l'altra faccia del padrino (1973)

Mi sono divertito con i nomi storpiati delle 5 famiglie, i personaggi con i nomi particolari.
Non tutte le azioni qui sono compiute dai personaggi relativi nel film ed è bello così.
Tante scene iconiche rivisitate.
Favolosa la parte finale con la vendetta in stile padrino.

Metto 7 perché vale la pena vederlo, soprattutto per divertirsi nel vedere le scene iconiche. Non serve essere un cultore del Padrino, però più si sa e meglio apprezzi. Buona la qualità delle riprese in locali e ambienti che donano veridicità al film. Potevano osare di più parodiando una colonna sonora che nell'originale ha una sua importanza.

L'altra faccia del padrino è esemplificativo della carriera cinematografica di Alighiero Noschese, forse il migliore imitatore mai apparso in questo paese. Popolarissimo in televisione, straordinario nei suoi cammuffamenti, ma che a livello cinematografico non ha mai funzionato. Questa pellicola di Prosperi prende come spunto Il Padrino di Coppola, parodiandolo come la classica commedia sullo scambio di persone, ma la narrazione procede per singoli sketches, qualche volta divertenti, molto spesso fiacchi. Parzialmente sostenuto da buoni caratteristi di contorno (Banfi e Satta Flores), non riesce mai veramente a decollare, ma mostra comunque il talento cristallino di Noschese, rimasto confinato in ambito televisivo senza mai aver sfondato a livello cinematografico.

Vere e proprie colonne portanti del film son i 2 grandi Lino Banfi ed Alighiero Noschese, quest'ultimo in particolr modo, vero e proprio genio dell'imitazione sia mimica che vocale (memorabile il suo Totò, ancora meglio di quello di Montesano), che qui ci offre anche una buona caricatura del godfather Marlon Brando.

Un attore tanto bravo riguardo all'arte quanto misterioso se si prende in considerazione quella che fù la sua vita privata (mi pare difatti facesse parte della P2, ma anche Costanzo ne faceva parte!!!).

Tant'è.

La regia del mondomoviemaker Prosperi non è nulla di memorabile, ma offre ad ogni modo inspiegabili e riuscittissime parentesi riguardanti sketch musicali.

Senza i due attori citati insomma il film non varrebbe nulla; per fortuna così non è.

Vale una guardata.