera mi sono recuperato questo film drammatico. Molto interessante nel suo complesso la trama, sebbene ha un buon inizio e soprattutto verso la fine si rallenta quasi si ferma. Trama e sceneggiatura piaciute.
Piace e coinvolge questa idea di voler fare una comunità "nuova" da parte dei ragazzi di essa che ha il sapore della "libertà".
Vincere il Sundance Festival è un signor Premio.

Chloe Grace Moretz: gran prova la sua interpretazione, piace molto, "essenziale"
Sasha Lane: ottimo esordio per questa giovane, che interpreta appieno, piace
(resto del cast sicuro potrà emergere nel cinema che conta!)

La regista americana, scrive e narra questa storia "americana" particolare, ispirata al romanzo. Porta in grande schermo qualche scena, davvero emotiva, che coinvolge ed altre un po' sempliociotte. Le location son semplici e rilassano. Altro punto a favore questa buona sceneggiatura semplice e solida

Godetevi questo "drammatico", molto celato e ammirate questo film indie americano, così definito,

Wilding  @  26/01/2019 11:03:25
   7 / 10
Tema importante trattato in maniera originale, differente. Un inizio migliore e dettagliato avrebbe dato maggior peso al resto del film, che comunque, pur lentamente e tra un eccesso di canzoni, resta accettabile e interessante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/01/2019 21:23:27
   6½ / 10
Siamo agli inizi degli anni novanta, cioè quando buona parte della società e tuttora presente ancora oggi, "froci" e "lesbiche" erano dei malati da curare. A Cameron Post è capitato di essere beccata in flagranza di reato e portata presso questa comunità religiosa per essere curata. Il taglio del film è molto minimalista. Nella comunità vengono commessi atti di violenza fisica verso i "malati". Non si può certo dire la stessa cosa sulla violenza psicologica. Sedute psicoanalitiche volte a far sentire in colpa gli ospiti da curare, insegnare ad odiare se stessi, come detto dal personaggio della Moretz. Quindi ammettere delle colpe anche quando non c'è una colpa, se non quella di seguire le proprie pulsioni ed i propri orientamenti sessuali. Il personaggio della Moretz nella sostanza osserva le dinamiche di questa comunità. Non ha un vero e proprio sviluppo, perchè rimane dall'inizio alla fine certa delle proprie convinzioni e non si lascia influenzare da coloro che vogliono farla sentire in colpa. Il film forse è troppo lineare e preciso, con pochi picchi emotivi, tuttavia onesto e sincero nelle sue intenzioni.

jek93  @  28/11/2018 18:15:38
   5 / 10
L'ennesimo porno soft che ci va vedere la pappardella melodrammatica concernente le difficoltà cui le persone omosessuali vanno incontro. Recitazioni e regia buone, ma per il resto è un film piatto, senza emozioni, senza una trama convincente, nulla.
Noia e trama scontate.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  12/11/2018 23:41:09
   6 / 10
gli interpreti di questo film sono essenzialmente tutto ciò che di buono contiene. chole moretz conferma il suo straordinario talento, la sua capacità di ricoprire ruoli delicati senza sconfinare in manierismi o altro. la pellicola affronta il tema della repressione sessuale in un istituto di recupero per adolescenti. tranne un atto di autolesionismo che è un po' il climax del film, tutto è piatto, un po' patinato, con poca epoca; non c'è vero rancore da parte di chi è stato obbligato a soggiornare n questo istituto di cura cattolico dove l'omosessualità è intesa come devianza, malattia. W. Reich o Lowen la definiscono nevrosi, quindi non naturale, ma conseguenziale ad un trauma. Questo per dire che il tema è stato sfiorato e il film pare una scanzonata introduzione ad un argomento; infattti dura pochissimo e il finale aperto sembra un invito allo spettatore di approfondire e scoprire (dentro di sè magari) la parte dell'iceberg sommersa....

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