la madre (2013)

Dai ragazzi siamo seri. Questo film mette assieme una quantità di sciocchezze, è scritto malissimo e la realizzazione del "mostro" compete con i videogiochi primi anni '90. Nemmeno il primo Silent Hill era così approssimativo. La storia fa acqua dappertutto, non spiega praticamente niente sulle motivazioni che muovono la "madre", come sia capitata nella capanna del bosco, perché abbia scelto proprio le due sorelline, che fine ha fatto il loro padre, e chi più ne ha più ne metta. Meno male che la Chastain è un piacere per gli occhi, ma il film si dimentica subito - anzi era meglio impiegare 95 minuti in modo più costruttivo.

Di horror curati ce ne sono, ma "La madre" non fa certo parte di questi.
Da un incipit scontato tipico delle ghost-story si può tirare fuori qualcosa di originale [v. The Babadook], ma Andres Muschietti proprio non ci riesce.
Non resiste alla tentazione di giocare sullo spavento (?) facile, di piazzare il solito mostro in computer grafica e lasciare a lui tutto il lavoro.
D'altra parte già dai primi minuti si intuisce la disorganicità della sceneggiatura; troppo piena di incongruenze, leggerezze e clichè per risultare credibile.
A mio avviso si aggiunge alla lunga fila di pellicole destinate a sbancare al botteghino richiamando a sé orde di teenagers, per poi confondersi e perdersi come un facsimile tra mille copie.

Storia piena di buchi (tipo il compagno di lei... ma dove va? Cosa fa??).
Mostro orribile e imbarazzante.
Finale ridicolo che mi ha fatto scompisciare dalle risate. Ma non doveva essere un horror?

Non ci sono più i vecchi film di una volta, ormai il pubblico è cambiato... vuole solo bum bum e pop corn.
Tristezza

A mio giudizio questo è un film che si salva in corner;se fosse stato dall'inizio alla fine come i primi 40 minuti,si sarebbe aggiunto alla grande famiglia delle "ghost story- BO BO SETTETE" tanto in voga oggi...talmente in voga da diventare nauseanti...
Invece "La madre" si salva perchè non l'ho visto come il solito filmetto orrorifico che fa tendenza,ma come una sorta di fiaba nera che a tratti ricordava un pochino le atmosfere alla Burton...
I primi 40 minuti mi hanno deluso perchè la pellicola gioca sempre sulla solita presenza spettrale che appare e scompare intorno ai protagonisti,senza annunciare nessuna possibile evoluzione del film;temevo il peggio....
Fortunatamente la sceneggiatura sfruttava questi primi minuti "stereotipati" soltanto per creare un'introduzione che prendeva tutt'altra direzione.
Dal solito horror si passa ad una atmosfera grottesca ed estremamente fantasiosa che porta a vivere un'esperienza inaspettata e meno scontata di quanto si possa credere.
Se non si pretende troppo può passare...commerciale,ma un pochino più originale di altri....per fortuna..

Stupendo! avevo alte aspettative da questo film e non sono rimasta delusa. la trama è molto bella, il film è fatto bene, le bambine recitano benissimo. il finale non è proprio da film horror ma mi è piaciuto. ne consiglio la visione. non fa paura ma è fatto bene!

SPOILER

Davvero bruttino...storia senza senso, dove ti aspetti chissà quali risvolti e invece ti ritrovi uno svolgimento banalissimo e scontato.
Non lo consiglio.

Per carità, di film horror insufficienti se ne sono visti di molto peggio negli ultimi anni, tuttavia La madre non è riuscita a convincermi fino in fondo. Le scene in cui si dovrebbe saltare dalla sedia sono del tutto prevedibili, e nemmeno la trama è riuscita a convincermi appieno.

SPOILER
In sostanza, questo film non è tutto da buttare via, ma il vero horror spagnolo è quello di Jaumè Balaguerò, e La madre non si può nemmeno definire come la brutta copia di un film di Balaguerò. Semplicemente, non si può proprio confrontare.

spoiler ovunque

C'è una puntata dei Simpson indimenticabile per i fan. Inserita nell'annuale puntatone di Halloween "La Paura
fa novanta" (quella a 3 episodi horror per intenderci) narrava le gesta di un parrucchino killer indemoniato. Se non erro alla fine il formidabile Winchester lo uccide a pistolettate. Ecco, dopo anni ritrovo ieri il parrucchino killer in una scena de La Madre, l'imperfetto esordio di (tal) Muschietti alla regia, prodotto, perchè quando ci sono bambini, madri e paranormale c'è sempre lui dietro, da prezzemolino Guillermo Del Toro.
Il film è l'estensione di un corto con il medesimo titolo dello stesso Muschietti, corto che non è niente di indimenticabile ma senz'altro buono.
Ora, da una scena di 5 minuti tirarne fuori una sceneggiatura è senz'altro impresa non facile ma, inutile dircelo, si poteva far meglio.
Sinceramente nel complesso a livello puramente d'atmosfera ho preferito questo a Sinister che continuo a pensare che senza filmatini amatoriali era davvero quasi da buttare. Almeno qua c'è un'interazione maggiore tra i personaggi, un uso dei luoghi e degli spazi più vario e incisivo e, a mio parere, la presenza di più di una scena davvero importante. Penso ad esempio all'ottimo prologo, perfetto registicamente in tutto, fotografia magnifica, grande resa dell'incidente, tensione nel casolare e comparsa immediata del "demone", elemento che consente allo spettatore di essere catturato dalla vicenda sin dall'inizio Oppure la scena, per me la migliore (parlare di scena madre in questo film suonerebbe strano) in cui la telecamera divide a metà l'ambiente tra corridoio e cameretta e vediamo la bimbetta giocare con qualcuno che, in teoria, nella casa non dovrebbe esserci...
Ma potremmo parlare anche del flash back in luce sovraesposta (magnifico), della caduta dalle scale o della riproposizione dentro il film dei 5 minuti del corto (idea stupenda ed "emozionante" per chi ha visto il corto).
Potremmo parlare di tante cose ma il problema è che il film non si regge in piedi o, se lo fa, lo fa con 2 stampelle di 4 misure sbagliate.
Dalla macchina ritrovata dopo 5 anni (sarebbe già stato grave dopo 5 giorni a mio parere) in poi per quasi tutto il film lo spettatore cerca di interessarsi alla vicenda perchè, diciamocelo, all'inizio prende ma poi più si va avanti più ci si deve accontentare di limitarsi a vedere e pensare il meno possibile.
Perchè pensare sarebbe inutile. E dannoso.
La vicenda del 1800 è confusissima, si capisce poco o nulla. E quella madre (a proposito, in italiano non si può sentire come traduzione, addirittura pronunciata sempre senza articolo davanti) che voleva indietro il suo bambino perchè ne alleva altre 2 senza cercare il suo? E perchè quando gli ridanno il suo non lo vuole più? Perchè è morto? O.k, ma lei è un demone cavolo, va a vedè il capello. E perchè a volte uccide in un attimo e altre sembra far di tutto per far sopravvivere i protagonisti limitandosi a fargli la bua? E perchè non si è buttata prima dalla rupe quando nessuno gli rompeva le palle? E perchè tutti vanno al casolare di notte e non di giorno? E perchè assomiglia in un modo impressionante a un'altra mamma, la mia?
Volendo si può rispondere a tutto, non lo nego, ma dobbiamo essere parenti di Muschietti per farlo e volergli tanto bene.
Ma il film è buono nel complesso, anche se il soggetto aveva tutto per regalarci una storia horror capace di emozionare (scusate se cito sempre The Orphanage ma qui è doveroso) visto che si parla di bimbi, madri morte (quella vera delle bambine nel prologo, tra l'altro trovo quasi offensivo che poi non entri in alcun modo nella storia), madri che non sono pronte per esserlo e lo diventano poi (la Chastain) e madri disperate che rivogliono i loro bambini (il mostro). Malgrado tutto questo io di emozioni ne ho provate poche.
Molto bello però il gioco di sguardi continuo che le due bimbe fanno con la Madre.
Credo che ormai l'oro nell'horror si possa trovare solo nelle piccole produzioni.
Mi fermo qua va che è stata na giornataccia.
Notte.

Ma cosa ci avete visto di cosi tanto bello da sparare voti cosi alti?
Sono andato al cinema convinto di vedere un film interessante, invece mi sono ritrovato il solito, solitissimo film di fantasmi che fra l'altro non fa nemmeno paura.

La prima parte può anche funzionare (ma solo perchè ci sono grandi aspettative), anche se non c'è un vero centro narrativo: le due bambine ritrovate vengono un pò dimenticate e lo sviluppo dei loro personaggi latita alquanto. Pensavo fossero loro le protagoniste (cioè il fulcro del film), invece no.
Lo stesso vale per la ragazza rockettara, diciamo la matrigna: poca personalità, o meglio, personalità standard che non cresce e non si sviluppa a dovere, cosi come il rapporto cone le bambine che rimane piuttosto freddo e distaccato.
Evito di parlare del marito (cioè lo zio) visto che gli sceneggiatori, per motivi sconosciuti, l'hanno fatto sparire da quasi tutto il film..

Tutta la concentrazione del regista, e quindi anche degli spettatori, è data dalle ombre, dalle macchie nere sul muro, dagli spaventi classici ad alto volume, da questa Madre misteriosa e cattiva di cui però si intuisce subito la natura (anche grazie al trailer che riesce a raccontare in due minuti quasi tutto il film).

E' proprio questo il problema! Anche la Madre è scontata, il solito fantasmone! E quindi addio tensione per la storia!!!
Certo, un pò di tensione c'è, ma è dovuta agli spaventi, non alla storia!

Insomma, per 3/4 è un film che non eccelle, ma appunto è l'aspettativa di un risvolto interessante a mantenerne viva l'attenzione.

Prima o poi accadrà qualcosa di stupefacente!!

E infatti il risvolto c'è ma non è affatto interessante, tantomeno stupefacente, anzi è il solito spiegone finale su chi è questo fantasmone e quanto è buono questo fantasmone e quanto amore chiede, e quanto è vittima il fantasmone e quanto soffre, eccetera eccetera... Insomma, il solito fantasma stile giapponese visto, rivisto e stravisto in altre decine e decine di film.

Buona la fotografia e le interpretazioni, invece è scadente la computer grafica del fantasmone: troppo chiaro, troppo visibile e troppo "fatto al computer".

Nella storia ci sono alcuni punti spiegati male o alquanto bizzarri:
- Il parrucchino strisciante è un must involontario da cinema trash! Mi sono piegato dalle risate!!
- La zia (quella che voleva l'affidamento delle bambine) è inutile e il suo personaggio serve solo a farci fare un paio di salti in più sulla poltrona.
Inoltre mi chiedo

SPOILER
- Lo psichiatra è un genio che si crede Indiana Jones e parte tutto solo

SPOILER
- La rockettara alla fine

SPOILER

Ma quello che non sta in piedi è il super spiegone finale:


SPOILER


Ultimo appunto alla cafonaggine delle persone: ma almeno quando siete al cinema, riuscite a staccarvi da questi cçzzo di Iphone e da facebook? Almeno per un paio d'ore?
Ok, siamo entrati nell'"Era della Deficienza", e sinceramente di tutto questo rin********mento global-facebookiano non me ne frega niente, ma quando accendete il vostro display touch *****rrimo e soprattutto luminosissimo, state rompendo gli zabedei a tutti quelli che stanno dietro di voi.... Evidententemte non ci avete pensato, appunto perchè siamo entrati nell'Era della Deficienza, oppure siete semplicemente dei cafoni.
Un minimo di rispetto per gli altri!!

Storia inquietante per un horror abbastanza riuscito, regia recitazione e fotografia ottimi, c'è qualche forzatura nella sceneggiatura ma il risultato è comunque buono. A volte si eccede troppo con gli effetti sonori che fanno saltare dalla poltrona e danno quel senso di ansia tipico del genere horror a scapito di una trama un pò scarna. Tirando le somme la prima ora del film è ottima, il finale invece l'ho trovato troppo fantasioso e poco verosimile, speravo in un epilogo più razionale.
Comunque non male, consigliato.

Il genere horror e' morto da anni. Storia ridicola, effetti speciali osceni e di paura niente se non fosse per gli effetti surround.

Pellicola che attendevo molto soprattutto perchè anche io, come molti altri, ho adorato l'inquietante cortometraggio a cui è ispirato (tra l'altro quella scena c'è anche nel film, rivederla è qualcosa di orgasmico!).

Allora, che dire di MAMA? Si tratta di una ghost story dal suo fascino, non proprio un horror al 100%, vi è un cuore drammatico e una deliziosa atmosfera dark fantasy (il tocco di Del Toro si nota, seppur sia solo produttore).
Gli spaventi sono per lo più affidati a sbalzi di sonoro, ma la suspence è ben mantenuta, grazie anche a ottimi, diciamo, "giochi di inquadrature" (bellissima la scena in cui Lily sta giocando con qualcuno nella sua cameretta, ma la camera si rivela poi essere vuota, dato che la sorellina è in corridoio).

La trama è bella e toccante, qua e là ci sono delle banalità (oltre ai palesi richiami a JU ON/ THE GRUDGE, ci butterei dentro anche un pizzico di THE WOMAN IN BLACK, che già di per sé era un film che attingeva molto da altri horror) ma tutto sommato mi è stato difficile rimanere impassibile di fronte alla travagliata storia di questo "fantasma materno", che si conclude con un epilogo spettacolare: 15 minuti di pura fiaba nera, se dovessi trovarci un aggettivo, mi verrebbe in mente "Burtoniano".

La fotografia è ottima, ci sono molti effetti speciali (Mama è totalmente fatta al computer) tutto sommato ben fatti, e le interpretazioni sono buone. Bella la colonna sonora.

Insomma, MAMA non mi ha affatto deluso, è una buona ghost story, non originalissima ma comunque dallo svolgimento sempre intrigante e piacevolissima, una boccata d'aria fresca per chi sostiene che "l'horror ormai è morto".