la ragazza d'autunno (2019)

Si potevano descrivere le stesse crude situazioni con meno silenzi che allungano a dismisura la durata del film senza portare alcun valore aggiunto.
Andamento lento.

Estenuante sfid'all'alienazione più grave per disturbo post-traumatico fra sopravvissuti sovietici alla 2a GM, filmata con un fastidioso straniamento brechtiano ch'ambisce al rigore formale d'un Paradjanov o Sokurov mentre si ferma nei paraggi dell'esperimento d'ipnotismo in "Cuore di vetro" (Herzog, 1976). La spiegazione giunge dopo quasi due or'ed è raccontata e non mostrata.

Mauro Lanari

Il film racconta la vita di due donne russe dopo il loro ritorno a Stalingrado dal fronte della guerra contro i nazisti nel 1945, due vite ferite e arrugginite come il colore giallo ocra che predomina nelle luci della fotografia della pellicola. Il loro forte e controverso rapporto d'amicizia è il tema centrale del film. Follia, disperazione, amore, questo é "La ragazza d'autunno", un film poetico, crudo e potente, dove è evidente l'influenza del cinema di Sokurov, risulta anche pretenzioso nel suo maniacale tecnicismo, ma profondamente umano nell'esprimere l'animo tormentato delle protagoniste. Il giovane ventottenne Kantemir Balagov, dopo il bellissimo "Tesnota", si afferma come nuovo autore prodigio del cinema russo.