la morte ti fa bella (1992)

Graziosa ma stupidissima commedia fantastica, civettosa e suadente, ma discontinua all'inverosimile.
L'arrotolamento disarticolare e anfibiesco della Streep e la voragine della Hawn sono entrati nell'immaginario collettivo.
Le frecciate sono ingenuamente controllate, molto americane, col respiro buonista e sterilmente favolistico dello Spielberg. Il veleno non è mai soddisfacente, troppe volte il clima stupendamente grottesco stempera nella plasticosità baracconesca da family movie, offrendo più vuoti che pieni, alternando stravaganze memorabili e curiose a passaggi vacui e fumosi quando non puerili.

Ibrido riuscito a metà, il mordente sarebbe anche bastante ma quel poco d'anima resta inesorabilmente soppresso da un'eccessiva furia giocattolosa e bambinesca, il fine a se stesso tenta di rimediare alla fragilissima essenza, e il risultato è un film convenzionale soltanto mascherato da fantasy caustico.
Per chi s'accontenta resta uno scoppettiante spettacolo, sul piano dell'intrattenimento è ineccepibile, una macchina perfetta.
Ma chi fosse in cerca di intelligenza e crudeltà si rivolga altrove.
Questa è robetta, piacevole e meritevole di uno sguardo, ma pur sempre robetta.

Isabella Rossellini mai cosí bella, Oscar meritatissimo alla componente più viva del film, le meraviglie effettistiche.