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Non mi ha entusiasmato eccessivamente questo noir di Siodmak che è sì abbastanza teso ma, a parere mio, poco convincente in alcuni passaggi. Il cast è all'altezza, il ritmo narrativo è discreto e la storia tenta di miscelare mistero e investigazione per poter assicurare una visione interessante e appagante, ma non tutto sembra andare nel verso giusto.
Buon noir del grande Siodmak (che ha fatto di meglio), senza attori di richiamo ma con le solite atmosfere sporche (la scena del batterista è pazzesca), tensione altissima e chiaroscuri perfetti. Peccato per le molte sbavature di sceneggiatura, come
Carino, ma niente di più. Regia molto sfilacciata, con grandi buchi. Buona l'interpretazione della bellissima Ella Raines, l'unica che riesce a trasmettere un po' di tensione. Raccapricciante il batterista e stupido, uffa, quanto è stupido.
Forse non ho capito, ma se mi è sfuggito è colpa mia.
Mia seconda opera di Siodmak dopo "I gangsters" e devo dire che ne sono rimasto nuovamente compiaciuto; non ritrovo in questo regista lo stesso fascino di Hitchcock(per me insuperabile),però le atmosfere noir e gli aloni di mistero li sapeva trasmettere discretamente bene. "La donna fantasma" è un giallo classico con non troppi intrecci drammaturgici ma dalla struttura abbastanza solida;a farla da padrone una stupenda Ella Raines che accompagna lo spettatore durante tutta la visione tra indagini e scoperte sul caso. Ritmo,recitazione e regia molto buoni. Consigliato a chi vuole scoprire il giallo/noir anni 30/40....non ai livelli dell'altro film che ho visto e citato ma sempre degno di nota e meritevole di essere visto. La cara e vecchia Hollywood di una volta....quanti film.....quanti......
Noir dalle atmosfere azzeccate; cupo, claustrofobico, nero, ma un tantino forzato a livello di trama e con diversi buchi di sceneggiatura (alcuni clamorosi
ad esempio la figura dell'assassino artista pazzo, non è ben giustificata all'interno della vicenda, facendo sorgere più di un interrogativo nel corso della visione
)
Ella Raines è molto bella e brava, così come gli altri attori. Le atmosfere cupe e torbide mi hanno ricordato 'L'uomo leopardo' e 'Il bacio della pantera', anche se questi ultimi sono a mio avviso di altro livello.
Se se chiude un occhio sulla trama e ci si concentra sulle atmosfere, può essere un film godibile, anche se dello stesso regista preferisco consigliare 'La scala a chiocciola'.
Quando si parla di atmosfere noir Siodmak si conferma una garanzia, e pur non vantando un intreccio di prim'ordine anche questo Phantom Lady è un prodotto godibilissimo, nobilitato da alcune sequenze ( quella conclusiva a casa di Marlow ma soprattutto quella della jam session notturna, con un indiavolato Elisha Cook Jr. alla batteria ) di estremo coinvolgimento emotivo. Bella e brava Ella Raines, e simpatico il finale.
non ai livelli de"la scala a chiocciola",ma rimane su livelli altini e ha quelle atmosfere notturne mozzafiato,contorniate dal sempre bello bianco e nero, che contribuiscon alla buona resa finale del prodotto.
Un bel noir di Siodmak, molto valido dal punto di vista visivo con una fotografia da applausi. Più attento alla progressione emotiva del racconto e dei suoi personaggi che al suo intreccio.
E' un bel noir soprattutto per merito dell'eccellente regia di Siodmak e per le bellissime sequenze chiaroscurali. La trama non mi è sembrata il massimo, frettolosa e con qualche facile forzatura per far combaciare il tutto.
2 anni dopo Cat People di Tourneur, un altro grande film che col capolavoro appena citato condivide almeno certe atmosfere e lo stile registico utilizzato.
La storia -adattata da un romanzo comunque - è abbastanza confusa e difficile da comprendere, ma a risollvare le sorti del film arrivano per fortuna un'ottima regia e bravissimi nonchè indicatissimi interpreti; il lungometraggio poi ebbe talmente tanto successo che il grande Cecil B. DeMille ne sviluppò un adattamento radiofonico.
Nel suo genere un ottimo prodotto, che offre un'eccellente sintesi tra stile cinematografico tedesco e stile cinematografico americano, purtroppo però sconosciuto ai più.
Qualche passaggio televisivo non è poi tanto raro però, quindi, soprattutto se avete Sky, non perdete la possibilità di guardare un ottimo film.
Le componenti del noir anni '40 ci sono tutte in questo bel lavoro pieno d'atmosfera dark e misteriosa. Stiamo parlando di un regista, Siodmak ( "La scala a chiocciola", "lo specchio scuro") che è molto abile nel immortalare i momenti e valorizzare le scene, appunto, noir. Musica Jazz di qualità, un ottimo protagonista che cerca di districarsi dalla morsa dell'accusa e un Femme Fatale. Molti problemi però nel racconto, dove a tratti è confuso e vuoto e pochi dialoghi illuminanti. Colpo di scena finale.
Bellissimo noir tratto da un giallo di Cornell Woolrich ( altrettanto bello ), autore anche di "La finestra sul cortile". La trama è abbastanza classica con un uomo che viene accusato di omicidio per aver strangolato con una cravatta la moglie, e la sua amante che farà di tutto per dimostrare la di lui innocenza aiutata in questo da un amico dell'uomo tornato apposta dal Sud America. Anche se il racconto si focalizza sulla ricerca di una donna che avrebbe passato la notte dell'omicidio in compagnia dell'accusato ( la donna fantasma ) risultando cosi' una valida testimone per scagionare il pover' uomo, in realtà si assisterà nel finale ad un' interessante cambio di prospettiva che lascerà tutti a bocca aperta. Ottima la fotografia, bellissima ed affascinante la protagonista femminile e confermo però una non esaltante efficacia nei dialoghi.
Atmosfere affascinanti, fra le più cupe che abbia mai visto, fotografia esageratamente espressionista ed una delirante parentesi jazz sono la struttura portante di un noir limitato, purtroppo, da dialoghi non troppo efficaci (tranne qualche scambio) e da evidenti buchi nella sceneggiatura.