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In assoluto non la migliore versione dal famosissimo libro di Collodi, seppur il film sia fedelissimo a quest'ultimo.
Interessante per l'esordio di un irriconoscibile Vittorio Gassman, che qui interpreta un pescatore, inoltre il bambino scelto per protaognista se la cava, ma il tutto è pesante e lento ed il racconto assume troppo un andamento bacchettone (chi lavora e chi studia= gran bravo ragazzo, chi non lavora e chi non studia=scansafatiche, che non è sempre vero, come ben dice Brass in Chi lavora è perduto).
Alla fine invece che 90 minuti pare ne siano passati 360, ma il film vale ad ogni modo un'impegnativa occhiata.
Comenicini, Benigni, Disney, Spielberg, ecc, faran di molto meglio però.
Oh cielo questo film è davvero brutto e fatto male. Irrisolto e squilibrato in qualsiasi delle parti cinematografiche che dovrebbero comporre un film. Caso mai importante perché è il debutto di Vittorio Gassman, che tra l' altro è difficile individuarlo - se non per la voce - nei 30 secondi della sua apparizione.