la fabbrica di cioccolato (2005)

"La fabbrica di cioccolato" era il remake perfetto per le capacita' visionarie e registiche di Tim Burton ed infatti il filmaker statunitense centra l'obiettivo proponendoci una pellicola affascinante,non soltanto dal punto di vista visivo ma anche dei contenuti.
Supportato da uno straordinario Johnny Depp,che si diverte come un matto a gigioneggiare nella parte del freak Willy Wonka,eccentrico,fobico e pallidissimo a causa della lunga e volontaria reclusione,segnato da un infanzia infelice che l'ha trasformato in un essere terrorizzato da ogni contatto fisico e apparentemente glaciale,incapace di provare sentimenti,che ovviamente, come in ogni favola che si rispetti,al momento giusto ritrovera' grazie all'innocenza del piccolo Charlie.
Sostenuto da scenografie meravigliose,nonchè dalle avviluppanti musiche di Danny Elfman,Burton ci regala quella che solo in superficie appare come un innocua favoletta per bambini ma che in realta' ci trasmette un messaggio di fondo di tutto rispetto e cioe' l'importanza della famiglia e del rapporto genitori/figli,questo avviene tramite spunti piuttosto grotteschi e venati da una certa malvagita',basti vedere la fine che fanno i bambini rompiscatole.
Che il film sia girato da Burton lo si capisce immediatamente,lo stile è inconfondibile,i personaggi hanno tutti qualcosa che li rende strampalati e quindi affini al regista,le sue scelte visive sono eccessive ed al tempo stesso straordinarie....mitica poi la citazione da "2001-Odissea nello spazio".
Divertentissima la rappresentazione degli Umpa-Lumpa anche se gli stacchetti musicali sono forse l'unico punto debole della pellicola,probabilmente anche a causa del doppiaggio.
Difficile dire (almeno per me)se sia meglio l'originale con Gene Wilder o questo,certo è che l'accoppiata Burton/Depp,ha ancora colpito nel segno.