la mano sulla culla (1992)

Thriller televisivo abbastanza piatto e con poca tensione. Non bastano dei buoni attori a questo film per la sufficienza. Evitabile.

Pessimo film. La storia è priva di mordente e annoia quasi subito. La regia è mediocre e la fotografia pessima(sembra un film per la tv).....da Evitare.

Una sceneggiatura così stereotipata farebbe invidia al peggior tv movie! Uno dei più celebri esempi dell'infame filone 'famiglie per benino in amaro pericolo', totalmente scontato e continuamente in picchiata nel ridicolo involontario. La costruzione della suspense sarebbe anche accettabile ma le singole situazioni mettono il sorriso sulle labbra e i personaggi sono davvero idioti. Da un regista come Hanson mi aspettavo più che questo stupido thrillerino politically correct in perfetto stile Reagan. Annabella Sciorra si è rovinata la carriera anche con baggianate come questa.

thriller di bassa serie che si vede in televisione "per sbaglio" quando non si ha niente da fare! tutto visto e rivisto.

Thriller poco riuscito e abbastanza scontato e, Rebecca De Mornay a parte, direi dimenticabile. Hanson come regista possiede qualità e le ha dimostrate in L.A. Confidential, ma è anche soggetto a (pochi) alti e (troppi) bassi.

Pessimo thriller. Scontato non solo a livello narrativo, ma anche visivo.

non è una schifezza, è decente e recitato benino, ma non riesco a dargli la sufficienza

Dispiace che il bravissimo regista dell'ottimo thriller "cattive compagnie" si fece coinvolgere in questo banale e scontato filmetto, che si fa ricordare solo per la DeMorney.
Risalirà con "L.A. confidential" e "Wonder Boys". Ricadrà nell'incomprensibile "8 mile".

Il regista mongoloide Jim Wynoski ha fatto un filmtv con + o meno la stessa storia , ma con la protagonista + f.i.g.a. della storia

Sarà anche carino, ma comunque non riesco a credere che il regista di "L.A. Confidential" abbia anche fatto questa boiatina commerciale. In qualche punto il ritmo è anche sostenuto e, comunque, la Mornay non è così scarsa, ma dopotutto le assurdità non si contano. Fossi stato in Hanson mi sarei ritirato dopo "L.A." per poter essere ricordato come uno dei più grandi registi noir.