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Vedo che non ho ancora votato il film, e quindi ho ancora una possibilità di esprimermi. Se non l'ho fatto finora, è perché il film mi ha profondamente irritata. Troppo splatter, troppo compiacimento nella descrizione delle crudeltà inenarrabili cui Gesù viene sottoposto. Non dico che la crocifissione fosse un'esperienza tranquilla e serena, però si esagera: quale fonte racconta che i soldati lasciavano cadere le croci a terra, causando ai condannati ulteriori sofferenze? NO, perché nella realtà il palo della croce era già presente sul luogo del supplizio, e il condannato doveva portare con sé solo la parte trasversale, quella destinata specificamente a lui. Ma il problema è un altro. Sangue, violenza e sadismi vari tolgono spazio all'emotività. Si vorrebbe amare questo povero Cristo torturato, sanguinante e sottoposto sino alla fine alle più terribili sofferenze. Ma l'effetto è diverso: Gesù finisce col perdere la Sua sublime valenza di Maestro dell'umanità, riducendosi a pura e semplice carne da macello. Naturalmente, considerando il grande impegno produttivo, il valido casting e l'efficace fotografia, la sufficienza è doverosa (e mi sto sforzando, credetemi). Con l'occasione chiedo allo staff: la bellissima fiction "Maria di Nazareth", di G. Campiotti, può essere presa in considerazione in questa sede? Avrei molto da dire in proposito:-)
Quando il cattivo ladrone crocifisso si mette a blaterare stupidaggini contro Gesù, arriva un corvo. Mi sono detta: "Ti prego Gibson , risparmiaci questa banalità". E invece, puntualmente, la banalità è arrivata...