la passione di cristo regia di Mel Gibson USA, Italia 2003
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la passione di cristo (2003)

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locandina del film LA PASSIONE DI CRISTO

Titolo Originale: THE PASSION OF THE CHRIST

RegiaMel Gibson

InterpretiJames Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci, Hristo Jivkov, Hristo Shopov, Rosalinda Celentano, Francesco Cabras, Claudia Gerini, Sergio Rubini, Romuald Andrzej Klos, Davide Marotta

Durata: h 2.10
NazionalitàUSA, Italia 2003
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2004

•  Altri film di Mel Gibson

•  Link al sito di LA PASSIONE DI CRISTO

Trama del film La passione di cristo

Liberamente ispirato ai Vangeli di Luca, Giovanni, Matteo e Marco. Le ultime 12 ore di Cristo, dall'Orto degli ulivi al Crocifisso sul Golgota.

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Voto Visitatori:   7,02 / 10 (553 voti)7,02Grafico
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Voti e commenti su La passione di cristo, 553 opinioni inserite

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ValeGo  @  12/04/2020 19:55:07
   6 / 10
Il film ripercorre le ultime ore di vita di Gesù con rari flashback su alcune scene significative della sua vita. Personalmente l'ho trovato molto realistico, anche troppo, quasi un esercizio di violenza, con pose molto teatrali e plastiche, in alcuni tratti sembrava di vedere dei dipinti o sculture. Nel complesso però avrei gradito che di scendesse un po' di più nel dettaglio della vita di Gesù, che ci facesse vedere il suo lato umano, magari una mezz'ora di film dedicato a questo e una mezz'ora in meno di violenza. Lo avrei trovato più fruibile a mio parere.

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Ultima risposta 13/06/2020 22.44.10
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Thorondir  @  17/01/2019 11:44:33
   6½ / 10
Lo ritengo uno di quei film che veramente esulano dall'aspetto prettamente artistico andando a toccare l'intima spiritualità di ognuno, credente o non. Certo, alcune trashate come il terremoto finale potevano tranquillamente essere evitate.

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Ultima risposta 13/04/2020 00.36.01
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pontypool  @  30/03/2018 01:50:24
   1 / 10
questo film spaccò la critica tra quelli che lo amavano alla follia e quelli che lo consideravano detestabile.
Io faccio parte del secondo gruppo. Se iil messaggio cristiano era di amore e speranze qui entrambi mancano.
Quello che si riscontra invece è un antisemitismo estremo in confronto al quale il Meinkampf è un libro di barzellette.
Penso che tutti i neonazisti troveranno in questo film il trionfo del proprio credo. Qualcun altro vi vedrà l'apoteosi della violenza e altri ancora - i farisei - vi vedranno un ottimo film.
Per conto mio è un film pessimo sotto ogni punto di vista se non quello dichiaratamente horror.
Un film in grado di eccitare gli animi di sadici, assassini e maniaci non può che essere un pessimo film.

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Ultima risposta 13/04/2020 00.32.00
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Cinquantenne  @  18/02/2018 05:56:44
   10 / 10
Figo sto film mi ha gasato. Lo considero un capolavoro. Non ho letto il libro quindi non so se è meglio il libro o il film, comunque uno spettacolo. Tra l'altro Mel Gibson farà uscire fra un po' il sequel "Resurrection", non vedo l'ora. Sono gasato a mille, non ho idea di cosa succederà... ma spero di vedere un sacco di colpi di scena.

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Ultima risposta 22/02/2018 22.08.46
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krypton  @  24/07/2017 12:45:17
   5 / 10
Erano anni che volevo guardare "La passione di Cristo". Pensavo di imparare qualcosa di più sugli ultimi giorni di vita Gesù, i suoi insegnamenti, conoscere meglio le persone che lo circondavano. Invece è come se per Mel Gibson tutti conoscessero vita, morte e miracoli di Cristo...

Mi sono invece trovato a vedere due ore di fustigazioni, di malsani dettagli di schizzi di sangue, di scene di estrema violenza e d'odio (fossero questi gli insegnamenti da ritenere). Film molto crudo, al limite del perverso. Sconsigliato!

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Ultima risposta 13/04/2020 00.43.14
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krystian  @  03/04/2016 08:41:15
   9½ / 10
Uno dei film più strazianti e violenti che io abbia visto. E lo commento da ateo irremovibile (quindi, sotto il mio punto di vista, è come un qualunque altro film, basato su fatti mai accaduti e con personaggi puramente fittizi).

Da sottolineate la magnifica fotografia, le ambientazioni (italiane), la colonna sonora ma soprattutto l'impressionante trucco applicato su James Caviezel (tra i più realistici che io abbia visto… sebbene, a tratti, eccessivo!!!!!!!).

Vorrei spendere due parole per commentare l'incommensurabile bravura ed espressività di Monica Bellucci che, nelle "scene di pianto", sembrava addolorata quanto una donna che non sa scegliere se acquistare una borsa Prada o Louis Vuitton.

Parentesi a parte. Da vedere.

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Ultima risposta 05/04/2016 14.31.40
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adrmb  @  28/03/2016 00:21:03
   5 / 10
Mamma mia, ma che filmaccio.

Una bella fotografia, una buona colonna sonora - per quanto non particolarmente memorabile - non bastano assolutamente a nobilitare questo prodottino schifosamente markettaro nella sua rivoltante autocompiacente violenza.
Scie di sangue, frustate, segni nella pelle e nella carne, rallenty per enfatizzare i momenti di dolore (che mi son sembrati assolutamente ridondanti e inutili, proprio per questo patetici): ma dove sarebbe l'arte cinematografica in tutto questo? Io personalmente ci ho visto solo un furbastro tentativo per scandalizzare e parlare di sè - obbiettivo purtroppo raggiunto, ricordo i dibattiti alla sua uscita, non si parlava d'altro). Tutto insomma assolutamente volgare e gratuito.

E poi anche la storia in sé, bah; dopo anni e anni di messe e catechismi da buon bambino ingenuo francamente lo svolgimento e personaggi non mi hanno detto più nulla, ma neanche perché non sia diretto male, intendiamoci: Gibson segue fedelmente lo svolgimento della storia e calca dove più ce n'è bisogno per enfatizzare le reazioni dei personaggi. Ma proprio questo suo stile di narrare, piatto e pomposo, m'è parso senza guizzi, assolutamente niente di speciale. Ergo: contenutisticamente il nulla, o perlomeno, niente di più che già si sappia (fatta eccezion due cosine che riporto in spoiler).

Cosa mi rimane insomma, dopo la visione? Gusto del macabro e dello splatter, che ha rappresentato appunto un'abile mossa di marketing. Artisticamente nullo.

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Ultima risposta 30/03/2016 13.08.36
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The Cellular  @  01/08/2015 16:21:46
   6½ / 10
bel film di fantascienza, personaggi e storia puramente casuali.

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Ultima risposta 24/02/2016 21.47.10
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/09/2014 18:22:36
   6 / 10
Al netto della credenza religiosa o storica, questo film di Gibson è un macello in tutti i sensi. Uno squartamento del corpo, un gore compiaciuto e per nulla giustificato dal nobile tema che tratta. Lontano anni luce da Pasolini, Scorsese e altri, filologicamente controversi ma più aggraziati o provocatori.
Potrà eccitare le vecchiette dai piedi gonfi che vanno al cinema perché Gesù è un nome di richiamo, magari anche qualche squilibrato più serio, ma questo Crìsto che sembra piombato in un film di Verhoeven, seppur aiutato da un Caviezel in forma (ehm...) non può che appellarsi all'istinto più basso. Del genere: occrìsto, guarda come ha sofferto per noi, dobbiamo essergli grati, e giù lacrimuccia.
Ebbravo Mel, ti piace vincere facile?
Non c'è differenza tra la passione e Serbian film: entrambi lavori di fiction, schizzi di sangue e sperma che siano. La pornografia del dolore non è nobilitata di certo da una corona di spine; per questo un film trash e sensazionalistico come quello serbo è di gran lunga preferibile.
Da guardare con i pop corn e un gruppo di amici per divertirsi in una maratona horror.

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Ultima risposta 12/11/2014 22.03.15
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horror83  @  15/06/2014 18:01:11
   7 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

La prima parola che mi viene in mente per questo film è CRUDO! Io dico la verità, sono stata male mentre guardavo il film, (cioè avevo addosso quel malessere generale), e a fine visione è come se avessi ricevuto un pugno nello stomaco. Mi sembra di ricordare che mai nessun film mi aveva fatto questo effetto, o forse Martyrs. Ecco, questo film potrei metterlo sullo stesso piano di Martyrs per quanto riguarda lo stare male, e speravo di non rivivere più certe sensazioni. Detto ciò cmq è un buon film, fatto sicuramente bene, e anche abbastanza realistico (io ci credo che i soldati erano così cattivi, perché a quei tempi di pietà ce n'era ben poca, ma anche ai giorni nostri non si scherza). Però per i miei gusti c'è troppa violenza, troppo sangue!!!! La visione di questo film è stato un vero e proprio martirio (quindi il regista ha reso benissimo l'idea di quello che ha subito Gesù). Le scene più crude sono quando Gesù viene frustato, quando porta la croce (tra cadute e frustate), e quando viene crocifisso. Mi è piaciuto il lato un po' dark di quando compare Satana (interpretato da Rosalinda Celentano), e poi mi sono piaciuti i flashback dove Gesù si ricordava le tappe più importanti della sua vita. Anche se sono atea mi piacciono i film che parlano della Bibbia, e questo film è sicuramente più serio di Noah, però ripeto c'è troppa violenza, troppo sangue, cioè per es. la scena dove si vede il corpo di Gesù pieno dei segni delle frustate, e pieno di sangue, si fa fatica a guardarla. Cmq è stato reso tutto molto bene, ma personalmente non lo rivedrò perché troppo crudo! Bella la scena finale della resurrezione. Sicuramente un film su Gesù così realistico e crudo non l'avevano mai fatto, e secondo me Gibson poteva farne un altro raccontando la vita di Gesù (in questo film racconta solo le ultime 12 ore).
Bella anche la scena dell'Orto degli ulivi con quella nebbia e oscurità.
Molto bravo l'attore James Caviezel, che interpreta Gesù, e anche il fatto che il film sia in aramaico mi è abbastanza piaciuto! Belle le ambientazioni e i costumi!

ps: Claudia Gerini ha avuto proprio un piccolissimo ruolo, si vede solo per pochi minuti. Anche la Bellucci e la Rosalinda Celentano si vedono poco, però avevano dei ruoli un po' più importanti (Bellucci-Maddalena e Celentano-Satana).

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Ultima risposta 21/08/2014 11.02.33
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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  19/12/2013 17:16:29
   6 / 10
A febbraio ricorre il decennale dalla sua uscita e ancora fa discutere spezzando la critica in 2 tronconi, chi lo boccia senza appello e chi ci intravede il capolavoro di inizio millennio, di sicuro a vincere è stato Gibson perchè se era prevedibile alzare un polverone tra i cristiani praticanti non era lecito aspettarsi una contaminazione parassitaria dei salotti cinefili, assurti a corpi-ospiti tra soggettività-oggettività clericale di un infiammante dibattito sul valore di codesta operazione.
Sicuramente dalle precedenti 2 opere, inflazionate di retorica cambia diametralmente rotta proponendo un linguaggio prosaico che non lo definirei neanche agiografico (come Braveheart), mostrare il lato iperrealistico della Passione senza artifizi di culto come siam stati abituati sin dal catechismo, trasgressivo, lo definirei anticronenberghiano da come esorcizza il valore mistico della carne, e rothiano dal furore agonistico con la quale la smembrana, compiaciuto da questa corrida sanguinolenta a tal punto da servirsi del rallenty perchè ci tiene che lo spettatore non perda un battito di ciglia. Il Gesù di Gibson ha le indubbie qualità di incassatore tanto che basterebbe questo supplizio per provare il suo lato mistico, il film avanza narrativamente quanto un pugile che scarica una mitragliata di montanti sul cadavere inerme del suo avversario, anzichè praticare di sottrazione opera di addizione inserendo corvi, diavolo (e qui mi concedo una digressione sul cast italiano, a molti piaciuto secondo me non ha neanche giovato all'opera poca enfasi recitativa, monoespressività ma forse tutti sacrificati all'altare dell'asetticità) comunque io continuo a tenermi stretto il lavoro di Scorsese, che in quanto a trasgressività non era da meno con la redenzione della figura di Giuda, veicolato da Cristo a tradirlo per farsi consegnare ai romani e compiere il martirio.

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Ultima risposta 20/12/2013 12.48.23
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Guy Picciotto  @  23/07/2013 19:05:27
   6 / 10
sangue ad ettolitri direbbe Mario Brega.
Con un po di sano umorismo nero sarebbe stato un capolvoro :-) ovviamente scherzo ma mica poi tanto.
Di Gibson non mi è mai fregato nulla, del resto egli non ha nessuna intenzione nel film di arrivare al cuore del problema, qualora il cristianesimo fosse non "un" ma "il" problema.
Cristo disse: "Noi tutti siamo i figli di Dio", il cuore del Cristianesimo quindi secondo il suo profeta siamo noi; e questa è solo una delle tante cose che sono state sovvertite, in un crescendo di menzogne di ardua replica nel futuro della storia umana.
Riguardo alla ritualità è in gran parte pagana. e non lo dico come se fosse un problema perchè il paganesimo è per certi versi l'orientamento giusto per chi volesse tornare all'origine panteistica del tutto, ma il problema è che il cattolicesimo ha assorbito le ritualità dei pagani per assorbire anche i pagani stessi , la stessa operazione la facevano i romani con i popoli invasi e messi sotto il tallone fiscale, Alessandro Magno invece da persona più elevata spiritualmente quale era tentava di far convivere oriente e occidente senza far prevalere l'uno o l'altro.
Il peccato primordiale del Cristianesimo è stato proprio questo che ho detto su, del resto facendo riferimento anche ad un tessuto economico sociale, vediamo che sono gli abitanti a definire una comunità o uno stato o una città, non la geografia, se si sceglie di importare africani in europa, rendi la tua città europea e la tua nazione simile al paese dal quale questi provengono. la Detroit in bancarotta di questi tempi (80 % di popolazione nera e 20 % bianca) è un monito per tutti i sinistroidi fanatici dell'immigrazione selvaggia.
Stessa cosa nella religione, sono i fedeli che la definiscono, il tipo di fedeli.

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Ultima risposta 28/07/2013 22.46.47
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tnt.dan  @  06/05/2013 18:05:52
   7 / 10
L'ho visto parecchi anni dopo l'uscita nelle sale, non mi ha entusiasmato ma nemmeno deluso ottima regia, a mio avviso da premiare i dialoghi in latino e aramaico(credo non vorrei sbagliarmi)

P.S. Peccato per il finale....scontatissimo.. ahahah :-D

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Ultima risposta 31/05/2013 22.50.28
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Invia una mail all'autore del commento The howling  @  04/12/2012 20:31:26
   10 / 10
Per i cristiani perbenisti che lo hanno definito frastornante, per quelli che pensano che i romani non potessero essere così creativi nella tortura, per tutti quelli insomma che non hanno sopportato il sangue di questo film, Isaia 52:14 afferma: "Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti - tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d'uomo".

Certo, il volto di Gesù perfetto, con un rivoletto di sangue, del film di Zeffirelli è più poetico, digeribile e rassicurante, ma non rappresenta la realtà dei fatti.

Il brano musicale di John Debney alla fine del film, durante la resurrezione (ops, questo dovevo scriverlo nello spoiler?), è da antologia.

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Ultima risposta 01/03/2013 04.20.27
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Invia una mail all'autore del commento diderot  @  12/07/2012 15:31:22
   9½ / 10
Credo che sia il film migliore che ci sia in circolazione sulla vicenda della passione di Cristo. Straziante e sconvolgente come è giusto che sia... l'unica cosa che credo si potesse evitare benissimo è la lingua. Vedere un film sottotitolato fa perdere sempre qualcosa :\

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Ultima risposta 01/03/2013 22.32.25
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Tambo90  @  28/04/2012 11:50:16
   3 / 10
Film esagerato, fiumi di sangue, corvi che beccano eccc..., un polpettone disgustoso!

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Ultima risposta 21/11/2012 21.48.27
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francesco81  @  04/04/2012 12:15:07
   6 / 10
su questo genere mi è piaciuto di piu' martyrs. l'ho trovato piu' interessante. sul fatto della realta' sinceramente non posso giudicare granchè visto che sinceramente non mi interessa molto l'argomento. ho saputo che i preti si sono un po' discostati dal film e visto che , a prescindere , credo dicano un sacco di s.t.r.o.n.z.a.t.e., forse ne sa piu gibson in materia che un gruppo di bagarozzi che ripetono la stessa predica tutte le domeniche. quindi diciamo che il 6 potrebbe andare bene.

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Ultima risposta 04/04/2012 12.40.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  04/04/2012 01:27:14
   6 / 10
Vedo che non ho ancora votato il film, e quindi ho ancora una possibilità di esprimermi.
Se non l'ho fatto finora, è perché il film mi ha profondamente irritata. Troppo splatter, troppo compiacimento nella descrizione delle crudeltà inenarrabili cui Gesù viene sottoposto. Non dico che la crocifissione fosse un'esperienza tranquilla e serena, però si esagera: quale fonte racconta che i soldati lasciavano cadere le croci a terra, causando ai condannati ulteriori sofferenze? NO, perché nella realtà il palo della croce era già presente sul luogo del supplizio, e il condannato doveva portare con sé solo la parte trasversale, quella destinata specificamente a lui.
Ma il problema è un altro. Sangue, violenza e sadismi vari tolgono spazio all'emotività. Si vorrebbe amare questo povero Cristo torturato, sanguinante e sottoposto sino alla fine alle più terribili sofferenze. Ma l'effetto è diverso: Gesù finisce col perdere la Sua sublime valenza di Maestro dell'umanità, riducendosi a pura e semplice carne da macello.
Naturalmente, considerando il grande impegno produttivo, il valido casting e l'efficace fotografia, la sufficienza è doverosa (e mi sto sforzando, credetemi).
Con l'occasione chiedo allo staff: la bellissima fiction "Maria di Nazareth", di G. Campiotti, può essere presa in considerazione in questa sede? Avrei molto da dire in proposito:-)

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Ultima risposta 10/04/2012 01.07.33
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Sbrillo  @  21/11/2011 01:43:34
   10 / 10
schifato da chi ha messo 1 e 3 a questo film, solo per moda o per far qualcosa di diverso.....addirittura si è incolpato l'ego di gibson e baggianate varie.... ma purtroppo quando c'è di mezzo Dio o suo Figlio, è comune e facile accadano questo tipo di situazioni......dal mio punto di vista il film seppur molto crudo e pieno di sangue è stato ben eseguito e diretto da Gibson, con un ottima scenografia, fotografia e l'aiuto di una coinvolgente colonna sonora....a me ha commosso ed è questo quello che conta e mi interessa...!!!

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Ultima risposta 16/02/2012 01.18.30
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giraldiro  @  24/07/2011 00:35:40
   7½ / 10
Gibson in questo film ci ha voluto mostrare la sofferenza che ha provato Gesù (buon uomo sì, ma anche eretico) per il bene del prossimo mettendo in risalto le torture che ha dovuto subire per aver professato i suoi insegnamenti e, soprattutto, per essersi dichiarato Figlio di Dio (cosa che ovviamente non è). Il risultato è un film scorrevole, crudo e tecnicamente ben fatto.


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Ultima risposta 26/07/2011 02.35.04
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PignaSystem  @  14/07/2011 23:47:06
   4 / 10
Se è iperrealismo questo!?! Ma per favore, va bene che sei il Figlio di Dio ma normalmente saresti morto fin dalla flagellazione per dissanguamento, un film che non si discosta molto da un Gesù tipicamente hollywoodiano, sceneggiatura carente piena di inutili flashback che servono solo da riempitivo per far durare il film 2 ore.
Nota finale, l'antisemitismo di questo film è unico!

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Ultima risposta 23/09/2011 19.44.49
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Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  13/07/2011 09:06:42
   7 / 10
"The Passion", un film che ha fatto molto discutere, ma probabilmente uno dei primi picchi registici raggiunti da Mel Gibson.
Premetto che si tratta di un film, non sulla vita di Gesù, ma sulle sue ultime ore di vita, come dice nella trama, dalla preghiere nell'Orto degli Ulivi, per giungere al processo davanti a Pilato e alla Crocifissione sul Golgota, seguita dalla Resurrezione.
Comincio col dire che non l'ho trovato effettivamente brutto e lo ritengo un buon prodotto. In ogni caso, non mi ha trasmesso troppe emozioni, perchè con una sola visione, mi sono bastate tutte le caricature e le pecche che ho trovato all'interno della narrazione, per abbassare di netto il voto.
Gibson, a mio parere, è riuscito perfettamente ad ideare una storia appassionante ed anche dinamica se vogliamo, perchè il latino e l'aramaico non pesano e la narrazione scorre.... il problema, è che viene subito in bocca il gusto del prodotto pre-confezionato per attirare il pubblico, e come ho già detto con Braveheaert, molto meno caricato, con la violenza in sè per sè.
Analizzando il film dall'ambito tecnico, spiccano subito in primo piano un'ottima fotografia, una triste colonna sonora e degli ottimi costumi, curatissimi; detto questo, devo dire che la regia di Gibson va sempre migliorando in ambito registico, però dopo questi piccoli elogi, verranno una miriade di critiche che spiegheranno il mio voto.
Non concordo affatto con chi dice che sia un'accurata ricostruzione della passione: indubbiamente, il processo e le cause sono state quelle, ma io penso che Gibson ha calcato fortemente la mano sul sangue e questo gli ha rovinato tutto quanto! Come si fa a pensare che i soldati romani erano quella massa di ******** che ridevano, giocavano e bonfonchiavano... era molto più realistico se se ne stavano rigorosamente in silenzio, muti, e al segnale incominciavano a fare quello chee è scritto nei vangeli, no?
In ogni caso, la scena della crocifissione non andava ripresa in quel modo perchè è qualcosadi assolutamente cruento ed inguardabile.
A mio parere, concludendo, nettamente migliore e più poetico "Gesù di Nazareth" o ancora "La Più Grande storia mai raccontata".

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Ultima risposta 18/07/2011 12.31.24
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MarkTheHammer  @  05/05/2011 23:19:48
   5 / 10
L'unica parola che mi viene per descrivere questo film è "inutile".
Il film narra le ultime ore di Cristo: dopo, credo, 10 minuti dall'inizio del film e vai di sangue come se piovesse per due ore di fila, salvo un paio di flashback... come se il regista si fosse per un attimo ricordato di chi fosse realmente Gesù, per poi tornare alla violenza.
Innanzitutto vorrei dire che questo è il film più splatter che abbia mai visto. E sono un grande appassionato di horror. Sul serio, sapreste indicarmi UN film in cui ci siano torture dall'inizio alla fine senza sosta? ..la risposta è sì, è un film giapponese di nome Man behind the sun (occhio, non guardatelo... ci sono torture vere ad animali).. ma quello era uno splatter. Punto. Questo dovrebbe essere un "drammatico/storico a tema religioso".
Ma tralasciamo un attimo il discorso d'appartenenza al messaggio religioso. Mi dite che bisogno c'è di fare un film storico, riproponendo le ultime 12 ore di Gesù se le ultime 12 ore sono solo ed esclusivamente torture...?! Voglio dire, sono stanco anch'io delle solite rappresentazioni quasi fiabesche di (quasi) qualsiasi altro film sulla vita di Cristo, ma mi sembra che questo sia solo un pretesto per far piovere sangue. Che bisogno c'è, visto il personaggio, di fare questo film? Non si tratta della storia di Batman, di Superman o di chissà che supereroe e di cosa ha passato per avere i superpoteri... stiamo parlando di una figura sacra (per chi ci crede ovviamente), i cui messaggi non hanno niente a che fare con questo film. E tra l'altro il regista si dice molto credente, indi non capisco le sue intenzioni. Cosa volesse comunicare (piccola nota, NON sono cristiano).

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Sulla veridicità delle barbarie, tra l'altro, ce n'è di cui discutere: sì che il film è, tra i quattro, ispirato soprattutto al Vangelo di Giovanni, ma ho letto (nel libretto che davano assieme al dividdì) che per moltissime scene (per non dire la quasi totalità...) s'è preso spunto dalle VISIONI di Anna Katharina Emmerick, una visionaria del 1800..... la cui veridicità è leggermente dubbia. Quindi somma, tutto questo non fa che confermarmi che il sig. Gibson voleva solamente fare un film diverso sulla passione di Cristo, eliminandone quasi completamente i messaggi positivi e concentrandosi sulle barbarie immaginate da una tedesca della fine del XVIII secolo.
Piccolo appunto, tecnicamente è superbo: fotografia eccezionale, effetti speciali perfetti (migliori di qualsiasi altro splatter in circolazione) e interessante l'idea della lingua originale sottotitolata. Musica angosciante, un po' ripetitiva, ma questo non fa che contribuire all'ansia.
Detto questo, scusandomi per la lunghezza, concludo citando un altro utente, Jellybelly, che ha scritto: "cosa esprime meglio l'amore tra un uomo ed una donna che si baciano, il dettaglio delle lingue che si cercano con insistenza di un porno o il bacio tra cary grant e ingrid bergman in Notorius di Hitchcock?".

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Ultima risposta 15/04/2012 23.43.13
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suzuki71  @  19/04/2011 13:03:06
   3 / 10
Ho visto Passion dopo Apocalypto, e dunque sapevo a cosa andavo incontro: molto sadismo, poca ricerca poetica, luoghi comunissimi, buona fotografia, musiche discrete. Questo film, eccessivo e banale, vuole sconvolgere con sequenze di scene in cui ho trovato gli attori profondamente ridicoli. Americanissimo prodotto che ricerca l'iper realtà piuttosto che trascenderla ed elevarla su un piano simbolico, si rivela proprio per questo un film quasi volgare.

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Ultima risposta 04/04/2012 02.21.35
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albert74  @  18/04/2011 21:04:51
   1 / 10
questo film l'ho vidi al cinema e rimasi nauseato. Non si tratta del solito film su Gesù ma di una sorta di patologia clinica presente nell'ego più profondo di Gibson e riversato su pellicola. In confronto persino Hostel appare un film con un lievo accenno di splatter. Questa è pura macelleria, è l'apoteosi della mattanza, della truculenza, del sadismo. Non c'è traccia del messaggio evangelico, dell'amore, della speranza. E' solo uno splatter, il re degli splatter, che si protrae per quasi l'intera durata del film con delle torture talmente efferate che sembra quasi che Gibson abbia chiesto il supporto di qualche serial killer della peggiore specie.
Il film è basato totalmente sul più controverso dei vangeli canonici: quello attribuito a Giovanni, vi sono poi diverse incongruenze storiche un po' ovunque, la peggiore è quella in cui si Gesù viene bastonato nel costato da parte dei soldati romani, usanza questa tutta inventata di sana pianta visto che i romani bastonavano sulla schiena e non sul costato, particolare non da poco visto che una simile tortura al costato comporterebbe traumi mortali alla gabbia toracica.
Il resto del film è un bagno di sangue della peggiore specie con immagini che sembrano prese da un film di dario argento e un atmosfera da film horror di serie B.
Come ripeto come splatter questo è un capolavoro, come film religioso denota solo gravi problemi psichici del regista, molto gravi.
Non credo ci sia altro da aggiungere. Mai visto prima un film così ipocrita, uno splatter puro con risvolti sadici spacciato per film religioso o addirittura storico.
Agghiacciante e assolutamente bocciato.
In un periodo in cui la violenza permea ogni aspetto della vita sociale il messaggio di questo film è chiaro: la violenza regna sovrana e il sangue scorre a fiumi con un certo compiacimento - viene quasi da pensare - da parte del gongolante Gibson.

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Ultima risposta 26/04/2011 23.54.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  15/03/2011 10:55:43
   3 / 10
Andrò per punti:

-Un film splatter su Gesù è una travata incredibile, che non ha precedenti.
-Fabrizio DeAndrè diceva che sia credendolo figlio di Dio o meno, Gesù di Nazareth è stato il più grande rivoluzionario della storia...
-...Per i suoi insegnamenti e per le prediche sull'amore e la fratellanza universale.
- La Morte di gesù ha un significato sia storico che religioso, ben maggiore dell'orrore con cui è stata messa in atto.
-Gibsono non è 'sto grande Cristiano, (nemmeno io, ma alemno lo ammetto) se crede che bisoga ricordare e simboleggiare il Cristo solo come martire e non come profeta.
-Perchè la sua coscienza non gli suggerisce di fare un film per ogni schiavo crocifisso sulla via Appia dopo la rivolta degli schiavi?
-Il corvo che strappa l'occhio al ladrone è una caduta di stile unica nella stora del cinema
-ha avuto la faccia tosta si farlo durare due ore.
-la gente in sala si sentiva male, come nei film splatter anni '70
-ha rifilato uno splatter ad un pubblico per il 60% religioso acuq e sapone che la sera è solita guardare Carlo Conti.
-l'altro 30% è un pubblico sadico, che ha gradito la pellicola.
-il rimanente 10% erano poveri curiosi.
-Gibson, con ogni probabilita, andrà all'inferno.
- 3.

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Ultima risposta 23/04/2011 11.36.21
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rob.k  @  10/03/2011 20:41:09
   7½ / 10
Mi hanno parlato male di questo film, ma devo dire che invece non mi ha colpito negativamente. C'è chi critica la violenza, ma ho visto film MOLTO più violenti, e soprattutto con violenza MOLTO più gratuita. Il film riguarda le ultime ore di Cristo, quindi si parla soprattutto di flagellazione e crocifissione, quindi non mi aspettavo certo una puntata dei teletubbies. Troppa violenza? Vorrei vedere come si fa a rappresentare SENZA violenza decine di frustate e il fatto di essere inchiodati su una croce, se non tagliando intere sequenze! Sono passati anni dal catechismo, quindi non mi pronuncio sulla correttezza degli eventi rappresentati, cosa abbastanza relativa, fra l'altro, visto che la bibbia stessa ha un'attendibilità molto discutibile. Il film presenta poche ore di Gesù in modo asciutto e senza troppi fronzoli teologici (per i quali ci pensano già abbondantemente i preti).

Unica interpretazione decente della Bellucci (dato che non apre bocca!).

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Ultima risposta 14/03/2011 14.46.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  07/02/2011 19:45:06
   6½ / 10
E'un film che può persino indignare (vedi la scheda del Morandini, come molti commenti su questo sito): io non ne sono indignato. Quanto al suo elemento più eclatante (questo uso iperbolico della violenza che non può evitare di apparire compiaciuto), lo trovo unicamente eccessivo. Eccessivo nella durata (una sproporzionata dilatazione dei tempi filmici dedicati alle scene più "martirizzanti") ed eccessivo in ciò che mostra (che rischia più di una volta di superare il verosimile per scrupolo di realismo portato all'eccesso: vedi gli strumenti usati per la flagellazione, che usati come si vede causerebbero danni fisici superiori a quelli che si vedono; vedi la crocefissione, e in particolare quando la croce viene rivoltata su se stessa).
Mi indispettiscono però davvero altre cose: il ritratto di Barabba (di cui è stato fatto un ritratto sommamente volgare e insopportabile), e – più di ogni altra cosa – quel corvo, e l'occhio del ladrone cattivo. Segno di un manicheismo che più grossolano non poteva proprio essere.
Non mi voglio invece soffermare sull'enfasi di quella terribile goccia di pioggia dal cielo che sgorga al momento della morte (e che può risultare altrettanto insopportabile, a palati particolarmente fini). Ne avremmo fatto più volentieri a meno.
E ad ognuno aggiungervi quello che vuole: per esempio i mostri-bambini fantasma visti da Giuda…
Non però il diavolo della Celentano: quello a me piace parecchio: con il suo fascino androgino lo trovo un contrappunto riuscito.

Nonostante tutto ciò, paradossalmente, il film ha un suo valore.
Formalmente è diviso a metà tra l'eccesso truculento di grana grossa, e momenti che io trovo assai delicati (anche se un palato fine potrebbe sempre ravvisarvi un eccesso di stilizzazione formale, con abuso di ralenti, ecc…). Tuttavia, tutto il primo segmento del film (la prima mezz'ora), e poi i numerosi flashback (con i loro ralenti, pure), non solo spezzano la sequela di martiri e fanno respirare lo spettatore (il film ne giova): costituiscono momenti - spesso assai toccanti – a partire dai quali proprio io sono convinto vada seguito il film.
Trovo che la netta opposizione tra la delicatezza di alcuni momenti e l'eccesso truculento del resto si risolva in una felice giustapposizione in cui viene esaltato, vicendevolmente, l'intensità "spirituale" del messaggio evangelico, e la brutalità innegabilmente subita, secondo le stesse fonti (attendibili o inattendibili che esse siano), e cioè i Vangeli, nei confronti dei quali il film si mostra rispettoso quasi filologicamente.
E a questo proposito, vengo a ciò che ritengo rappresenti il cuore del film.
La scissione concettuale tra "corporeo" e "spirituale" alla quale siamo culturalmente abituati deriva dalla cultura greca classica e successiva: di lì è fluita nel cristianesimo a partire dal suo "fondatore" principale, ossia Paolo di Tarso (san Paolo).
Invece, nella cultura giudaica cui Cristo apparteneva, il corpo e l'anima non sono separati così distintamente, e si percepiva probabilmente in un modo per noi difficile da comprendere, l'unitarietà di corpo e spirito. Leggendo i Vangeli senza i condizionamenti paolini questo emerge con una certa chiarezza.
Il film di Gibson, pur con tutti i suoi eccessi e i suoi difetti, rappresenta (forse involontariamente) un'apprezzabile occasione per riflettere su questo, a partire dal fatto che la "passione" di Cristo è – e non poteva che essere diversamente! – un martirio, un'umiliazione, una degradazione, prima di tutto fisica e corporea.

La sublimazione poi che l'accettazione di questa umiliazione rappresenta per il cristiano, ossia l'essenza del messaggio d'amore dei Vangeli (scandaloso, difficilmente accettabile in base al senso comune), è nel film visualizzata perfettamente dal contrappunto costituito dai suoi flashback (e numerosi controcampi. Restano impressi quelli su Maria o la Maddalena, o Giovanni).

La crocefissione è il più atroce di tutti i martiri che l'uomo abbia potuto concepire: tuttavia la sovraesposizione iconografica alla quale, in due millenni, siamo sottoposti (quanto alla croce), ci impedisce, sin da bambini, di rendercene realmente conto. In questo senso il film ha un suo merito molto efficace.

Naturalmente resta un film difficile da giudicare oggettivamente, perché il suo significato e il suo valore è da ricercarsi entro il messaggio evangelico, e gli strumenti critici abituali sono posti nella difficoltà di non poter prescindere da esso (che lo si condivida o meno).

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Ultima risposta 02/03/2011 13.51.12
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franky81  @  17/12/2010 17:21:36
   3 / 10
ma cosa è???? non è possibile vedere una roba del genere. gibson ha sicuramente dei grossi problemi psicologici e li ha riversati tutti in questo film che non è altro che 2 ore di torture e sangue da tutte le parti. una porcheria senza senso. premetto che non sono un credente e non pratico la chiesa ma, andai a vedere questo film seguendo la massa e sono rimasto senza parole. se proprio devo vedere splatter mi vado a vedere tarantino , almeno mi diverto di piu.

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Ultima risposta 01/04/2011 22.04.32
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cesarino  @  03/11/2010 16:23:40
   4 / 10
praticamente ha fatto un film sul finale di braveheart!!!!! 2 ore di flagello! sangue da tutte le parti ed un finale da il giustiziere della notte!!!! per non parlare della lingua aramaica con sottotitoli da contorno! gibson meglio come attore!

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Ultima risposta 06/11/2010 18.41.15
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paoanti  @  28/08/2010 15:32:23
   10 / 10
capolavoro!

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Ultima risposta 06/11/2010 18.44.09
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Niko.g  @  16/07/2010 10:20:18
   9½ / 10
A tutti coloro che danno 1 o 2 a questo film, scandalizzati dal sangue e dalla violenza. Se non avete capito che si tratta della rappresentazione di una flagellazione storicamente avvenuta, prendetevela con i film di Tarantino dove tutto è gratuito e vediamo se avete le palle di mettere 1!
Film eccezionale per rappresetazione scenica, fotografia e coinvolgimento emotivo.

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Ultima risposta 05/08/2011 21.02.01
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Romi  @  20/03/2010 10:34:46
   3 / 10
Questo film, secondo me, non ha un'anima. Durante la sua visione, (nonostante io sia credente) non sono riuscita a commuovermi e tanto meno ho avuto la sensazione che mi trasmettesse qualche messaggio significativo. Sinceramente, ho avuto l'impressione si assistere ad un film horror e nulla più. Probabilmente in un a società in cui la violenza è molto esaltata, questo film può aver suscitato dei consensi. Oppure avrà suscitato ammirazione in chi ha una visione un pò bacchettone della religione, per cui tutto va bene purchè si parli di Dio. A mio parere c'è un'esaltazione morbosa delle sofferenze fisiche inflitte a Cristo, senza inviare il messaggio più importate, che è quello della speranza nella salvezza dell'uomo, infatti la resurrezione è appena accennata, come di secondaria importanza. Non credo che questo film possa significare qualcosa soprattutto, per chi non crede. Personalmente non mi serviva vedere questo film per capire cosa possa aver sofferto fisicamente Gesù Cristo. E' un'esaltazione alla violenza e nulla più.

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Ultima risposta 25/10/2013 19.43.56
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Gabo Viola  @  16/03/2010 14:14:27
   1 / 10
Attenzione a non perdere il prossimo film di Gibson "Arma coraggiosa & passione letale", una summa del suo percorso intellettuale. Dopo pellicole atte a scardinare lo status quo, Monica Bellucci, si presenta nei panni di eroina gibsoniana: niente paura, recita in aramaico. Sono stato santificato dalla visione de "Il vangelo secondo matteo" di Pasolini ed è per me un onore omaggiare il volpino Mel con un 1. Perchè? Perchè uno dei temi più delicati e fecondi, letterariaente parlato, è finito sotto le mani del più basso profilo intellettuale in circolazione; il risultato è un coacervo, un marasma di idiozie splatter, l'annullamento di qualsiasi alone mistico e magico.

Farisei pentitevi, Gibson pentiti!

Mentre Pasolini attinge al Vangelo per la sua malattia antisociale (i farisei altri non sono che lo stato di cose omertoso e funzionale alla comodità moderna), Mel attinge al vangelo per mero prestigio egoistico e pecuniario. Se dovessi morire oggi non vorrei risorgere poichè Gibson a breve potrebbe sfornare altri "capolavori". Ormai in questo mondo nulla è sacro, mi aspetto di vedere una pubblicità "Ciao sono Gesù, sono stato crocifisso, risorto e torno sulla terra dopo 2000 anni: è tempo di farsi un coca cola". Beh, Gibson ha fatto questo, ingannando tutti. Mel è l'altra faccia di Spielberg, con l'aggravante di non aver neanche il suo spessore tecnico.

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Ultima risposta 05/09/2013 21.13.37
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dobel  @  10/02/2010 20:46:01
   2 / 10
Pare che Giovanni Paolo II, dopo aver visto il film, abbia esclamato pieno di ammirazione ed entusiasmo: 'E' successo proprio così!' Meno male che non faceva il critico cinematografico...

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Ultima risposta 06/11/2010 18.00.23
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  23/01/2010 23:04:08
   3 / 10
Deliziosa La Passione di Mel Gibson. Premettendo di essere un agnostico, e cutoffando subito Monica Bellucci che ha una pessima dizione anche quando recita in aramaico o in latino (non saprei dire quando parlavano l'uno o l'altro), non avevo mai visto un film Biblibo strutturato come un film horror. E dubito anche nella sincera ispirazione del regista, che usa un linguaggio fuori luogo (il film è fotografato come un fantasy) e compiaciuto all'inverosimile: le ultime dodice ore di Gesù al ralenti; ma non v'è ragione d'esserci astrazione, tanto meno romanticismo; alla meglio, è tutto fine a se stesso. E grazie tante alla considerazione di Gibson sulle capacità intellettive dello spettatore medio nell'ultima scena, per farla intendere come quella della resurrezione; ma come, Cristo ne esce lindo dopo esser stato travolto da un tir, ma ie resta el buco del chiodo? Magari m'è sfuggito qualcosa del Vangelo. Film pessimo sotto tutti i punti di vista.

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Ultima risposta 06/11/2010 18.07.51
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  13/01/2010 18:05:27
   1 / 10
Bene o male, vale lo stesso discorso che per "Il codice Da Vinci". Ma in questo caso, se possibile, la gravità è ancora maggiore. Questo non è cinema ma solo una bieca e sensazionalistica macchina spettacolare che costringe il pubblico, confondendolo, a diventare vittima e carnefice dello scorticamento in tempo reale del povero Gesù. Un qualcosa di degenerativo e degenerante, visivamente di uno squallore tragico, moralmente riprovevole e nauseante, l'apoteosi di ciò che fa male al cinema e che oltretutto fa male in primo luogo alla nostra religione cristiana. Personalmente credo che sia la prova che Gibson andrebbe internato. Inutile continuare a dar adito a chiacchiere per quella che è forse l'operazione più massmediologica della storia del cinema (neppure con "Proposta indecente" si arrivò a tanto).

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Ultima risposta 15/03/2011 11.18.54
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Nikilo  @  14/09/2009 00:34:58
   4 / 10
Devo subito cominciare a puntualizzare dalla prima frase d'apertura, citazione di Isaia 53 700 a.C " egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità; per le sue piaghe noi siamo stati guariti "; ma che cavolo significa? Cos'è un modo per vittimizzare ancora di più cristo? Ma che inizio della menga. Per intenderci i primi 10 minuti mi stavano innervosendo a tal punto che ho dovuto fare una pausa, per poter proseguire. Erano pieni di simbolismi ultra-comuni tendenti al superstizioso, primo esempio il serpente, che rappresenta il peccato, la tentazione, ( ma che cavolo hanno fatto i serpenti per meritarsi tale nomea ), poi il diavolo tentatore-moralizzatore, ma che schifezza è?
Passiamo al resto.
Ma che cosa voleva dimostrare, quello " psicopatico " ( l'aggettivo è una citazione ) di Gibson? Che la crocifissione romana era al quanto cruenta? Così pure le punizioni inflitte? Bè se così fosse poteva utilizzare una persona qualsiasi, oppure poteva creare una storia in verosimile, per fare una critica sul tema. No, non contento lui prende il martire più famoso della storia, e gli fa un film (come se non ne avessero già fatti abbastanza ), risultato una schifezza che osanna sempre di più il cristo-vittimismo. Ma che cosa voleva fare, impietosire chi l'avrebbe visto? E poi una volta per tutte, quando lo capirete che la tortura, non era sempre puro sadismo e nemmeno quello che pensate voi, (mi riferisco alla frase d'apertura del film ). A quell'epoca, la crocifissione veniva utilizzata come una sorta di punizione con una valenza di avvertimento a tutte le generazioni future, ergo per tutti coloro che gli fosse venuto in mente di fare certe cose che non andavano fatte, tipo ribellarsi; uno degli esempi più palesi è l'episodio STORICO e sottolineo STORICO, della ribellione di Spartaco, risultato crocifissioni sulla via Appia. Ve lo spiego io perchè ha scelto proprio cristo, perchè se no, non avrebbe avuto lo stesso successo, e poi diciamocelo se voleva far un film che prendeva in esame la tortura ( visto che va molto a genio in generale ), in epoche più vicine alla nostra, la tortura è stata tremendamente utilizzata, ma poi non ci avrebbe guadagnato abbastanza sopra ( furbacchione di un Mel ).
Utilizzando una operazione matematica per intenderci :
cristo + Mel Gibson + sanguetorturaemmorte = schifezza
" La passione di Cristo - per volontà espressa del suo regista - intende essere un pugno nello stomaco dello spettatore, e fare riflettere sulla portata del sacrificio salvifico del Figlio di Dio, attraverso scene realistiche e violente." cit. Ah è così? Sarebbe questo il messaggio che dovrebbe far riflettere? Riflettere su che cosa poi? Questo per me riesce ad avere solo una valenza vittimistica. Se Mel Gibson aveva tanto a cuore i pugni nello stomaco, perchè non si è fatto malmenare da un pugile professionista?
Ancora una cosa: visto che la trama del film segue il racconto dei vangeli,( e con ciò ho detto tutto ) finitela di dire che è un film storico o che si basa su fonti storiche!
Per usare di nuovo la matematica: storia / vangeli = impossibile
Che film penoso nel vero senso della parola e tutto accompaganto da una buona manciata di antisemitismo. Devo comunque ammettere che la fotografia, i costumi e i paesaggi sono piuttosto ben curati e questo devo comunque rendergliene atto, ciò non toglie che nel complesso non mi sia piaciuto.
Come ultima cosa vorrei scrivere una citazione che mi aveva parecchio colpito e mi sembra oltre ad essere esplicativa decisamente opportuna:
-Quelli sono nostri, è il tuo film fa schifo!
-Non puoi dire che fa schifo! Sarebbe come insultare tutta la cristianità.
- No amico, vuoi essere un buon cristiano? Racconta quello che gesù insegnava, non come l'hanno ammazzato! Viviamo in tempi già abbastanza oscuri, non abbiamo bisogno di vedere ancora più nero, giusto?
-Già tanta gente è stata crocifissa nel corso dei secoli, non possiamo contare sulla violenza per ispirare fede. " cit. [ S.P. 8° st. ep. 4 ]

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Ultima risposta 23/01/2010 23.22.10
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ronaldinho80  @  26/07/2009 10:31:02
   10 / 10
Forse non tutti ci rendiamo conto di cosa ha significato per Nostro Signore prendere su di sé tutti i peccati del mondo. Penso che le immagini crude che Mel Gibson ci mostra nel film siano solo una minima parte delle sofferenze che Gesù ha sofferto. Comprendo i tanti che lo identificano come film sull'odio e sulla violenza, ma invito tutti a riflettere che siamo noi uomini, nessuno escluso, ad aver scagliato sul Figlio di Dio tutto il male di cui siamo capaci e Lui lo ha accolto su di sé fino alla morte per salvarci. Sono d'accordo che poteva essere dato più spazio alla Resurrezione, ma le immagini finali, sebbene di pochi secondi rendono secondo me già il messaggio della vittoria di Cristo sulla morte e il messaggio di speranza per tutti gli uomini. Credo proprio che il 10 a questo film sia meritato, complimenti al coraggio di Mel.

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Ultima risposta 06/11/2010 18.24.07
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  29/06/2009 12:32:05
   2 / 10
Premesso che sono ateo, qui non voglio criticarne la presunta blasfemia, ma il cattivo gusto. L'atmosfera dalle tinte dark, per esempio, e la violenza compiaciuta, suonano come una bestemmia. Se il regista aveva l'intenzione di mostrare sullo schermo le sofferenze carnali che può subire un uomo, perché mai avrebbe scelto come soggetto Gesù, che delle sofferenze ne è simbolo spirituale? Infine, perché diavolo ha deciso di realizzarlo parlato rigorosamente in aramaico antico, in una rappresentazione che non ha nulla di rigoroso?

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Ultima risposta 22/04/2011 12.31.35
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Invia una mail all'autore del commento erik@  @  22/04/2009 18:26:55
   9 / 10
qst film divide in 2 la gente...

tra quelli a cui è piaciuto moltissimo e gli darebbero 10 xk è vero, è crudo, è realistico, rispecchia la verità, la storia, la fede, ti fa commuovere e soffrire insieme al protagonista

e quelli a cui non è piaciuto proprio xk è troppo crudo, quelli k pensano k ne sia venuto fuori un film tr violento x la bibbia, i vangeli, il loro stoto d'animo e cose varie... a qst seconda categoria voglio dire:
emh emh..

SVEGLIA!!!!!!! credete k sia stat una passeggiata x gesù?? avete visto k fatica???? apriteli un pò quegli occhi e cercate di ragionare con la vostra testa, non nascondetevi come pecoroni dietro a dei bambascioni in tunica e turbante dorato!!!!!!
io parlo da credente e da atea (xk nn h ancora capito dove stare), ma comunque ragiono con la mia testa...
qst è un gran filmone!!!!! con grandi effetti, grandi sentimenti, grandi emozioni, grande scenografia, i flashback rendono l'idea e sono fatti molto bene...
meno male k la bellucci nn ha parlato molto!!! XD ahahah!
bellissima la scena finale!!!!

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Ultima risposta 06/11/2010 18.37.34
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arwen.marybiz  @  28/03/2009 16:08:56
   9 / 10
qui non è in discussione la religione! però è un film che soprattutto i credenti possono apprezzere al punto giusto visto il tema in discussione
analizzando il film la fotografia è molto buona, la location, i sassi di matera sono azzeccati e molto simili al paesaggio della terra santa (posso confermare visto che ci sono stata) ottima per me la scelta di lascire le lingue originali che rendono l'idea e aiutano a calarsi nella storia
tanto crudo e tanto sangue (è mel gibson) ma d'altronde il calvario non è certo stata una passeggiata
grande plauso alla celentano e al suo diavolo che è una meraviglia, e anche gli altri attori non demeritano affatto
il tema trattato è un altra cosa
dire dio non esiste non serve a niente per commentare il film in quanto il film è soprattutto storico; negare l'esistenza di gesù, vuol dire negare la vita di qualsiasi altro personaggio storico che ha camminato sulla terra basti pensare al solo conteggio degli anni (l'anno zero è la nascita di gesù)
è inevitabile che partendo dalla vicenda storica non si finisca nell'ambito religioso perchè questo voleva essere il messaggio di mel gibson, mostrare come un singolo uomo tramite la sofferenza e l'amore è riuscito a cambiare gran parte dell'umanità. punto! le discussione in materia di fede e religione se volete le fate da altre parti!

«Perché questa notte è così diversa da ogni altra?». «Perché tutti gli uomini erano schiavi e ora non lo saranno più».

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Ultima risposta 27/04/2009 03.25.47
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Alexiel  @  17/03/2009 02:46:03
   10 / 10
Un film che non è per tutti, semplicemente perchè bisogna avere il cervello più grande di una nocciolina per capire e commentare pellicole come queste. Esigenza che da quanto appare in molti commenti precedeni, non è stata per nulla rispettata.
E' stucchevole constatare come i commenti al film postati qui siano più che altro commenti a Cristo, alla chiesa, o al cattolicesimo dei 'pretacci' sputasentenze e sputafuoco. Si leggono voti indecenti, post pieni di parolacce e basta, solamente perchè la gente è così mediocre che se vede un film sul Dio di una fede che ha sulle balle allora si sente anche in diritto di denigrare questa pellicola. C'è chi scrive "Dio non esiste", "Predica le stesse cavolate dei vangeli" e tutta una sequela d'insensatezza mista ad ignoranza ed anticattolicesimo seguita da voti immotivatamente bassi che chi avrà il coraggio di sfogliare le 10 pagine di commenti troverà in gran profusione.
Questo più che un film è un documentario, su come un uomo duemila anni fa è stato crocefisso senza avere nessuna colpa. Punto.
Il resto, tutte le chicchiere sul Gibson nazista e sulla chiesa birbante, sono amenità. Come i paragoni con la pellicola di Zeffirelli, il quale da galantuomo qual è ha dovuto anche attaccare Gibson sul personale per difendere il suo "capolavoro" autoproclamato, pellicola che racconta un Cristo effeminato dei tempi nostri, non il Cristo della storia.
Complimenti.

Il fulcro di tutto il film è il realismo, l'estremo realismo. La ricostruzione storica (se poi qualcuno che non è andato oltre la licenza media ha da ridire sulle fonti, può sempre cercare di farsi una cultura al CEPU) è giusta, cruda, priva di ogni ingerenza romanzesca o di comodo. Il Cristo che si vede in questo film è umano, vero. Non è lo scialbo e sensibile emarginato di Zeffirelli, qui è un uomo.
Uomo che viene martoriato e crocefisso con estrema violenza, non perchè Gibson doveva sprecare la scorta di sangue finto che aveva acquistato all'Ipercoop, ma perchè così facevano i romani duemila anni fa.
L'ingiustizia della sua condanna è palese, palese nonostante la semicensura che è stata fatta sulla frase pronunciata da Caifa "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli". La violenza è mostrata, non è taciuta. E a quanti si lamentano della crudezza delle scene vorrei sapere se hanno mai visto un Saw, un Hostel, un Hannibal, o un cavolo di CSI in televisione. Ipocriti.
Jim Cavizel interpreta in modo perfetto la parte, la scenografia è eccelsa come il montaggio, la fotografia, la regia e le scelte stilistiche anche. Persino la rischiosa decisione di mantenere la lingua originale del tempo risulta azzeccata. Questo film si presenta come un capolavoro. Uno di quei film che fanno già parte della storia del cinema ponendosi in essa come pellicola che nel suo genere non ha precedenti.

L'unico rammarico che rimane, è che se verrà ancora commentato, da quanto si può ben vedere qui sotto e da quanto si può vedere dalla media voto che ha, sarà in gran parte perchè qualche povero mentecatto deve esprimere il proprio disappunto contro una religione o un vangelo, piuttosto che constatare che questa è una grande opera. Opera incentrata sulla vita di un grande uomo del passato che rappresenta per molti l'unico vero Dio. Opera che finalmente racconta la sua fine senza fronzoli e senza viltà.
Perchè "così è stato".

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Ultima risposta 24/12/2009 13.03.37
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/02/2009 15:43:52
   3½ / 10
Pessimo, davvero disgustoso.
Pellicola violenta all'inverosimile. Punta tutto sul far parlare di sé e attrarre gente al botteghino. Avere molti spettatori con una storia su Gesù in paesi prettamente cristiani poi è fin troppo semplice. Esagerato in tutto.
Sembra che a questo film a sfondo religioso manchi proprio l'anima.
L'unica cosa buona è che un film su Cristo peggiore di questo non può essere fatto, ormai toccato il fondo si può solo risalire.

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Ultima risposta 07/01/2010 20.28.27
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Neu!  @  17/02/2009 20:43:27
   1 / 10
Gibson è un pessimo attore e regista. il suo "Braveheart" è probabilmente uno dei film più sopravvalutati di sempre; è un film abbastanza mediocre. ma è qui che Gibson da' il peggio di se stesso. è uno dei film più brutti che io abbia mai visto; un polpettone imbevibile, con tutti i difetti all'ennesima potenza dei prodotti hollywoodiani (ralenti, recitazione monocorde) e soprattutto moralmente scorretto. a tal proposito sembra scritto apposta per il nostro papa. a buon intenditore poce parole

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Ultima risposta 17/03/2009 15.36.08
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cinemachampion  @  18/01/2009 19:07:55
   1 / 10
mi dispiace solo che sto film e' di mel gibson :(
cmq il film mi fa schifo perche riassume le solite sciocchezze del vangelo.
forse non avete capito che dio non esiste?

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Ultima risposta 01/03/2013 04.26.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  11/01/2009 15:27:08
   2 / 10
Brutto, bruttissimo.
Non ci voleva questa mega minc**** di Gibson ed è meglio che non ne parli qui del tema trattato, altrimenti mi cancellerebbero dall'esistenza....

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Ultima risposta 06/06/2009 21.44.51
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Alone  @  11/01/2009 12:36:39
   10 / 10
PERFETTO, UN FILM CHE PUO' SOLO ESSERE ISPIRATO DAL DIVINO.

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Ultima risposta 13/01/2009 11.44.56
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castelvetro  @  23/12/2008 21:33:26
   8½ / 10
Da spettatore questo sembra decisamente un lavoro immane,
a partire dalla sceneggiatura... Gibson ha dato agli attori il copione
in aramaico... Chissà loro come ci sono rimasti...

Aldilà di questi gossip comunque il film mi è piaciuto abbastanza.
Cadute di stile forse alcune scelte come le stigmati sul palmo
e non sul polso... Sarebbe stato più veritiero e conforme alla sindone.

Forse nel conciliare rimandi a raffigurazioni antiche nelle immagini
ha un pò perso di vista la sua spinta iniziale di esaudire l'assoluta
fedeltà nella trasposizione...

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Ultima risposta 12/01/2009 16.28.34
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jack2057  @  23/12/2008 01:33:32
   7½ / 10
BELLO

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Ultima risposta 12/01/2009 16.27.48
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ste88  @  20/12/2008 13:07:27
   10 / 10
Il film è fatto bene...
Grazie Gesù.

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Ultima risposta 18/02/2009 15.42.50
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Cuoreimpavido  @  29/11/2008 14:58:02
   5 / 10
un 5 e gia tanto, poi un cast da urlo, una storia inventata come ha fatto la chiesa il vangelo, basta co dio e ste cavolate

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Ultima risposta 18/01/2009 19.34.23
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Alex83  @  20/10/2008 23:38:56
   1 / 10
Il più brutto film su Gesù Cristo che io abbia mai visto, il quale in questo caso viene relegato a "giocattolo" per le manie di Gibson. Crudele e fondamentalista in maniera immotivata, il risultato è un prodotto da evitare ad ogni costo.

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Ultima risposta 31/05/2009 06.17.57
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anthony  @  15/10/2008 15:59:26
   6 / 10
"D.IO creò l'uomo a sua immagine e somiglianza".....Sbagliato!! :
E' stato l'uomo a creare D.IO per ritrovare se stesso in qualcosa di Superiore e non contaminato...una specie di specchio "di perfezionamento" della propria (umana) essenza!
La Religione (intesa come gerarchia burocratica organizzata a se stante) è, secondo il sottoscritto, uno dei Mali Assoluti che impediscono al mondo di svilupparsi e di togliersi di dosso quella cappa soffocante e velenosa che non gli permette di evolversi in modo sano e naturale.
Non mi riferisco soltanto al cattolicesimo o al cristianesimo in generale; vogliamo parlare, ad esempio, dell'ebraismo...che nelle sue compagini più conservatrici non permette alla scienza di esporsi, nemmeno parzialmente, sul tema della sanità e della ricerca di nuove cure?; che dire poi dell'islamismo che non lascia a una donna neanche la libertà di scoprirsi mezzo centimetro di caviglia?; qualcuno si domanda perchè l'induismo predica l'odio contro le minoranze e ne preguidica lo sterminio di massa?
Sul buddismo non voglio esprimermi perchè, in tutta sincerità, penso sia l'unica corrente di pensiero simil-ateo religiosa che non predichi la violenza...senza dimenticare che è l'unica di queste a non basarsi su un perverso e pacchiano apparato burocratico....con questo, si badi bene, non voglio che si inquadri il qui presente anthony come un buddista..la mia era una semplice analisi in base alle conoscenze e alle ricerche da me fatte!
Io non ho Religione!... o meglio, ne ho una mia personale e totalmente privata...anch'essa, comunque, molto spesso flebile e poco autoconvincente.
Gibson con The Passion racconta la fine di un grandissimo uomo della Storia..e lo fa con convinzione e fermezza.....ma tralasciamo il lato religioso del film... altrimenti il voto scende a 2!!

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Ultima risposta 28/09/2009 12.11.50
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pardossi  @  10/10/2008 11:30:02
   10 / 10
Grandissimo film e tanto di cappello a Mel, non ho parole per descrivere il livello di emozione che suscita tale pellicola, poi il colpo di genio nel rendere il parlato in aramaico, rendiamo grazia a colui che ci a redento con queste atroci sofferenze, le scene crude servono per rendere l'idea del suo immenso dolore, grazie di nuovo Mel.

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Ultima risposta 12/01/2009 16.27.04
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JOKER1926  @  10/09/2008 13:34:52
   7 / 10
Fra i film più criticati, discussi degli ultimi tempi troviamo "La passione di Cristo" di Mel Gibson.
Il film uscito nel 2003 fece scalpore, moltissime le scene cruenti che violentavano (e tuttora violentano) psicologicamente la massa spettatrice...
Come dice il titolo il film narra la "Passione" di Cristo ovvero gli ultimissimi giorni della sua vita terrena (la pellicola si apre con Cristo che prega nella notte di Giovedì Santo), segue il Venerdì Santo (il regista dedica grandissima attenzione proprio a questa giornata che segna la storia del Cattolicesimo), è il Calvario di Cristo prima torturato in modo allucinante e poi crocifisso...
Il film è discreto, la fotografia, le musiche, il Cast sono tutte note positive della pellicola.
Una delle maggiori pecche riguarda l'assenza di dialoghi in lingua Italiana (il regista forse vuole creare un'atmosfera arcaica e la lingua parlata è l' Aramaico), lo spettatore italiano dovrà accontentarsi dei sottotitoli.
Nel prodotto cinematografico di Gibson non mancano scene grandiosi.
Inoltre il regista dona al film una serie di impressionanti flashback che colpiscono lo spettatore...
Buone le ambientazioni (simili a quelle di Gerusalemme), il film è stato girato in buona parte in Italia (con precisione a Matera), gli effetti speciali quasi impeccabili alimentano lo sgomento, la suggestione nell'animo dello spettatore.
Ottima Rosalinda Celentano che incarna letteralmente la diabolica e funerea icona del Male (ovvero Satana), la parte più bella del film risulta essere quella delle flagellazioni di Cristo (molto ben fatta sul piano cinematografico e davvero impressionante), gli ultimi minuti sono l'apoteosi del dolore, Cristo è crocifisso e non mancano scene splatter; il regista usa in modo sproporzionato il sangue ma tutta questa "esagerazione" ha il compito di resuscitare nelle anime della massa spettatrice la passione, la fede per la religione ovvero per Gesù morto per la salvezza umana…
Film molto spettacolare e crudo, durante il cammino verso la crocefissone Cristo cade in modo sistematico a terra (si poteva evitare, scene prevedibili e ripetitive... comunque...)
Il criticato Mel Gibson riesce nell'impresa di donare al mondo un film vero e crudo, la sofferenza di Cristo è riportata in modo fedele (o quasi) su una semplice pellicola cinematografica...

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Ultima risposta 16/09/2008 13.21.56
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DarioArgento  @  18/07/2008 06:26:33
   10 / 10
grande film diretto da un grande attore-regista come mel gibson.
consigliatissimo..film che fa riflettere molto sulla vita di tutti i giorni

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Ultima risposta 12/01/2009 16.23.08
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Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  04/07/2008 20:06:02
   8 / 10
Gli stomaci sensibili stiano alla larga da questo film! :) Scherzi a parte, è una pellicola che occupa il primo posto tra quelle da vedere, in quanto più di altre prova far capire veramente le sofferenze che Cristo ha patito per noi. Sofferenze inimmaginabili, inesprimibili. Mai come ora si era cercato di fare altrettanto. Il film ha alcune sue caratteristiche particolari, che sanno sicuramente scuotere lo spettatore.

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Ultima risposta 30/11/2008 10.04.08
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Skorpio  @  27/03/2008 14:19:05
   9 / 10
La passione di Cristo è un film notevole.
Aldilà delle molte polemiche che lo hanno accompagnato, personalmente ritengo che segni il passo nella filmografia che si è occupata della figura di Gesù, per più di un motivo.

Anzitutto, le intenzioni. Mel Gibson, a mio giudizio, aveva un obiettivo preciso nel presentare con tanta determinazione la cruenta delle torture e della morte subite da Cristo. La passione e la crocifissione sono infatti state rappresentate sempre in modo assai “pulito” e incruento, fornendo allo spettatore una visione diafana, essenzialmente simbolica di quei vissuti. Gibson decide invece di fornirne il dettaglio umano, restituirne la crudezza esplicita, mostrando allo spettatore le carni lacerate e le ferite sanguinanti senza alcuna pudicizia estetica. Questo comporta almeno due passaggi essenziali: anzitutto riporta il cristo alla dimensione umana agli occhi dello spettatore. Se, nella religione cristiana, il messia si è sacrificato addossandosi tutti i peccati del mondo per mondarne noialtri, Gibson ci rammenta che non lo ha fatto con un gioco di prestigio indolore, che le corregge romane rompevano pelle e carne per davvero, le travi della croce erano di legno massiccio, le spine di rovo tagliavano la pelle della fronte e non stavano lì per bellezza. Insomma un Cristo fatto uomo e crepato in modo totalmente umano, sotto violenze totalmente umane. Il credente, nel vedere questo spettacolo, è condotto a rendersi conto che la crocifissione non è una barzelletta o un disegnino ma qualcosa di profondamente umano e doloroso, che lo riguarda da vicino.

La particolare efferatezza della sorte di Gesù appare costellata di casualità: per un soffio egli non viene salvato dal martirio in molte occasioni. Pilato si oppone alla sua morte, e lo manda alla fustigazione per salvargli la vita accontentando il sinedrio, ma i suoi ordini vengono travisati e i legionari infliggono al prigioniero un supplizio da solo in grado di ucciderlo. La scelta tra lui e barabba viene fatta ancora una volta nella speranza che il popolo condanni un assassino temuto, ma ancora una volta il destino di Cristo è segnato dalla peggiore delle sorti. È evidente nella narrazione filmica che quella sorte non è frutto del mero caso bensì parte di un programma preciso, divino appunto, che deve condurre l’innocente alla peggiore delle morti, scatenando il male degli uomini contro il rappresentante dell’innocenza, che con il suo sacrificio li mondi del peccato.

Poi, alcune coraggiose scelte narrative. Ad esempio quella di voler ricostruire in modo ancora una volta realistico e brutale i personaggi. Dall’odio dei farisei alla brutalità spiccia dei soldati romani, dalle partigianerie dei passanti al sorriso sdentato e stolido di Barabba, dai dubbi di Ponzio Pilato alle lacrime di Maria, la galleria di questi personaggi non trova paragoni nella filmografia precedente. Vedere i Barabba, i Pilato di tanti altri film dedicati alla vicenda a paragone con quelli offerti da Gibson strappa un sorriso amaro allo spettatore. Gibson li rende reali tanto quanto la filmografia precedente li aveva resi stereotipi e simbolici. Un bagno quindi nella realtà di un’epoca di cui abbiamo ricordi solo simbolici, resi emotivamente nulli dalla ripetizione del messaggio. In questi termini, l’evangelismo militante di Gibson risulta evidente.

In particolare la scelta dell’uso delle lingue originali è una trovata geniale, che offre una resa davvero eccezionale del clima, delle sfumature e dei distinguo in una realtà a noi tanto lontana. Spero sinceramente faccia scuola e diventi regola nei film ambienti in altri periodi storici, e magari anche nel raffigurare ambienti in cui si parli per ragioni culturali o geografiche lingue diverse dall’inglese.

Tornando al messaggio del film, oltre all’evidente evangelismo militante, trovo interessanti alcune sottolineature che Gibson ha voluto dare. Proprio nel narrare con tanta veridicità questa storia, Gibson pone inevitabilmente lo spettatore di fronte alla domanda. Finché la vita e la passione di Gesù restano favoletta stereotipa e soffusa di nubi di incenso, la propedeutica regna sovrana: si tratta di insegnamento per l’ascoltatore, amen. Ma qui non c’è nessuna retorica, non c’è nessuna simbologia sublimata: ci sono sangue e carne ferita, lacrime e sabbia, e lo spettatore viene scosso tanto nella sua emotività quanto nella sua razionalità vigile. Per cui la domanda giunge inevitabile:

La domanda, aldilà delle meccanica dei giochi e della loro rappresentazione, è questa: perché?

Perché mai il diavolo e Dio sarebbero in ballo sulla sorte di questo particolare individuo? Quale sarebbe la posta in gioco? Perché morendo innocente tra mille sofferenze Gesù segnerebbe un punto a favore di Dio e dell’umanità?

Nella raffigurazione di Gibson i tempi erano talmente empi ed ebbri di violenza e crudeltà che il diavolo poteva tranquillamente passeggiare tra gli uomini come fosse nel suo regno, e occorreva dunque da parte del padreterno una presa di posizione specifica. Gesù dunque arriva a fare da spugna per pulir via il male dall’uomo e raffigurare il perdono ed il monito di Dio in un colpo solo. Nelle facce spaventate dei suoi aguzzini in fuga dopo la sua morte ed il terremoto, il diavolo perde ogni potere e lo vediamo urlare di rabbia mentre viene precipitato nel suo arido inferno.
Ma tutto ciò è, in modo evidente, di importanza soltanto nel gioco delle parti Dio / Satana, perché gli uomini non sono cambiati dalla venuta di Gesù. Tanto che, a distanza di duemila e passa anni, abbiamo le stesse crudeltà, le stesse violenze vive e vegete a punteggiare la nostra permanenza sul pianeta terra. Quale che fosse l’importanza strategica della passione di cristo dunque, essa ha luogo soltanto dal punto di vista dei due sommi giocatori, e non ha esito decisivo per la condizione umana in sé, perlomeno non in termini percettibili all’essere umano stesso.

Gesù e la sua venuta, passione e morte per segnare un punto, insomma, nella partita. Una partita di cui gli uomini, tutti gli uomini, dai crudeli soldati romani rotti alle sofferenze proprie ed altrui al colto e dubbioso Pilato, dal ghignante assassino Barabba agli ispirati discepoli, da Maria madre in lacrime al bilioso Kaifa sarebbero tutti pedine più o meno consapevoli, oggetto del contendere senza nessuno specifico valore aggiunto.

Da buon ateo, questo film mi è piaciuto parecchio. Non so se lo avrei apprezzato altrettanto se fossi stato un credente.

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Ultima risposta 21/05/2009 19.23.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  26/03/2008 20:23:05
   7 / 10
mah! Forse è realisticamente esagerato come passione, ma non è strutturato in maniera malvagia, anzi..!M. GIbson accusa in maniera sottile gli ebrei , dove è la verita?

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Ultima risposta 27/04/2009 03.22.13
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/03/2008 17:57:49
   5 / 10
Se l'intento di Gibson era quello di creare una messa in scena il più possibile realistica del martirio di Cristo, l'intento era condivisibile. L'uso del linguaggio aramaico era un elemento che supportava tale tesi, ma se guardiamo il film ed alle scene della passione c'è un grado di compiacimento eccessivo e irritante

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Un film a mio parere non memorabile e molto sopravvalutato.

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Ultima risposta 13/08/2008 13.21.45
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Supergiaf  @  24/03/2008 18:18:45
   10 / 10
Film terribile.Capolavoro assoluto recitato in aramaico e latino.
Da vedere

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Ultima risposta 29/11/2008 15.11.20
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the saint  @  24/03/2008 00:06:02
   4 / 10
mah......mezzo scioccato...si potrebbe tranquillamente intitolare: LA FLAGELLAZIONE DI CRISTO!!!!!!!!
ma andiamo per ordine, vediamo cosa c'è da salvare:
caviezel sicuramente! --- costumi pure... per il resto è tabula rasa!!!!!!!!
1) errori nei sottotitoli
2) troppe le scene sanguinolente.. ( in certi momenti anche splatter, sembra di stare sul set di hostel...) esagerata la scena della fustigazione...
3) il trio medusa( celentano-gerini-bellucci ) a dir poco imbarazzante...
ma a parte queste considerazioni negative ciò che mi fa dare un voto così basso è a mio modo di vedere è l'errore di mel gibson compie nello sviluppare questo film:
non sono un esperto del campo ma la passione di cristo dovrebbe celebrare anche la resurrezione: il Nazareno, secondo il racconto evangelico, sarebbe risorto dopo tre giorni, nel giorno festeggiato dai cristiani come " domenica di pasqua'' l'ha detto anche il mio prete alla messa di oggi.....................ma qui la scena della resurrezione dura 3 secondi....
che passione è???????????

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Ultima risposta 28/03/2008 21.34.43
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ciaggo  @  24/03/2008 00:04:19
   6 / 10
Horror splatter di buona fattura, ma che alla lunga stanca...
Casting da paura, nel vero senso della parola (Rubini, Bellucci, Celentano.....mah).
Si poteva fare di meglio.

Ps. Per quanto riguarda la diatriba storico culturale, mi vien da ridere...stiamo parlando di un soggetto su cui nemmeno i primi quattro testimoni (??) sono riusciti a mettersi d'accordo..

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Ultima risposta 24/03/2008 00.05.59
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benzo24  @  18/01/2008 18:46:05
   1 / 10
pessimo film, antisemita e assolutamente portato all'esaltazione religiosa. hanno ragione stan e kenny che in una puntata di south park hanno definito questo film una ****** pazzesca e vanno a riprendersi i soldi da gibson.

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Ultima risposta 24/03/2008 21.09.24
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amoreblu  @  31/12/2007 15:09:02
   3 / 10
A parte le inesattezze storiche e le insensatezze (avete visto la Celentano?), il film è orrendo. Gibson non la smette mai di soggiogarci con il putridume gretto dei mutilamenti e dei sanguinamenti e costruisce una storia che trasuda antisemitismo (vedasi i non salvatori di Gesù, provate un po' a pensare chi sono?). Poi questa leziosità di far recitare in aramaico e latino la trovo estremamente superflua.

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Ultima risposta 09/11/2008 17.23.43
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Torghinarbet  @  22/12/2007 03:41:35
   6½ / 10
Nonostante non adori troppo le esasperazioni epiche di Mel Gibson, considerando tanti errori e stravolgimenti epici mirati allo stomaco degli spettatori (nel tentativo oltretutto riuscito di trasmettere qualcosa che va OLTRE quella che è stata la VERA passione del VERO Cristo), questo film mi è piaciuto nella sua esagerazione e su alcune idee malsane del buon Gibson... Straziante oltre ogni limite, mirato appositamente a iniettare nello spettatore un senso di schifo nei confronti della razza umana in generale... In questo sta la sua pecca maggiore, rendendo troppo TROPPO TROPPO il senso di ESASPERAZIONE e perdendo il filone logico con la realta (lo spettatore tende a dire:" Ma che C4zzata, nessuno può resistere a quelle frustate perdendo ettolitri di sangue.. neanche il figlio del Boss")

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Bella invece la pellicola in generale, la tecnica, gli effetti (il budget non mancava di certo) e la rappresentazione di Satana (per non parlare della scena fighissima di Giuda che si impicca con i suoi sensi di colpa)
Tenendo conto del budget a disposizione, della sceneggiatura, della storia e dell'intenzione non mi sento di dare più di 6 e mezzo ad un film il cui tentativo di sconvolgere il pubblico (riuscito per altro) andava al di là della voglia di realizzare qualcosa di veritiero nei dettagli e con e nuove tecniche cinematografiche!
Sconsigliato ai deboli di cuore ma comunque da vedere decisamente!!!

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Ultima risposta 28/07/2010 08.02.11
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ELY81  @  10/10/2007 17:56:26
   3½ / 10
Una volgare rappresentazione della Passione di Cristo (che potrebbe assumere il più opportuno titolo di "Golgota trash") vista secondo gli occhi di un fascista australiano in preda alle sue manie religiose ossessive ( dichiaratamente antisemita). Il film, man mano che avanza, ci spiattella delle scene cruente e insopportabili, nonostante lo sforzo di ricreare con una certa fedeltà il linguaggio usato dagli ebrei e dai romani, con qualche scena da non scartare. Purtroppo anche gli attori sembrano non dare il meglio. Caviezel è del tutto privo del carisma che realmente possedeva il personaggio che interpreta, ovvero G.esù. La Bellucci non sa cosa ci faccia realmente lì, anche se non parla e questo è un bene. Oltretutto non esiste un barlume di spiritualità, e non può esistere in questo ammasso di scene truculente, che insistono più sulla sevizia fisica, che sul silenzio, sulla riflessione, sul dolore e le lotte interiori di G.esù, che sta per essere portato al patibolo. Hitchens diceva che si tratta di "un esercizio omoeroico sadomasochistico", e appoggio pienamente la sua definizione.

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Ultima risposta 09/11/2008 17.33.58
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Invia una mail all'autore del commento nicko  @  08/10/2007 11:16:47
   3 / 10
Togliendo l'ottima scenografia ,costumi e qualche citazione presa dal vangelo cosa resta???un horror splatter .

Mi chiedo qual'è il messaggio che lascia 'sto film...chi sono i personaggi che ruotano intorno a Gesù??Tranne la madre ,non si capisce...la Bellucci che parte fa??è muta (per fortuna direbbe qualcuno),non dice niente ...la donna che gli sta accanto chi è??boh. E la Celentano cosa impersonifica??il diavolo?? Io non l'ho capito.
Ho letto che molti dicono che Gibson ci ha mostrato la vera agonia di Gesù, io personalmente credo che fisicamente è impossibile sopravvivere a tutte le percosse viste ..sarebbero bastate le prime frustate per mettere ko chiunque...E' evidente che il nostro caro Mel ha un pò esagerato!!
Se volete vedervi un bel film alternativo a questo, consiglio "Gesù di Nazareth" di Zeffirelli.

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Ultima risposta 09/11/2008 17.29.09
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Invia una mail all'autore del commento Andrix84  @  27/08/2007 19:28:10
   10 / 10
uno dei film che maggiormente mi ha colpito.Non capisco perchè la critica dica che è troppo violento,la Passione è andata veramente così.

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Ultima risposta 25/02/2008 23.28.50
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carloverga  @  08/08/2007 10:35:21
   10 / 10
E' un film vero e realistico. Commovente. Scene cruente consigliate solo ad un pubblico forte.

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Ultima risposta 10/08/2007 10.25.20
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onda  @  03/08/2007 00:36:31
   5 / 10
Al di là di tutte le polemiche sul presunto antisemitismo di Gibson e sull'eccessiva crudezza delle scene di tortura cosa rimane? Un film non completamente da buttare, ma sicuramente non bello e non interessante.
La regia di Gibson è greve, priva di novità e di poesia. Forse i suoi intenti sono stati sinceri (si veda l'idea di usare le lingue originali), ma di questa Passione si poteva fare tranquillamente a meno.

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Ultima risposta 10/08/2007 10.26.32
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  25/06/2007 16:52:07
   5½ / 10
Neanche fosse una recita medievale, l'insistenza di Gibson sul massacro e non sulla parola di Cristo, mi lascia perplesso.
Da un punto di vista cattolico non dovrebbe essere interessante perchè non è la morte, ma la vita di Cristo ad essere l'insegnamento fondante della religione (purtroppo non è sempre così e molti fanatici hanno preso spunto per rinfocolare i loro inutili punti di vista antisemiti a cui già rimandavo con la frase sulle recite medievali fatte proprio con lo scopo di istruire il volgo).
Per i non credenti la vista di due ore di splatter non aggiungono e non tolgono niente al loro pensiero su Cristo.
Sostanzialmente ci troviamo di fronte ad una produzione colossale che non riesce comunque a carpire l'animo e la poesia di determinati insegnamenti e che mostra con insistenza solo la violenza fisica subita rilegando personaggi e sentimenti nell'antefatto non esposto. Solo l'odio viene preponderante mostrato nella sua forma più fisica e vile.
Il film sarà anche girato bene, ma non basta per emozionare, o meglio, per suscitare le vere emozioni che questa storia dovbrebbe dare.

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Ultima risposta 10/09/2008 21.39.54
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Geoff  @  25/06/2007 16:41:05
   4 / 10
commentare e parlare di questo film mi ha sempre creato problemi con i miei interlocutori.

Il punto è che lo reputo uno buon film splatter .Un lungo insistente ed assilante flusso di sangue e carne macellata , inframezzato da pause per riprendere il respiro. ma niente di più.
La rappresentazione del dolore ,a mio avviso, non necessita per forza di ettolitri di sangue. Far capire alla gente il calvario di qualcuno è molto più efficace se vi è un sapiente uso di sibolismi e sotterfugi, che ti lasciano qualcosa.
L'incredibile massacro a cui ho assistito non mi ha commosso ne mi ha fatto comprendere le sofferenze di Cristo. quelle le avevo comprese prima , spiegate in maniera consona e interessante.questo Mi ha schifato e fattto rabbrividire. Ma Re-Animator e Un gatto nel cervello mi avevano dato le stesse sensazioni. Che però in quell'ambito definisco goduriose.

Tralasciando le inclinazioni naziste ed antisemite del regista (che sono palesi, ma non sono qui per giudicare un uomo, ma il film) , non trovo abbastanza esauriente la spiegazione "ma è così che è andata!!!" come mi ha detto mia madre entusiasta della visione.

Parlando con la gente mi sono accorto che ai cattolici ed ai cristiani in generale è piaciuto molto. a me no.

P.S. andate a cercarvi l'ìintervista fatta a Sergio Rubini sulla sua partecipazione a questo film...

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Ultima risposta 09/12/2008 18.20.44
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tarantino92  @  23/05/2007 21:15:10
   9½ / 10
uno dei film più crudi e forse anche più bello degli ultimi anni.
gibson ha portato la sua idea di come siano andate le cose riguardo alla storia di cristo in modo a dir poco eccelente.
e se mi dite che non vi piace perchè è crudo,non capite niente di cinema.



bravo gibson

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Ultima risposta 10/08/2007 10.27.34
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Sciamenna  @  22/05/2007 16:33:59
   5½ / 10
Non sono certamente un cattolico, e forse questo mi ha permesso di osservare il film criticamente e con quel pizzico di distacco in più rispetto ad un credente osservante..

La morale che Gibson VUOLE far emergere ( perchè è evidente..) non mi conforta e non mi piace per niente: non credo assolutamente che si possa intravedere in questa pellicola un'antisemitismo radicale, ma, peggio ancora, un pericoloso antisemitismo DI FONDO, velato, che si avverte , latente, per tutta la durata del film.

Però: anche se nel giudizio bisogna senz'altro tenere conto di questo " peccato" non da poco, le crude sequenze del film rendono bene l'umanità di Gesù, la miseria morale, la bassezza che avrebbe caratterizzato qualunque popolo in mezzo al quale una figura del genere avesse deciso di operare.

Il film fa " sentire" COSA realmente Gesù ha subito per l'umanità ( e non per la maggior parte di essa come vorrebbe fare intendere gibson..), la violenza risalta in una vicenda umanizzata e purtroppo pesantemente strumentalizzata.

Riguardo l'interpretazione del vangelo, bè.. è sicuramente discutibile..
Io però non ho mai capito che fine abbiano fatto tutt'una serie di vangeli ( i cosidetti vangeli del mar morto) cui molti hanno accennato ( ed implicitamente anche uno che le spara grosse, come dan brown..) ma dei quali sembra comunque sia stata possibile l'esistenza..

E' un ulteriore messaggio non-distensivo in un momento della nostra storia in cui vi è bisogno di tutt'altro..

Ma mi sembra, forse non egualmente( diversamente, direi..) grave ma quasi, che dei preti ( sentito con le mie orecchie!!) parlino in pubblico del profeta della religione islamica come inferiore in quanto " morto, sepolto ed ammuffito" sotto terra, e non " risorto in cielo come nostro Signore"..

Massimo rispetto per qualunque religione, non per qualsiasi Chiesa come istituzione POLITICA. Solo che in questo film l'accento della polemica è ancora più pericoloso di quello che ho appena accennato..

La rappresentazione della sofferenza dell'uomo Cristo mi ha comunque colpito, e non avrebbe avuto bisogno dei condimenti gibsoniani.

Sotto la sufficienza, un film che mi ha comunque toccato ma di cui è incondivisibile la visione di fondo..( e mi sembra che una visione analogamente disprezzabile sia stata trasportata anche in Apocalypto..)

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Ultima risposta 23/05/2007 12.02.24
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lupin 3  @  19/05/2007 17:52:06
   9 / 10
Senza parole!

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Ultima risposta 02/06/2007 15.30.15
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popoviasproni  @  14/05/2007 19:30:33
   8 / 10
Se è vero che quel GESU' e quella vicenda sono esistiti non vedo come gli eventi si potessero svolgere in maniera meno violenta.
A tratti commuovente.

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Ultima risposta 02/06/2007 15.30.57
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  19/04/2007 17:19:33
   7 / 10
Molta Italia in questo film. Il realismo è la cosa da apprezzare maggiormente.

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Ultima risposta 14/06/2007 13.17.51
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iosper  @  19/04/2007 13:54:20
   9 / 10
L'ho visto una prima volta e l'ho trovato pessimo. L'ho rivisto quest'anno e mi ha entusiasmato.
A differenza dei precedenti film sul tema, Mel vuole porre l'accento soprattutto sulla sofferenza di Cristo e ovviamente ci riesce.
Ho trovato geniale il ruolo della Celentano.
Braveheart...La passione di Cristo...Apocalypto...certo che Mel film tranquilli e leggeri proprio non ne vuole sapere di farne...

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Ultima risposta 19/05/2007 18.04.03
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