la grande fiamma (1942)

La seconda parte appare un po' rocambolesca ma è anche la più imprevedibile, con ribaltamenti di fronte, personaggi che mutano, dinamiche che si dipanano. il tutto sotto la regia attenta di Dassin che può contare su una Crawford incontenibile e un cast preciso e puntuale (come sempre, quando si parla di John Wayne).
Buon film, meritevole di visione.

Un dramma propagandistico non particolarmente esaltante, da vedere più che altro per la presenza dominante della Crowford ( che sovrasta in tutto e per tutto il suo debole partner Philip Dorn ) e per la regia essenziale di Dassin. In particolare i momenti migliori sono riferiti al ritorno a Parigi della protagonista, con l'amara presa di coscienza della nuova realtà con cui dovrà convivere e le difficoltà di ogni genere che sarà costretta ad affrontare.