la foresta di smeraldo regia di John Boorman USA 1985
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la foresta di smeraldo (1985)

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locandina del film LA FORESTA DI SMERALDO

Titolo Originale: THE EMERALD FOREST

RegiaJohn Boorman

InterpretiDira Pass, Charley Boorman, Meg Foster, Powers Boothe

Durata: h 1.53
NazionalitàUSA 1985
Genereavventura
Al cinema nel Maggio 1985

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Trama del film La foresta di smeraldo

Bill Markham cerca da dieci anni il proprio figlioletto Tommy, che gli fu rapito da una tribù di Indios quando era direttore di un cantiere sul Rio delle Amazzoni. Lo ritrova ma questi, cresciuto nella tribù e ormai adulto, sta per sposarsi e non vuole tornare a casa; anzi coinvolge il padre in una sanguinosa guerra contro il popolo dei "Feroci" e nello scontro con avventurieri speculatori.

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Voti e commenti su La foresta di smeraldo, 12 opinioni inserite

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Filman  @  09/10/2023 15:58:20
   8½ / 10
Un film molto classico dal punto di vista dell'avventura, filtrato dal tocco di John Boorman che lascia raccontare le immagini ai suoni della natura e indirizzato verso il futuro con tematiche ambientali e di salvaguardia delle specificità.
THE EMERALD FOREST fa viaggiare come solo il cinema può fare mettendo in scena un incontro/scontro tra i selvaggi e la civiltà, e già solo questo vale il prezzo del biglietto.

stratoZ  @  18/07/2023 14:41:35
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Boorman, che già al tempo ci aveva regalato diverse pellicole cult - di cui quasi tutte erano in qualche modo correlate all'avventura, che sia a sfondo storico, fantasy, bellico o sociale - con "The emerald forest" dirige l'ennesima perla, forse l'ultima a questi livelli.

Il film si dipana su due sottotesti, o se vogliamo significati, principali:
Il primo è l'ecologismo, trattato in maniera più corale, che coinvolge più fazioni, dall'uomo civilizzato, alle tribù in conflitto tra di loro. A proposito di questo è interessante la struttura narrativa del film che inizia dal punto di vista dell'uomo civilizzato, il costruttore di dighe, facendo passare i nativi come i cattivi rapitori del figlio e gradualmente ribalta la concezione di bene e male, passando dal punto di vista dei nativi, o più in particolare della tribù degli invisibili. A proposito di questo è emblematico il soprannome che da Wanadu, il capo tribù degli invisibili da all'uomo bianco, ovvero "Popolo delle termiti", perché a detta sua "invadono il mondo e distruggono gli alberi degli antenati, proprio come le termiti"

Nello sviluppo della narrazione sarà sempre l'uomo civilizzato a causare i danni maggiori, importando le armi in un contesto in cui fino a quel momento erano rimaste estranee, causando, anche se indirettamente, morte e distruzione.

La seconda tematica riguarda due personaggi, ed è il rapporto tra padre e figlio. Inizialmente prendendo sempre in considerazione il punto di vista del padre lo spettatore è portato a sperare in un ritorno a casa del figlio. Ma pian piano vi sarà un accrescimento della consapevolezza, con i dieci anni passati tra i nativi il figlio avrà una sua vita totalmente nuova lì, e nonostante un'iniziale riluttanza, il personaggio del padre, così come lo spettatore, riusciranno a comprendere ed accettare le scelte del figlio, per quanto dolore possano portargli.

E in effetti la crescita del personaggio del padre è uno degli aspetti più interessanti della trama, da costruttore di dighe e abbattitore di alberi, grazie al figlio, ma anche ad un contatto ravvicinato con la civiltà del posto, riuscirà gradualmente a cambiare idea, a non sposare, ma comunque accettare gli ideali dei nativi ed infine ad aiutarli.

The emerald forest si racchiude in questi due dualismi, uomo/natura e padre/figlio, e a mio parere il punto di vista del film non è tanto estremo, in quanto lascia intendere che entrambi possano coesistere a patto di un rispetto reciproco.

Per il resto, c'è anche parecchia avventura e una discreta azione, molto bello visivamente con una fotografia che alterna il verde della foresta amazzonica ai caldi tramonti tropicali, una regia ottima nello gestire i tempi anche se Boorman non tocca le vette di tensione che vi erano in "Deliverance".

Una non troppo celebrata perla di Boorman che vale la pena vedere.

BlueBlaster  @  09/07/2013 12:56:02
   6½ / 10
E' un buon film ma dal canto mio la media è di un punto superiore al reale valore della pellicola...
Avevo qualche buon ricordo di quando lo avevo visto da bambino e di certo all'epoca risultava più affascinante per lo spirito d'avventura che regna in ogni bambino!
Visto ora posso dire che il messaggio ecologista, valido tutt'oggi come quasi 20 anni fa, è di grande importanza ed esplicitato chiaramente ma senza intaccare troppo la trama di avventura e quella familiare oltre che quella sociale...è proprio la sotto-trama che ci mostra la società indios quella realizzata con più cura e fedeltà .
Il film è tecnicamente molto buono con una regia di qualità che sa muoversi tra la giungla (non deve essere ami cosa facile anche per gli operatori girare un film tra rami ed insetti a 35° più umidità ai massimi), una discreta colonna sonora ed una valida fotografia.
Il cast invece non l'ho trovato irresistibile...Tommy (il ragazzino rapito) poteva essere interpretato meglio se John Boorman non avesse voluto mettere suo figlio e neanche Powers Boothe l'ho trovato una buona scelta perché poco espressivo.
Mi viene poi difficile credere che questa sia una storia vera, ci può stare il rapimento ed il ritrovamento ma tutta la parte finale mi sembra più che romanzata per animare il film!
Alla fine un film più che guardabile con delle location fantastiche e piuttosto impegnato ma senza dimenticare la vena d'avventura...una breve esperienza cinematografica in Amazzonia.

Oskarsson88  @  06/12/2012 23:56:26
   7 / 10
Bellissimo per le ambientazioni e per il messaggio. La trama di per sè, se pur con una sua logica, svolgimento e validità, non l'ho trovata entusiasmante. Gli attori passabili ma non eccezionali. Insomma, non lo considero fenomenale, però ho trovato piacevolissime, oltre ai primi due punti, anche le musiche tribali e il misticismo, esoterismo nonchè i viaggi animaleschi grazie alle polveri verdi...suggestivo!

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  14/11/2012 13:36:57
   8 / 10
Assolutamente da vedere. Fotografia splendida di posti meravigliosi e magici, una trama ben realizzata, delle musiche tribali molto suggestive. L'aspetto "tecnico" passa comunque in secondo piano rispetto al messaggio forte e chiaro che il regista lancia. Quelli del "mondo dei morti" (noi tutti, per intenderci) stiamo distruggendo quanto di meraviglioso la natura ha saputo creare nel corso di milioni di anni e rovinando per sempre equilibri tanto perfetti quanto delicati.
Boorman riesce a farci riflettere...

dagon  @  15/04/2011 12:04:25
   7½ / 10
Bella pellicola di Boorman, solido regista che difficilmente tira bidoni. Forte messaggio ecologista: l'uomo "civilizzato" visto come un virus che contamina e devasta tutto in una incosciente pulsione autodistruttiva.
Fotografia meravigliosa di Philippe Russelot.

Koral  @  27/03/2011 16:53:26
   8 / 10
Veramente un bel film, una storia emozionante e purtroppo reale. Ben fatto, bravi gli attori, spettacolare l'ambientazione. Fa riflettere duramente su come la società sta sbagliando... un Avatar senza effetti speciali!

rob.k  @  29/08/2010 16:34:39
   7½ / 10
Film di cui corservo un lontano ricordo, molto suggestivo e commovente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/05/2009 22:16:38
   7 / 10
Molto suggestivo questo film di Boorman dalla fotografia bellissima e con la regia sugli scudi. La storia è coinvolgente quanto basta e il messaggio ecologista è evidente ma non è invasivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  06/04/2009 14:39:17
   7 / 10
Film accusatorio verso l'uomo nei confronti della natura e di ciò che essa offre. Un regista, John Boorman, che ha sempre delle idee particolari e interessanti tutte da scoprire. Fotografia da brividi.

PetaloScarlatto  @  08/05/2007 22:04:01
   10 / 10
CHE FILM!!!


da piccolo, quando lo facevano il pomeriggio, lo guardavo sempre. POi, dopo averlo registrato, me lo sarò pappato in altre dieci occasioni...


E' uno splendido documento contro l'imbecillità dell'uomo che distrugge la natura...

Affascinante,,, Affascinante... Un film da riscoprire, così come da riscoprire è il grande regista John Boorman

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/05/2007 22.05.14
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/05/2007 22:17:42
   8 / 10
Per quanto poco ricordi di questo film, è certo che lo trovai splendido, con un forte messaggio ecologista e una fotografia letteralmente insuperabile. Non credo purtroppo che tutte le intenzioni di Boorman, che eccede in calligrafismo, siano riuscite a realizzare il Capolavoro a cui aspirava, e forse la seconda parte del film, un poco demagogica, perde qualche punto.
Tuttavia resta uno straordinario apologo sulla natura e sulla bellezza di un mondo incontaminato che forse, oggigiorno, esiste sempre di meno

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