le balene d'agosto regia di Lindsay Anderson USA 1987
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le balene d'agosto (1987)

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locandina del film LE BALENE D'AGOSTO

Titolo Originale: THE WHALES OF AUGUST

RegiaLindsay Anderson

InterpretiLillian Gish, Bette Davis, Vincent Price, Ann Sothern

Durata: h 1.33
NazionalitàUSA 1987
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 1987

•  Altri film di Lindsay Anderson

Trama del film Le balene d'agosto

Libby e Sarah, due anziane sorelle, trascorrono gli ultimi anni della loro vita in una bella casa su un'isola. Sarah, che nonostante l'età è ancora molto attiva, fa da infermiera a Libby, che è cieca e ha un carattere scontroso. Di tanto in tanto la loro solitudine è interrotta da visite improvvise, tra cui quella di un agente immobiliare che ha messo gli occhi sulla casa.

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Voto Visitatori:   8,54 / 10 (12 voti)8,54Grafico
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Voti e commenti su Le balene d'agosto, 12 opinioni inserite

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Dick  @  05/09/2016 23:25:10
   7½ / 10
Film simpatico e malinconico basato tutto sugli attempati, ma ancora tosti attori e sul paesaggio ben sfruttato e non da cartolina. Toccante e riflessivo. Ritmo veramente dilatato.

krueger419  @  19/04/2015 22:34:31
   9 / 10
Film di Lindsay Anderson (da ricordare anche per il suo "Se..." con un giovanissimo McDowell) composto quasi completamente da vecchie glorie del cinema: Ann Sothern, Lilian Gish, Vincent Price e Bette Davis.
Due anziane sorelle, trascorrono la propria vita in una casa sulla riva di una scogliera celebrando la propria passata giovinezza.
Sarah (Lilian Gish) passa il tempo a prendersi cura della sorella cieca Libby (Bette Davis) mentre quest'ultima non fa altro che atteggiarsi in modo scorbutico con gli estranei e ripetere continuamente che il proprio tempo è ormai passato.
'Il tempo è il tempo solo se lo indossi come un sudario."
Diversi personaggi entreranno in contatto con la vita statica di queste due sorelle, personaggi che in comune portano la vecchiaia e il fatto che per loro la vita rappresenti ormai un continuo ripetersi di ciò che è stato.
E poi ci sono le balene, le balene d'agosto che le due sorelle aspettano di scorgere all'orizzonte. Ma la loro venuta è incerta e il fatto che abbiano smesso di venir a nuotare in quel luogo, rappresenta il cambiamento.
E' un film sull'importanza dei ricordi che surclassa qualsiasi altra cosa.
E' un film sul tempo che scorre inesorabile, sul continuo ripetersi di azioni quotidiane in modo da contrastare il cambiamento, un cambiamento che non riguarda solo il fattore psico-biologico ma che investe qualsiasi cosa. Ed è interessante notare come si cerchi sempre di trovare elementi di continuità nella propria vita. Le balene in questo caso.
E' un film che ritengo molto nostalgico e malinconico.
Le antiche star che compongono il cast non possono che trovare questa pellicola personale in quanto per molti di loro rappresenta l'ultimo lavoro.
Senza togliere nulla a Lilian Gish o a Price, qui Bette Davis lascia davvero il segno. La sua interpretazione è perfetta e riesce a commuovere per davvero. I suoi umidi occhi di ghiaccio rispecchiano la sofferenza di chi non vuole arrendersi al cambiamento. Ma ciò avverrà comunque quindi tanto vale introdurre novità per agevolare la vita siccome è sempre possibile migliorare quest'ultima.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  16/01/2015 18:40:26
   7½ / 10
Gradevole commedia di uno dei grandi esponenti del free cinema che a fine anni '80 oramai mollati i propositi contestatori, definitivamente saturati l'anno precedente con un documentario dedicato alla corrente, si riscopre in grado di maneggiare temi di portata più sensibile quale la senilità.
Cambia radicalmente il montaggio, ponderato, la regia più profonda, i fasti del free cinema avevano indotto Anderson ad un linguaggio più caleidoscopico, gli stessi protagonisti anzi il protagonista della sua trilogia, Malcolm McDowell, lo articola su diverse sfaccettature, anarchico, introspettivo, ribelle, schizoide, pertanto nel voltare pagina il primo a cambiare è egli stesso con la sua regia che si fa lentissima nel descrivere fondamentalmente il nulla, la quotidianità, il vivere aspettando, l' 'attesa delle balene', l'attività del ricordare, di ricomporre il proprio puzzle biologico, la morte che si staglia all'orizzonte ma che non fa paura, insomma è invisibile il tocco del regista, invisibile la recitazione, Bette Davis attempata è impressa in tantissimi film, sopra le righe senza eccedere di una virgola col senso della misura ma pregevolmente istrionica, qui no si lascia condurre, è quasi un misurarsi con se stessa a 80 anni chi glielo fa fare e invece sembra voler alzare per l'ultima volta l'asticella e porgere il commiato al cinema. Affianco una serie di attori, chi arriva dall'horror, chi dal muto, chi dal western fordiano, vita e arte si uniformano e serenamente ci regalano quest'ultimo ritratto di senilità. Avvolgente la bonarietà della Gish che alla soglia del secolo di vita si palesa ancora attiva e in salute, abbastanza sciupata la Davis benché abbia una quindicina d'anni in meno, della stessa età la Sothern colpisce per come se li sia portati bene tanto da dimostrarne almeno una dozzina in meno. Curioso come i celebri occhi omaggiati dalla DeShannon e dalla voce della Carnes qui vengono categoricamente sottratti al pubblico.

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2015 11.46.20
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DarkRareMirko  @  02/04/2010 07:10:49
   9 / 10
Splendido lungometraggio dove ad ogni modo, come giustamente dice Morandini, "non succede niente", seppure lo spettatore venga travolto da tantissime emozioni, pensieri, riflessioni.

Fila via come un treno, non annoia, appassiona, fà pensare.

Magnifico il trio di attori, uno migliore dell'altro (spicca forse un Price finalmente fuori dal genere horror/mistery).

Anderson dirige benissimo e la sua è una di quelle regie invisibili che tanto occorrono a volte.

Uno di quei film d'autore, sentiti e veri, come non se ne fanno più.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  19/03/2010 19:24:11
   8 / 10
Una raffinata e commossa riflessione sulla crudeltà del tempo che passa in un film fatto di ricordi e piccoli gesti che sembra riecheggiare Virginia Woolf e lo 'stream of consciousness' della letteratura inglese.
Un piccolo capolavoro intimistico, ultima prova registica del ribelle Anderson, che riunisce per l'occasione un cast di intramontabili divi che, con i loro volti vissuti e scavati dalle rughe, danno vita a personaggi autenticamente sconvolgenti. Per i cinefili è davvero un must imperdibile, occasione unica per ammirare le grandi Davis e Gish insieme, oltre ovviamente all'elegantissimo Price, alla civetta Sothern e a Harry Carey jr, "l'uomo più rumoroso che D.io abbia mai creato".

Marga80  @  01/01/2010 14:29:25
   8½ / 10
Vicenda semplicissima arricchita da un cast di tutto riguardo. Dialoghi fantastici, per una riflessione intensa sulla terza età.

benzo24  @  29/06/2009 12:50:44
   8½ / 10
grande cast per l'ultimo film di anderson, tra cui non manca il grande vincent price.

FRED.L.DAVIS  @  17/01/2007 15:01:22
   9½ / 10
un film bellissimo,dolce delicato,lento ma non noioso.
il cast e formato da 2 tra le più grandi attrici della storia:
lilian gish attrice famosa all'epoca del muto,il cui primo film risale al 1912,in questo film interpreta una dolcissima anziana donna che si prende cura di un'altrettanto anziana ma scontrosa sorella, la mitica Bette Davis.
La Davis e inriconoscibile fisicamente ma la si riconosce dai suoi gesti dalle sue espressioni caratteristiche ke l'hanno fatta diventare la più grande.
Price e La Sorthen sono bravi ma accanto a 2 mostri come la davis e la gish e ovvio essere in secondo piano.
bellissimo.

Invia una mail all'autore del commento emmepi8  @  15/01/2007 11:15:30
   8½ / 10
Un bell'addio al cinema da parte di diversi artisti, anche per ragioni anagrafiche, ma anche per scelta, come quella del regista (anche se è morto qualche anno dopo a 71 anni). Un racconto crepuscolare di una storia di sorelle, che convivono con le loro solitudini ed egoismi, ma che alla fine riusciranno a superarle per vivere meglio gli anni che rimangono. Un'idea geniale di estrema delicatezza, completata da un cast disponibile e straordinario.
il regista :addio di questo orginalissimo regista e Dio del Free cinema inglese, che ha fatto almeno due films che rinmarranno Io Sono un Campione e SE..., anche se quest'ultimo è quasi irrintracciabile
Lilian Gish:Sensibilissima inteprete, che viene da lontano e cioè dal cinema muto
Bette Davis:Ruolo congeniale, ma che ha saputo tratteggiare con estrema sensibilità nelle sue asprezze, è stato l'addio al cinema di questa grandissima attrice e star, morì due anni dopo. Chi può dimenticarla??? Io no di certo, vivo di Davis ed acqua..!,
Vincet Price: viene da una cinematografia diversa che è quella dell'Horror, eppure questo ruolo ci fa intravedere possibilità diverse

The Monia 84  @  15/01/2007 10:19:10
   8½ / 10
Un film dolcissimo e malinconico sulla storia e la memoria del cinema, in un film dove non succede nulla, ma che ti lascia qualcosa dentro di assolutamente speciale e autentico.

tati  @  06/10/2006 11:12:53
   10 / 10
essendo io la fan numero 1 della grande BETTE DAVIS.........grande film e grande interpretazione di entrambe!!

Ch.Chaplin  @  15/09/2006 19:37:54
   8 / 10
film molto interessante..nonostante sia lento e si svolga praticamente sempre nello stesso spazio non stanca assolutamente mai (anke xkè dura 1 ora e mezza forse meno)..offre molti spunti sulla senilità..l'ho guardato x curiosità xkè la protagonista lillian gish è una delle mie attrici preferite ke cmq all'epoca di questo film aveva già 94 anni ma sembra muoversi come una sessantenne, attiva e ancora molto espressiva..splendida interpretazione da cieca x bette davis, altra diva della hollywood degli inizi (+ tardo), ottantunenne. supporting cast altri due veterani, ann sothern e vincent price..recitazione magnifica e ottimo gusto x la scelta dei contenuti...sicuramente da vedere x ki è incuriosito da queste antichità...

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