Siamo nel 1914 a Salinas Valley, nella California settentrionale. Adam Trask vive in una fattoria con i figli Aaron e Cal. Uno è buono, l'altro cattivo perché si crede poco amato dal padre. La madre ha abbandonato il marito molto tempo prima e ora gestisce un bordello a Monterey. I rovesci economici, lo scoppio della guerra e i tormenti personali portano alla rovina la famiglia.
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Kazan fà un film veramente notevole nelle dinamiche psicologiche con dei personaggi ben delineati e caratterizzati psicologicamente. Jo Van Flett antitesi di Dean, il fratello buono, è un personaggio che dimostra tutta la sua bontà ma anche fragilità. Caleb ovvero James Dean invece surclassa tutti in un interpretazione da Oscar in cui il suo personaggio di angelo diabolico riesce a conquistare lo spettatore. Lui è il ragazzo cattivo, ma anche seducente e che vuole essere amato, mentre il padre anziano è prigioniero della propia trita morale religiosa. In un contesto a cavallo della grande guerra in un paese rurale della california del nord Kazan dipana la vicenda, a tratti ironica a tratti drammatica in questa valle dell'eden dove i protagonisti vivono le loro esistenze. Notevole la fotografia per l'epoca, non ho capito se il film era originariamente in bianco e nero, e successivamente ricolorato, ma non importa. Devo dire che rispetto a fronte del porto mi è sembrato un film più riuscito, in cui la componente psicologica è maggiormente credibile. Il finale come sempre è aperto, ma si capovolge a tratti fino alla conclusione non semplice. Devo vedere altri film di questo regista, purtroppo non di facile reperibilità. "Tu non mi hai mai amato!" Dovrei recuperare anche il libro da cui è tratto.