le ali della liberta' regia di Frank Darabont USA 1994
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le ali della liberta' (1994)

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locandina del film LE ALI DELLA LIBERTA'

Titolo Originale: THE SHAWSHANK REDEMPTION

RegiaFrank Darabont

InterpretiTim Robbins, Morgan Freeman, James Withmore, Bob Gunton

Durata: h 2,21
NazionalitàUSA 1994
Generedrammatico
Tratto dal libro "Stagioni diverse (Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank)" di Stephen King
Al cinema nel Settembre 1994

•  Altri film di Frank Darabont

Trama del film Le ali della liberta'

Un banchiere accusato ingiustamente dell'omicidio della moglie viene condannato all'ergastolo e finisce in un carcere di massima sicurezza dove conoscerà l'orrore della violenza ma anche la speranza e, forse, una possibilità di riscatto.

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Voto Visitatori:   9,01 / 10 (595 voti)9,01Grafico
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Voti e commenti su Le ali della liberta', 595 opinioni inserite

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Dom Cobb  @  18/06/2020 00:13:02
   6 / 10
1947: il banchiere Andy DuFresne viene condannato a due ergastoli per l'omicidio della moglie e del suo amante, a dispetto delle sue dichiarazioni di innocenza. Trasferito nel carcere di Shawshank, egli trascorrerà nel freddo penitenziario quasi vent'anni, apparentemente rassegnato alla sua sorte ma mai privato della speranza...
Dichiaro fin da subito che il voto è puramente politico; infatti, qualunque cosa io possa pensare del film in questione, è senza dubbio fatto bene. A livello tecnico è realizzato con estrema competenza, in special modo per quanto riguarda la curata fotografia dell'ormai giustamente premiato Roger Deakins,


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sebbene il look tradisca un po' un'estetica tipicamente anni '90 che rischia di datarla un pochino.
Anche le recitazioni sono solide, e in fondo attori come Morgan Freeman o Tim Robbins è raro che tirino fuori interpretazioni che siano meno che decenti, soprattutto in quegli anni quando entrambi erano al loro meglio; gli fanno da spalla caratteristi di buon calibro, fra i quali si ricordano Clancy Brown,il mai dimenticato villain di "Highlander", e William Sadler nel ruolo di un carcerato particolarmente cinico.
La storia è narrata bene, prendendosi il suo tempo per presentarci i personaggi, svilupparli a dovere ed evolvere con cura la vicenda; per essere l'opera di un esordiente, mostra una certa perizia da parte del regista Frank Darabont, anche se in questo senso sicuramente aiuta ambientare gran parte della trama all'interno di un unico ambiente, ossia quello della prigione.
Detto questo, però, ammetto che niente della storia di per sé mi ha coinvolto, emozionato o tanto meno appassionato. Il motivo principale è che, pur veicolando un messaggio fondamentalmente positivo, il film si appoggia fin troppo a una sfilza di cliché tipici del genere carcerario; magari non avranno dato molto fastidio a un'intera generazione che con film del genere ci sono cresciuti, ma personalmente, dopo aver visto opere come "Forza bruta", "Papillon", "Nick mano fredda", "L'uomo di Alcatraz", "Fuga di mezzanotte" e "Fuga da Alcatraz" (tutti di ben superiore caratura), è impossibile trovarli ancora freschi o interessanti per quanto sono stati ripetuti nel corso degli anni.


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Tutto questo imprigiona il film in una gabbia di prevedibilità, dove ciascuna situazione sa di già visto, ogni dialogo di già detto e ogni colpo di scena o mirabolante scena di fuga di già fatto, e di conseguenza difficilmente regalano qualche sussulto. Qua e là ci sono delle interessanti variazioni,


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ma complice anche il poco tempo che viene loro dedicato, lasciano il tempo che trovano. A peggiorare le cose è la stessa regia di Darabont che, per quanto ottima tecnicamente, si rivela apatica sul piano emotivo, e le interpretazioni, per quanto solide, mancano di quella scintilla in più capace di renderle davvero accattivanti.
Infine, vorrei anche citare il ritmo, disteso sì, ma forse un po' troppo, con una parte finale che si dilunga all'infinito prima di far partire i titoli di coda, qualche forzatura già menzionata da alcuni utenti prima di me,


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nonché qualche ovvia incongruenza che non ho potuto fare a meno di notare.


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Tutto ciò mi spinge a ritenere questo adattamento della novella di King, dopo le acclamazioni e gli elogi che ho sentito, una delusione. Il materiale c'è, ma è sempre quello, e c'è anche il trattamento, ma purtroppo non si discosta molto dalla norma. Un buon film, realizzato con competenza, ma che non contiene assolutamente niente di straordinario, fresco o innovativo.

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Ultima risposta 19/06/2021 15.57.42
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C_0_  @  26/10/2017 09:07:47
   7 / 10
E' un buon film ma sinceramente la media del 9 mi pare parecchio ingiustificata. Per essere un dramma carcerario è parecchio irreale. Non l'ho trovato nemmeno poi così commovente ("Il miglio verde", per fare un esempio, si che era commovente). Tim Robbins fornisce un'interpretazione normale e niente di più. Morgan Freeman, invece, è molto bravo ma non mi basta per dare più di 7 al film.

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Ultima risposta 27/10/2017 09.37.12
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arrivaal  @  23/04/2017 19:56:32
   7 / 10
Sinceramente non mi ha sconvolto la vita.
La media del nove non riesco a giustificarla, non mi ha trasmesso niente di particolare e neanche mi sembra un film così impegnativo.
Preferisco altri lavori del genere.

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Ultima risposta 24/04/2017 13.11.46
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hghgg  @  17/04/2015 13:37:28
   8 / 10
Considerato da molti uno dei film più belli di sempre, considerato da me un film decisamente sopravvalutato. Oh intendiamoci è un film molto bello, il miglior Darabont che abbia mai visto, con due attori protagonisti bravissimi però ho sempre trovato che gli mancasse quel "qualcosa" in più. Insomma è un ottimo film ma non mi spingerei mai tanto avanti da valutarlo come "Capolavoro" o come "uno dei film più belli di sempre". Ad ognuno le sue idee comunque visto che ci troviamo pur sempre di fronte ad un prodotto di indubbia qualità.

Darabont comincia qui la sua carriera di traspositore di fiducia dei romanzi e racconti di Stephen King (ha fatto pochissimi film e tre sono tratti dal pazzarello del Maine) e fa un ottimo lavoro nell'adattare per il grande schermo "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank" altra bellissima novella contenuta in quel gioiello di raccolta che risponde al titolo di "Stagioni diverse".

Qui c'è ben poco che non va, Darabont si dimostra capace ed equilibrato al contrario di quanto farà nei successivi e davvero troppo altalenanti "Il Miglio Verde" e "The Mist". Forse nel finale rischia di eccedere un po' troppo nel sentimentalismo si ma senza mai caderci del tutto, senza mai diventare retorico o mieloso e soprattutto evitando il patetico in cui invece incorrerà nei dimenticabili ultimi minuti de "Il Miglio Verde".

La sceneggiatura, fedele a King, è buona e solida, ha bei dialoghi, nessun calo di ritmo, mantiene alta l'attenzione per tutte le due ore e un quarto e regala diverse scene memorabili davvero ben dirette dalla regia tecnicamente capace di Darabont. Il problema però, e qui entrano in ballo sensazioni assolutamente soggettive, è che il film non è mai, e dico mai, riuscito ad emozionarmi. Bello, coinvolgente ma non è riuscito ad emozionarmi VERAMENTE... Non mi si è accesa la scintilla insomma, quella che ti fa commuovere, quella che ti smuove dentro e ti fa gridare "Per Diana questo è un capolavoro!". E invece... Sono andato avanti un po' con il pilota automatico.

E dire che Tim Robbins e Morgan Freeman ce l'hanno proprio messa tutta per darmi una mano e sono stati bravissimi qui c'è poco da eccepire. Per entrambi questa è stata una delle migliori interpretazioni della carriera. Freeman è eccellente e perfettamente in parte (sebbene King avesse pensato al personaggio di Red con tutt'altra faccia rispetto alla sua, direi...) ma Robbins è ancora più bravo qui, a mio avviso. Un protagonista coinvolgente, credibilissimo ed emozionante, impossibile non restare colpiti dalla sua interpretazione. Bravo, sotto le righe, misurato e capacissimo davvero un applauso a Robbins.

Un appunto che mi sento di fare è che forse il film spinge troppo lo spettatore verso un moto di simpatia e di complicità verso il protagonista e i suoi compari mentre il direttore e il capo delle guardie sono corrottissimi, cattivissimi e infamissimi. Non che non vada bene ma la linea di demarcazione qui è enorme altro che sottile, forse troppo. Un limite della sceneggiatura forse o forse potremmo pensare che "The Shawshank Redemption" rappresenta il lato romantico dei film sulle evasioni, ci sta. Personalmente gli preferisco un "Fuga da Alcatraz" per non parlare di "Papillon" ma nulla tolgo alla qualità di questo film che tra l'altro resta tra le più riuscite trasposizioni cinematografiche di King e per quanto mi riguarda si gioca il terzo gradino del podio con i due gioielli di Reiner.

Tante scene memorabili, rese tali anche grazie ad un Darabont particolarmente ispirato e certo che anche avere due attori tanto in forma aiuta molto. Inoltre il ritmo è anche piuttosto "vivace" e la visione risulta leggera e piacevole nonostante non si tratti proprio di una commediuccia leggera per serate tranquille e questo è un altro merito di Darabont.

Ottimo film senza alcun dubbio, Darabont simili livelli in futuro li vedrà solo nei suoi sogni.

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Ultima risposta 17/04/2015 14.25.21
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mikeP92  @  09/03/2015 12:36:50
   7 / 10
Non lo reputo un capolavoro come sostengono quasi tutti gli utenti (Il miglio verde per esempio lo considero una spanna sopra), é innegabile che sia un buon film, magari un po' irrealistico in certe parti, però degno di essere guardato. L'ultima mezz'ora, che rappresenta tutte le soluzioni alla vicenda, é davvero emozionante!

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Ultima risposta 13/12/2015 20.12.32
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Trucebaldazzi  @  11/11/2013 13:31:31
   5½ / 10
Pieno di cliché, creato apposta per commuovere. Bocciato.

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Ultima risposta 07/10/2019 09.26.22
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DogDayAfternoon  @  25/05/2013 14:46:14
   7 / 10
A mio avviso film un po' sopravvalutato, un buon film nel complesso ma non così straordinario. Quello che non mi ha convinto del tutto è una certa apatia nello svolgersi della trama, mi ha coinvolto emotivamente solo in alcuni frangenti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma nel complesso mi sono sentito troppo distaccato nonostante la tematica trattata. Nel finale recupera sicuramente molta della mia stima, soprattutto con il tema dell' "istituzionalizzazione carceraria". Attori bravi ma non eccezionali.

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Ultima risposta 14/12/2021 22.13.24
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maitton  @  09/01/2013 12:09:39
   8 / 10
grandissimo film.
la scena della perquisizione nella cella di andy vale tutto il film, nel finale rivelera' tutta la sua perfezione.
forse e'un capolavoro, e forse rivedendolo coglierei tutte le sfumature.

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Ultima risposta 10/01/2013 10.17.55
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aladino77  @  31/10/2012 19:44:17
   10 / 10
Vabbè, poco da dire, film bellissimo, intenso, commovente, crudo, probabilmente il migliore del genere carcerario insieme al Miglio Verde
Bravissimi tutti gli attori, farei davvero fatica ad indicarne uno sugli altri
Forse dopo averlo visto, si potrà valutare in modo diverso la vicenda e il valore della stessa esistenza della persone che finiscono in carcere. Quelle che spesso disprezziamo e malediciamo, invocando anche la pena di morte, ma che in realtà, pur con tutto il fardello degli errori dei crimini commessi, restano essenzialmente degli esseri umani e in quanto tali, degni di rispetto e aperti al pentimento sincero

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Ultima risposta 31/10/2012 20.05.00
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giraldiro  @  22/01/2012 17:46:00
   7 / 10
E' un bel film (questo non lo si può negare), ma che però non merita una media così eccessivamente alta. La storia è carina e piena di sentimenti, così piena che dopo un po' si comincia ad avvertire quel classico buonismo tipico dei film ipocriti. Se non fosse per il finale (davvero bello) questa pellicola sarebbe stata da 6.

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Ultima risposta 04/05/2012 15.57.11
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Pacino  @  22/06/2011 00:20:37
   10 / 10
La perfezione... il film del secolo... non aggiungo altro

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Ultima risposta 22/06/2011 13.17.42
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rinuzeronte  @  18/06/2011 23:38:29
   6½ / 10
Come diceva Hitchcock, se si vuole mandare un messaggio, meglio un telegramma. Il cinema è un' altra cosa.

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Ultima risposta 14/08/2011 19.50.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  20/05/2011 12:41:21
   10 / 10
Uno dei film a cui sono più legato. Visto appena uscito nel 1994, per anni, prima che critica e passaparola ne facessero un capolavoro universalmente riconosciuto, l'ho considerato il mio film preferito. Pensavo che fosse un piccolo film e lo feci mio, poi, come detto, ebbe il successo meritato. Per questo, a costo che nessuno arrivi alla fine, sono costretto a dilungarmi.

"Io punto su quello che sembra avere un palo infilato nel c.ulo"
Andy Dufresne arriva nel carcere di Shawshank. Si vede subito che c'entra nulla con un posto del genere. Bancario, faccia pulita, modi pacati. Red (un grande Freeman nel ruolo che lo lanciò definitivamente) , il condannato "trovarobe" della prigione, punta su di lui come primo a cedere dei nuovi arrivati. Si sbaglierà di grosso.

"non conterò nemmeno fino a 1"
Il capitano Hadley è un aguzzino spietato. Facciamo la sua conoscenza con l'arrivo del gruppo di Andy. Ne fa fuori subito uno a forza di botte. Mai, mai per tutto il resto del film conosceremo un lato di lui diverso da quello di spietato esecutore degli ordini. Nella scena del tetto il suo scontro con Andy porterà al vero turning point del film.

"Lei si fida di sua moglie?"
Siamo sul tetto. Dufresne ha l'incredibile coraggio di chieder questo al terribile Hadley. Mai tentativo fu più rischioso e al tempo stesso meglio pensato. Andy conquista 2 cose: il prestigio tra i suoi compagni di sventura (con i quali fino ad allora aveva appena scambiato 2 parole) e la stima delle alte sfere del carcere, Hadley e l'ancor più terribile direttore Norton (un'indimenticabile Bob Gunton, forse MVP del film). Stima significherà protezione, decisiva alla luce del finale.

"La salvezza è qui dentro"
La cella di Andy viene perquisita. Qui, in una scena che soltanto successivamente rivelerà la propria assoluta perfezione, Andy sarà vicinissimo 3 volte ad esser scoperto. Norton parla a pochi cm dal poster ed è quasi indeciso se toglierlo. Prende poi in mano la Bibbia di Andy. Sarebbe bastato aprirla... Inoltre sta per portarla via ma all'ultimo la riconsegna al carcerato. "La salvezza è qui dentro" dice ad Andy. Magnifico.

Intanto la regia di Darabont, tra la splendida ripresa aerea del carcere e la perfetta direzione di tutti gli attori, fa il suo dovere alla grande, ma è nella sceneggiatura che Le ali della libertà nasconde il proprio tesoro grazie perlopiù a 3 aspetti: l'aggiunta del personaggio narratore di Red (non c'è nella novella) che parlando al passato crea un'attesa nello spettatore incredibile, una voglia di scoprire dove porterà questo racconto; la grandiosità dei dialoghi (non a caso sto dividendo i capitoli attraverso le battute del film); la capacità di inserire storie e sottostorie senza che nessuna appaia superflua o mal riuscita. Anzi forse proprio in una di queste Le ali della libertà raggiunge il suo apice.

"Brooks was here"
Qua intendevo. La vicenda del vecchio Brooks vale da sola la visione del film. In realtà sarebbe potuto essere anche uno splendido corto. Un personaggio che con pochissime pennellate e la commovente interpretazione di Whitmore (morto 2 anni fa, molto simile fisicamente al nostro grande Arnoldo Foà) ci regala 10 minuti indimenticabili. "Qui è importante, fuori soltanto un vecchio stanco e inutile" dice Red. Per questo Brooks, 50 anni nel carcere, non vuole esser "liberato". Perchè quelle mura "prima le odi, poi ci fai l'abitudine, poi non riesci a farne a meno". E' talmente importante questa piccola sottostoria che Darabaont cambia addirittura il narratore, da Red a Brooks stesso. La scelta dà ancora più intimità e tragicità, specie in quel "ho deciso di andarmene" e nell'indimenticabile scritta "Brooks was here". Con "dite a Heywood che mi dispiace di avergli graffiato il collo" raggiungiamo poi picchi di commozione altissimi. Le emozioni e le tematiche (il concetto di libertà, la vecchiaia, il suicidio come liberarsi da una vita stanca e ormai inutile) affrontate in questi 10 minuti sono qualcosa di quasi unico.

E passando per la magnifica scena delle Nozze di ****ro, andiamo avanti.

"me ne dia solo l'opportunità"
Nel perfetto concatenarsi di eventi ecco che arriva Tommy, il bulletto che (anche qui il caso...) conosce la verità sull'omicidio di cui è accusato Andy. Anche qua, in pochi minuti riusciamo ad affezionarci a un personaggio (vi assicuro che non è facile) ed anche qui dal suo arrivo alla spietata esecuzione assistiamo a un cerchio che si apre e chiude perfettamente. Andy è ormai troppo importante per Norton, è "suo" malgrado Dufresne, al rifiuto del direttore di far ricominciare le indagini, gli urli "E' la mia vita, è la mia vita!".

"o fai di tutto per vivere o fai di tutto per morire"
Chiunque abbia amato Le ali della libertà ricorderà la scena del poster rivelatore come uno straordinario colpo di scena, uno dei più belli, emozionanti e beffardi che io ricordi. Quando Andy non è dentro la cella (almeno la prima volta che lo vidi, a 17 anni) davvero non me ne capacitavo. Lo scaglio della pietra verso il poster e il rumore dell'impatto che non viene restituito dal muro furono un'emozione enorme. Qua parte una ricostruzione perfetta di tutto quello che Andy, a nostra insaputa, aveva fatto negli anni. E' bellissimo che tale scena e le conseguenti rivelazioni siano precedute dalla sequenza in cui Norton trova le scarpe di Andy al posto delle proprie. Anche qua la sceneggiatura è pazzesca. I più attenti avranno notato che mentre Norton e le guardie perlustrano la stanza e sono increduli di come Andy possa non esser là, sul muro c'è un poster di Einstein che fa loro la linguaccia. In realtà me ne sono accorto solo ieri, alla 7° o 8° visione credo.
"Ci vuole pressione tempo, pressione e tempo, e un poster gigante naturalmente" per far quello che ha fatto Andy, per poi camminare in "mezzo km di m.erda e uscire pulito e profumato". La scena poi delle braccia al cielo sotto la pioggia, che dire...

"Ziwataneo"
Quando Andy racconta a Red di Buxton, del campo e della "pietra che non ha niente a che fare con un campo del Maine" davvero non riusciamo a comprendere. Neanche Red capisce. "Se vuoi sapere vacci" gli dice Andy. Così, quando Red riceve la libertà condizionata e si reca a Buxton siamo per l'ennesima volta difronte a una scena che appaga testa, occhi e cuore. E come dimenticare quando pur nell'assoluta solitudine, una volta visti i soldi, Red controlla più volte la situazione per assicurarsi che non ci sia nessuno...
Tutto il piano di Andy è riuscito, non ultimo quello di incastrare Hadley e Norton a cui, piace sperare a Red, "l'ultima cosa che gli ha attraversato il cervello, oltre il proiettile, è la sensazione che Andy fosse riuscito a fregarlo". Red arriva a Ziwataneo, davanti all'Oceano, un Oceano "che non ha memoria". Si riparte da zero, con una barca da rimettere a posto.
E con Andy, quello che sembra avere un palo infilato nel c.ulo, quello che avrebbe ceduto per primo.



Scusate.

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Ultima risposta 21/05/2011 20.33.03
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Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  14/05/2011 16:49:21
   9 / 10
Magistrale esordio alla regia di Frank Darabont, molto a suo nelle vesti di regista e di sceneggiatore. Il film è veramente stupendo, arricchito largamente dalla regia nitida e lineare di Darabont, con lunghe riprese in tutto il carcere, e dalle straordinarie interpretazioni di Morgan Freeman e di Tim Robbins. In più, la sceneggiatura è impeccabile: man mano che si va avanti, il ritmo della narrazione aumenta e molteplici sono le scene intense e toccanti, dal profondo significato. Ottima ricostruzione scenografica dei luoghi in cui si sviluppa la scuola, dal carcere alle scene in città e stupenda la colonna sonora.
Da vedere e rivedere!!

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Ultima risposta 21/05/2011 16.11.45
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lupostorto  @  06/04/2011 01:18:44
   5½ / 10
boh.il film non mi ha convinto più tanto...pensavo di trovarmi di fronte un capolavoro ma invece mi sono sbagliato.

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Ultima risposta 22/04/2011 11.15.55
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Goldust  @  21/02/2011 10:29:30
   8 / 10
Una storia di riscatto avvincente e allo stesso tempo dura e commovente. Per una volta poi la voce narrante fuori campo non è fastidiosa ma è anzi illuminante. Uno dei miglior film del filone carcerario di sempre, due ore e venti spese bene.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 09/05/2011 15.06.26
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  13/12/2010 00:52:23
   8½ / 10
Possibile che non abbia commentato nemmeno "Le ali della libertà"?! Beh questo è bellissimo, un film che mi emoziona sempre e che ogni volta che passa in tv non riesco a non rivedere. Un piccolo grande miracolo cinematografico, un film poderoso e vibrante d'umano orgoglio e di libertà, con frasi indimenticabili e un finale da lucciconi perenni. Robbins e Freeman assolutamente strepitosi. Il più bel film di Darabont e una delle migliori trasposizioni di King.
Ora come ora, io ci penserei a Ziwataneo...

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Ultima risposta 17/12/2010 10.24.01
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Mothbat  @  15/11/2010 14:28:34
   7 / 10
Buon film di Darabont, ma credo sia il film più sopravvalutato della storia del cinema.

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Ultima risposta 30/01/2012 17.23.51
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edmond90  @  25/03/2010 21:01:27
   9 / 10
E'vero,il film è spesso preda di facili retoricismi e di scelte volte ad accattivare il pubblico.Ma nonostante tutto è emozionante e bellissimo,merito della straordinaria recitazione di Robbins e Freeman,della grande sceneggiatura e anche della regia,solida e funzionale al racconto.

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Ultima risposta 17/10/2013 12.13.48
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Flavietta2  @  04/02/2010 14:58:07
   9 / 10
Cosa faresti se privato di tutto?
Sei innocente,ma non puoi fuggire. Cerchi di essere dignitoso,ma tutti ti vanno contro.Cerchi la libertà,ma quella non arriva perchè tu ormai non sei niente,colpevole o innocente. Non si può evadere dal giudizio estremo,in un posto dove si ricerca quell'ultimo,piccolo momento di felicità.
Eppure qualcosa si può fare. Non c'è possibilità di scappare,ma esiste qualcosa che le autorità non possono nè picchiare,nè possedere:la libertà della mente.
Crudo e realistico Le ali della libertà ci mostra l'ipocrisia delle istituzioni,la sofferenza degli uomini e di come questi diventino tutto sommato dipendenti da quelle mura,che li fa sicuramente soffrire,ma li protegge da un mondo che non li accetterà più.
Non ci sono uomini buoni o cattivi,ma solo vittime di un sistema che li tortura,poi li protegge,fino ad abbandonarli a loro stessi.
Bello,ma non consigliabile ad un pubblico debole di cuore,non perchè ci siano immagini esageratamente violente,ma per lo squallore umonao che emerge da queste. L'eccessivo realismo può non essere apprezzato.

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5 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2011 21.18.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  07/05/2009 01:46:57
   7 / 10
Non mi piacciono i film che hanno per oggetto questo tipo di tematica, ma qui siamo di fronte ad una storia splendida ben raccontata e non posso fare a meno di apprezzare il tutto. Purtroppo il finale è odioso e l'eccesiva lunghezza lo penalizza, bravi comunque tutti.

6 risposte al commento
Ultima risposta 14/05/2009 22.16.05
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Manu90  @  24/04/2009 11:20:03
   9 / 10
Un film pregno di significati che fa riflettere molto. Bellissima pellicola!

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2009 01.05.53
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/03/2009 18:11:43
   9 / 10
E facciamola finita di fare i fig.hetti di 'sta ceppa, "The shawshank redemption" è un signor film, diretto con mano ferma ed interpretato divinamente. Buonista? No, semplicemente buono, perché sincero e diretto.
Una grandissima prova di cinema, un urlo di coscienza.

49 risposte al commento
Ultima risposta 29/04/2009 17.02.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  11/03/2009 16:56:02
   6½ / 10
Le ali della libertà di Frank Darabont...
Un ottimo film splendidamente fotografato, ma...
Non so, c'era davvero bisogno della voice over per caratterizzarne i personaggi? Darabont, fra l'altro abilissimo nel dirigere uno o due pianisequenza nei primi, splendidi venti minuti, aveva davvero bisogno di tale espediente? E sopratutto, che cosa resta di tali personaggi facendo zittire la voce narrante?
Non resta assolutamente nulla.
Per carità, bravissimi i protagonisti; eccezionale Morgan Freeman nella sua solita parte di vecchio barbuto che la sa lunga, bravo pure Robbins anche se a tratti un po' incolore... e poi?
Io ho visto qualche luogo comune di troppo, qualche frasetta buonista, qualche scenetta da mulino bianco con tanto di finale alla "guarda il maere quant'è bbello".
Francamente da un regista dotato come Darabont mi sarei aspettato qualcosa in più di un buon film patinato, a cui comunque si deve riconoscere il merito di saper arrivare al pubblico senza (troppa) retorica.
Alla lunga sento di preferire "Il miglio verde", dello stesso Frank (e quel quasi capolavoro di "The Mist"), che mi piacque molto nonostante ne riconosca i medesimi difetti. Di questo ne conservavo un ricordo trasparente, e dopo una seconda visione sento di riconfermare le mie impressioni iniziali: un film decisamente sopravvalutato. A mio parere, ovvio.

38 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2009 14.42.53
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elmoro87  @  03/03/2009 17:24:56
   9 / 10
un filmone... stupendo in ogni suo aspetto, formidabili gli attori tra cui spiccano Freeman e Robbins... la regia è curatissima, la fotografia eccelsa... Darabont ha scolpito questo capolavoro in maniera sublime delineando bene le condizioni delle carceri americane di metà secolo scorso... Applausi!

6 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2009 01.15.05
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pinhead88  @  16/02/2009 01:03:39
   7 / 10
buon film,anche se il titolo italiano è penoso e retorico,vorrebbe essere profondo ma in realtà risulta banale.il ritmo è buono,anche se a tratti un pò lento.ottimo il cast.il lieto fine è da aspettarselo per ogni storia del genere.

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sally-rossella  @  07/02/2009 23:21:53
   10 / 10
Quando si tratta di film tratti da libri di Stephen King sono molto severa...eppure non si può dir assolutamente nulla a un film del genere.
Atori perfetti ben strutturato,toccante al momento giusto ,fedele al libro...e troppo dovrei andare avanti per poter descrivere questo film -capolavoro.Uno dei migliori film tratti dai libri di King

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fragolina51  @  26/01/2009 01:54:00
   4 / 10
Secondo me è una grande americanata, poco credibile e parecchio carica di stereotipi. Delusione totale

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carrie  @  24/01/2009 11:07:30
   9 / 10
Bellissimo, emozionante, recitato magnificamente (Tim Robbins stupefacente).
Consigliatissimo!

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Renegade  @  11/01/2009 14:03:30
   6 / 10
Assolutamente nulla di eccezionale, come del resto tutti gli altri film di Darabont, uno bravo a creare dei capolavori di facciata che trasudano di commerciale, di americano, di banale. Una delle pellicole più sopravvalutate in assoluto

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Ultima risposta 22/12/2011 23.18.03
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Alone  @  07/01/2009 17:07:22
   10 / 10
"UN CAPOLAVORO" Interpretazioni perfette è film ormai degno si essere chiamato CLASSICO. Uno dei 10 miei film Preferiti.

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Ultima risposta 07/01/2009 22.58.17
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edo88  @  21/12/2008 22:12:50
   8½ / 10
Sono TOTALMENTE d'accordo col commento di Thohà su questo film, che mi è capitato di leggere mentre cercavo di vedere se ero l'unico a cui questo film era apparso tutto fuorché un capolavoro.
Insomma, si vede che è il film preferito degli americani (vedi IMDB), perché infonde speranza e l'innocente maltrattato alla fine esaudisce i suoi puri desideri.
Ma ci sono troppi stereotipi, davvero, all'inizio troppe quasi tutto mi rimandava con la mente a "Fuga da Alcatraz".
E poi Tim Robbins non è Clint Eastwood, ma va beh.
Per me rimane comunque un ottimo film con grandi attori, una bella colonna sonora e una sceneggiatura discreta.
Ma facciamolo scendere dal piedistallo...

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Ultima risposta 01/02/2009 22.33.04
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Mr.619  @  18/11/2008 19:27:07
   10 / 10
E' inutile stare a dissertare di un film, quando questo nella sua pellicola ha già detto tutto.Io, comune mortale, posso solo ri-affermare l'incantevolezza di questa triste( ed infine a lieto fine) fiaba sociale, in cui, alla fine, le ali della colomba si sprigioneranno, librandosi sempre più in alto, lassù, nel ciel.

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Ultima risposta 07/12/2008 12.19.48
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inferiore  @  12/11/2008 16:43:11
   10 / 10
Davvero un film bellissimo, definirlo capolavoro è riduttivo!
Bravo il duo protagonista anche se spicca più Freeman rispetto a Robbins, bella l'idea della narrazzione con la voce fuori campo, davvaro commovente


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Sceneggiatura davvero perfetta, frasi straordinarie, uno dei film più belli che abbia mai visto!

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Ultima risposta 15/11/2008 15.01.53
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the illusionist  @  12/11/2008 00:11:41
   10 / 10
capolavoro assoluto!! grande film assolutamente da vedere!!!!

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Ultima risposta 18/09/2009 23.45.04
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BlackNight90  @  02/11/2008 00:22:44
   9 / 10
Le ali della libertà è uno splendido film sulla vita carceraria, uno del migliori di questo filone e, a quanto sembra, una delle migliori trasposizioni dai romanzi di Stephen King.
Per quanto riguarda il mio giudizio soggettivo, non mi ha emozionato quanto il Miglio verde, sempre di Darabont e sempre tratto da King, anche se è un film che colpisce per il suo ragionevole realismo nel rappresentare la realtà carceraria (negli anni 40-50 la vita nelle carceri non deve essere stata una passeggiata, certo peggio di oggi), per la crudezza ma anche per quell'agonia, quella rabbiosa voglia di la libertà, quel desiderio ardente di vivere che trasmette.
Oggettivamente è un film girato ottimamente, con Freeman e Robbins strepitosi, alla loro altezza sono il direttore e il capo delle guardie carcerarie, il primo soprattutto perché mostra molto bene la banalità del male, l'avidità tipica dei piccoli burocrati, l'ipocrisia dei finti religiosi che considerano più grave l'atto del bestemmiare che uccidere...

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Il finale è stato una piccola delusione, l'ho trovato un po' scontato, quasi irreale, non all'altezza dell'atmosfera del film.
Darabont è un grande regista e qui lo dimostra, è un peccato che faccia pochi film, ma è sempre meglio la qualità della quantità!

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Ultima risposta 02/11/2008 21.21.01
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shish  @  05/09/2008 14:22:28
   9 / 10
Quando viene toccato il tema della libertà bisogna andare sempre cauti, per non cadere nell'esasperazione, ma il miglior modo di esprimere questo stato d'animo, lo si approfondisce nei carceri. Qui dove vengono ingabbiati quotidianamente criminali e, nei casi più sfortunati, persone innnocenti. Questa gloriosa pellicola è interamente girata nel carcere di Shawshank luogo puramente e fedelmente descritto nel libro Stagioni diverse di Stephen King, poichè le ali della libertà non è altro che una trasposizione di questa novella sul grandeschermo. Quello di Frank Darabont è un lavoro ben riuscito, racconta in visione zoomata le vicessitudini di un bancario, ingiustamente punito per l'omicidio di sua moglie, che dovrà scontare la sua disonesta condanna all'ergastolo nel carcere. Quello che il protagonista dovrà affrontare dall'ingresso a SHAWSHANK non sarà altro che difendersi dalle meschine aggressioni di gente losca, lavorare e imparare la disciplina delle carceri per non ritrovarsi a fare la fine del topo. Ma oltre al male appreso, Andy (Tim Robbins) scoprirà anche la bontà e il lato positivo di quel carcere, incontrando persone come Red (Morgan Freeman) e utilizzando sempre quel barlume di speranza e astuzia per conquistare il suo più bel sogno della sua vita: la libertà.
Ottima l'interpretazione del regista che non deve altro che seguire le improne gia lasciate del bravissimo King, attori espressivi e molto bravi ( si sta parlando di Tim Robbins oscar a Mistyc river e Morgan Freeman oscar a Million dollar baby). Resta comunque un film poco gettonato e sottovalutato, poichè uscì dal Shrine Auditorium privo di statuette d'oro con a disposizione 7 nomination e gli incassi negli USA furono di soli 28 mil $, sarà infine 'scoperto' nel corso degli anni.
Da vedere assolutamente.

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Ultima risposta 05/10/2008 01.08.16
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xxxgabryxxx0840  @  28/08/2008 17:31:48
   8 / 10
Il tipico film perfetto per far urlare al capolavoro le grandi masse. Un pò troppo retorico ed eccessivamente buonista (vedi finale), a mio avviso non rispecchia affatto la realtà carceraria, è piuttosto un andare verso la ricerca di quella libertà tanto agognata dal protagonista. Una pellicola comunque di tutto rispetto e ben confezionata. Mi spiace per chi urla al capolavoro....vuol dire che i veri film capolavoro dei grandi registi non li hanno purtroppo ancora visti (basta vedere i pochi commenti che hanno i veri capolavori!!)

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Ultima risposta 14/09/2008 15.40.45
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teothebest  @  29/07/2008 11:43:53
   10 / 10
il più bel film nella storia del cinema

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Ultima risposta 14/08/2008 13.34.41
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Tony Ciccione90  @  20/07/2008 12:12:48
   7½ / 10
Mi aspettavo molto di più da questo lungo e osannato film. Purtroppo mi è sembrato molto banale, soprattutto perchè ho visto prima "Fuga da Alcatraz" e "Il miglio verde". Non è il miglior film del filone carcerario. A tratti mi ha annoiato, anche se devo ammettere che alcune scene sono davvero belle (es. quando il protagonista, il bravissimo Tim Robbins, fa suonare ad alto volume "Le nozze di ****ro"); o ancora, mi ha affascinato e quasi commosso Brooks, interpretato magnificamente da Whitmore. In conclusione si tratta di un buon film, ma niente di eccezionale. Preferisco altre pellicole sulla dura vita del carcere.

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Ultima risposta 27/07/2008 15.06.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/07/2008 21:50:18
   8 / 10
Da vedere tutto d’un fiato.
Bellissime musiche e buona la sceneggiatura.
Unico difetto: la retorica americana.

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Ultima risposta 12/10/2008 00.51.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  21/04/2008 20:49:42
   8 / 10
Fatico a considerarlo un capolavoro ma è comunque un gran bel film carcerario,merito del regista e degli attori straordinari.
Trama discreta a tratti banale e molto fantasiosa,certo che se la speranza risolvesse tutti i nostri problemi sarebbe veramente bello. Comunque il film regala forti emozioni e poi c'è la grandissima interpretazione di Freeman che vale tutto il film.

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Ultima risposta 22/05/2008 02.21.18
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Frank_Ottobre  @  19/04/2008 15:32:33
   10 / 10
Un capolavoro. Tim Robbins e Morgan Freeman avrebbero meritato l'Oscar.
Grande la regia di Darabont, stupendi alcuni passaggi del film.
Il tema su cui verte l'intero raccolto è la speranza, "un'erbaccia che cresce anche sotto la sabbia del deserto": speranza è la fede incrollabile di Andy, ma anche il più moderato ottimismo di Red, il rifiuto di Brooks di sentirsi ri- istituzionalizzato da un mondo che corre e va di fretta, forse troppo...

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Ultima risposta 19/04/2008 15.33.43
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bil85  @  11/04/2008 12:55:27
   7½ / 10
Film bello, anche se definirlo capolavoro mi sembra modestamente esagerato.
Il film sembra che sia stato allungato per durare di più, a mio avviso per la trama che ha è troppo lungo.

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Ultima risposta 11/04/2008 13.00.41
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Mizoguchi  @  05/04/2008 00:35:33
   7 / 10
Un onesto film carcerario, in cui le figure secondarie sono più carismatiche dei protagonisti: abbiate pazienza ma Morgan Freeman è praticamente l'attore più ingiustificatamente idolatrato della storia, ma sinceramente è meglio Mastandrea, per spararne uno a caso...
Se ne sta perennemente lì con quel suo sorrisetto filosofico, con l'aria saggia, in pace con se stesso; davvero non si digerisce...
Comunque passando al film la regia è buona, regge la lunga durata, anche se credo (pur non avendolo letto) che il romanzo abbia dato del buon materiale su cui lavorare, sicuramente meno stucchevole ma allo stesso tempo meno originale de "il miglio verde".
Diciamo che il film non va oltre il sette proprio per il problema che non propone nulla di nuovo in materia di film carcerario sia nei contenuti che nello stile...
Il Siegel di "fuga da alcatraz" è lontano davvero, fuggito chissà dove, non ci resta che un fiore su uno scoglio...

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Ultima risposta 21/12/2008 23.22.23
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Flea85  @  26/02/2008 16:11:43
   9 / 10
Premetto che non ho letto il libro di King e anzi quando nei titoli di coda ho letto che appunto era stato scritto dal re dei libri horror/thriller non ci volevo credere..una storia eccezionale...che può sembrare lenta...ma che ti tiene con il fiato sospeso soprattutto nei minuti finali...magnifico morgan freeman..

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Ultima risposta 26/02/2008 21.10.37
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Caius  @  28/01/2008 10:27:28
   9 / 10
La scena in cui Tim Robbins attraversa 500 m di fogna, esce sotto la pioggia ed alza gli occhi al cielo è a dir poco divina. Non so chi l'abbia ideata, se King o il regista, ma so che è riuscito a dare un volto alla parola "libertà" in modo eccelso.... Forse meglio di Mel Gibson che urla "Liberta!!!!!!!!" in Braveheart.... Rendo l'idea?

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Ultima risposta 15/02/2008 04.17.23
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serrano  @  21/01/2008 07:18:59
   10 / 10
assieme a Braveheart e Se mi lasci ti cancello (non fatevi ingannare dal titolo=)......è il film più bello di sempre!
l'ho rivisto più di 40volte....e dalla tenera età di 14anni!
dialoghi semplici ma allucinanti...grande Morgan e un grande Tim Robbins soprattuto....struggente la storia e il finale a Ziuwatanejo nel pacifico, è roba da sogni!

tra i film più belli della storia!!!!!!!!!!

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Ultima risposta 18/03/2008 01.59.54
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Invia una mail all'autore del commento Rana c'è!  @  19/01/2008 21:07:51
   9½ / 10
Avevo già letto il racconto di King e avevo paura di guardare il film perchè quasi mai la trasposizione da carta a pellicola è fatta in modo corretto.
Ma qui siamo di fronte al miracolo, da un racconto bellissimo si è passati ad un film magnifico.
Grandissimi Tim Robbins e Morgan Freeman, e veramente bravo il regista.
Wow...

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Ultima risposta 17/02/2008 18.40.39
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sabatani  @  14/01/2008 21:02:23
   10 / 10
grande film,magnifica interpretazione del negro,grande anche tim robbins,sapete chi ci avrei visto bene al posto suo se fosse stato fatto oggi,jim carrey,non è vero,detto questo uno dei miei primi 10 film di tutti i tempi,e dico"il film meno noioso di tutti i tempi,cioe penso che chi capisce abbia capito cosa voglio dire ,e bosogna anche condsiderareche non ha una colonna sonora,cosa vitale per i piu grandi capolavori,per cui ha dentro il flm tutta la sua magia

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Ultima risposta 20/01/2008 23.38.02
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taras bulba  @  30/12/2007 22:49:18
   7 / 10
Un bel film, anche se sul genere carcerario c'è di meglio.

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Ultima risposta 22/03/2008 19.26.45
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InSaNITy  @  22/12/2007 22:26:35
   8 / 10
Uno dei miei amori da bambina, mi ha sempre emozionato tantissimo, avrà qualche difettuccio ma riesce a coinvolgere sempre in maniera straordinaria,

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Ultima risposta 03/01/2008 19.49.42
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Torghinarbet  @  21/12/2007 04:37:48
   10 / 10
Forse il più bel fim mai realizzato sulla faccia della terra!!! Morgan Freeman migliore attore non protagonista e un Tim Robbins PERFETTO!!!
NON HO ALTRO DA DIRE!!!
VEDERLO E RIVEDERLO ALMENO 10 VOLTE!!!

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Ultima risposta 17/04/2008 13.38.58
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TheJolker  @  07/12/2007 22:38:21
   10 / 10
nn è nella top 25 anzi sul podio?
sono certo che questo film è cosi un maestro di vita che ha cambiato la rotta a tante persone,nel finale qualsiasi uomo anche il piu "scuro" (d'animo) ha gioito e trovato una incontaminata sensazione di speranza.

P.s credo che le mie parole si avvicinano al superfluo questo film è incommentabile.perla!

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Ultima risposta 17/12/2007 22.26.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  29/11/2007 10:14:10
   6½ / 10
Film diligente tratto da un portentoso racconto breve di Stephen King, tradotto malissimo in italiano (suggerisco di andarlo a leggere in inglese: sono una cinquantina di pagine) nella raccolta "Stagioni diverse" in cui è contenuto l'altrettanto stupendo racconto "The body".
Darabont riecse a leggerci solo l'aspirazione al riscatto dell'innocente nella scia di Montecristo e passando per le fughe da Alcatraz o di mezzanotte. Il racconto è molto di più. Un occasione persa purtroppo

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Ultima risposta 22/03/2008 19.31.34
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wega  @  15/10/2007 22:27:32
   9½ / 10
meraviglioso,un film toccante fantasticamente fotografato.
un grande robbins per una storia tanto commovente quanto straordinaria.
un must assolutamente da tenere.preziosissimo

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Ultima risposta 09/09/2009 20.03.06
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metafisico  @  05/08/2007 18:57:23
   6 / 10
bel film ma il protagonista è troppo statico e inespressivo

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Ultima risposta 22/03/2008 19.33.34
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the saint  @  23/06/2007 02:33:31
   10 / 10
gran film... strepitoso tim robbins!!!quando ancora freeman era considerato un attorone..dopo che ha girato quella gagata dell'acchiappasogni mi è decaduto molto...

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Ultima risposta 16/07/2007 01.29.06
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Firestarter86  @  25/05/2007 02:47:47
   10 / 10
più ke un film una poesia, uno dei film più coinvolgenti ke abbia mai visto, tim robbins appare al massimo della sua vena artistica, morgan freeman non è da meno. un film il cui romanticismo sta nella forza interiore di un uomo ke riesce ad andare contro tutto e tutti sempre a testa alta.
Non capisco come sia possibile oggettivamente dare un voto inferiore al 7 a questo film, ma d'altronde i gusti sono gusti.
Una pietra miliare del cinema.

CONSIGLIATISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ultima risposta 29/09/2007 01.15.44
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eizenstein  @  21/05/2007 20:46:57
   6 / 10
Film contraddittorio, all'insegna del vorrei ma non posso. Il fine è quello di voler mostrare la durezza, soprattutto psicologica del carcere, far vedere come si evolve la psiche umana in condizioni estreme, mostrare il tempo che passa sprecato, far emergere la cattiveria dei repressori. Impegno lodevole, soprattutto in questa fase involutiva del cinema in cui imperano film ben più superficiali.
Tuttavia mi sembra che questa ambizione di realismo venga poi frustrata da un uso improprio del mezzo, in quanto:
a) Mettere attori celeberrimi, pur essendo il credo del cinema odierno, diminuisce l'immedesimazione dello spettatore nella dura realtà carceraria;
b) La crudeltà e infamia degli aguzzini-assasini è poco credibile e la violenza gratuita, eccessiva e senza scopo, è lontana dal nostro mondo, crudele ma non in questo modo;
c) La scelta di concentrarsi sui due attori da troppo spazio al dialogo e il montaggio che tende a usare inquadrature ldi durata lunga amplifica il ciò; una immediatezza maggiore avrebbero esercitato scene di gruppo con movimenti collettivi;
d) Il finale è molto improbabile ed inverosimile; sembra fatto apposta per premiare in qualche modo la tenacia del protagonista, seguendo l'hollywoodiano principio dell'happy ending.
e) Non si ha cognizione del tempo: passano gli anni ma i protagonisti sono fisicamente e come comportarmenti uguali.
Recentemente ho rivisto Sciuscià del grandissimo De Sica, anch'esso ambientato in un carcere: ognuno dei punti che ho elencato mi è venuto in mente contrapponendo quel capolavoro assoluto ed immortale a questa ben più modesta espressione artistica. Vi consiglio di guardarlo e, se l'avete già fatto, di contrapporre l'umanità, profondità e disperazione di quel film a questo.

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Ultima risposta 07/05/2009 09.48.36
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Lagavulin70  @  12/04/2007 21:42:16
   8½ / 10
uno dei pochi filmche mette d'accordo tutti.

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Ultima risposta 22/05/2007 18.52.49
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Zurlistuta  @  05/04/2007 14:49:42
   9½ / 10
Un film strepitoso,coinvolgente ed entusiasmante.
Sono completamente in accordo con il commento precedente: ci sono cose che non si possono spiegare con le parole...beh questo film è una di queste.
Gran film.

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Ultima risposta 06/04/2007 01.25.45
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MarioBava  @  28/03/2007 16:05:42
   6½ / 10
Non capisco come si fa a considerarlo un capolavoro assoluto.
E' un film bello per la recitazione e per alcune scene (vedi Nozze di ****ro e altre ancora).
E' un film normale per una marea di altre ragioni: un thriller carcerario ricco di personaggi stereotipati e monodimensionali (in primis il direttore del carcere), il protagonista è una specie di Superman che pur abituato ad un tenore di vita e di frequentazioni altissime, ben presto conquista (quasi) tutti con una facilità disarmante (molto ameeericano): sulla fuga e su come nessuno si accorge dell'espediente che Robbins usa in 20 anni per nasconderla meglio stendere un velo pietoso.
E' un buon film, ma tutto meno che un capolavoro.

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Ultima risposta 22/03/2008 19.38.47
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/01/2007 20:44:38
   9 / 10
struggente, commovente, terribile, affascinante, sorprendente, stupendo.
Le Ali della Libertà uscito dalla penna del maestro King affascinato dal mondo del carcere senza via di scampò.
"la paura ti rende prigioniero. la speranza ti rende libero". una lezione di vita, anche nella più terribile della sofferenze. un film sulla libertà, sulla voglia di vivere, sulla paura, sull'odio, sulla giustizia, sulla strumentalizzazione della religione, sulla colpevolezza, sulla verità. Darabont si conferma l'unico regista capace di saper trasportare le composite storie del maestro Stephen sul grande schermo. grande!

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Ultima risposta 29/03/2008 13.47.57
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TART  @  15/01/2007 09:27:29
   9 / 10
Commovente.
Film che ti aiuta ad apprezzare la vita, che ti insegna a vivere la vita a pieno. La voglia di vivere di Andy, la speranza di Andy, la forza umana di Andy, che prima cerca di vivere per quanto possibile la sua vita lì dignitosamente ma sempre nel cuore la voglia di vivere, di essere libero.
Si può scegliere di vivere come lui oppure rassegnarsi ed essere succubi della vita, come era il suo amico Red prima del suo incontro, un incontro che cambia la sua vita negl'anni, un amicizia vera, che gli ridà probabilmente un senso per cui fare le cose.
La cosa fantastica è come una persona ha dentro tanta voglia di vivere, tanta voglia di libertà, così tanta speranza che riesce a cambiare tutto a risollevare dalla m.erda molti dei carcerati che vedono in lui una persona eccezionale, diversa, un incontro eccezionale che cambia la vita a molti.
Questo film è fantastico proprio per questo, le amicizie più vere, più fantastiche sono quelle che ti parlano e ti trasmettono la bellezza che ci può essere nonostante tutto, quelle che nonostante siamo immersi totalmente nella me.rda ci ricordano che uno spiraglio di luce c'è.
Interpretazioni fantastiche di Tim Robbins e Morgan Freeman e regia eccelente per un altro romanzo di un grandissimo Stephen King.
GRANDIOSO

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Ultima risposta 09/04/2007 17.33.27
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The Monia 84  @  08/12/2006 20:04:44
   10 / 10
Caro Red,
se stai leggendo questo, allora sei fuori. In un modo o nell'altro sei fuori. E se sei arrivato fin qui potresti aver voglia di andare un po' più in la. Forse ti ricordi il nome della città? Mi servirebbe un uomo in gamba per aiutarmi a far andare il mio progetto.
Nel frattempo, bevi alla mia salute e pensaci su. Io continuerò a tenerti d'occhio. Ricordati che la speranza è una cosa buona, Red, forse la migliiore delle cose. E le cose buone non muoiono mai.
Spero che questa lettera ti trovi e ti trovi bene.

Non ci sono parole davanti ad un uomo capace di creare certe storie (sia lodato il maestro King) e chi è riuscito a ricrearle in immagini indimenticabili.

Spero che Andy sia laggiu, spero di farcela a passare il confine, spero di vedere il mio amico e stringergli la mano, spero che il Pacifico sia azzurro come nei miei sogni.

SPERO.

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Ultima risposta 24/01/2007 14.32.07
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hendrixsrg  @  13/06/2006 15:49:31
   5½ / 10
poteva essere più curato, e poi c voleva piu gnocca così diventa più entusiasmante, certe parti sn pruriginose anke se la sua componente tragica lo mette in uno scenario bucolico di populazionismo resiliente pur se paga lo scotto dell' inerte robbins che a dirla tutta ha bisogno di essere più eufonico...

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Ultima risposta 22/03/2008 19.46.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  07/05/2006 15:18:11
   7 / 10
Devo dire che, dopo tutti gli entusiastici commenti precedenti, mi aspettavo di più.
E' un bel film che, secondo me, presenta un po' troppi stereotipi.
Andy subisce le prevedibili angherie e violenze da parte della solita banda di idioti, sadici e abietti. Il capo guardie non è un uomo, ma è peggio di una belva fuori controllo. Un direttore disgustoso. Il solito vecchietto che ha per amico un uccellino, (se non mi sbaglio in 'Fuga da Alcatraz' era un topolino), dispensatore di buoni consigli da bibliotecario, persona calma e bonaria in mezzo a tanto degrado...
I soliti deboli, i pazzi, i sadici, i terrorizzati, i duri.
Molto sentimentalismo, con un tocco di violenza spesso gratuita (vedi il pestaggio del ciccione). Azzeccati alcuni dialoghi: "Ofai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire".
Comunque bravissimo Freeman, prepotente la voglia di libertà ed un finale che non ho ancora capito se mi è piaciuto davvero, ma che ci sta, dopotutto.

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Ultima risposta 01/12/2007 20.29.11
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quaker  @  20/04/2006 00:10:28
   9 / 10
Ho visto questo film due giorni dopo Il miglio verde, che mi ha fatto commuovere non poco (anzi mi sono proprio fatto, da solo, un bel pianto).
Le ali della libertà è decisamente un ottimo film, assolutamente da vedere. Tratta il problema carcerario in maniera esemplare. Fa riflettere, non annoia mai. Qui noin si piange.
E' diretto e recitato in maniera eccellente. Non ci sono sbavature, ed anzi tutta una piccola serie di particolari (penso alle diverse montature degli occhiali del direttore del carcere) che fanno la differenza fra l'alto artigianato cinematografico e le pellicole dozzinali.
Due ore e venti che volano.

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Ultima risposta 09/05/2006 11.43.42
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xxx2  @  18/04/2006 18:35:29
   6 / 10
non mi è piaciuto più di tanto, un po' lento in alcuni punti

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Ultima risposta 18/04/2006 18.44.21
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ricky999  @  10/03/2006 18:47:42
   10 / 10
straordinario....temi importanti affrontati in modo eccellente; interpreti eccezionali.
Stupendo.







PS: credevo di averlo già commentato molto prima.....per caso ho premuto"vota e commmenta" e mi sono accorto di non averlo mai votato... :)

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Ultima risposta 10/03/2006 20.48.51
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orsanera  @  27/02/2006 19:40:32
   6 / 10
Buon film, ben confezionato, non certo un capolavoro

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Ultima risposta 22/03/2008 19.48.47
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bad boys  @  26/01/2006 20:30:28
   7 / 10
media decisamente alta. Il film è discreto

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Ultima risposta 22/03/2008 19.49.16
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bastet1973  @  16/01/2006 13:57:39
   10 / 10
insieme al miglio verde uno dei migliori adattamenti del maestro Stephen King, che dimostra che la paura non sta solo nelle "presenze demoniache" o nell'animo umano, ma anche nell'inconscio e nelle debolezze di ognuno! DA VEDERE E RIVEDERE!

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Ultima risposta 16/01/2006 15.28.48
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/01/2006 01:30:36
   8½ / 10
Un bellissimo film, da vedere e rivedere, con degli interpreti straordinari ed un ottimismo finale non scontato. Uno dei migliori sulla vita carceraria (insieme a Fuga di Mezzanotte e pochi altri).

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/01/2006 17.44.51
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Godzilla  @  28/12/2005 17:40:54
   5½ / 10
nemmeno a me è piaciuto così tanto... ho preferito il racconto... molto più scarno e con meno fronzoli...

18 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2006 19.50.42
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Chow  @  28/12/2005 10:47:37
   4½ / 10
a me questo film onestamente proprio non mi è piaciuto.... troppo costruito e artefatto... cerca di colpire a tutti i costi

4 risposte al commento
Ultima risposta 01/12/2007 20.33.25
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saw_88  @  20/12/2005 17:40:25
   10 / 10
Qopo la quarta volta che lo vedo questo film mi ha rifatto piangere sopratutto nel punto dove l'amico anziano scarcerato dopo tutto quel tempo di stare in prigione si suicidia. Grandissima storia, grandi attori, grande recitazione, che dire il più bel film drammatico che abbia mai visto!!!! e per chi non l'avesse visto se lo noleggi immediatamente, stupendo!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/01/2006 20.10.40
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  19/12/2005 09:18:59
   6½ / 10
Film furbetto e ben fatto per passare una serata piacevole, visto una volta e svanito l'effetto sorpresa il film non ha molto da dire.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/03/2008 19.51.58
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al_pacino  @  05/12/2005 21:09:59
   9½ / 10
Ottimo film sulla libertà perduta con delle grandi interpretazioni di Tim Robbins e Morgan Freeman

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Ultima risposta 06/12/2005 08.41.52
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