la ragazza con l'orecchino di perla (2003)

Un film diverso dagli altri, non la solita commedia. Non se ne può più, sono tutte uguali!
Qui si assaporava il passato, l'atmosfera, venivi assorbito nel nuovo ambiente.
Colori, suoni, atmosfere, silenzi... tutto è curato in maniera incredibile.
Non ho letto il libro, ma penso che lo leggerò.

Film curatissimo nei particolari (fotografia, scenografia, musiche), storia coinvolgente anche se prevedibile nel suo esito. Bravi gli attori dai protagonisti ai coprotagonisti (magistrale la scenata finale di gelosia della moglie!). Un film semplice, senza tante pomposita' hollywoodiane, che sa trasmettere amore per l'arte e le cose belle. Vale la pena di essere visto.

Il film è brutto, la regia insipida, il sonoro da filmino per le riprese di famiglia.
Come banalizzare un libro bello e coinvolgente? Detto e fatto!
La protagonista è abbastanza brava, ma gli altri attori sono decisamente farseschi (fra tutti Van Rudjef e il figlio del macellaio...pfui!).
Mi dispiace ma proprio non ci siamo....

film decisamente brutto, noioso ed impalpabile; trama inesistente! Si salva per l'ambientazione e per la recitazione degli attori, davvero notevoli!

Noioso e lentissimo...e con una trama inconsistente. Sono convinto che il libro stia su un altro pianeta. L'unica emozione è data dal sapiente gioco di luci che ricrea ad arte l'atmosfera dei quadri di quel tempo.

E' un film di una delicatezza eccezionale in cui si parla di arte, di amore, di delicatezza e insensibilità di commercio di emozioni e passioni inestimabili. Di una serva che per fame si ritrova a servire gli affamati e di un padrone violentato nella sua arte dal peso del commercio.
Sicuramente non è un film da batticuore, anzi risulta molto flemmatico, in tono coi ritmi di un mondo grassoccio e borghese, lussuoso nelle apparenze ma che non riesce a nascondere la povertà d'animo dei danarosi affamati.
E' molto bella, a mio avviso, la figura dell'artista nell'insieme delle sue controversie emotive, combattuto tra gli inevitabili quanto indigesti doveri e la prorompenza della sua passione per la libertà, per i colori che animano le sue fantasie e colano con grazia attraverso lo schermo sul pubblico (noi eravamo 8 in tutta la sala: uno spettacolo!).
Non ho letto il romanzo, nè conosco la storia del Vermeer, tuttavia reputo questo film un bellissimo omaggio ad un artista ed alla sua arte.
In oltre sono rimasto ammirato dalla fotografia, dai paesaggi (sempre gli stessi) che mutano con il susseguirsi dei cambi climatici che nella storia sottolineano fortemente momenti di passione e momenti di di dolore.
Mi sento di consigliarlo a tutti coloro che amano osservare i particolari, le piccolezze che danno colore la vita: andatelo a vedere.

Premetto che aver letto prima il libro mi ha influenzato sul film non positicamente , come sempre mi capita del resto.E' però un film delicato e per chi ama l'arte e la delicatezza dei sentimenti .Oggi lo consiglierei ai trentenni e a chi ha desiderio di tenerezza e di poesia.

Complessivamente un buon filma, per ambientazione e delicatezza poetica. Meglio la protagonista del pittore, che appare troppo a disagio nel ruolo.

Forse avremmo gradito una tensione maggiore nel quotidiano,avremmo desiderato percepire i tremiti,le luci le fascinazioni con maggiore intensità ma per il resto il film mi appare come una goccia d'acua pulita,stillante da osservare in trasparenza.E' una gioia per gli occhi,un'affresco palpitante di uno dei periodi meno indagati proprio dal cinema e raramente a questo livello.Tale emozione speculativa ed estetica vale già tutto il film

Vale la pena vederlo se vi piace il genere (lento, delicato, poetico). E' inutile dargli 1 se il vostro target è American Pie!
Nel suo genere, tuttavia, poteva essere migliore.

Il mio 10 e' anche per rimediare a quell'1 dato da qualcuno che proprio non si addice al film. Voi ragazzi i film che valgono 1 li dovete ancora vedere..!
Questo film e' per palati fine.
Per gente che sa andare oltre i soliti film commerciali, le solite atmosfere da polpettone, il sesso fine a se stesso....
Questo film e' decisamente diverso dagli altri, e' lento (e io amo i film di azione) ma creato cosi per cogliere decisamente tutte le sfumature, gli stati d'animo, i colori..Dalla prima scena, quella dove la ragazza taglia le verdure, sembra di sentire il profumo di quest'ultime e la scena e' vestita di toni scuri, quasi neri che contrastano invece con il colore delle verdure. Chi si aspetta un film fatto solo per vendere stia a casa. Questo film e' da vedere per persone che hanno un animo sensibile, che apprezzano l'arte, la sensualita', che amano riflettere sulle cose.
Un finale assolutamente non banale
Non e' fedele al libro ma nemmeno lo sconvolge.
Non mi sono annoiata un attimo perche' se lo segui attentamente ti sembra alla fine di entrare nel film, di far parte delle atmosfere e della gente.
Non e' un film da ragazzini ne' per gente che vede solo "Scary Movie" o film non tanto impegnati.

Noioso e terribilmente lento,molto meglio il libro..Il film non riesce a ricreare la stessa atmosfera. Non basta una bella scenografia a rendere interessante un film

La prima volta che ho visto questo film ,di sera,non sono riuscita a rimanere sveglia per tutta la proiezione così il giorno seguente sono andata a rivederlo ma di pomeriggio.Mi piace molto la pittura del Vermeer e per questo sono riuscita ad apprezzare moderatamente questo film perlatro molto noioso.L'unica cosa bella è la fotografia :ci sono alcune immagini che sembrano proprio dei quadri del pittore olandese. Un film davvero troppo rilassato e rilassante che sconsiglio vivamente di vedere di sera!

Fotografia meravigliosa e atmosfera intensa.Il forse è troppo sospirato ma mai banale e melenso.Perfetta per il ruolo la Johansson.Bellissima la scena in cui Vermeer spia Griet senza la cuffia...il modo in cui si guardano è più eloquente di qualsiasi esplicita scena di sesso.

Film vedibile ma troppo sospirato, mi chiedo se è un problema della doppiatura o se anche in lingua originale la Johansson sospira come un mantice, per chi però ha già letto il libro è un po' deludente, x chi non l'ha ancora fatto, glielo consiglio vivamente

Un film visivamente perfetto, la luce raggiunge il sublime...
Magistrale lavoro degli equilibri, né di più né di meno.
Ideale perchì non ha ancora deciso di che colore sono le nuvole...

Notevole, anche se non è il mio genere.

Fil eccezionale. Delicatezza rara. Tecnicamente sopraffino, sembra una galleria d'arte. Complimenti a Eduardo Serra per la fotografia. Finalmente un film diverso. Movimenti di macchina lenti e precisi; non come la maggior parte dei film ( Muccino in testa) in cui la macchina da presa si muove sempre e soprattutto senza una vera ragione se non quella commerciale.
Grazie a Peter Webber.

Considerando l’argomento trattato, il film di Webber riesce a mantenere un equilibrio gradevole e a non scivolare mai nei facili e banali clichés del sentimentalismo e dell’oleografia. Grazie anche al pudore della bravissima Scarlett Johansson, che dà luce a un personaggio schivo e timorato, ma estremamente intenso. Pudore che è, appunto, del personaggio/soggetto del dipinto omonimo di Veermer, quello di una serva. Da un punto di vista narrativo, il film non brilla particolarmente, ma questo - com’è detto, dato l’argomento - è comprensibile. Però risulta interessante (essendo il film incentrato sulle vicende legate ad un’unica opera di Veermer) per il rilievo dato ad una figura come la serva, che, dal basso della sua posizione sociale, diventa “musa” ispiratrice, o meglio, soggetto, del dipinto del maestro olandese, scalzando di fatto la “concorrenza” più quotata socialmente. Penso che questo film, comunque, abbia da offrire qualcosa in più soprattutto sotto l’aspetto puramente visivo. Non conosco il romanzo della Chevalier da cui è stato tratto, ma credo che il film (il cinema è un’arte molto prossima alla pittura) abbia il vantaggio, rispetto al libro, di proporre e giostrare una fotografia e una regia tali da ricreare i colori, le luci e le “inquadrature” pittoriche che un libro non potrebbe mai dare, a meno che non si lavori molto di fantasia (ecco perché immagino che questo film sia più interessante del romanzo d’origine).

Trasposizione abbastanza fedele del libro, soprattutto nelle atmosfere. Stupefacente la fotografia: ogni inquadratura sembra un quadro. Brava (come sempre) la Johansson. Un film per anime sensibili.

il libro è più bello,ma il film nn è da meno;anche se diversi momenti importanti del libro nn li ho riscontrati nel film...
ma erano bellissime le ambientazione..le luci e i colori

di una sensualità e una raffinatezza uniche!!

colin Firth recita in uno dei soui ruoli più seducenti, un film accattivante e lui è tremendamente bello!!!!!! non ci sono parole per descrivere quanto sia coinvolgente e intrigante con certi quadri che tutti uno più bello dell'altro complimenti alla regia cast e produzione, è un capolavoro

Per apprezzare veramente il film bisogna forse essere un pò innamorati dell'arte, delle atmosfere sottili che si snodano attraverso 1 novanta minuti del film altrimenti a taluni può sembrare lento. Ho apprezzato molto il lavoro del direttore della fotografia per l'impegno tutt'altro semplice di creare le luci e le atmosfere del pittore olandese Vermeer. L'ideale per chi ama perdersi nella bellezza della fotografia è di osservare il film piuttosto lontano dallo schermo per avere un quadro complessivo del fotogramma ed ammirarlo nell'insieme. Molto azzeccata la scelta di Griet, un'attrice giovanissima che ben ha saputo trasmettere quel phatos e quella sottile sensualità che il personaggio e la storia di Tracy Chevalier richiedeva. Molto dolce e delicato il rapporto fatto di sguardi e di avvicinamenti tra lo stesso pittore e Griet. Sullo sfondo vivaci quadretti di vita del seicento di Deft. Lo consiglio agli appassionati d'arte, ma anche a tutte le persone romantiche.
Vibat

Film davvero sensuale...

E' il film più sensuale che abbia mai visto!!!

il libro è piu bello

Ho trovato il libro molto piu' bello, ma resta comunque un film da vedere.