le ali della liberta' regia di Frank Darabont USA 1994
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le ali della liberta' (1994)

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locandina del film LE ALI DELLA LIBERTA'

Titolo Originale: THE SHAWSHANK REDEMPTION

RegiaFrank Darabont

InterpretiTim Robbins, Morgan Freeman, James Withmore, Bob Gunton

Durata: h 2,21
NazionalitàUSA 1994
Generedrammatico
Tratto dal libro "Stagioni diverse (Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank)" di Stephen King
Al cinema nel Settembre 1994

•  Altri film di Frank Darabont

Trama del film Le ali della liberta'

Un banchiere accusato ingiustamente dell'omicidio della moglie viene condannato all'ergastolo e finisce in un carcere di massima sicurezza dove conoscerà l'orrore della violenza ma anche la speranza e, forse, una possibilità di riscatto.

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Voti e commenti su Le ali della liberta', 595 opinioni inserite

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Wilding  @  14/05/2023 09:06:53
   8 / 10
Non un capolavoro a mio avviso, seppur un film potentissimo con interpreti magistrali.

Jokerbona  @  18/12/2022 01:21:02
   8½ / 10
Bellissimo film, sebbene non prodigo di scene geniali, procede ad andatura buona. Commovente.
Freeman lo adoro come attore
A mio avviso uno dei più bei finali.

Jumpy  @  30/11/2022 21:43:47
   7½ / 10
Filmone dalla regia solida e granitica come una roccia (forse un filino distaccata), le quasi 2 ore e mezzo volano via... non lo considero però un capolavoro. Come han notato altri, anche se tecnicamente perfetto, pecca un po' per la struttura lineare, per certi versi prevedibile e per i personaggi, piuttosto stereotipati e per qualche forzatura di trama e faciloneria

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VincVega  @  29/08/2020 11:09:14
   8 / 10
Dramma carcerario coinvolgente ed emozionante, ma non l'ho mai reputato un capolavoro a differenza di molti altri. Sarà per qualche forzatura, sarà per qualche parte vagamente retorica. Ma è comunque un signor film da vedere.

Dom Cobb  @  18/06/2020 00:13:02
   6 / 10
1947: il banchiere Andy DuFresne viene condannato a due ergastoli per l'omicidio della moglie e del suo amante, a dispetto delle sue dichiarazioni di innocenza. Trasferito nel carcere di Shawshank, egli trascorrerà nel freddo penitenziario quasi vent'anni, apparentemente rassegnato alla sua sorte ma mai privato della speranza...
Dichiaro fin da subito che il voto è puramente politico; infatti, qualunque cosa io possa pensare del film in questione, è senza dubbio fatto bene. A livello tecnico è realizzato con estrema competenza, in special modo per quanto riguarda la curata fotografia dell'ormai giustamente premiato Roger Deakins,


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sebbene il look tradisca un po' un'estetica tipicamente anni '90 che rischia di datarla un pochino.
Anche le recitazioni sono solide, e in fondo attori come Morgan Freeman o Tim Robbins è raro che tirino fuori interpretazioni che siano meno che decenti, soprattutto in quegli anni quando entrambi erano al loro meglio; gli fanno da spalla caratteristi di buon calibro, fra i quali si ricordano Clancy Brown,il mai dimenticato villain di "Highlander", e William Sadler nel ruolo di un carcerato particolarmente cinico.
La storia è narrata bene, prendendosi il suo tempo per presentarci i personaggi, svilupparli a dovere ed evolvere con cura la vicenda; per essere l'opera di un esordiente, mostra una certa perizia da parte del regista Frank Darabont, anche se in questo senso sicuramente aiuta ambientare gran parte della trama all'interno di un unico ambiente, ossia quello della prigione.
Detto questo, però, ammetto che niente della storia di per sé mi ha coinvolto, emozionato o tanto meno appassionato. Il motivo principale è che, pur veicolando un messaggio fondamentalmente positivo, il film si appoggia fin troppo a una sfilza di cliché tipici del genere carcerario; magari non avranno dato molto fastidio a un'intera generazione che con film del genere ci sono cresciuti, ma personalmente, dopo aver visto opere come "Forza bruta", "Papillon", "Nick mano fredda", "L'uomo di Alcatraz", "Fuga di mezzanotte" e "Fuga da Alcatraz" (tutti di ben superiore caratura), è impossibile trovarli ancora freschi o interessanti per quanto sono stati ripetuti nel corso degli anni.


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Tutto questo imprigiona il film in una gabbia di prevedibilità, dove ciascuna situazione sa di già visto, ogni dialogo di già detto e ogni colpo di scena o mirabolante scena di fuga di già fatto, e di conseguenza difficilmente regalano qualche sussulto. Qua e là ci sono delle interessanti variazioni,


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ma complice anche il poco tempo che viene loro dedicato, lasciano il tempo che trovano. A peggiorare le cose è la stessa regia di Darabont che, per quanto ottima tecnicamente, si rivela apatica sul piano emotivo, e le interpretazioni, per quanto solide, mancano di quella scintilla in più capace di renderle davvero accattivanti.
Infine, vorrei anche citare il ritmo, disteso sì, ma forse un po' troppo, con una parte finale che si dilunga all'infinito prima di far partire i titoli di coda, qualche forzatura già menzionata da alcuni utenti prima di me,


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nonché qualche ovvia incongruenza che non ho potuto fare a meno di notare.


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Tutto ciò mi spinge a ritenere questo adattamento della novella di King, dopo le acclamazioni e gli elogi che ho sentito, una delusione. Il materiale c'è, ma è sempre quello, e c'è anche il trattamento, ma purtroppo non si discosta molto dalla norma. Un buon film, realizzato con competenza, ma che non contiene assolutamente niente di straordinario, fresco o innovativo.

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Ultima risposta 19/06/2021 15.57.42
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Bartok  @  02/06/2020 23:20:02
   9 / 10
Uno dei capolavori della storia del cinema, storia bellissima a tratti dura e a tratti toccante ed emozionante, indimenticabile.

Vero86  @  01/06/2020 09:35:03
   9 / 10
Uno dei film più belli!

Nico Palumbo  @  17/05/2020 15:24:55
   9½ / 10
Il fatto che questo film non abbia vinto nemmeno un Oscar dimostra che i premi, in ambito artistico, lasciano il tempo che trovano.

Filman  @  28/04/2020 16:56:49
   8 / 10
Ricamare emozioni con la forza di un cantastorie non è facile, anche se il cinema americano ha fatto della stessa retorica, quella dei sentimenti positivi e della magia dietro le cose, il suo principale modo di raccontare un film. THE SHAWSHANK REDEMPTION non è l'invenzione o l'esaltazione di uno stile narrativo, ma la precisazione dello stesso, che obbliga all'emozione con il coinvolgimento totale di musiche e dialoghi, tanto stucchevoli quanto incantevoli.
E' quasi giusto che Frank Darabont al concepire un capolavoro abbia preferito usare un linguaggio semplice ma universalmente comprensibile e in grado di raggiungere chiunque per parlare di temi reali e complicati: i difetti di un sistema carcerario punitivo e distanziatore, il valore della libertà per un uomo, la pericolosità dei pregiudizi, sono tutti temi che vengono filtrati da concetti più schematici quali speranza, empatia e importanza dei legami affettivi.
La sopravvivenza è amare la vita ma anche evitare la sopraffazione del prossimo, bivio che questo film pone tra il bene e il male.

Buba Smith  @  21/03/2020 01:34:33
   9 / 10
Bello. Veramente bello. Un gran filmone.

Ottima prova per tutti gli attori.

Se proprio dovessi trovare una pecca: l'avrei alleggerito di una decina di minuti.

Ma a parte questo insignificante dettaglio, tutto il resto è davvero eccellente!

Jokerizzo  @  27/01/2020 14:47:15
   10 / 10
Immenso! Finito.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  24/09/2019 18:39:01
   8½ / 10
Bellissimo capolavoro, una storia coinvolgente e drammatica. Un inno alla libertà, per chi se la merita.
Un inno alla vita.

Nulla da aggiungere, un film e un libro da leggere e guardare assolutamente.

simonpietro92  @  18/07/2018 16:51:43
   9½ / 10
C'è davvero poco da dire su un capolavoro del genere. Non ha vinto oscar solo a causa della spietata concorrenza del 94' ma ne meriterebbe almeno 2 ( miglior film e James Withmore miglior attore non protagonista ).

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Michele131104  @  29/03/2018 22:48:23
   9½ / 10
Tra i più grandi capolavori di sempre...
Un film che accarezza l anima,in grado di toccare temi fondamentali.
Tim Robbins e Morgan Freeman perfetti in ogni singola scena.
Da vedere assolutamente,NON SI DIMENTICA!

Spotify  @  05/03/2018 15:54:22
   10 / 10
Uno dei migliori lungometraggi della storia. Personalmente, ritengo che "Le Ali della Libertà" sia, insieme ad altre pochissime opere della settima arte, l'esempio di film perfetto.
"The Shawshank Redemption", tratto da un romanzo di Stephen King, discute, appunto, della libertà di un essere umano e cosa questa virtù, significhi davvero.
La trama vede protagonista Andy Dufresne, un bancario accusato dell'omicidio della moglie e dell'amante di questa. Dufresne, in tribunale, è condannato ad un doppio ergastolo, da scontare nella prigione di Shawshank. In questo carcere, la violenza è all'ordine del giorno, con le guardie che sono i carnefici, capitanate dal sanguinario Hadley. Il direttore Norton, possibilmente, è ancora peggio, essendo ipocrita e corrotto ed, è lui il primo ad avallare le maniere forti nei confronti dei detenuti. Andy, passa una prima parte della sua pena in disparte, costretto a guardarsi le spalle dalle "sorelle", una banda di detenuti stupratori con a capo Bogs Diamond. Passato un po' di tempo, Dufresne fa amicizia con Red, colui che dentro il carcere riesce a far entrare di tutto. I due ben presto diventano inseparabili. Oltretutto Andy, grazie alle sue abilità bancarie, si fa amico il direttore, il quale gli garantisce privilegi in cambio del lavoro alle pratiche contabili, le quali, cominceranno ad arricchire Norton con denaro sporco. Tuttavia, nel corso degli anni, le cose peggiorano ed Andy, esasperato da tutta l'ipocrisia e la brutalità a cui sono vittime sia i suoi amici che lui, deciderà di mettere in atto il suo piano di evasione, ideato tanti anni prima.
Darabont mette in scena, un vero e proprio saggio sulla libertà. Il regista cerca di far capire allo spettatore, cosa vuol dire essere un uomo libero. Ma Darabont non ci presenta la libertà attraverso frasi o circostanze scontate, anzi, sono alcune piccole sequenze che racchiudono il vero significato dell'essere liberi.


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Alla fine, l'astante capisce che la libertà è la cosa migliore che possa esistere, perché se siamo liberi, possiamo agire nella maniera che più ci piace (ovviamente entro i canoni morali) e le uniche persone che hanno potere decisionale sul cosa fare e sul cosa non fare, siamo noi stessi.
Purtroppo, Darabont ci mostra anche come la prigione, agisca sulla mente del prigioniero, fino a fargli perdere il concetto stesso di libertà, perché oramai, l'individuo, dopo un considerevole tempo trascorso in galera, considera il carcere come casa sua e diventa, come dicono nel film, istituzionalizzato.



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Proprio a proposito delle carceri, il director muove una feroce critica sui metodi che si utilizzano in questi posti. I secondini sono peggio dei prigionieri e non esitano ad esercitare violenza anche nei confronti di chi non si espone ai pestaggi. Esemplare in questo caso la caratterizzazione del personaggio di Hadley, un vero e proprio carnefice senza pietà. I direttori sono invece quelli che orchestrano tutto da dietro le quinte. Sono crudeli e spietati come nel caso di Norton. Ed, a proposito di quest'ultimo, io ci ho visto delle similarità con l'anticristo. Darabont lo fa talmente cattivo e vendicativo che pare davvero essere il diavolo in persona. D'altronde la prigione di Shawshank, per Norton, è un po' come il suo inferno, i detenuti sono i dannati e lui è il re lucifero.
I personaggi di Dufresne e Red non si poteva delinearli meglio. Innanzitutto sono davvero credibili e molto eleganti, nei gesti e nei dialoghi, e poi sono due soggetti che colpiscono lo spettatore per il loro bellissimo rapporto d'amicizia che si viene a creare col tempo. Poi, entrambi i protagonisti, sono resi da Darabont estremamente versatili, cosa non da poco.
Il ritmo vola. In 140 minuti si vivono emozioni che ogni cinefilo vorrebbe vivere a ciascun film che vede. Quando la pellicola finisce, si è quasi dispiaciuti, anche perché, tra le altre cose, l'astante si affeziona ad Andy e a Red. Da sottolineare un montaggio fantastico, il quale fa scorrere il film liscio come l'olio.
C'è da dire che Darabont non sfoggia una regia virtuosa o spettacolare, ma, preferisce andare al sodo, concentrarsi il più possibile sui personaggi. Certo, la pellicola è girata benissimo, ma il director fa tutto con estrema umiltà, cercando di raccontare una storia allo spettatore.
Ad esempio abbiamo una esemplare gestione dei dialoghi, tra i principali motori dell'opera, oppure c'è la grandissima caratterizzazione degli iconici personaggi, o ancora, il continuo sviluppo degli eventi, molti dei quali spiazzanti, che danno continui scossoni emotivi all'astante.
Il cinema è anche questo, si può fare un capolavoro pur non essendo Spielberg dietro la macchina da presa, basta saper posizionare con dimestichezza e intelligenza i vari tasselli del puzzle .
Il finale è davvero toccante. Era scontato, si, però, e lo ripeto ancora una volta, Darabont fa capire cosa significhi per un uomo, il valore della libertà.


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Il cast è di autentici fuoriclasse. Abbiamo un maestoso Morgan Freeman, il quale purtroppo perse l'oscar contro un altrettanto maestoso attore, ovvero Tom Hanks, reduce dalla superlativa performance di "Forrest Gump". Freeman, ancora una volta, sfodera capacità recitative fuori dal comune, ti sa coinvolgere soltanto col suo sguardo. Poi in questo film ha una versatilità spaventosa: in alcuni frangenti è simpaticissimo, in altri, è la saggezza fatta persona. Interpretazione dei dialoghi strepitosa.
Tim Robbins ha avuto la sola sfortuna di aver avuto accanto a lui, nel film, uno come Freeman, altrimenti il premio miglior attore della pellicola, sarebbe spettato a lui. Tim è estremamente credibile, fa provare moltissima empatia allo spettatore, il quale vorrebbe in qualche modo aiutarlo. Robbins, attraverso il suo sguardo turbato e le sue smorfie, riesce a far capire cosa significhi essere condannati all'ergastolo e vivere ogni giorno che resta della propria vita in un posto come Shawshank. La sofferenza traspare dallo sguardo dell'interprete. Grande recitazione dei dialoghi anche in questo caso.
La scenografia è protagonista quasi quanto Andy e Red. Come Brooks, anche lo spettatore, dopo un po', comincia, in certo senso, a "voler bene" alle mura di Shawshank. E' uno stranissmo effetto, che Darabont riesce a realizzare con molta astuzia.
La fotografia è riuscita bene. Io l'ho trovata particolare, in quanto, è un po' cupa, quasi sgranata in certi punti. Questa fotografia rispecchia benissimo Shawshank, ne evidenzia lo stato d'animo triste dei protagonisti, la cattiveria dei secondini e del direttore, la negazione della libertà ecc...
La colonna sonora è meravigliosa. Molto malinconica, adattissima per un film così. Il soundtrack non è usato frequentamente da Darabont, ma, quando il regista lo utilizza, le scene assumono un sapore completamente diverso.
La sceneggiatura è perfetta. Impianto narrativo studiato nei minimi dettagli, nulla è lasciato per strada o al caso, colpi di scena dosati, utilizzati nei momenti opportuni e, quando accadono, sono spiazzanti. Stesura dei personaggi impeccabile e dialoghi divini, forse tra i migliori mai scritti. Impossibile pretendere di più.
Se propria bisogna trovare il neo, forse c'è un po' di quella tipica retorica che da sempre è presente in pellicole del genere, ma "Le Ali della Libertà" è talmente unico che questo minuscolo difetto non influisce minimamente sul giudizio finale.

Conclusione: un film poetico, intenso, emozionante, drammatico, divertente, duro e chi più ne ha più ne metta. Per me tra le migliori pellicole di sempre. Non servono altre parole, se non lo avete visto, siete obbligati a rimediare!

C_0_  @  26/10/2017 09:07:47
   7 / 10
E' un buon film ma sinceramente la media del 9 mi pare parecchio ingiustificata. Per essere un dramma carcerario è parecchio irreale. Non l'ho trovato nemmeno poi così commovente ("Il miglio verde", per fare un esempio, si che era commovente). Tim Robbins fornisce un'interpretazione normale e niente di più. Morgan Freeman, invece, è molto bravo ma non mi basta per dare più di 7 al film.

6 risposte al commento
Ultima risposta 27/10/2017 09.37.12
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Strix  @  15/09/2017 03:05:12
   9½ / 10
Puro CINEMA. Poco da dire che non sia già stato detto, i 2 protagonisti e il regista sono al picco massimo della loro carriera, o quasi.

Qualche piccola situazione a cui è un po' difficile credere, ma peccatucci veniali in confronto all'emozione che il film riesce a trasmettere, grazie anche a una colonna sonora meravigliosa.

Qwertyuiop  @  11/08/2017 20:21:34
   10 / 10
Morgan Freeman geniale... Impossibile che abbia vinto solo un Oscar come miglior attore non protagonista! In ogni caso uno dei migliori film di sempre. Anche Tim Robbins in una delle sue migliori interpretazioni. C'è da dire che ad alcuni il finale potrebbe non piacere. Per me è il top!
Comunque negli anni 90 davvero si sfornavano capolavori...

piernetto1  @  23/06/2017 21:37:09
   10 / 10
Uno dei più bei film della storia cinematografica moderna, emozioni di ogni tipo in questo dramma personale, la libertà che si conquista anche a costo di morire, fare di tutto per vivere

daaani  @  27/05/2017 23:53:42
   10 / 10
arrivaal  @  23/04/2017 19:56:32
   7 / 10
Sinceramente non mi ha sconvolto la vita.
La media del nove non riesco a giustificarla, non mi ha trasmesso niente di particolare e neanche mi sembra un film così impegnativo.
Preferisco altri lavori del genere.

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Ultima risposta 24/04/2017 13.11.46
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Mildhouse  @  13/01/2017 00:30:43
   8½ / 10
Film impeccabile, alcune scene davvero toccanti.

cinematografo  @  26/06/2016 20:18:46
   10 / 10
Grandissimo film, emozionante. Tim Robbins da oscar. Straordinario anche Morgan Freeman e tutto il resto del cast....

Karlo1200S  @  07/05/2016 20:46:51
   10 / 10
Grandissimo capolavoro, epico!

David94  @  05/03/2016 18:44:09
   10 / 10
Capolavoro che non morirà mai. E' in assoluto il film che più mi ha fatto emozionare nella vita; storia bellissima con un unico ma immenso insegnamento : la libertà è il più bel dono che abbiamo nella vita.

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matteino24  @  05/02/2016 18:49:24
   10 / 10
Un capolavoro senza tempo. Frank Darabont, già autore del favoloso Miglio Verde, ci regala un film meraviglioso sul dramma della solitudine e innocenza scontata in carcere ma anche sul fondamentale tema della speranza. La speranza di.potere avere una rivalsa dalla vita la speranza di vivere come uomini liberi e godere di ogni momento della vita dopo avere sopportato le più gravi ingiustizie. C'è sempre tempo per morire e tempo per vivere. ANDY sceglie di vivere

pak7  @  24/01/2016 20:32:38
   9½ / 10
Rivisto per la terza volta nel giro di qualche anno.
Inno alla vita, forse il miglior film carcerario? Non lo so, perchè ritengo che questo sia unico, diverso dagli altri.
Pellicola che si basa e fa filtro sul concetto di speranza: condivido il pensiero vivo nel film, senza di essa non si va da nessuna parte, nemmeno si esce di casa.
Interpretato magistralmente da Robbins e da Freeman, è uno dei miei film preferiti, senza dubbio.

mauro_web  @  10/01/2016 23:37:48
   9½ / 10
Bello, intenso, tra i film più belli che più mi hanno emozionato!

marcogiannelli  @  15/08/2015 09:45:00
   9 / 10
magnifico, pur diventando troppo melenso e romanzato nel finale..esaltato da tutti il grande Morgan Freeman, merita un plauso anche Tim Robbins, a mio avviso MVP della pellicola

fabio57  @  28/05/2015 10:22:43
   9 / 10
Emozionante e commovente film,non a caso tratto da un racconto non Horror del Grande S.King.E'una storia vibrante,toccante,coinvolgente.Grandi spunti di riflessione,grandi citazioni.Un monologo sul concetto di speranza di grandissimo effetto,come strada da perseguire,come compagna preziosa da tenere con se,come mezzo per raggiungere qualsiasi obbiettivo,come strumento per non impazzire.
Il film è un inno alla vita,alla felicità da cercare ad ogni costo(o faccio di tutto per morire o faccio di tutto per vivere,io ho scelto di vivere)
Ed è anche un "J'accuse"al sistema giudiziario americano con le sue ingiustizie e le sue contraddizioni.Insomma veramente grande

Rodman86  @  03/05/2015 18:01:23
   10 / 10
Per me il miglior film carcerario, e uno dei miei preferiti in assoluto, il finale è un colpo al cuore

hghgg  @  17/04/2015 13:37:28
   8 / 10
Considerato da molti uno dei film più belli di sempre, considerato da me un film decisamente sopravvalutato. Oh intendiamoci è un film molto bello, il miglior Darabont che abbia mai visto, con due attori protagonisti bravissimi però ho sempre trovato che gli mancasse quel "qualcosa" in più. Insomma è un ottimo film ma non mi spingerei mai tanto avanti da valutarlo come "Capolavoro" o come "uno dei film più belli di sempre". Ad ognuno le sue idee comunque visto che ci troviamo pur sempre di fronte ad un prodotto di indubbia qualità.

Darabont comincia qui la sua carriera di traspositore di fiducia dei romanzi e racconti di Stephen King (ha fatto pochissimi film e tre sono tratti dal pazzarello del Maine) e fa un ottimo lavoro nell'adattare per il grande schermo "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank" altra bellissima novella contenuta in quel gioiello di raccolta che risponde al titolo di "Stagioni diverse".

Qui c'è ben poco che non va, Darabont si dimostra capace ed equilibrato al contrario di quanto farà nei successivi e davvero troppo altalenanti "Il Miglio Verde" e "The Mist". Forse nel finale rischia di eccedere un po' troppo nel sentimentalismo si ma senza mai caderci del tutto, senza mai diventare retorico o mieloso e soprattutto evitando il patetico in cui invece incorrerà nei dimenticabili ultimi minuti de "Il Miglio Verde".

La sceneggiatura, fedele a King, è buona e solida, ha bei dialoghi, nessun calo di ritmo, mantiene alta l'attenzione per tutte le due ore e un quarto e regala diverse scene memorabili davvero ben dirette dalla regia tecnicamente capace di Darabont. Il problema però, e qui entrano in ballo sensazioni assolutamente soggettive, è che il film non è mai, e dico mai, riuscito ad emozionarmi. Bello, coinvolgente ma non è riuscito ad emozionarmi VERAMENTE... Non mi si è accesa la scintilla insomma, quella che ti fa commuovere, quella che ti smuove dentro e ti fa gridare "Per Diana questo è un capolavoro!". E invece... Sono andato avanti un po' con il pilota automatico.

E dire che Tim Robbins e Morgan Freeman ce l'hanno proprio messa tutta per darmi una mano e sono stati bravissimi qui c'è poco da eccepire. Per entrambi questa è stata una delle migliori interpretazioni della carriera. Freeman è eccellente e perfettamente in parte (sebbene King avesse pensato al personaggio di Red con tutt'altra faccia rispetto alla sua, direi...) ma Robbins è ancora più bravo qui, a mio avviso. Un protagonista coinvolgente, credibilissimo ed emozionante, impossibile non restare colpiti dalla sua interpretazione. Bravo, sotto le righe, misurato e capacissimo davvero un applauso a Robbins.

Un appunto che mi sento di fare è che forse il film spinge troppo lo spettatore verso un moto di simpatia e di complicità verso il protagonista e i suoi compari mentre il direttore e il capo delle guardie sono corrottissimi, cattivissimi e infamissimi. Non che non vada bene ma la linea di demarcazione qui è enorme altro che sottile, forse troppo. Un limite della sceneggiatura forse o forse potremmo pensare che "The Shawshank Redemption" rappresenta il lato romantico dei film sulle evasioni, ci sta. Personalmente gli preferisco un "Fuga da Alcatraz" per non parlare di "Papillon" ma nulla tolgo alla qualità di questo film che tra l'altro resta tra le più riuscite trasposizioni cinematografiche di King e per quanto mi riguarda si gioca il terzo gradino del podio con i due gioielli di Reiner.

Tante scene memorabili, rese tali anche grazie ad un Darabont particolarmente ispirato e certo che anche avere due attori tanto in forma aiuta molto. Inoltre il ritmo è anche piuttosto "vivace" e la visione risulta leggera e piacevole nonostante non si tratti proprio di una commediuccia leggera per serate tranquille e questo è un altro merito di Darabont.

Ottimo film senza alcun dubbio, Darabont simili livelli in futuro li vedrà solo nei suoi sogni.

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Ultima risposta 17/04/2015 14.25.21
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mikeP92  @  09/03/2015 12:36:50
   7 / 10
Non lo reputo un capolavoro come sostengono quasi tutti gli utenti (Il miglio verde per esempio lo considero una spanna sopra), é innegabile che sia un buon film, magari un po' irrealistico in certe parti, però degno di essere guardato. L'ultima mezz'ora, che rappresenta tutte le soluzioni alla vicenda, é davvero emozionante!

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Ultima risposta 13/12/2015 20.12.32
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impanicato  @  02/03/2015 18:58:35
   9 / 10
Partite da un racconto di Stephen King, metteteci la regia di Darabont e concludete con le magnifiche performance di Tim Robbins e Morgan Freeman. Ecco che ne viene fuori uno dei migliori film mai prodotti e forse il migliore nel suo genere.
Andy Dufresne é un uomo schivo, freddo, non molto passionale, che non é mai riuscito a dimostrare quanto amasse la moglie ed é per questo che questa lo tradiva. Andy allora parte con l'intenzione di farli fuori, si ubriaca ed entra con una pistola nell'abitazione dell'amante della consorte. E' possibile che un uomo come lui abbia potuto compiere un tale efferato delitto? E' cosí per il giudice che lo condanna, meravigliato dalla freddezza che traspare dal suo volto.
Arriva al carcere di Shawshank, luogo che sará teatro non solo di lotte e botte, ma anche di tanta vita e amore per essa. E' qui che riuscirá a farsi degli amici, degli amici veri che lo aiuteranno e riconosceranno il suo valore umano. E' qui che tutti gli innocenti detenuti cercheranno la redenzione (come da titolo originale), un riscatto per i crimini commessi. E' qui che gli uomini vedono la propria casa.
Film sulla speranza. Speranza vista come male tra tutti i mali, che puó solo creare false aspettative e portare un uomo sul baratro. Speranza invece vista anche come meta finale di un sogno irrealizzato che puó portare a compiere opere meravigliose.
Pellicola che omaggia anche le arti e la cultura in ogni sua forma: il cinema, i grandi poster raffiguranti le dive di quei tempi; la musica, eccezionale la scena in cui tutti gli ignoranti detenuti si fermano ad ascoltare Le nozze di ****ro di Mozart; la letteratura, é esemplare il modo in cui il detenuto voglia curare la cultura dei suoi "colleghi".
Film sull'ipocrisia generale delle persone che predicano bene, ma razzolano davvero male come il direttore Norton che conosce la bibbia a menadito, ma per avarizia "ruba" molti soldi allo stato o come i secondini che picchiano fino alla morte i detenuti, ma che sono tanto premurosi quando si tratta del futuro dei loro figli.
Film che non esito a definire capolavoro, ha tutto quello che serve per esserlo. Per non parlare del finale e da come viene raccontato dalla voce narrante. Un finale del genere é eccezionale. Ti fa tremare, sperare, piangere, gridare di gioia.
Gran parte del merito dell'ottima riuscita del film é dovuta alle grandi performance degli attori, protagonisti e non. Tim Robbins ottimo nell'interpretare il criminale innocente e Morgan Freeman si dimostra, come suo solito, eccellente nei ruoli drammatici.
Anche tecnicamente il film é superbo. Il regista sa quello che fa e lo fa bene con un'accoppiata regia-sceneggiatura da urlo. Non per niente qualche anno dopo dirigerá un altro film a tema carcerario come "Il miglio verde", anche questo tratto da un'opera di King.

antoeboli  @  13/02/2015 21:21:41
   8½ / 10
Una delle mie lacune in fatto di grandi film . Questo qui viene addirittura catalogato come il migliore fra i primi 100.
Personalmente l'ho trovato come un grande prodotto confezionato in modo tale che tra una situazione si riesca a reggere l 'urto di una longevità piuttosto alta , senza far annoiare lo spettatore .
Tutto ciò si può riassumere in F.Darabont , uno di quei registi /sceneggiatori che ancora oggi è sempre sulla cresta dell'onda , e questa pellicola ne è l'esempio.
Tolto l'unico difetto di sceneggiatura , che almeno io ho notato , ovvero che in questo carcere di massima sicurezza non esistono visite da parte di amici e parenti (persino ad alcatraz era prevista una visita mensile ) , il resto rimane profondo e allo stesso tempo geniale.
Uno dei finali più assurdi dopo quello di the truman show e un interpretazione del cast davvero credibile , se consideriamo che in questa pellicola di attori ce ne sono tantissimi .
Chiunque non lo abbia visto ha il dovere morale di rifarsi con questa perla !

rnbspirit  @  23/01/2015 19:41:06
   8½ / 10
Devo ringraziare questo film, se non fosse per esso non mi sarei appassionato cosi tante all'arte del cinema. capolavoro

darkscrol  @  08/01/2015 20:43:12
   10 / 10
Paniko23  @  02/10/2014 14:58:05
   10 / 10
Questo è Cinema

GianniArshavin  @  23/08/2014 12:13:59
   8 / 10
Darabont si conferma maestro delle trasposizioni delle opere di King e questo "Le ali della libertà" non fa certamente eccezione.
Tratto da uno dei racconti che hanno consacrato la bravura del RE anche al di fuori dei confini dell'horror , il film riprende molto fedelmente la storia dello scritto e ne traspone al cinema atmosfere , serietà ,pathos e messaggi.
Il regista confeziona una pellicola straordinaria , emozionante e realistica sulla vita in carcere e sui sentimenti dei vari detenuti che ne sono rinchiusi.
La colonna portate della vicenda è la storia del protagonista , condannato nonostante l'innocenza , e della sua amicizia con un detenuto di colore. I due personaggi sono descritti a 360° e interpretati magistralmente da Robbins e Freeman.
Nota di merito al finale , da lacrime senza scadere nel melenso!
Devo ammettere di non essere fra gli innamorati persi di questo film , ma ne riconosco l'assoluta bellezza e il valore universale. Un titolo simbolo degli anni 90 cosi come il successivo "Il miglio verde", entrambi diretti da Darabont e tratti dalla magica penna dello scrittore del Maine , in una collaborazione ad oggi davvero proficua.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  29/07/2014 21:07:39
   9 / 10
Questo è grandissimo cinema. Si discosta lievemente dal (bellissimo) racconto di Stephen King, senza perdere assolutamente il confronto. Tim Robbins e Morgan Freeman a livelli altissimi, Darabont al massimo dell'ispirazione.

fikosimo18  @  17/07/2014 22:03:41
   10 / 10
CA-PO-LA-VO-RO !!!!!!!!
Number 1 nella storia del cinema...scusate ..Cinema

danielsan910  @  30/01/2014 20:05:03
   10 / 10
Capolavoro assoluto.

bm_91  @  11/01/2014 08:55:00
   9 / 10
Film meraviglioso sul quale sono già state spese molte parole, penao sia superfluo aggiungerne altre.

ketch  @  08/01/2014 01:05:17
   10 / 10
capolavoro assoluto del cinema! da vedere 50 volte come minimo

Domius  @  30/12/2013 18:32:07
   10 / 10
Impensabile come due ore sono volate via.
Un capolavoro. Intenso e Magnifico.

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Luca'81  @  10/12/2013 14:48:12
   9 / 10
Un capolavoro cinematografico che non si stanca mai di vedere. Se fosse uscito in un annata diversa sarebbe stato giustamente premiato con qualche Oscar (specialmente a Freeman), ma purtroppo ha avuto la disgrazia di uscire nell'anno di Forrest Gump. Che grandi film negli anni 90, grandi ricordi.

secondanatura  @  09/12/2013 00:40:22
   9 / 10
Certo i film di evasione si somigliano un po' tutti... Però questo ha una buona dose di imprevedibilità ed è anche ben fatto. Stona un po' questa recita del direttore e delle guardie senza cuore, ma considerando che conosco anche io gente del genere.... Allora ci può stare.

winning  @  13/11/2013 03:16:00
   10 / 10
Dopo la decima volta che lo vedo, mi sono sentito di venire a votare qui, anche se non ce n'è bisogno, visto che è un capolavoro e che tutti almeno una volta avrebbero dovuto vedere.....

Oh Dae-su  @  10/10/2013 13:04:25
   7 / 10
Bel film indubbiamente, anche se non mi ha coinvolto del tutto..

Jack_Burton  @  08/09/2013 19:22:48
   10 / 10
Frank Darabont è uno dei pochi registi (insieme a Kubrick e Rob Reiner) che è riuscito a girare film basati su racconti o romanzi di S.King mantenendone le qualità e facendo vivere allo spettatore le stesse emozioni vissute durante la lettura delle storie.
Le Ali della Libertà è uno di quei film che ti azzanna il cuore dall'inizio alla fine..lasciandoti, al termine di esso, in uno stato di stupore emozionale fatto di lacrime, gioia e "speranza"...
Uno dei miei film preferiti e, penso, uno dei MASSIMI CAPOLAVORI che ha espresso la Settima Arte.

Romi  @  04/09/2013 11:04:32
   9 / 10
Pochi film sanno essere così belli, profondi e allo stesso tempo senza eccessive pretese intellettualistiche. Un inno alla speranza!

horror83  @  24/08/2013 09:45:49
   9 / 10
molto bello questo film, bisogna vederlo sicuramente! affronta tante tematiche drammatiche (il carcere, le ingiustizie, l'essere condannati da innocente, ecc.), fa molto riflettere ed emoziona. un bellissimo film ed un bravissimo Morgan Freeman (anche se non è il protagonista).

MonkeyIsland  @  18/06/2013 15:47:08
   9½ / 10
Raramente un film mi ha emozionato così tanto.
Film con un gran cuore che non si perde in inutili sentimentalismi (il rischio era alto visto il tema trattato.
Monologo finale da pelle d'oca di Freeman.

thomasago91  @  14/06/2013 02:04:56
   9½ / 10
capolavoro assoluto visto e stravisto moltissime volte =)

Someone  @  12/06/2013 11:17:36
   6½ / 10
Piuttosto sopravvalutato, a mio avviso. Non mi ha entusiasmato particolarmente, nè tantomeno coinvolto. Tra l'altro l'ho trovato irreale a tratti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Nell'insieme un film guardabile, anche ben fatto dal punto di vista tecnico, ma niente di eclatante. Nel genere carcerario 'Fuga da Alcatraz' o 'Alcatraz - L'isola dell'ingiustizia' gli sono una spanna sopra.

Matteoxr6  @  02/06/2013 19:00:34
   7½ / 10
Vengono affrontati diversi temi e problematiche riguardanti il carcere, gli obiettivi e le ragioni per cui esso è stato pensato. Il tutto in modo intelligente. Secondo me Freeman non era al meglio delle sue grandi doti e a volte (anche se raramente) l'andamento della pellicola si perde e scema un po'.

DogDayAfternoon  @  25/05/2013 14:46:14
   7 / 10
A mio avviso film un po' sopravvalutato, un buon film nel complesso ma non così straordinario. Quello che non mi ha convinto del tutto è una certa apatia nello svolgersi della trama, mi ha coinvolto emotivamente solo in alcuni frangenti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma nel complesso mi sono sentito troppo distaccato nonostante la tematica trattata. Nel finale recupera sicuramente molta della mia stima, soprattutto con il tema dell' "istituzionalizzazione carceraria". Attori bravi ma non eccezionali.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/12/2021 22.13.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  07/05/2013 01:56:28
   9 / 10
Capolavoro, probabilmente uno dei dieci film piu belli degli ultimi vent'anni.
Molto toccante, soprattutto nelle scene dove i carcerati cercano di aiutarsi tra di loro, e dove il protagonista cerca di far diventare il carcere un posto migliore, e non solo un incubo per i detenuti.
Allo stesso tempo risulta molto drammatico, racconta degli abusi subiti in carcere da parte dei detenuti in maniera brutale e spietata, abusi fatti dagli stessi compagni di carcere, ma anche dai sorveglianti, la scena del pestaggio iniziale e tra le più cattive e drammatiche che ho visto.
Il film lancia un vero messaggio di speranza, di incoraggiamento a non mollare, a lottare in qualsiasi momento per conquistare la sognata libertà.
Superiore al Miglio verde, Darabont realizza un poetico film fatto di speranza, toccante e profondo come pochi. Tecnicamente e stato fatto molto bene, la sceneggiatura e stata scritta molto bene e la scena finale è eccelsa, non poteva finire meglio, con una ripresa dall'alto eccezionale.
La visione e consigliata a tutti, è lungo ma non annoia, da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  28/03/2013 17:49:29
   9 / 10
Dopo l'ottimo esordio per un target televisivo,mantenendosi sempre sulla linea dell'horror, inizia il fortunato sodalizio con King, ispirato a "Stagioni diverse" sapientemente lascia inalterato lo spirito del romanzo, rispecchiandolo fedelmente, in questa produzione nel quale era plausibile un sovradosaggio di ingredienti sentimentali, Darabont centellina ogni additivo, ogni particolare è caratterizzato, ha una sua logica, non è scelto a caso, ha una propria funzione nella storia, ogni espediente narrativo ha lo scopo di rendere passionale e avvincente la visione, fruibile a ogni target d'età. I protagonisti contribuiscono al manifesto esistenziale trasmettendo con interpretazioni misurate e calibrate il profondo conflitto d'animo che li logorava nella lotta contro gli abusi, la prevaricazione, i ricatti, i soprusi ma sopratutto contro il tempo che li consumerà giorno dopo giorno.Tremendo impatto claustrofobico la sequenza della fuga attraverso le condutture delle fogne, Darabont valorizza come pochi hanno fatto l'opera di King, resta l'eco di vita, manifesto indelebile di libertà ed esistenza.

Niegghia92  @  13/03/2013 23:38:18
   8 / 10
Questo film è un grande inno alla libertà vera e propria. Frank Darabont prendendo ispirazione dal romanzo di Stepehen King è riuscito a modificare moltissime cose nel film,dandogli anche un significato ancora più profondo e non snaturando l'opera dello scrittore,ma tutt'altro. I protagonisti sono Andy Dufresne,interpretato da Tim Robbins e Red Redding,interpretato dal gran Morgan Freeman. Il protagonista del film viene condannato per aver ucciso secondo i magistrati sua moglie,visto che non aveva più gran rapporti con lei. Per questo è costretto a scontare una pesante pena in carcere,dove conosce Red,uno dei più anziani del carcere. All'inizio avrà difficoltà ad ambientarsi ma col passare del tempo grazie alla sua intelligenza riuscirà a prendersi le simpatie di tutti,anche dei poliziotti coi loro metodi spregevoli e del direttore del carcere Samuel Norton,una persona ipocrita,corrotta e bigotta che si rivelerà un gran problema per il protagonista....Il personaggio chiave della pellicola però è Brooks Hatlen,uno dei personaggi più tristi,un anziano che ha passato 50 anni in carcere e quindi si abitua a quel preciso stile di vita,e come viene detto nel film stesso: viene "istituzionalizzato",a tal punto che una volta scarcerato non riuscirà ad adattarsi a quello stile di vita troppo estraneo a lui,che non ha mai avuto pieni contatti con la società,col mondo che sta fuori il carcere e ciò lo porterà a una solitudine distruttiva... Darabont avrebbe meritato qualche Oscar,la sua unica sfortuna è aver avuto come avversari sia per quanto riguarda questo film che "Il Miglio Verde" due perle uniche come Forrest Gump e American Beauty.

ferzbox  @  17/02/2013 21:18:40
   9 / 10
Ecco il film ispirato al primo racconto della raccolta scritta da Stephen King:"Stagioni diverse"..
Il racconto è uno dei più belli scritti da King e Frank Darabont ne ha reso omaggio magistralmente.
Una bellissima storia che ha per protagonista un uomo innocente accusato ingiustamente di aver ucciso la moglie...Una lunghissima parte della vita di quest'uomo passata dietro le sbarre,in continuo conflitto con l'ambiente che lo circonda e con la rabbia causata dalla sua innocenza non riconosciuta,una pellicola che ci fa scoprire il valore di un uomo dalle mille risorse..che riesce a farsi valere anche in un posto ostile come un carcere di massima sicurezza,che riesce a diventare un punto di riferimento per gli altri carcerati,per le stesse guardie e addirittura per il direttore della prigione(grandissimo bastardo,tra le altre cose)..
Tra valori e sofferenze assistiamo ad una storia che fa scoprire il valore della speranza al punto tale di sentirsi insieme al protagonista fino alla fine,ricercando insieme a lui ad una sorta di riscatto verso l'ingiustizia della vita...
Fantastico...con un Morgan Freeman eccezzionale ed un Tim Robbins altrettanto bravo..
Uno dei film più belli che abbia mai visto..se a questo aggiungete che sono un fan di Stephen King capirete il mio affetto nei confronti di questo film...

Invia una mail all'autore del commento ottorottox  @  04/02/2013 13:57:34
   9 / 10
Frank Darabont e Stephen King creano un vero capolavoro.
Come anche il Miglio Verde.
Grande cinema.

StIwY  @  01/02/2013 23:26:05
   10 / 10
Signor e signori, qua siamo davanti ad un vero e proprio capolavoro.

Uno di quei film che ti torna in mente anche dopo giorni dalla sua visione. Uno dei pochi film che ti lascia qualcosa dentro, per sempre.....indimenticabile e immortale. Anzi, chiamarlo film è riduttivo.....è una vera esperienza da vivere....semplicemente perfetto, dall'inizio alla fine...e che fine.

Voto 10....e se si potesse darei anche 11.

maitton  @  09/01/2013 12:09:39
   8 / 10
grandissimo film.
la scena della perquisizione nella cella di andy vale tutto il film, nel finale rivelera' tutta la sua perfezione.
forse e'un capolavoro, e forse rivedendolo coglierei tutte le sfumature.

5 risposte al commento
Ultima risposta 10/01/2013 10.17.55
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giovielory  @  09/01/2013 01:52:12
   10 / 10
il mio primo commemto lo voglio dare a questo film, che reputo un capolavoro assoluto della storia del cinema!
il film perfetto!
trama: 10
attori: 10
sceneggiatura: 10

hhdemian1979  @  27/12/2012 19:21:15
   9½ / 10
Bellissimo. Fotografia non eccezionale l'unico difetto., questo a mio ricordo e gusto. La trama è stupenda ed imprevedibile. Commovente Morgan Freeman.

Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  15/12/2012 04:51:51
   9 / 10
Semplicemente, un film che ti cambia la vita.

mauro84  @  09/12/2012 09:46:41
   9 / 10
questo film ci entra di diritto nella top film di filmscoop e direi.. da antologia veramente il finale.. un bellissima trama.. seppur seplice.. ben ideata e costruita.. fedele al libro e tutto o la maggior parte di essa girate all'interno delle carceri.. dramma nel dramma.. il riscatto\libertà unica speranza!!

ottimo cast.. ottime riprese..

film senza mà nè sè. da vedere!

prof.donhoffman  @  28/11/2012 11:57:13
   8 / 10
LOL ... Come ha fatto questo film a finire nella top25??
Cioè ... io sono fan di Darabont e questo film mi piace tantissimo ma ... *****, sta sopra Full metal e Quarto potere o.O

gianni1969  @  25/11/2012 21:36:30
   10 / 10
da un racconto di stephen king,forse il miglior film degli ultimi 20 anni,storia che parte semplice e si trasforma in 2 ore di tensione,dramma,speranza,un film carcerario sull'ingiustizia e la voglis di liberta',con un cast stellare. finale da antologia

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  08/11/2012 14:45:58
   9½ / 10
Entra di diritto nella lista dei miei 10 film preferiti di sempre.

aladino77  @  31/10/2012 19:44:17
   10 / 10
Vabbè, poco da dire, film bellissimo, intenso, commovente, crudo, probabilmente il migliore del genere carcerario insieme al Miglio Verde
Bravissimi tutti gli attori, farei davvero fatica ad indicarne uno sugli altri
Forse dopo averlo visto, si potrà valutare in modo diverso la vicenda e il valore della stessa esistenza della persone che finiscono in carcere. Quelle che spesso disprezziamo e malediciamo, invocando anche la pena di morte, ma che in realtà, pur con tutto il fardello degli errori dei crimini commessi, restano essenzialmente degli esseri umani e in quanto tali, degni di rispetto e aperti al pentimento sincero

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1 risposta al commento
Ultima risposta 31/10/2012 20.05.00
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Mpo1  @  05/10/2012 01:04:54
   7 / 10
Al primo posto della classifica di IMDb, è un buon film con bravi attori, ma non certo straordinario... un buon film medio.
Tratto da un racconto di Stephen King contenuto nella raccolta "Stagioni diverse", in cui sono presenti anche i racconti da cui sono stati tratti i film "Stand by Me" (che mi è piaciuto di più) e "L'Allievo" (non molto riuscito).

alepr0  @  04/10/2012 23:15:59
   7½ / 10
Secondo il mio parere il miglior film trattante il tema carcerario insieme a Fuga da Alcatraz. Da vedere assolutamente!

Andrea Cisonkik  @  03/10/2012 17:32:10
   10 / 10
visto tantissime volte,e ogni volta ne apprezzo qualcosa in più.una storia toccante di un giovane e innocente imprenditore condannato a scontare una pena lunghisssima.la descrizione della violenza all'interno delle carceri e da parte degli altri detenuti e soprattutto da parte del personale sorvegliante.un film su cui si potrebberò dire molte cose,ma ciò toglierebbe il gusto di assaporarsi davvero un capolavoro del cinema.un cast magistrale con un'interpretazione di tim robbins e morgan freeman fuori dal comune.da vedereassolutamente!

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simo96  @  16/09/2012 21:50:09
   10 / 10
visto e rivisto decine di volte... ogni volta mi emoziona!!!!
attori fantastici,soprattutto i due protagonisti(robbins e freeman).
poetico e ricco di grande morale...

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dima  @  12/09/2012 23:28:58
   10 / 10
il mio film preferito in assoluto: è profondo senza essere pesante

TheShadow91  @  01/09/2012 14:13:36
   9 / 10
Film bellissimo,ovvie le tante similitudini col "Miglio Verde".Questo film offre tante di quelle tematiche che non si sa da dove cominciare: dipinge la società carceraria quasi come un "mondo a parte"..con i suoi scontati dolori,tra stupratori e dirigenti tirannici...ma anche le gioie: come ne Il Miglio Verde infatti si mostrano tanti episodi di umanità da parte dei detenuti,con la voglia di aiutarsi reciprocamente,senza contare la splendida volontà di ferro di Andy di voler fare del carcere un posto migliore.Ancora più bella è la tematica dell'istituzionalizzazione,che raggiunge i suoi apici nell'episodio di Brooke e soprattutto nell'ottimo finale

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Comunque a dirla tutta,non so se potrei dare di più....ma il successo di critica è stato apocalittico per questo film,quindi mi aspettavo l'inverosimile...però è lo stesso un grandissimo film

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  09/08/2012 16:44:22
   9 / 10
Viene utilizzato il pretesto del carcere con tutte le sue caratteristiche per una metafora sulla vita e sulle scelte e soprattutto sulla speranza.

A primo impatto ed a visione normale, appare un film su un carcere con le classiche circostanze. In realtà non si tratta proprio di questo. Infatti non vengono spiegate nel dettaglio alcune scelte dei prigionieri (vedere quello che ha creato il protagonista alla fine), e potrebbero apparire come buchi di sceneggiatura. Purtroppo non posso svelare molto per SPOILER.

Il film è lungo, ma non ce se ne accorge.

Signor Wolf  @  29/07/2012 22:39:32
   7½ / 10
Bel film carcerario, ma non capisco tutto questo entusiasmo

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