la partita (2020)

C'è la partita che si gioca sul rettangolo di gioco, una finale di calcio giovanile in una periferia romana e ci sono altre partite che si giocano fuori del rettangolo di gioco in un clima alla Brutti, sporchi e cattivi di una periferia che rimarrà sempre tale, sempre marginale e che non cambierà mai, dove ci sono padri che proteggono figli indegni finendo nei guai per colpa loro e padri indegno spezzano i sogni dei figli. Un racconto corale che ha il difetto non riuscire a dare il giusto equilibrio alle varie sottotrame, ma il soggetto non era semplice da portare su grande schermo. Non male il finale, dove viene sottolineato lo scarto da un contesto che non cambia nella sostanza e lo fa solo nella forma.

La cosa positiva per quanto riguarda i miei gusti, è che sembra una presa diretta della realtà. Non sembra di guardare un film, bensì vita vissuta reale.
Per cui il film scorre via in maniera abbastanza veloce.
La cosa negativa è che nel finale non si sa bene dove andare a parare, quindi accadono delle cose giusto per concludere. Il film non va in crescendo bensì va a spegnersi sottotraccia.
Nel finale urlano un po' tutti e mi da come l'impressione che si siano usati gli strilli per nascondere la scarsità di idee.
Da vedere se si vuole respirare l'aria di quartiere periferico romano del 2002 (anno in cui è ambientata la pellicola).

SPOILER