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Pur non essendo tra i titoli più conosciuti ed amati della gloriosa Hammer "La lunga notte dell'orrore" è un film di ottima fattura,eccellente nel miscelare esemplari atmosfere gotiche con classiche figure della cinematografia del brivido. Tutto si svolge in un paese della Cornovaglia dove il susseguirsi di inspiegabili decessi persuade il medico locale a chiamare in causa il suo mentore,il luminare Sir Forbes che in compagnia della figlia giungerà nel poco ridente luogo per cercare di far luce sulla sospetta ecatombe. Di sicuro il carisma del sapiente nobile interpretato da Andrè Morell conquista non poco,il personaggio è decisamente riuscito e rende che è un piacere inserito in uno script sempre molto scorrevole ed esente da inaccettabili forzature. Tra superstizioni locali e un signorotto che sin da subito si intuirà poco irreprensibile si dispiega un'indagine che porterà ad una sconvolgente scoperta riguardante ancestrali rituali caraibici ,come per altro già palese sui titoli di testa. Atmosfere funeree e attori in gran forma,una solo sequenza gore e tanto mestiere nel creare scenari presumibilmente inquietanti per lo spettatore dell'epoca ed oggi apprezzabili in un contesto che assurge a raffigurazione squisitamente retrò tipica della gloriosa casa di produzione londinese. Noto anche come the "Plague of the zombies" il film di John Gilling concede oltre al dovuto intrattenimento anche un impegnato sottotesto riguardante lo sfruttamento dei lavoratori,tema ottimamente centrato nel quadro generale.