la notte del giudizio (2013)

Occorre essere un poco disonesti dando a THE PURGE il voto che forse non si merita. Il regista manda a memoria il primo Carpenter e il buon vecchio Sam Peckinpah, rilegge Panic Room, si fa prestare le maschere da k.bigelow alias Point Break (no non proprio quelle dei presidenti degli States), adora recriminare su quella "normalita" dei vicini di casa manco fosse Polanski, esamina gli Ultracorpi in una veste sociale contemporanea e Boys next door come se ci fosse dentro la mano di Bourgess. Potenzialmente e' un film fortissimo, ma piu' per la tensione che sfrutta abilmente che per la sua tematica. Ok, difficile dire se il Male si annidi fuori o dentro (le ambigue istanze ideologiche del capofamiglia parlano chiaro fin dall'inizio) ma la deriva conformista del film, anziche' rivelarsi l'asso nella manica di uno script, finisce per annaquare proprio la deviante e minacciosa denuncia sociale che stava all'origine della storia. Il benessere diventa certo un alibi per sottrarsi alle colpe altrui o un sistema di difesa (gli antifurto, le dimore-bunker) ma alla fine si assiste alle solite scene madri tipiche di molti film horror, molto della denuncia si perde. Un peccato, visto che comincia e finisce in modo entusiasmante. In ogni caso da riflettere perche' al di la' dei risultati forse una notte del genere e' tutt'altro che imprevedibile e impossibile