land of mine - sotto la sabbia regia di Martin Zandvliet Danimarca, Germania 2015
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land of mine - sotto la sabbia (2015)

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locandina del film LAND OF MINE - SOTTO LA SABBIA

Titolo Originale: UNDER SANDET

RegiaMartin Zandvliet

InterpretiRoland Møller, Mikkel Boe Følsgaard, Laura Bro, Louis Hofmann, Joel Basman, Oskar Bökelmann, Emil Belton, Oskar Belton, Leon Seidel, Karl Alexander Seidel, Maximilian Beck, August Carter, Tim Bülow, Alexander Rasch, Julius Kochinke, Aaron Koszuta, Levin Henning, Mads Riisom, Mette Lysdahl, Johnny Melville

Durata: h 1.40
NazionalitàDanimarca, Germania 2015
Genereguerra
Al cinema nel Marzo 2016

•  Altri film di Martin Zandvliet

Trama del film Land of mine - sotto la sabbia

Acclamato all'ultimo festival di Toronto, il film racconta di un frammento di storia ancora sconosciuto a molti. Nei giorni che seguirono la resa della Germania nazista nel maggio del 1945, i soldati tedeschi in Danimarca furono deportati e vennero messi a lavorare per quelli che erano stati i loro prigionieri. Obiettivo rimuovere le 2.000.000 di mine posizionate dalle truppe tedesche sulle coste danesi. Incredibilmente attento e delicato, il film racconta il desiderio di vendetta, ma anche il ritrovamento del senso di umanità di un popolo dilaniato dalla guerra e fa luce su questa tragedia storica, raccontando una storia che coinvolge l'amore, l'odio, la vendetta e la riconciliazione.

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Voto Visitatori:   7,66 / 10 (47 voti)7,66Grafico
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Voti e commenti su Land of mine - sotto la sabbia, 47 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

130300  @  06/12/2020 23:19:33
   9½ / 10
film esplosivo

Goldust  @  14/05/2020 17:44:51
   7½ / 10
Un episodio poco noto della seconda guerra mondiale si fonde ad un racconto a tratti disumano, come solo la guerra poteva essere, all'interno del quale giovani personaggi con poche speranze si muovo come zombie in continuo contatto con la morte. La materia scotta eppure è trattata con una sensibilità che si fa via via sempre crescente e anche se la sceneggiatura al giro di boa del primo tempo incomincia a farsi prevedibile ( il carnefice che solidarizza con i reclusi ) il meccanismo di causa / effetto narrato e il rapporto di forte empatia che si crea tra i protagonisti ci offre uno spaccato di ricostruzione storica parecchio coinvolgente. La guerra era lontana ed è ormai finita, ma la suo eco si sente ancora fortissima. Straordinario tutto il cast.

polbot  @  20/04/2020 00:33:00
   6½ / 10
Film che ha il merito di raccontare uno dei tanti disumani retroscena bellici

daniele64  @  10/01/2020 23:36:30
   7½ / 10
Riprendendo ad oltre cinquant' anni di distanza lo spunto che aveva già ispirato Aldrich per " Dieci secondi con il diavolo " , il regista danese Martin Zandvliet dirige questo film che racconta le vicende di un plotone di giovanissimi prigionieri tedeschi i quali , a fine guerra , sono costretti a sminare una spiaggia danese , costellata di ordigni esplosivi sepolti . Infatti , durante l' ultimo conflitto mondiale , la Germania aveva occupato ( quasi senza colpo ferire ! ) la Danimarca e , in previsione di uno sbarco alleato , ne aveva disseminato le coste con milioni di mine , rimaste poi inesplose . Al termine della guerra , qualcuno doveva pur toglierle e chi era meglio di chi le aveva posizionate ? Oggi potrebbe apparire come un comportamento moralmente molto discutibile , ma evidentemente i Danesi , che mal avevano sopportato l' occupazione tedesca , non si facevano di questi problemi ... Il film narra la storia di un gruppetto di questi ragazzotti impegnati in tale mortale attività sotto lo stretto controllo di un gelido graduato danese . Ritrae il loro disperato terrore nello strisciare sulla spiaggia alla ricerca delle mine e nel vedere i loro compagni mutilati o disintegrati dalle esplosioni accidentali . Racconta i difficili rapporti tra di loro e con il loro inflessibile controllore , che si evolveranno nel tempo , tra alti e bassi , variando a seconda degli avvenimenti . Un film permeato di silenzi e di tensione , nell' attesa della disastrosa esplosione che può arrivare da un momento all' altro , incentrato sugli sguardi ancora infantili dei poveri soldatini , costretti a perdere la loro innocenza , sottoposti ad una terribile violenza fisica e psicologica per pagare lo scotto di una responsabilità morale che portano sulle loro fragili spalle . Alla fine , l' umanità avrà il sopravvento sulla rigida disciplina militare ed il commovente ( ed improbabile ) finale riescirà a dimostrarcelo ... Una visione sofferta , per una pellicola toccante , ben girata e ben interpretata da uno sconosciuto cast tedesco - danese , che si avvale anche di una fotografia funzionalmente fredda e di una colonna sonora che fa da adeguato intermezzo ai lunghi silenzi permeati di ansia . Un film da 7,5 .

StIwY  @  16/08/2019 23:17:51
   7 / 10
Sono stati innumerevoli film sulla WW2, e ormai ogni qualvolta sento parlare di questa ambientazione mi viene il latte alle ginocchia.

Gli americani ci hanno tartassato i cogl_oni per 50 anni, cercando di passare, nelle varie produzioni, come i soli eroi che hanno posto fine alla guerra. Ovviamente, chi ha studiato seriamente la storia, saprà che non è così.

Tornando al film in questione......beh è un film sulla guerra..

Ma non è la guerra non convenzionale che ci si può aspettare, e questo porta una boccata d'aria fresca al genere. Ed è inoltre ambientato poco dopo la FINE del conflitto.

Per una volta tanto, troviamo i nazisti alle prese NON con gli americani. Qui ci troviamo in Danimarca, anche se non saranno comunque trattati in modo "umano" La trama è molto semplice, un gruppo di nazisti vengono usati come "sminatori" nelle spiagge della Danimarca.

Purtroppo gli attori adulti presenti, non sono proprio all'altezza. Monoespressivi, e non trasmettono nessuna emozione. Paradossalmente sono i ragazzi a recitare meglio. Il finale inoltre è un pò così...tranciato di netto.

Altro difetto secondo me, che ne mina il realismo:


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Con un budget più alto, attori ed effetti speciali migliori, ne sarebbe uscito un piccolo capolavoro. Tirando le somme però non penso che valga un voto troppo alto, per cui do un 7 al limite, di più non vale. Peccato!

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  19/06/2019 17:11:54
   8½ / 10
La storia inizia dove la guerra finisce.
Con le armi ancora calde per la recente conclusione della Seconda Guerra Mondiale, ad un sergente danese desideroso di vendetta viene assegnato un gruppetto di giovani prigionieri tedeschi, perché trovino e disinneschino quelle mine antiuomo che il loro stesso esercito aveva disseminato a milioni lungo le coste della penisola.
Nel migliore dei casi, questi sapranno sviluppare l'abilità necessaria per disinnescare gli ordigni; in caso contrario… una mina saltata ed un nemico in meno. Un nemico giovane. Troppo giovane.

La storia universale dei conflitti mondiali racconta il dramma dell'umanità lieve: chi troppo debole per difendersi dalla guerra, chi troppo piccolo per rifiutarsi di intraprenderla.
Milioni di ragazzi subirono così l'imposizione delle armi: a chi toccò la morte in guerra, a chi la vendetta dopo la guerra. Perché nel momento in cui il conflitto sovvertì le parti, l'inaudito e incomprensibile odio che alimentava la ferocia dell'invasore finì necessariamente per riflettersi contro di lui: un'oscillazione pendolare che schiantò contro i tedeschi il furore della vendetta.
Su questo infausto percorso si ritrovarono, loro malgrado, anche i giovani tedeschi che nel 1945 conobbero la sconfitta e la prigionia.
"Land of mine" inizia qui e racconta un frammento di verità proveniente dalla storia danese. Teatro strategico della Seconda Guerra Mondiale, in quanto specificamente preliminare all'invasione della Norvegia, la Danimarca venne essenzialmente occupata in un giorno dalle forze militari naziste, che ne presidiarono poi le spiagge costellandole di mine antiuomo.
Anni dopo, a fine conflitto, il tremendo compito di disinnescarle fu assegnato a un manipolo di giovanissimi prigionieri tedeschi.

"Land of mine" è un dipinto postbellico in cui non ci sono vincitori: chi ha vinto, ha perso troppo per poter gioire; chi ha perso, deve fare i conto con l'espiazione.
Eppure… come sotto la sabbia si celano pericoli mortali, così sotto questa violenza ancora vibrano tracce d'umanità. Come se… "Abbiamo già perso tutto: almeno salviamo il salvabile, restiamo uomini".
C'è qualcosa di dolce, di delicato in questo, un profumo di speranza, l'ultima piantina nel deserto. Non si farebbe forse di tutto per preservarla?

"Land of mine" è un dramma che vibra della tensione palpabile propria del momento sospeso tra bene e male. La visione è tesa come se la temuta esplosione stesse per avvenire ad ogni istante. La sapiente gestione dell'emotività è punto pregiato di una pellicola già qualitativa per interpretazioni e immagini.
Intenso ed emozionante.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/04/2019 18:17:23
   7½ / 10
Bel film, molto curato e ben fotografato, che narra una vicenda che ebbe luogo in Danimarca al termine della Seconda Guerra Mondiale. Interessante il rapporto che si crea tra i giovani soldati tedeschi e il militare danese: non divengono amici (come in altre pellicole del genere), bensì il soldato più anziano assume simbolicamente il ruolo di padre.
Una pellicola intensa, da vedere.

gringo80pt  @  10/02/2019 22:27:59
   8½ / 10
Molto toccante. Mi ero perso questo tassello, ma son riuscito a scovarlo accidentalmente. Seppur in uno scenario ristretto ogni impressione o commento è superfluo rispetto alla tragedia latente che si è consumata nel post guerra.

SENZA RESPIRO

DarkRareMirko  @  23/09/2018 22:32:04
   8 / 10
Mi è piaciuto molto; ha pure qualcosa dello stile di Nolan secondo me.

Ottimo Moller che, di regola odiosissimo, qua e là si umanizza.

E' un film che ha la sua forza nell'atmosfera, negli scenari, nelle musiche, nel trattare le vicende come un qualcosa a parte, di lontano dal resto.

E' un film di guerra abbastanza anomalo, di stile molto europeo, comunque.


Poche ma fastidiose le scene di violenza, con sangue, pestaggi ed arti mozzati.

ciucio  @  22/12/2017 21:34:40
   7½ / 10
film che riesce a creare emozioni in chi lo vede, con buoni valori e contenuti

sirvioz  @  28/11/2017 20:33:13
   8 / 10
Sarebbe da sette, sette e mezzo, ma nell'attuale panorama di spazzatura films così spiccano.

EddieVedder70  @  17/09/2017 21:30:26
   8 / 10
Raramente ho vissuto un film con la medesima "ansia" mista a tensione, questo gioiello di produzione danese era candidato giustamente alla recente serata degli Oscar nella categoria "miglior film straniero". Cupo e senza speranza nell'evolversi dei fatti, ma luminoso nell'ambientazione e "nei" protagonisti. La guerra fa solo vittime e spesso ne fa molte anche post scontro bellico. Questa triste pagina non la conoscevo e, per certi versi, ha la potenza e la drammaticità delle "foibe". Ho provato davvero ansia, immagino cosa avrei potuto provare se visto al cinema. Film di relazioni, di odio, troppo odio, di compassione, amicizia e pietà, lealtà, rispetto. Molto crudele. Ottime le interpretazioni, la fotografia e una significativa colonna sonora.
Consigliato a tutti, ma non sarà una visione leggera

Juza21  @  30/07/2017 19:38:23
   7½ / 10
Bel film, consigliato non solo a chi piace il genere.

camifilm  @  05/07/2017 15:40:53
   6½ / 10
Un buon film.
Racconta un momento post-bellico quasi sconosciuto ai più ed è buona cosa portarlo a conoscenza.
Non ha ne alti e ne bassi, un buon film.

I ragazzi giovani tedeschi furono l'ultima risorsa da mandare a combattere a difesa di una ormai sconfitta Germania.

maitton  @  18/04/2017 08:14:54
   6½ / 10
Film che ha il merito di farci conoscere una terribile storia vera dell'immediato post guerra. Non sfrutta al massimo, a mio modo di vedere, le fasi drammatiche dell'intera vicenda, come leggo nel commento precedente, qualche ingenuità (ma direi tranquillamente forzatura) di troppo in effetti c'è.
Ma resta un buon film.

topsecret  @  28/03/2017 16:36:31
   7 / 10
Un paio di ingenuità (prigionieri malnutriti e malaticci che giocano a pallone in spiaggia e fanno gare di velocità) non minano però il risultato finale che è di tutto rispetto, grazie a delle buone interpretazioni, una regia capace e una storia condita con dialoghi calibrati e momenti di drammaticità pronunciata.
Non era facile instillare nel pubblico umana pietà per dei soldati tedeschi nazisti, ma LAND OF MINE ci riesce abbastanza bene senza risultare nè troppo enfatico nè troppo retorico.
Un buon film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/03/2017 01.01.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/03/2017 17:50:56
   7½ / 10
Il primo merito del film è quello di farci conoscere degli avvenimenti legati alla seconda guerra mondiale piuttosto sconosciuti o di cui si è sentito parlare poco perfino su "History Channel"!
Il film regala momenti di tensione davvero unici, il primo quando viene effettuato il test sullo sminamento all'interno del capanno e il secondo quando si cerca nella sabbia la prossima mina da sminare. Difficile quasi guardare.
Ma sono importanti anche i protagonisti, dei giovani Tedeschi con il sogno di tornare a casa a riprendere la proprio avita da una parte, e una nazione la cui ferita è ancora troppo aperta e che vede nel Tedesco il nemico assoluto, anche se questi è poco piu' che un adolescente.
Un minimo di umanita' sembra prendere largo ma solo fino alla prossima esplosione che ricorda a tutti l'atrocita' di quella guerra.
Un bellissimo film giustamente candidato all'oscar come miglior film straniero.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  06/03/2017 13:28:26
   8 / 10
Storico di grande interesse, sotto la grande luce del realismo europeo. Un film senza fronzoli che però centra l'obiettivo, del tutto consigliato.

AMERICANFREE  @  04/03/2017 19:47:06
   7½ / 10
Bel film, non conoscevo questa storia, mi ha molto toccato. Ottima recitazione di tutto il cast, mi trovo d'accordo con la media voto di filmscoop, sicuramente consigliato.

VincVega  @  13/02/2017 19:55:57
   8 / 10
Uno dei migliori film usciti nel 2016.
Sin dalla prima sequenza "Land of Mine" colpisce. Colpisce come il segente danese Rasmussen che prende a pugni i soldati tedeschi sconfitti alla fine della seconda guerra mondiale.
Un odio che, inizialmente, pervade anche noi stessi di fronte questi tedeschi, che però non sono altro che ragazzini, colpevoli di appartenere ad una nazione.
Piano piano il sentimento cambia per questi ragazzi, che si trovano a fare un lavoro che più sporco non si può e pure il duro sergente proverà a cambiare le sorti di alcuni di loro.
A volte può sembrare che il film cerchi la lacrima facile, ma è innegabile la potenza e l'emotività che trasmette con diverse scene di grande impatto che difficilmente si dimenticano.
Bravissimi i giovani attori che impersonano i soldati tedeschi, ma è il protagonista Roland Møller che si distingue di più nel ruolo del segente Rasmussen.
Bravo il regista che affronta la tematica in modo adeguato, ricordando che il soggetto è tratto da una storia vera, per quanto romanzata, ma sconosciuta ai più.

ZanoDenis  @  18/01/2017 18:41:32
   7½ / 10
Buonissimo prodotto danese, una ventata d'aria fresca nel cinema di guerra di cui si sentiva altamente il bisogno.
Storia originale e caratterizzazione dei personaggi azzeccatissima, il personaggio del sergente (che è U-G-U-A-L-E a Paolo Brosio) è un emblema della mentalità altamente umana ed empatica del film, fa quasi da specchio per il popolo.
Per essere un film drammatico la suspense è enorme, le scene dove dinnescano le mine sono da cuore in gola (mi ha ricordato abbastanza The Hurt locker, film che apprezzai parecchio), ma è soltanto un dettaglio, il film è ben più della suspense, è un dramma umano e di guerra intenso come pochi.
Consigliato

Invia una mail all'autore del commento DarthCloud23  @  13/01/2017 23:10:19
   8 / 10
Capolavoro nordico. Uno dei film migliori del 2016. Molto coinvolgente, intenso, emozionante. Attori molto bravi e sceneggiatura per niente scontata. Scenografia carina e regia matura. Da non perdere...

condroblasto  @  04/01/2017 22:39:31
   7½ / 10
Film duro, basato su una storia vera. Forse un pò lento inizialmente, ma è funzionale alla caratterizzazione psicologica dei personaggi. Riesce a dare la misura del dramma vissuto da entrambe le parti.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  01/01/2017 23:00:45
   7½ / 10
Bellissima storia basata su fatti realmente accaduti dopo la 2a guerra mondiale.
Attori giovani bravi e cornice fotografica molto particolare, consigliato.
Unica cosa un pelo bipolare l'atteggiamento del sorgente :-)

carloverga  @  15/12/2016 18:04:38
   8 / 10
Film da vedere che tiene con il fiato sospeso. In certi tratti scene molto forti, ma racconta di una realta' del passato che fa pensare a dove sia arrivata la barbaria umana con la costruzione e l'ideazione delle mine antiuomo.

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maxwin  @  28/11/2016 10:29:43
   7½ / 10
Bel film, girato in maniera impeccabile, racconta una storia a me sconosciuta, incanta e commuove, un film umano.

TheLory  @  28/10/2016 20:32:45
   9 / 10
Una storia agghiacciante e commovente, attori superbi, un'ora e mezza di brividi. Chi non lo guarda non è figlio di maria

Febrisio  @  23/10/2016 10:44:05
   7½ / 10
Svela dei fatti sconosciuti ai più, tanto amaro, quanto umano nel costruire un rapporto tra il danese e i suoi giovani prigionieri. La voglia di riscatto lascia spazio a ciò che quei ragazzi si trova inconsapevolmente a vivere. Fa sì che l'unica odiata sia proprio solo lei... la guerra e il suo cinismo. Bello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  07/10/2016 10:28:28
   7 / 10
Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la Danimarca si impegnò a sminare le proprie coste occidentali, erano infatti numerosi gli ordigni posizionati dalle truppe di Hitler per contenere un possibile sbarco alleato. Per fare ciò, in barba alla Convenzione di Ginevra del 1929, vennero impiegati prigionieri di guerra, in molti casi giovanissimi (si parla di ragazzini di 13/14 anni). Mal nutriti, costretti a condizioni igienico-sanitarie penose, addestrati in maniera approssimativa, finirono col morire in parecchi di stenti o -in misura maggiore- dilaniati dalle mine.
In "Land of mine" si erge potente il livore nei confronti di un popolo reo di atti aberranti. Il ruolo di vittime e carnefici si ribalta, con il tracotante odio del Sergente Rasmussen a simboleggiare il desiderio di rappresaglia di una nazione intera. Ad andarci di mezzo dei poveri innocenti, reclutati quando l'armata del Terzo Reich era ormai allo sfacelo, spediti al fronte come estremo atto di disperazione.
Martin Zandvliet relega i suoi personaggi in una sorta di limbo suggestivo, un panorama marittimo di selvaggia bellezza contrastante con il dramma vissuto giorno dopo giorno sulla battigia. Del resto il film di contrasti vive, a partire dal personaggio del supervisore, un sottufficiale rancoroso e freddo, un bastardo di prima categoria che però lentamente cambierà il suo atteggiamento una volta conosciuto il tanto odiato nemico. Il rendersi conto di avere di fronte poco più che bambini, l'avvicinamento al loro mondo fatto unicamente di bisogni primari, paure e speranze, lo costringeranno ad un approccio molto più umano e comprensivo.
La pellicola racconta la vera e poco edificante storia di un paese ancora scosso in cerca di vendetta, Zandvliet dirige molto bene sfruttando una fotografia splendida e limitando i dialoghi nella giusta misura. Purtroppo a tratti cerca la compassione e la lacrima in maniera abbastanza retorica ed al tempo stesso riesce solo in parte a portare a galla la tumultuosa angoscia dei suoi personaggi.
Piccoli difetti a parte il film è da vedere: importante e coinvolgente, soprattutto basato sull'ennesima folle conseguenza generata da quell'orrore che è la guerra.

TheLegend  @  26/09/2016 00:54:58
   7½ / 10
Un buon film capace di mettere in luce l'assurdità della guerra raccontando un fatto poco conosciuto.
Molto bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  25/09/2016 18:25:20
   8 / 10
Spietato , crudele a tratti durissimo da digerire ma non per questo pesante alla visione.
Storicamente bellissimo perchè presenta uno scenerio a me sconosciuto, recitato bene , fotografia asettica ma sognate e potenzialmente se non fosse per il contesto molto rilassante e " new age".
Piacevole sorpresa,ovviamente passata in sordina .

davmus  @  07/09/2016 08:36:19
   7½ / 10
Buon film, da vedere

DogDayAfternoon  @  29/08/2016 13:22:24
   7 / 10
E' sempre un piacere vedere film fatti bene che ti fanno scoprire aspetti della storia che altrimenti non avresti mai conosciuto. Film sulle guerre mondiali ormai ne abbiamo visti talmente tanti che è giusto andare a scavare su risvolti poco noti ma non per questo meno drammatici.

Diretto e interpretato molto bene, crudo quanto basta senza mai esagerare, forse manca un po' di ritmo in alcuni punti ma rimane comunque una bella scoperta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/08/2016 23:55:10
   7 / 10
Sotto la sabbia è un film che in molti elementi corre sul filo del rasoio. Lo sminamento delle coste danesi da parte di giovani soldati tedeschi, quindi rischiare la vita ogni istante, il minimo errore fatale. Guerra appena finita, le sue logiche ancora disumane, i vincitori che si comportano ancora in maniera disumana sui vinti. Ogni giorno il sergente offre il barometro di una situazione instabile dal punto di vista emotivo. Duro e spietato, tuttavia appena l'eco delle guerra finita si allontana, riaffiora un'umanità perduta. Vede dei ragazzi spauriti invece che dei soldati. Il film tutto sommato mostra un percorso lineare nel riconquistare proprio quell'umanità perduta da anni e stermini di massa, attraverso una storia poco conosciuta dove i vincitori, in barba alla Convenzione di Ginevra, costringevano dei ragazzi a sminare le coste danesi. Un film sincero e lineare.

markos  @  19/07/2016 11:37:03
   7½ / 10
La storia e i fatti veri mi piacciono sempre. Questo film ti fà stare in ansia per tutta la sua durata. Un'altra realtà spietata della guerra. Bello. Lo consiglio.

Burdie  @  15/07/2016 00:12:23
   7½ / 10
...consigliato

freddy71  @  14/07/2016 22:53:23
   7½ / 10
bel film...ottima interpretazione del sergente danese...buona fotografia..forse qualche piccola falla nella regia

Aztek  @  11/07/2016 23:15:34
   8½ / 10
Snobbato da molti, questo Land Of Mine è stata davvero una piacevole sorpresa. Ambientato nei primi mesi del secondo dopoguerra, la pellicola è un uragano di tensione che appassiona lo spettatore per tutta la sua durata. ottima l'ambientazione e le interpretazioni di tutto il cast.
Finale un po' scontato, ma resta ugualmente un magnifico film che vi consiglio.

Jumpy  @  06/07/2016 23:19:54
   7½ / 10
Film di forte tensione e dal potentissimo impatto emotivo... di certo non è di quelli da vedere per passare una serata leggera.
Sulle prime pensavo fosse una storia, solo dopo ho scoperto che era ispirata a episodi realmente accaduti.
Anche a me, tra regi, musiche, fotografia di altissimo livello, l'unico punto debole mi è sembrata la scarsa caratterizzazione dei personaggi, ma probabilmente l'intenzione del regista era richiamare l'attenzione sui fatti più che sui protagonisti.

Schmitt  @  06/07/2016 06:00:47
   9½ / 10
Impressionante.. un film agghiacciante che traccia e narra un pezzo di storia ancora per molti (putroppo) sconosciuto. Io stesso ero ignaro di cio´, ma nonostante la mia ignoranza mi ritengo soddisfatto nel giudicare e lodare questa pellicola.

Merita, ma merita davvero parecchio, sopratutto per l´immensa fotografia, sceneggiatura e regia, che ritraggono da una parte il paesaggio idilliaco della costa danese, la crudezza e la crudeltà umana dall´altra, rimarcando l´astio e la sete di vendetta nei riguardi dei tedeschi.

forse come un unica pecca, mi limito a riportare qualche forzatura di troppo, ma easy. Durante il corso del film si protrae l ´astio e la sete di vendetta nei confronti dei tedeschi. Magnifiche le interpretazioni dei singoli attori, in particolare quella del sergente.

ValeGo  @  20/04/2016 11:22:41
   9 / 10
Mi ha coinvolto così tanto da non riuscire a dormire. Una storia crudele e beffarda che riesce comunque a parlare di solidarietà reciproca. Ho trovato i giovani attori incredibilmente espressivi. Ogni altro commento è superfluo, posso solo consigliare di vederlo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  05/04/2016 23:59:17
   7½ / 10
È sempre un bene raccontare delle storie, soprattutto se dimenticate o sbiadite nel tempo.
"Land of mine", ben lungi dall'essere un film leggero, inquadra benissimo una verità storica, senza scadere in becere operazioni retoriche e patriottiche.
Il pregio maggiore rimane -senza ombra di dubbio- la straripante tensione, la quale è felicemente supportata da un'abile regia, nonché da un montaggio "furbo" e volto a costruire incertezze e paure.
Peccato solamente per una caratterizzazione psicologica troppo lacunosa e di superficie.

dagon  @  03/04/2016 20:13:09
   7 / 10
Una delle tante storie di guerra che non sono mai state raccontate. Peccato per un paio di forzature di troppo, ma il film è comunque asciutto e con pochi fronzoli, centrando l'obiettivo. Sempre meglio raccontare storie di ordinaria disumanità che "omettere"

lukef  @  29/03/2016 16:31:41
   7 / 10
Sicuramente una storia che meritava di essere raccontata per i tanti e ovvi motivi.
In quanto al film in sè, non aspettatevi un capolavoro: crudeltà, tensione, emozioni dovute.. ma poco altro. Già il trailer dice quasi tutto.
Giusto il film per accaparrarsi qualche nastro d'argento, orso d'oro o altri baluardi del politically correct.

tavullia86  @  29/03/2016 14:59:56
   7 / 10
in questo film si viene coinvolti dal punto di vista emotivo in modo completo (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER). un buon film di guerra (finita), senza retorica e insopportabili buonismi.

lucasssss  @  27/03/2016 11:23:02
   7 / 10
pensavo meglio, non mi ha preso più di tanto

da vedere cmq

Giovans91  @  26/03/2016 13:42:44
   8½ / 10
Questo è stato un gran bel film presentato alla festa del cinema di Roma, dove io ho potuto assistere alla sua proiezione in sala. E' il film che non ti aspetti, è stata una vera e propria sorpresa. Una storia vera, intensa e totalmente inedita al Mondo.
Il regista lascia che sia la forza delle immagini a parlare, affidandosi al disarmante contrasto tra l'idilliaco paesaggio danese e la crudezza del compito svolto dai giovani prigionieri tedeschi. Il punto forte del film sta anche nelle interpretazione degli attori, in primis quella di Roland Møller (che interpreta il il sergente danese) che grazie alle sua eccellente recitazione ha creato forti emozioni agli spettatori durate la visione del film.
Non si rimane indifferenti di fronte agli angoscianti destini riservati ai giovani prigionieri. La riflessione sulla natura umana e sulla sconvolgente facilità con cui le vittime passano al ruolo dei carnefici è un tema quanto mai sensibile e colmo di risvolti degni di essere esplorati.
E' un film che difficilmente dimenti, ti rimane dentro.

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